Cimabue Maestà (Madonna di Santa Trinità)
Firenze Galleria degli Uffizi
La Cappella degli Scrovegni
1303-1305
Padova
• La cappella, della quale
probabilmente Giotto è
stato anche il
progettista, è costituita
da un’unica navata
coperta con volta a
botte.
•
La Cappella degli Scrovegni
venne costruita fra il 1302 e il
1303 per volere di Enrico
Scrovegni, era sua intenzione
avere lì la sua sepoltura.
Nell’immagine di destra
(particolare dell’affresco del
giudizio universale di Giotto)
notiamo la rappresentazione di
Enrico Scrovegni che dona il
modellino della Cappella alla
Vergine.
• Le due pareti laterali e l’arco
trionfale sono affrescate
dall’artista con storie tratte dalle
Vite di San Gioacchino, di
Sant’Anna, della Vergine e di
Cristo.
• La volta a botte, dipinta da
Giotto in azzurro, è decorata con
dieci medaglioni che raffigurano
Gesù, Maria e alcuni Profeti.
• I coretti si trovano nel
registro inferiore
dell'arco di trionfo della
cappella, idealmente ai
lati dell'altare.
• I due riquadri inferiori lungo
l'arcone vennero riempiti dalle
rappresentazioni di due stanzette
illusorie, composte da una volta a
crociera, visibile da un arco a
sesto acuto, una slanciata bifora
gotica con quadrifoglio traforato
nella ghiera, un lampadario
appeso al centro, di una forma
allora comune, fatto come una
sorta di gabbia tenuta da una
corda scorrevole con appesi dei
contenitori in vetro in cui si
metteva l'olio da illuminazione.
• Sulla parete opposta
all’ingresso l’artista
affresca il Giudizio
Universale.
Nonostante il permanere di
stilizzazioni tradizionali
come le diverse scale
proporzionali, Giotto cercò
di unificare in un'unica
scena l'intera
rappresentazione del
Giudizio, del Paradiso e
dell'Inferno, abolendo le
suddivisioni e coinvolgendo
tutte le figure in un unico
spazio.
• Il Compianto sul Cristo morto è
un soggetto dell'arte sacra
cristiana. Nel racconto della
Passione di Cristo la scena del
Compianto si colloca tra la
Deposizione dalla Croce e la
Deposizione nel Sepolcro. I
personaggi sono quelli che,
secondo i Vangeli, assistettero
alla morte di Gesù in croce e si
occuparono della sua sepoltura:
Maria, l'apostolo Giovanni, la
Maddalena e le pie donne,
Giuseppe d'Arimatea e
Nicodemo.
Il compianto sul Cristo morto, 1303-05, ciclo delle Storie di Cristo.
Affresco, 200 x 185 cm. Padova, Cappella degli Scrovegni
Madonna di Ognissanti, ca 1310, tempera e oro su tavola, 325 x 204.
Firenze, Galleria degli Uffizi
•
•
Soggetto dell’opera.
La Madonna in trono con il Bambino, angeli e
santi.
•
Le figure della Madonna e di Gesù Bambino, che
Giotto rende massicce, sono raffigurate
dall’artista prestando attenzione alle loro
emozioni e sentimenti.
•
Queste appaiono di dimensioni maggiori
rispetto alle altre figure, in quanto più
importanti.
•
Il trono, maestoso e monumentale, contribuisce
a dare profondità spaziale al dipinto.
•
Il Bambino indossa una delicata veste che
delinea le sue gambe in trasparenza.
•
I due angeli inginocchiati appaiono solidi e ben
delineati e contribuiscono a dare profondità alla
scena.
Le esequie di San Francesco, ca 1320-25, affresco, 280 x 450 cm.
Firenze, Basilica di Santa Croce, Cappella Bardi
• Soggetto dell’opera.
• I confratelli di San Francesco si
disperano attorno al cadavere
del santo.
• Giotto raffigura i frati con
realismo e minuzia di
particolari.
Campanile della Cattedrale di Santa Maria del Fiore,
1334. Firenze
• Giotto, oltre ad essere
stato un pittore, è stato
anche un architetto.
• Egli ha infatti progettato
il campanile della
Cattedrale di Firenze.
Scarica

Giotto seconda - Conto anch`io