COSTI Costo = QUANTITÀ INPUT X PREZZO INPUT Costi fissi: INDIPENDENTI DALLA QUANTITÀ PRODOTTA $ $ 20 costo fisso Quantità prodotta (y) Costi variabili: DIPENDONO DALLA QUANTITÀ PRODOTTA $ Funzione dei costi variabili (CV) Quantità prodotta (y) Costi fissi + variabili = totali costi totali (CT) $ costi variabili (CV) costi fissi (CF) Quantità COSTI TOTALI = QUANTITÀ DI FATTORI X PREZZO DEI FATTORI $ I costi totali possono solamente crescere Quantità prodotta (y) $ y $ costi totali (CT) Quantità prodotta (y) Possiamo essere interessati a sapere quale costo stiamo pagando in rapporto agli input usati MA QUESTA DOMANDA PUÒ ASSUMERE 2 SIGNIFICATI: a) Qual è il costo per unità di output = valore medio Oppure: b) Come cambia il costo totale se si cambia l’output di una piccola quantità = valore marginale Nel caso dei COSTI, possiamo avere : Costi medi : Costi marginali : Costi medi $ : CT L M CM = 0 J z y Costi marginali: VAR. COSTI TOTALI / VAR. UNITÀ PRODOTTE Costi marginali: $ n B k A . . F . E. C h m quantità N. progressivo dell’esame 1 Valore marginale (voto) 26 Valore medio (Media) – 2 26 26 3 26 26 4 27 26,2 5 27 26,4 6 27 26,5 7 28 26,7 8 30 27,1 9 30 27,4 10 30 27,7 11 30 27,9 12 30 28 13 26 27,9 14 25 27,7 15 25 27,5 La relazione tra curve di costo medio e marginale (con curve ad ‘ U’) Cmarg CM La funzione dei valori marginali deve necessariamente intersecare quella dei valori medi nel punto più basso di quest’ultima Un altro caso di relazione tra curve di costo medio e marginale (con curve ad ‘ ’) $ La funzione dei valori marginali deve necessariamente intersecare quella dei valori medi nel punto più alto di quest’ultima CM Cmarg y Un caso particolare della relazione tra costi medi e costi marginali $ CM Cmarg y Che forma hanno, in realtà, le curve di costo ? Non ci sono ‘leggi’: possiamo soltanto fare delle ipotesi $ (costi) L’andamento della curva dei costi marginali nel breve periodo: l’ipotesi (neo)classica Cmarg CM K H y L’ipotesi più plausibile sull’andamento dei costi nel lungo periodo: costi costanti $ (costi) Costi medi Costi marginali Un’altra ipotesi sull’andamento dei costi nel lungo periodo: costi decrescenti $ (costi) Costi medi Costi marginali y La curva di offerta SE IL PREZZO DI MERCATO DI UN BENE AUMENTA, L’IMPRESA PUO’ PRODURRE QUANTITÀ MAGGIORI DEL BENE (perche’ può coprire costi marginali piu’ alti). Costi e ricavi, Prezzo ($) J H Prezzo (dato) Costi marginali qB q.. quantità Possiamo produrre quantità maggiori solamente se il prezzo aumenta. Prezzo ($) La funzione d’offerta Quantità (y) La curva di offerta è una porzione della curva di costo marginale dell’impresa. La curva di offerta è una curva inclinata positivamente p S‘ S ‘’ p* q’ q’’ q Che differenza c’è fra queste due curve ? La S’’ indica una maggiore efficienza. CONSUMO e DOMANDA Beni di consumo / beni di investimento I N V ESTI M EN TO : R I N UN C I A A L C O N SUM O I N V I S TA DI UN A UM E N TO DE L L E C A P A C I TÀ P R O DUTTI V E CONSUMO Si può ‘consumare’ anche un bene ambientale …. Consumatori/produttori TUTTI SIAMO CONSUMATORI E PRODUTTORI La razionalità* del consumatore *Razionalità = coerenza nel perseguire un obiettivo e efficienza nella scelta dei mezzi per raggiungerlo Herbert Simon (1916-2001): la ‘razionalità limitata’ Daniel Kahneman (1934), Amos Tversky (1937-1996) Psicologia cognitiva Requisiti minimi per la razionalità delle decisioni individuali : - capacità di calcolo elementare - capacità di confronto - capacità di ricordare - coerenza nel tempo e nello spazio Capacità di calcolo: • Rispondete – senza pensarci troppo - al seguente problema: il costo complessivo di una mazza e di una palla da baseball è € 1,10. La mazza costa € 1 più della palla. Qual è il prezzo della mazza ? Soluzione: (1+x) + x = 1,10 1 + 2x = 1,10 2x = 1,10 – 1 x = 0,10/2 x = 0,5 Le soglie di percezione A) SUPPONIAMO CHE ABBIATE INTENZIONE DI ACQUISTARE UN IPOD IN UN GRANDE MAGAZZINO, AL PREZZO DI 50 €, E UN AMICO VI INFORMI CHE LA STESSA RADIO, IN UN ALTRO MAGAZZINO, COSTA 40 €. TUTTAVIA, LA DISTANZA DEL SECONDO NEGOZIO È DI CIRCA 20 MINUTI A PIEDI RISPETTO AL PRIMO. - Decidereste di andare al secondo grande magazzino per l’acquisto? SE AVETE RISPOSTO DI SÌ, PROVATE A RISPONDERE A QUEST’ALTRA DOMANDA: B ) A V R E S TE DEC I SO N EL L O STESSO M O DO S E , I N V E C E DI TR A TTA R S I DE L L ’ I P O D SI F O SSE TR A TTA TO DI UN TE L EV I SO R E I C UI P R EZZI F O S S E R O R I SP ETTI V A M EN TE 500 E 490 €? SE AVETE SCELTO IL NEGOZIO PIU’ LONTANO NEL PRIMO CASO, MA NON NEL SECONDO, CIO’ SIGNIFICA CHE PER VOI A) NEL PRIMO CASO, 20 MINUTI VALGONO ALMENO 10 € B) NEL SECONDO CASO, 20 MINUTI NON VALGONO 10 € I costi inesistenti LA FACOLTÀ ALLA QUALE SIETE ISCRITTI ABBIA DUE TIPI DI CAMPI DA TENNIS RISERVATI AGLI STUDENTI. ALCUNI SONO SCOPERTI E ALTRI COPERTI. PER UTILIZZARE QUELLI SCOPERTI ( IPOTESI N. 1) NON È NECESSARIO PAGARE NESSUN PREZZO. PER USARE I CAMPI COPERTI, INVECE, È NECESSARIA UNA PRENOTAZIONE DI 50 €, CHE (IPOTESI N.2) NON È RECUPERABILE IN NESSUN CASO (= NEMMENO SE SI RINUNCIA A GIOCARE). SUPPONIAMO ADESSO CHE VOGLIATE FISSARE IL CAMPO PER UNA PARTITA DA TENERSI IL 25 MARZO DEL PROSSIMO ANNO. IN PRIMAVERA IL TEMPO È INCERTO E QUINDI DECIDETE DI PRENOTARE IL CAMPO COPERTO. TUTTAVIA, IN LINEA DI PRINCIPIO VOI – POTENDOLO FARE – (IPOTESI N. 3 ) PREFERIRESTE GIOCARE ALL’APERTO. Quando viene il giorno della partita, constatate che si tratta di una splendida giornata di sole A questo punto, giochereste al chiuso o all’aperto? Le euristiche (stereotipi) In un’urna di vetro vi sono 100 palline, ciascuna con la descrizione di un individuo. 70 di queste descrizioni si riferiscono a rappresentanti di commercio, e 30 a bibliotecari. Estraiamo una prima pallina, e vi leggiamo la descrizione di un certo Gianni, come di una persona: timida, abitudinaria, con uno stile di vita non appariscente, che va in vacanza tutti gli anni nella stessa località, ECC. A che professione assocereste questa descrizione ? L’unico dato oggettivo che abbiamo, è che il 70% delle descrizioni contenute nell’urna si riferisce a rappresentanti. Nonostante ciò, dagli esperimenti è risultato che la maggior parte risponde che Gianni ha maggiori probabilità di essere bibliotecario. Evidentemente, la maggior parte di noi non applica la legge della probabilità, ma ricorre a uno stereotipo. La ‘LEGGE DEI PICCOLI NUMERI’ Se tre lanci consecutivi di una moneta danno ‘testa’ tutte e tre le volte, al quarto lancio le probabilità di avere una quarta ‘testa” sono a) minori b) maggiori c) Invariate ? In realtà, al quarto lancio la probabilità di ottenere ‘testa’ è esattamente la stessa che si aveva all’inizio (cioè il 50 %). Se lanciassimo la moneta un numero altissimo di volte, effettivamente ci dovremmo aspettare un numero di ‘teste’ eguale al numero di ‘croci’: questo è quanto ci dice la legge dei grandi numeri, la quale tuttavia non si applica al caso di ‘piccoli numeri’. Sentimenti, emozioni es., rimpianto Piove Non piove 1 – casa Lieve noia Lieve (tv) piacere 2 - mare Massima Massimo noia piacere Gli individui sono capaci di controllare le loro pulsioni ? Jon Elster Ma i consumatori possiedono preferenze ben definite ? O invece le loro preferenze si formano durante le scelte ? DOMANDA In generale, ci aspettiamo che, al variare del prezzo di un bene, la quantità domandata (consumata) vari in senso opposto. La conferma si ottiene confrontando le due componenti dell’effetto prodotto dalle variazioni di prezzo: -EFFETTO DI SOSTITUZIONE E - EFFETTO DI REDDITO Ci interessa questo rapporto: Dq Dp Variazione della quantità (var. dipendente) Variazione del prezzo (var. indipendente) Effetto di sostituzione: LA VARIAZIONE (AUMENTO O DIMINUZIONE) DELLA QUANTITÀ CONSUMATA DETERMINATA DAL CONFRONTO TRA I PREZZI DEI BENI TRA LORO SOSTITUIBILI. Effetto di reddito: LA VARIAZIONE (AUMENTO O DIMINUZIONE) DELLA QUANTITÀ CONSUMATA DETERMINATA DAL LA VARIAZIONE NEL POTERE D’ACQUISTO DEL CONSUMATORE. Insieme, questi due effetti danno luogo all’ EFFETTO DI PREZZO Quando le due variazioni (quantità, prezzo) vanno nello stesso senso, si dice che l’effetto è positivo. Effetto positivo: Aumento della quantità Dq Dp (var. dipendente) Aumento del prezzo (var. indipendente) Ma anche: effetto positivo: Diminuzione della quantità Dq Dp (var. dipendente) Diminuzione del prezzo (var. indipendente) Quando le due variazioni (quantità, prezzo) vanno in senso opposto, si dice che l’effetto è negativo Effetto negativo: Aumento della quantità Dq (var. dipendente) Dp Diminuzione del prezzo (var. indipendente) Ma anche: effetto negativo: Diminuzione della quantità Dq Dp (var. dipendente) Aumento del prezzo (var. indipendente) L’effetto di sostituzione è determinato dal confronto fra i prezzi dei beni: se il prezzo di x aumenta, la quantità di x domandata diminuisce (e viceversa). LA VARIAZIONE DELLA QUANTITÀ CONSUMATA VA SEMPRE IN SENSO OPPOSTO RISPETTO ALLA VARIAZIONE DEI PREZZI CIOE’, E’ SEMPRE NEGATIVA L’effetto di reddito è prodotto dal cambiamento nel potere d’acquisto del consumatore. LA VARIAZIONE DELLA QUANTITÀ CONSUMATA PUÒ ANDARE NELLO STESSO SENSO, MA PUÒ ANCHE ANDARE IN SENSO OPPOSTO, RISPETTO ALLA VARIAZIONE DEI PREZZI. CIOÈ, PUÒ ESSERE POSITIVA O NEGATIVA. Che cosa significa un effetto di reddito positivo ? Esempio: supponiamo che, al mio livello di reddito attuale, io non possa permettermi l’auto. In compenso, acquisto molti CD. Ma, se fossi più ricco, abbandonerei i CD e mi comprerei un’auto. Ma l’effetto di reddito può essere positivo e talmente alto in valore assoluto da superare l’effetto di sostituzione ? POCO PROBABILE….. IMMAGINIAMO CHE IO ACQUISTI OGNI MESE 50 CD (PREZZO = 20 €), PER UNA SPESA TOTALE DI 1000 €. ORA, IMMAGINIAMO CHE IL PREZZO DEI CD CALI DEL 50%, DA 20 € A 10 €. LA MIA SPESA SI RIDUCE DI 500 €/MESE. IL MIO REDDITO REALE AUMENTA DI 6000 €/ANNO. E’ RAGIONEVOLE PENSARE CHE IO SMETTA DI COMPRARE CD E COMPRI INVECE L’AUTO ? Caso A Caso B Caso C Effetto sostituzione - 10 - 10 - 10 Effetto reddito -3 +8 + 12 Effetto prezzo - 13 -2 +2 Una relazione negativa tra prezzo e quantità è la seguente: p q CURVA DI DOMANDA: p q La curva di domanda mostra il prezzo massimo che il consumatore è disposto a pagare per acquistare ogni data quantità del bene p q La curva di domanda mostra il prezzo massimo che il consumatore è disposto a pagare per acquistare ogni data quantità del bene p A C B D q La curva di domanda è sempre inclinata negativamente (o può presentare tutt’al più dei tratti orizzontali). Varie forme della curva di domanda p q Come valutare le variazioni dei prezzi dei beni ? ATTRAVERSO IL Sovrappiù (Surplus) del Consumatore Una diminuzione nel prezzo di un bene - se questo è l’output del progetto - sembra distruggere il valore del progetto: ma può essere così ? p Sovrappiù del consumatore p* 0 q p Sovrappiù del consumatore p* 0 q p SC p* DSC p’ q Bisogna distinguere attentamente tra: spesa effettiva e disponibilità a pagare (WTP/WTA) Abbassare (o, al limite, azzerare) il prezzo delle prestazioni mediche significa - in un’economia di mercato - distruggere il valore del servizio ? Se la WTP del consumatore non cambia, non può cambiare nemmeno il valore del bene per il consumatore. Se c’è differenza tra la WTP e il prezzo effettivo di un bene, si tratta di potere d’acquisto che il consumatore può usare per altri scopi. Quindi, si tratta di ricchezza che rimane a disposizione della collettività. In realtà, il SC dovrebbe essere misurato a partire da curve di domanda che tengono conto del solo effetto di reddito prodotto dalle variazioni di prezzo. L’effetto di reddito misura la variazione nel benessere causata da una variazione del prezzo di un bene. Invece, l’effetto di sostituzione non incide sul benessere dei soggetti. p p* 0 Curve di domanda marshallia na Hicksiana (compensa ta) q I questionari che mirano a rilevare la WTP dei consumatori per determinati progetti pubblici dovrebbero essere costruiti in modo tale da permettere di ottenere le variazioni nel solo effetto di reddito. I diversi tipi di sovrappiù hicksiano Il cambiamento si Il cambiamento non si BENEFICIO DAL CAMBIAMENTO (diminuzione prezzi) DANNO DAL CAMBIAMENTO (aumento prezzi) verifica: VARIAZIONE COMPENSATIVA verifica: VARIAZIONE EQUIVALENTE 1 (il soggetto non ha diritto al cambiamento): (es., nuovo parco naturale) 2 (il soggetto ha diritto al cambiamento): (es., programma di disinquinamento) PAGA 3 (il soggetto ha diritto a rifiutare il cambiamento): (es., soppressione linea ferroviaria) ACCETTA 4 (il soggetto non ha diritto a rifiutare il cambiamento): (es., distruzione area verde) PAGA Possibili divergenze tra misure di WTP e misure di WTA Interpretazione: -Mancati guadagni e perdite nette sono percepite in modo asimmetrico (Prospect Theory ) WTP limitata; WTA illimitata IL MERCATO L’equilibrio di mercato p offerta p* E domanda O q* q Prezzo minimo più alto di E: offerta p E p* eccesso di offerta sulla domanda domanda O q’ q* q” q Salario minimo più alto di w*: l’offerta di lavoro supera la domanda p offerta disoccupazione wmin E w* domanda O q’ q* q” q Prezzo massimo più basso di p*: p offerta p* E eccesso di domanda sull’ offerta pmax O domanda q’ q* q” q Prezzo massimo più basso di E: prezzo di mercato nero p offerta p’ p* eccesso di domanda sull’ offerta E domanda O q’ q* q” q Non è mai opportuno, e in alcuni casi può essere addirittura controproducente, ‘interferire’ con le forze del mercato. Prima o poi, il mercato riuscirà a ‘imporre’ il prezzo che si sarebbe stabilito se non vi fossero state interferenze. Il significato dei prezzi di mercato: i prezzi di mercato sono determinati dall’interazione tra la disponibilità a pagare dei consumatori e la capacità di produrre dei produttori i prezzi di mercato sono determinati dall’interazione tra la disponibilità a pagare dei consumatori e la capacità di produrre dei produttori e realizzano il migliore compromesso possibile tra le tendenze delle due parti che costituiscono il mercato; i prezzi sono indici di scarsità dei beni i prezzi sono indicatori dell’efficienza dei produttori i prezzi sono sistemi di informazione estremamente efficienti. Andando sul mercato (e anche non andando sul mercato), i consumatori trasmettono informazioni ai produttori .