Università degli Studi di Milano Bicocca
Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale
CdL in Scienze dell’organizzazione
CONTRATTO DI AGENZIA
a cura di:
Veronica Mikhail
Ilaria Nava
a.a. 2015 – 2016
Insegnamento: Diritto Privato
Professoressa: Sara D’Urso
DEFINIZIONE:
Art. 1742 c.c.
Col contratto di agenzia, una parte (agente) assume
stabilmente l’incarico di promuovere, per conto
dell’altra (preponente), verso retribuzione
(provvigione), la conclusione di contratti in una zona
determinata.
SOGGETTI: AGENTE
Ruolo:
Agente:
- Imprenditore
- Persona fisica o società
- Agente di fatto
- Agente con o senza
rappresentanza
Impedimento:
Art. 1747: L’agente che non è
in grado di eseguire l'incarico
affidatogli deve dare immediato
avviso al preponente.
In mancanza è obbligato al
risarcimento del danno.
Preponente:
Obblighi:
Art. 1746: Nell'esecuzione
dell'incarico l'agente deve
tutelare gli interessi del
preponente e agire con lealtà
e buona fede.
Diritti:
Art. 1748: Per tutti gli affari
conclusi durante il contratto
l'agente ha diritto alla
provvigione quando
l'operazione è stata conclusa
per effetto del suo intervento.
CARATTERISTICHE

DEL CONTRATTO:
Distribuzione: il preponente non provvede direttamente alla
vendita, ma ne regola la fase della commercializzazione
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Consensuale: si perfeziona col consenso di entrambe le parti
Oneroso: prevede una retribuzione (provvigione)
A prestazioni corrispettive: la prestazione dell’agente
trova riscontro in quella del preponente

A effetti obbligatori: l’agente deve promuovere la
stipulazione dei contratti, il preponente deve corrispondere alla
provvigione

Durata: può essere a tempo determinato che a tempo
indeterminato
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Forma ad probationem: deve essere provato per iscritto
Derogabile: la disciplina del contratto può essere mutata dalla
volontà delle parti
SOGGETTI: PREPONENTE
Obblighi:
Art. 1749: Il preponente, nei rapporti con l'agente,deve agire con lealtà e
buona fede.
Egli deve mettere a disposizione dell'agente la documentazione relativa ai
beni o servizi trattati e le informazioni necessarie all'esecuzione del
contratto.
Inoltre, il preponente consegna all'agente un estratto conto delle provvigioni
dovute al più tardi l'ultimo giorno del mese successivo al trimestre nel
corso del quale esse sono maturate. Entro tale termine le provvigioni
liquidate devono essere effettivamente pagate all'agente.
Diritto di esclusiva, art. 1743
Il preponente non può valersi contemporaneamente di più agenti
nella stessa zona e per lo stesso ramo di attività, ne l'agente può
assumere l'incarico di trattare nella stessa zona e per lo stesso
ramo gli affari di più imprese in concorrenza tra loro.
Patto di non concorrenza, art. 1751 bis
Patto che limita la concorrenza da parte dell’agente dopo lo
scioglimento del contratto: richiede forma scritta, può riguardare
solo la stessa zona, clientela e tipologia di prodotti; vincola
l’agente per massimo due anni.
INDENNITÀ IN CASO DI CESSAZIONE
DEL RAPPORTO ART. 1751


Il preponente deve indennizzare l’agente se alla cessazione del rapporto:
 L’agente ha procurato nuovi clienti al preponente;
 Se il rapporto cessa per morte dell’agente;
 Il pagamento dell’indennità è equo rispetto alle provvigioni che
l’agente perde;
L’indennità non è dovuta quando:
 Il contratto si risolve per adempienza imputabile all’agente;
 L’agente recede dal contratto;
 L’agente cede a un terzo i diritti e obblighi dopo aver fatto un
accordo con il preponente;
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2. L' indennità non è dovuta:
quando il preponente risolve il contratto per un' inadempienza imputabile all'
agente, la quale, per la sua gravità, non consenta la prosecuzione anche
provvisoria del rapporto; quando l' agente recede dal contratto, a meno che il
recesso sia giustificato da circostanze attribuibili al preponente o da
circostanze attribuibili all' agente, quali età, infermità o malattia, per le quali
non può più essergli ragionevolmente chiesta la prosecuzione dell' attività;
quando, ai sensi di un accordo con il preponente, l' agente cede ad un terzo i
diritti e gli obblighi che ha in virtù del contratto d' agenzia.
3. L' importo dell' indennità non può superare una cifra equivalente ad un'
indennità annua calcolata sulla base della media annuale delle retribuzioni
riscosse dall' agente negli ultimi cinque anni e, se il contratto risale a meno di
cinque anni, sulla media del periodo in questione.
4. La concessione dell' indennità non priva comunque l' agente del diritto all'
eventuale risarcimento dei danni.
5. L' agente decade dal diritto all' indennità prevista dal presente articolo se,
nel termine di un anno dallo scioglimento del rapporto, omette di comunicare al
preponente l' intenzione di far valere i propri diritti.
6. Le disposizioni di cui al presente articolo sono inderogabili a svantaggio dell'
agente.
7. L' indennità è dovuta anche se il rapporto cessa per morte dell' agente
(comma aggiunto dall'art. 5 D.lgs 65/99).
SENTENZA:
Contratto di agenzia
e indennità di
cessazione del
rapporto
Cassazione civile. Sez. Lav. n 11492 del 2000 e 9426 del 2008 e 18264 del
2013
Pres. Triola- Rel. Carrato
(Art. 1751 4 comma c.c. ; 4 d.lgs. )
MASSIMA
La circostanza di aver ricevuto l’indennità di fine
rapporto non preclude all’agente di esperire azione
volta a risarcimento dei danni subiti.
(art.1751, comma 4°)
FATTO
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Due parti: S.R.L SE (agente) dichiarata parte attrice ovvero
la ricorrente principale contro la controparte S.R.L DN
(preponente). La società SE S.R.L ha stipulato dei contratti
con la socità DN S.R.L aventi ad oggetto la promozione e
vendita di articoli per l’illuminazione pubblica ed arredo
urbano per la zona della Sicilia.
La società DN S.R.L. vuole il recesso immediato per giusta
causa dai contratti stipulati con l’agente.
Per il seguente motivo:
- la preponente ha denunciato la violazione e la falsa
applicazione degli artt. 1743 e il 1746 comma 1° del c.c. cioè
la violazione dell’obbligo di fedeltà e di non concorrenza e
del dovere di lealtà e di buona fede (elementi naturali del
contratto di agenzia).
• la società agente elenca i motivi per cui fa ricorso:
- violazione e falsa applicazione degli art. 1750 e 1751c.c., nonché il
mancato riconoscimento delle provvigioni maturate e non pagate nel
secondo e terzo trimestre del 1999 e delle provvigioni ultrattive.
- l’agente vuole il risarcimento dei danni per violazione dei principi di
buona fede e correttezza dell’esecuzione del contratto, nonché al
riconoscimento del diritto dell’algente al risarcimento dei danni
all’immagine, al buon nome, alla dignità professionale e al danno degli
affari
DN S.R.L
Art. 1750- 1751 c.c
Recesso per giusta causa
SE S.R.L
INDENNITA’
ARGOMENTI DELLE PARTI
Giudice di primo grado
Domanda accolta: il ricorrente ottiene previo
esame di documentazione istruttoria
l’accertamento di ottenere l’indennità
Corte d’Appello
Domanda accolta: il ricorrente previa
testimonianza orale ottiene la risoluzione del
contratto
Corte di Cassazione
Rigetta il ricorso incidentale e accoglie tutti i
motivi del ricorso principale
SENTENZA
La Suprema Corte ha accolto tutti i motivi dell’agente e
respinto il ricorso incidentale del preponente. Il motivo
della ricorrente incidentale risulta priva di pregio poiché la
Corte ha escluso che la società agente abbia violato
l’obbligo di fedeltà e di esclusività
CONCLUSIONE
Il preponente è tenuto al pagamento dell’indennità di
fine rapporto, le provvigioni maturate e non pagate e al
risarcimento dei danni all’agente.
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