Il contesto di un
progetto di valutazione
Antonella Rissotto
Laboratorio professionalizzante su “Analisi valutativa di un
servizio sociale”
[email protected]
Costituisce la cornice all’interno della quale
possono essere:
 prima, comprese le informazioni (o i dati)
raccolte durante la valutazione;
 poi, compresi i risultati della valutazione.
Inoltre è importante per:
 l’utilizzo dei risultati della valutazione;
 la generalizzabilità dei risultati (i progetti di
valutazione tendono a fotografare contesti
specifici, quindi i loro risultati sono
generalizzabili solo in parte e con le dovute
attenzioni).
L’importanza del contesto
Si possono prendere in esame aspetti
diversi, quelli che caratterizzano
maggiormente il contesto.
Si possono utilizzare fonti diverse.
 informazioni già sistematizzate ad es.:
analisi della letteratura di settore, della
letteratura grigia, di report tecnici.
 Informazioni da sistematizzare ad es.
conoscenze personali, materiali di lavoro,
ricerca di sfondo ad esempio interviste a
testimoni privilegiati.
Come si descrive un contesto?
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L’evoluzione dei servizi dal contenimento alla
riabilitazione e restituzione dei diritti
La normativa Legge Giolitti 1904; Legge
stralcio Mariotti 431/68 dalla custodia verso
la cura; Legge Basaglia 180/78, ma anche la
328/2000.
Territorio della ASL RMA (caratteristiche e
diffusione dei servizi per la salute mentale,
iniziative a favore delle persone con disagio
psichico grave in particolare della loro
autonomia residenziale )
1. Il contesto dei servizi
residenziali per la salute mentale
Rete di servizi per la salute mentale
La nascita degli UEPE è legata all’affermarsi
dell’ideologia del trattamento rieducativo. Questa
attribuisce importanza al recupero sociale attuato
mediante il reinserimento del condannato
nell’ambiente esterno, favorito dal sostegno di
specifiche strutture. La nascita degli UEPE ha
prodotto l’ingresso degli assistenti sociali tra gli
operatori penitenziari e l’affermarsi di tipi diversi di
misure alternative al carcere.
L’evoluzione di questi servizi è stata fortemente
influenzata dai cambiamenti sociali (terrorismo –
legge 450/1977- Legge 663/ 1986 istituzione dei
permessi premio, detenzione domiciliare,
ampliamento delle condizioni per l’ammissione alle
misure alternative)
2. Gli Uffici di Esecuzione Penale
Esterna
La normativa è centrale.
 Costituzione (Art. 3 e Art. 27)
 Legge 354/1975 introduce le misure
alternative al carcere
 Legge 450/1977 modifica le norme
inerenti la concessione dei permessi ai
detenuti…. 16 leggi fino alla legge 1990
sulla trasparenza della PA e accesso agli
atti amministrativi.
2. Gli Uffici di Esecuzione Penale
Esterna
Le caratteristiche del territorio sono importanti
per comprendere il funzionamento del servizio.
 UEPE di Roma e Latina. Nel territorio ci sono
5 istituti penitenziari a Roma (4 Rebibbia, 1
Regina Coeli) e 3 nella provincia (Velletri e 2
Civitavecchia). Elevato numero di utenti;
distanza degli istituti complessità del lavoro
di rete.
 UEPE di Frosinone. Nel territorio c’è 1 istituto
penitenziario.
2. Gli Uffici di Esecuzione Penale
Esterna
L’Assistenza Domiciliare è comparsa nel contesto
italiano nel 1970: il personale veniva impiegato a
domicilio dell’assistito per espletare
esclusivamente faccende domestiche o
burocratiche. Erano presenti carenze sul versante
sanitario e nei collegamenti con esso.
Negli ultimi 40 anni l’affermarsi dell’assistenza
domiciliare è da attribuire:
 a progressi in area sanitaria che hanno permesso
di ridurre l’ospedalizzazione
 alla comprensione dell’importanza dell’ambiente
di vita
 all’aumento della numerosità degli anziani
 alla riduzione delle risorse disponibili.
3. L’assistenza domiciliare integrata
La normativa si sviluppa a diversa velocità nell’ambito
sanitario e sociale.
 Legge n. 833/78 istituisce il Sistema Sanitario
Nazionale costituisce il primo riferimento normativo
importante per l’assistenza domiciliare.
 Piano Sanitario Nazionale 1998-2000, approvato con
DPR 23 luglio 1998, che indica la priorità dello
sviluppo della “home care” e ne indica gli aspetti
essenziali
 Legge di riforma dell’assistenza sociale (328/00) dopo
22 anni dalla 1° riforma sanitaria del 1978.
 Norme locali (Regione, il Comune)…Delibera di Giunta
n. 317/2011 “Progetto di sperimentazione di un
nuovo modello di assistenza domiciliare per persone
con disabilità e anziani”.
3. L’assistenza domiciliare integrata
La conoscenza del territorio permette di
iniziare a riflettere sulle caratteristiche della
domanda e sulle caratteristiche dell’utenza.
Sarebbe importante acquisire conoscenze
su:
 condizioni socio-economiche della
popolazione
 bilancio demografico
 servizi e opportunità presenti sul territorio
a favore degli anziani/disabili
3. L’assistenza domiciliare integrata
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3 Lezione Contesto del progetto