La politica sanitaria Ferrera M. (a cura di), Le Politiche Sociali, Il Mulino, 2012 La Politica Sanitaria 1. I concetti fondamentali 2. Origine ed evoluzione dei sistemi sanitari nel secondo dopoguerra. L’Italia in prospettiva comparata 3. Le riforme degli anni 90 e 2000 in Italia: verso l’aziendalizzazione e la regionalizzazione delle strutture sanitarie LA SANITA’ COME SISTEMA IL SISTEMA SANITARIO: “Istituzioni, attori e risorse, umane e materiali, che concorrono alla promozione, al recupero ed al mantenimento della salute” Tre principali sottosistemi interrelati e interdipendenti: 1. Domanda “ Popolazione che esprime un bisogno di salute e richiede prestazioni per ripristinare il proprio stato di benessere” 2. Produzione “Ha il compito di produrre e distribuire risorse e prestazioni finanziarie” 3. Finanziamento “Si occupa di raccogliere e distribuire le risorse monetarie, necessarie al funzionamento del sistema nel suo complesso” LE FINALITA’ 1) PREVENZIONE PRIMARIA 2) PREVENZIONE SECONDARIA 3) DIAGNOSI E CURA 4) RIABILITAZIONE Il funzionamento del sistema sanitario La sanità come sistema produttivo INPUT Fattori produttivi: lavoro, capitali, beni, servizi Processo Produttivo (combinazione delle risorse) OUTPUT Prestazioni sanitarie OUTCOME Salute Parametri di valutazione di un sistema sanitario: Efficienza: output/input Efficacia: output/outcome Costi Equità TRE MODELLI ISTITUZIONALI 1) IL SISTEMA MUTUALISTICO (o delle assicurazioni sociali di malattia) 2) IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE 3) LE ASSICURAZIONI PRIVATE DI MALATTIA Sistema mutualistico Servizio Sanitario Nazionale Assicurazioni private di malattia Destinatari prestazioni sanitarie Lavoratori (differenze Intera di trattamento tra le popolazione categorie) residente Quanti liberamente sottoscrivono una polizza assicurativa Principali erogatori di assistenza sanitaria Mutue assicurative Settore privato Grado di copertura prestazioni offerte Gamma di prestazioni più circoscritta e in funzione dalla partecipazione assicurativa Gamma di prestazioni offerte più estesa e relativa al requisito di cittadinanza In funzione della polizza Meccanismo di finanziament o Prevalentemente contributivo Prevalentemente fiscale Premi pagati da coloro che sottoscrivono la polizza Stato (private o para-statali) Il meccanismo assicurativo La socializzazione dei rischi: Dietro il pagamento anticipato di una somma (premio) si trasferiscono i rischi dal singolo individui ad un gruppo più esteso, di cui è nota la possibilità che si verifichi un dato evento (in questo caso la malattia. E’ l’aggregazione dei rischi che permette di ripartire le perdite tra un numero elevato di individui Premi ≠ Contributi sociali I PREMI si basano sui profili di rischio I CONTRIBUTI SOCIALI sono proporzionali alla retribuzione o al reddito I principali attori istituzionali del sistema sanitario Cittadini Organi centrali dello Stato e organi periferici Soggetti economico-finanziari (assicurazioni) che acquistano e vendono prestazioni sanitarie Strutture di erogazione dei servizi: Origine dei sistemi sanitari Processi di modernizzazione Urbanizzazione •Sovraffollamento delle città e rischi epidemie Progresso scientifico Industrializzazione •Peggioramento condizioni lavorative •Rischi di infortunio •Aumento numero di medici •Progresso del sapere clinico Fase originaria di sviluppo della sanità Intervento da parte dello STATO a fini di assistenza e prevenzione (misure di regolazione, pratiche di terapia medica ed igiene collettiva, neutralizzazione veicoli di contagio) Azione delle CHIESE e degli ISTITUTI DI BENEFICENZA nel garantire assistenza sanitaria ai cittadini bisognosi e meno abbienti Introduzione da parte dei MOVIMENTI POLITICO-RELIGIOSI delle prime forme di mutualismo sanitario tramite l ’ istituzione di fondi “ assicurativi ” a iscrizione volontaria Intervento dello Stato: legislazione del mutuo soccorso Inghilterra 1793; Italia 1886 Evoluzione storica della politica sanitaria: tappe principali dell’intervento pubblico Legislazione sul mutuo soccorso Mutualismo sanitario: fondi “ assicurativi ” ad iscrizione volontaria, atti a redistribuire il rischio di malattia ed a compensare i danni conseguenti. (Italia 1886) Introduzione dell’ assicurazione pubblica obbligatoria di malattia Diritto sociale all’assistenza in caso di malattia, disciplinato e protetto dalla legge (in quanto diritto sociale prescinde da ogni preferenza politicoconfessionale) Prestazioni offerte in cambio di un dovere di contribuzione da parte di ogni potenziale beneficiario. Prestazioni su base nazionale differenziate su base categoriale (categorie di lavoratori)( Italia 1944). Istituzione Servizio Sanitario Nazionale Modello organizzativo ispirato alla “ sicurezza sociale” che prevede sistemi integrati di protezione sociale fornita dallo stato, finanziata perlopiù dal gettito fiscale e basata su diritti di cittadinanza estesi a tutta la popolazione. Omogeneità e standardizzazione in merito sia ai diritti riconosciuti sia agli standard di prestazione. (Italia 1978) Introduzione dell’assicurazione pubblica e obbligatoria contro le malattie Introduzione dell’assistenza in caso di malattia come diritto sociale (a prescindere da appartenenze politico-confessionali come per il mutuo soccorso) Offerta di prestazioni su base nazionale (inizialmente prestazioni in denaro a tutela dalla perdita del reddito; successivamente prestazioni mediche) Dovere di contribuzione da parte di ogni beneficiario Paese pioniere: Germania, 1883 Evoluzione dei sistemi mutualistici: Progressiva estensione del raggio di copertura della protezione pubblica sino a raggiungere di fatto la piena universalità Introduzione del Servizio Sanitario Nazionale Si richiama alla dottrina della “sicurezza sociale” che propone l’istituzione di sistemi integrati di protezione sociale, quest’ultima fornita direttamente dallo stato, finanziata dal gettito fiscale e basata sui diritti di cittadinanza estesi a tutta la popolazione. Cittadinanza sanitaria: garanzia di assistenza universale, collegata al solo status di cittadino e indipendente dalla condizione socioeconomica Tendenza all’omogeneità sia in termini di diritti riconosciuti a tutti i cittadini sia per gli standard di prestazione Regno Unito – National Health Service, 1946 Evoluzione storica della politica sanitaria in Italia. Tappe principali dell’intervento pubblico Legislazione sul mutuo soccorso Italia, 1886 Introduzione dell’ assicurazione pubblica obbligatoria di malattia Italia, 1944 Istituzione Servizio Sanitario Nazionale Italia, 1978 Dimensioni in base alle quali distinguere i sistemi sanitari Diversa configurazione del mix ,nell’erogazione dell’assistenza sanitaria, tra le tre componenti del pubblico, del privato, del “sociale”. Finanziamento di tipo fiscale o contributivo La crescita dei costi e la crisi dei sistemi sanitari A partire dagli anni 50 la sanità ha conosciuto una forte espansione (che ha contribuito a migliorare lo stato di salute della popolazione ) e allo stesso tempo una forte crescita dei costi, divenuti insostenibili per gli Stati. Sono diversi i fattori responsabili della crescita dei costi. Esempi: 1)Costi legati alle nuove tecnologie sanitarie 2) Costi legati al personale medico 3) Trasformazioni sociodemografiche (aumento popolazione anziana) 4) Medicalizzazione della salute 5) Scarsa efficienza regolativa da parte dello stato Le risposte Anni 80: misure di contenimento e razionalizzazione della spesa sanitaria Anni 90: riforme di più ampio respiro volte a modificare la cornice istituzionale della sanità pubblica Le sfide della crescita dei costi e le soluzioni A partire dagli anni Settanta, nei paesi OCSE, sono state introdotte strategie di contenimento dei costi e razionalizzazione della spesa: Accesso: esclusione di alcune fasce di popolazione dall’assicurazione pubblica Razionamento servizi sanitari Partecipazione finanziaria: contribuzione dei cittadini al costo di alcune prestazioni (es. ticket) Comprensivita intervento pubblico: individuazione di un pacchetto di prestazioni essenziali da mantenere nella tutela pubblica (Italia: definizione LEA) Tetti di spesa e bilanci definiti ex ante Restrizioni sul versante dell’offerta Riorganizzazione strutture e personale Controllo tecnologie e prezzi Controllo comportamento medici Managerializzazione Introduzione di strumenti di gestione tipica del settore privato, di logiche di mercato e di figure manageriali La crisi della politica sanitaria italiana negli anni Ottanta: Scarsa competenza del personale Dispute tra livelli di governo Inadempienze a livello sub-nazionale Variabilità interregionale Elevato grado di politicizzazione delle USL Personale spesso nominato in base all’affiliazione partitica in assenza di criteri di professionalità In relazione ai ruoli, alle funzioni ed alla ripartizione delle risorse finanziarie Difficoltà a recepire e ad attuare le misure approvate a livello centrale, talvolta del tutto ignorate Dimostrata degli indicatori di funzionamento (es. spesa pro-capite, livelli di prestazione) Centri di potere utilizzati anche a fini di consenso ed in cui si riproponevano le dinamiche partitiche Anni 90 Riforme sanitarie 2 PROCESSI MANAGERIALIZZAZIONE DELLA SANITA’ PUBBLICA – AZIENDALIZZAZIONE – Introduzione di logiche di mercato all’interno di un sistema sanitario pubblico affinché i produttori di prestazioni sanitarie possano competere tra loro e i manager possano agire come degli imprenditori. Introduzione di figure e ruoli di tipo manageriale e depoliticizzazione degli organi cha fino ad allora avevano svolto compiti amministrativo-gestionali DECENTRAMENTO - REGIONALIZZAZIONE ANNI NOVANTA TAPPE LEGISLATIVE D. LGS. 502/92 e D.LGS. 517/93 – D. lgs. 229/1999 (Riforma Bindi) L.833/1978 D.lgs. 502/1992 e 517/1993 DECENTRAMENTO COMUNI REGIONI FINANZIAMENTO Assegnazione su base storica Rimborso a piè di lista Ripiano ex post in base ai giorni di ricovero Vincolo di bilancio ex ante Assegnazione per quota capitaria Remunerazione a tariffa SRUTTURA OPERATIVA USL ASL e AO RESPONSABILITA’ Assemblea generale Comitato di gestione Direttore generale Articolazione e funzionamento del Sistema Sanitario Italiano Leggi generali Parlamento Livello centrale Livello regionale Governo Proposta di PSN Ministero Salute Conferenza Stato - Regioni Accordi sul finanziamento Leggi sanitarie regionali e Piano Sanitario regionale Regioni Livello Locale Medici di Base Approvazione del PSN (Piano Sanitario Nazionale) ASL Aziende ospedaliere Ticket Cittadini Strutture delle ASL Strutture di cura private e attività medicoprofessionale IL GOVERNO PROGRAMMA LA POLITICA SANITARIA MEDIANTE LA DEFINIZIONE DEL PIANO SANITARIO NAZIONALE IL PSN STABILISCE GLI OBIETTIVI FONDAMENTALI DI PREVENZIONE, CURA E RIABILITAZIONE IL PSN STABILISCE I LIVELLI DI ASSISTENZA DA ASSICURARE IN CONDIZIONI DI UNIFORMITA’ SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE IL PSN STABILISCEI FINANZIAMENTI (La quota capitaria da assegnare alle regioni è identica. La quantità dei trasferimenti statali varia in base al numero di residenti) LE REGIONI – FUNZIONI LEGISLATIVE – Definire il modello di competizione amministrata da implementare Definire gli ambiti territoriali delle ASL Individuare gli ospedali da trasformare in AO Nominare i Direttori generali (organi monocratici) Determinare i criteri di finanziamento delle ASL e delle AO Disciplinare i rapporti tra le ASL e le AO e quelli tra le istituzioni sanitarie pubbliche e private mediante i criteri dell’accreditamento delle strutture, il sistema di verifica e revisione della qualità, le modalità di pagamento delle prestazioni Verificare il raggiungimento dei risultati LE ASL – enti regionali La loro autonomia dipende dal modo in cui il legislatore regionale ne realizza l’assetto organizzativo Le Asl rimangono subordinate alla regione per ciò che concerne il finanziamento, i controlli e la nomina del direttore generale Hanno libertà di stipulare convenzioni Hanno autonomia amministrativa (amministrare direttamente i propri beni; decidere in modo autonomo circa le modalità tecniche di svolgimento dei servizi) Hanno autonomia contabile Articolazione delle ASL in: Distretti sociosanitari Presidi ospedalieri Dipartimenti di prevenzione Organi delle Asl Direttore generale Direttore amministrativo Direttore sanitario Conferenza dei sindaci (ruolo politico) Collegio dei sanitari Collegio dei revisori LE AZIENDE OSPEDALIERE (AO) SCORPORATE DALLE ASL, hanno autonomia organizzativa, amministrativa, contabile gestionale e tecnica. L’organizzazione interna e gli organi direttivi sono simili a quelli delle Asl Il finanziamento è determinato dalla regione La partecipazione dei cittadini si ha per le attività libero professionali a pagamento e per le camere ha pagamento. D. lgs. 229/1999 (Riforma Bindi) La riforma contrappone al rafforzamento regionale strumenti di controllo e procedure di programmazione (Piano sanitario nazionale) dal parte del livello centrale, grazie ai quali il governo torna ad avere un ruolo di primo piano. L’accentramento sanitario sul versante della programmazione bilancia l’autonomia finanziaria acquisita dalle regioni. Valorizzazione dei comuni e del ruolo del distretto sanitario che deve assicurare l’assistenza primaria, coordinare l’attività dei medici di base con la guardia medica ed i servizi ambulatoriali e specialistici. Anni 2000 Federalismo fiscale Riforma del Titolo V Piani di rientro