Il trattamento dei disturbi del metabolismo minerale nella IRC La vitamina D. Massimo Morosetti UOC Nefrologia e Dialisi DEA Ospedale GB Grassi Roma Scuola di Specializzazione Nefrologia Un evento cruciale nello sviluppo dell’IPTS è il deficit precoce di vitamina D attiva Studio clinico su 1.814 pazienti affetti da malattia renale cronica di vario grado. Levin A, et al. Kidney Int 2007; 71: 31-8. Meccanismo di progressione dell’IPTS Diversi autori hanno documentato l’espressione ridotta dei VDR nelle ghiandole paratiroidee umane iperplastiche. IPTS: iperparatiroidismo secondario; VDR: recettore della vitamina D; CaR = recettori del calcio. Rodriguez M, et al. Am J Physiol Renal Physiol 2005; 288 (2): F253-64. Correlazione tra FGF-23 e Vitamin D • In pazienti con malattia renale cronica (CKD), i livelli circolanti dell’FGF-23 aumentano progressivamente per compensare la ritenzione persistente del fosfato, ma ciò porta ad una riduzione della produzione renale di 1,25 diidrossivitamina D ed a ipersecrezione dell’ormone paratiroideo. Inoltre, l’FGF-23 è associato a disfunzione vascolare, aterosclerosi e ipertrofia ventricolare sinistra2. CKD (Chronic Kidney Disease): malattia renale cronica; IPTS: iperparatiroidismo secondario; 1,25 diidrossivitamina D3: vitamina D attiva; LVH: ipertrofia ventricolare sinistra. 1. Vervloet MG, Larsson T. Kidney International Supplements 2011; 1: 130-5. 2. Russo D, Battaglia Y. Int J Nephrol 2011; 364890. 3. Stevens KK, et al. Int J Nephrol 2011; 297070. VDR I VDR sono ubiquitari nel nostro organismo VDR: recettore della vitamina D. Andress DL. Kidney Int 2006; 69: 33-43. Effetti classici dei VDRA Gli effetti classici dei VDRA coinvolgono la regolazione della funzione paratiroidea e l’omeostasi di Ca e P. VDRA: attivatore o agonista del recettore della vitamina D; Ca: calcio; P: fosforo; PTH (ParaThyroid Hormone): ormone paratiroideo. Andress DL. Drugs 2007; 67 (14): 1999-2012. Effetti della ridotta attivazione dei VDR La riduzione dell’attivazione dei VDR è associata a deleteri effetti sui vari sistemi che possono portare ad un aumento della mortalità. VDR: recettore della vitamina D; RAS: sistema renina-angiotensina; IPTS: iperparatiroidismo secondario; CV: cardiovascolare. Bover J, Cozzolino M. Kidney International Supplements 2011; 1: 122-9 Paracalcitolo: efficace riduzione dei livelli di iPTH vs placebo Martin KJ, et al. J Am Soc Nephrol 1998; 9: 1427-32. Paracalcitolo migliora la sopravvivenza somministrato a qualsiasi dosaggio Kalantar-Zadeh K, et al. Kidney Int 2006; 70: 771-80. Il Paracalcitolo in conservativa Caratteristiche dello studio VITAL • Studio multicentrico e multinazionale (60 centri in tutto il mondo) • Randomizzato • Doppio cieco • Placebo controllato • Un totale di 281 pazienti coinvolti, suddivisi in 3 gruppi: 1. 93 pz - placebo 2. 93 pz - 1 mcg di paracalcitolo per os 3. 95 pz – 2 mcg di paracalcitolo per os Change in urinary albumin-to-creatinine ratio from baseline to the last measurement during treatment VITAL RESULTS: FILTRATO GLOMERULARE p<0·001 for paricalcitol 2 μg vs. placebo over 24 weeks eGFR had reduced substantially by week 4 in the 2 μg paricalcitol group (p=0.0548 vs Presentation Title Company Confidential 14 placebo), and remained stable throughout14the treatment phase; p=0.001 vs placebo; ). Date © 2010 Abbott De Zeeuw et al. Lancet. 2010; 376: 1543-1551. VITAL RESULTS: PRESSIONE ARTERIOSA p=0·033 for paricalcitol 2 μg vs. placebo over 24 weeks Early reduction in systolic blood pressure was followed by a pattern of fluctuations across the Presentation Title Company Confidential 15 15 treatment phase (range© –3 to –9 mm Hg;) p=0.033 vs placebo; Date 2010 Abbott VITAL Riduzione del GFR e della PA •Da sottolineare che l’effetto sull’abbassamento della pressione arteriosa e sul lieve decremento del filtrato glomerulare, si è rivelato reversibile alla sospensione del farmaco. •Tale effetto, peraltro sovrapponibile all’effetto dei sartani e degli ACEinibitori, sarebbe ascrivibile ad un meccanismo emodinamico dovuto ad una inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone •Accanto a questo meccanismo nefroprotettivo per effetto squisitamente emodinamico, fondamentale nella nefropatia diabetica dove si verifica una condizione di iperfiltrazione a livello glomerulare, si ipotizza inoltre anche un effetto diretto del paracalcitolo sul metabolismo della creatinina, come era precedentemente emerso anche da alcuni studi sul calcitriolo. VITAL Variazione del iPTH •Placebo group • iPTH increased from 106.2 ng/L at baseline • to 124.5 ng/L at last measurement during treatment •Paricalcitol 1 μg group • iPTH decreased from 97.5 ng/L to 70.8 ng/L • (p<0.0001 vs placebo), •Paricalcitol 2 μg group • iPTH decreased from 90.7 ng/L to 40.0 ng/L • (p<0.0001 vs placebo). post hoc analisi dello studio VITAL relativamente alla mineral bone disease Risultati • Nessun paziente nel braccio placebo ha richiesto una riduzione di dose da 1 volta al giorno a 1 volta a giorni alterni durante il trattamento. • 13 pazienti (pari al 14%) nel braccio con 1 µg di paracalcitolo e 40 pazienti (pari al 42%) nel braccio con 2 µg di paracalcitolo hanno richiesto la riduzione della dose. • La maggior parte delle riduzioni (85%) sono state dovute al PTH sceso ad un valore < ai 15 pg/mL Conclusioni Questa analisi dello studio VITAL mostra che la terapia con paracalcitolo, anche con la dose di 2 µg per 6 mesi ha effetti minimi sui livelli di Ca e P in pazienti con diverso grado di insufficienza renale e diversi valori di PTH e perciò una terapia a lungo tempo con paracalcitolo non aumenta la mortalità attraverso meccanismi legati alla ipercalcemia e alla iperfosfatemia. Il paracalcitolo diminuisce la fosfatasi alcalina osseo specifica che è un marker surrogato di turnover osseo. La riduzione del turnover osseo può avere implicazioni positive riguardo alle calcificazioni vascolari. Il Paracalcitolo in dialisi Studio IMPACT •Valutare il trattamento con paracalcitolo (+ eventuale supplemento di cinacalcet in caso d’insorgenza di ipercalcemia) vs il trattamento cinacalcet + basse dosi di vitamina D nel controllo del PTH in pazienti con SHPT in HD Endpoint primario Percentuale di soggetti che ha raggiunto i livelli target di iPTH compresi tra 150 e 300 pg/ml raccomandati dalle linee guida K/DOQI durante le settimane 21-28 di trattamento (periodo di valutazione) in ciascun gruppo (IV e orale). Ketteler M, et al. Nephrol Dial Transplant 2012; 0: 1-8. Analisi secondaria dell’endpoint primario Percentuale complessiva di soggetti che ha raggiunto i livelli target di iPTH compresi tra 150 e 300 pg/ml raccomandati dalle linee guida K/DOQI durante le settimane 21-28 di trattamento (periodo di valutazione), calcolata usando il test CMH. CMH: Cochran-Mantel-Haenszel. Ketteler M, et al. Nephrol Dial Transplant 2012; 0: 1-8. Endpoint secondario dello studio [2] Percentuale di soggetti con ipocalcemia [livelli medi di calcio <8,4 mg/dl (2,09 mmol/l)] e ipercalcemia [livelli medi di calcio >10,5 mg/dl (2,63 mmol/l)] riscontrate durante le settimane 21-28 di trattamento (periodo di valutazione). Ketteler M, et al. Nephrol Dial Transplant 2012; 0: 1-8. Il Paracalcitolo nel post-trapianto Effects of Oral Paricalcitol on Secondary Hyperparathyroidism and Proteinuria of Kidney Transplant Patients. Gonzalez, Esther; Rojas-Rivera, Jorge; Polanco, Natalia; Morales, Enrique; Morales, Jose; Egido, Jesus; Amado, Andres; Praga, Manuel Transplantation. 95(7):e49-e52, April 15, 2013. DOI: 10.1097/TP.0b013e3182855565 • L’iperparatiroidismo secondario persiste entro il primo anno dal trapianto Background in una percentuale di pazienti che oscilla dal 15 al 50%. • La proteinuria rappresenta un fattore prognostico in molte malattie renali e anche nel paziente trapiantato. • Il paracalcitolo ha mostrato un miglioramento dell’iperparatiroidismo nei pazienti con CKD e ha mostrato possedere anche un’azione antiproteinurica. I pazienti venivano trattati con paracalcitolo os 1 microgrammo a giorni alterni; se il Ca aumentava tra 10,5 e 10,9 mg/mL e il P aumentava più di 5 mg/dL si poteva ridurre la dose a due terzi; se il Ca superava il valore di 11 mg/dL il trattamento veniva interrotto. Nessun paziente riceveva supplementazione con vitamina D. Caratteristiche al basale • L’età media e’ stata di 55,7 ± 12,7 anni • Il tempo medio dal trapianto stato di 74,2 ± 45,4 mesi • Le più frequentemente utilizzate terapie con immunosoppressori comprendevano: corticosteroidi, tacrolimus e micofenolato. Risultati: iPTH Risultati: proteinuria Risultati: Ca e P Risultati: funzionalità renale -2,51ml/min/1,73m2 ogni anno -1,21ml/min/1,73m2 ogni anno Risultati: PCR Safety • Non sono stati osservati effetti collaterali dovuti al paracalcitolo. • Un lieve incremento del Ca (10-10,5 mg/dL) è stato visto in 4 pazienti (6,9%). • Un lieve incremento del P (4-4,5 mg/dL) è stato visto in 4 pazienti (12,1). • Tutti i pazienti con questi lievi incrementi di Ca e P hanno risposto positivamente alla riduzione di dose del paracalcitolo. • Non ci sono stati episodi di grave ipercalcemia (Ca>10,5) o iperfosforemia (P>5). • Non ci sono stati episodi di rigetto acuto o di un peggioramento clinico significativo durante la terapia con paracalcitolo. • Nessun paziente ha dovuto sospendere (neppure temporaneamente) il paracalcitolo. Conclusioni Il paracalcitolo orale a dosaggi relativamente bassi (1 microgrammo 3-4 volte a settimana) è ben tollerato ed efficace nel trattamento dell’iperparatiroidismo nei pazienti trapiantati. Il paracalcitolo ha portato ad una significativa riduzione della proteinuria, al mantenimento della funzionalità renale e ad una riduzione della PCR. Questi effetti del paracalcitolo nei pazienti post trapianto dovrebbero essere confermati da trials clinici controllati randomizzati. Conclusioni • L’attivazione dei VDR provoca in tutte le fasi della CKD – Riduzione dei livelli di PTH e prevenzione dell’sHPTH – Riduzione dei livelli di proteinuria “on top” sul’azione del blocco dl SRAA – Riduzione della mortalità – Con incidenza di episodi di ipercalcemia trascurabile alle dosi abituali Grazie per l’attenzione !