Università degli Studi di Perugia
Facoltà di Ingegneria
Corso di Impatto Ambientale
Modulo A: Pianificazione Energetica
Ing. Giorgio Baldinelli
a.a. 2012-13
INQUINAMENTO ACUSTICO
RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI:
• D.P.C.M. 01/03/91 “Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e
nell’ambiante esterno”;
• Legge Quadro sull’Inquinamento Acustico del 26/10/95 n.447;
• D.P.C.M. 14/11/1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”;
• D.M. 31/10/97 “Metodologia di misura del rumore aeroportuale”;
• D.P.C.M. 05/12/97 “Determinazione dei requisiti acustici passivi delle sorgenti sonore interne e
requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti al fine di ridurre l’esposizione umana al
rumore”;
• D.M. 16/03/98 “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico”;
• D.P.R. 18/11/98 “Regolamento recante norme di esecuzione dell’art.11 della legge 26/10/95,
n.447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario”;
• D.M. 29/11/00 “Criteri per la predisposizione da parte delle società e degli enti gestori dei servizi
pubblici di trasporto e dele relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e
abbattimento del rumore;
• Normative regionali (Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Puglia) e
Linee Guida redatte da enti istituzionalmente competenti quali il Ministero dell’Ambiente e l’ANPA.
Legge Quadro N.447/95
•
art. 6 - Competenze dei comuni:
La classificazione del territorio comunale secondo i criteri indicati nelle normative
regionali;
 il coordinamento degli strumenti urbanistici già adottati con le determinazioni
assunte dalla classificazione del territorio;
Adozione dei piani di risanamento acustico.
• art. 7 – Piani di risanamento acustico:
Sono obbligatori se:
Si superano i valori di attenzione;
Nella zonizzazione acustica vi sono zone a contatto diretto i cui limiti differiscono
per più di 5 dBA.
• Valore limite di emissione: valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora,
misurato in prossimità della sorgente stessa;
• Valore limite assoluto di immissione: valore massimo che può essere immesso da una o più sorgenti
sonore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori;
• Valore di attenzione: valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute
umana o per l’ambiente (non applicabile alle fasce territoriali di pertinenza delle infrastrutture stradali,
ferroviarie, marittime ed aeroportuali);
• Valori di qualità: valore di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le
tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per realizzare gli obbiettivi di tutela previsti dalla
Legge Quadro.
Legge Quadro N.447/95
art. 8 – Disposizioni in materia di impatto acustico:
E’ fatto obbligo di produrre una valutazione previsionale del clima acustico delle
aree interessate alla realizzazione di scuole e asili, ospedali, case di cura e di
riposo, parchi pubblici ed aree residenziali in prossimità di sorgenti di rumore;
 Le domande per il rilascio di concessioni edilizie e quelle di licenza all’esercizio di
attività produttive, sportive, ricreative, commerciali polifunzionali, devono contenere
una documentazione di previsione di impatto acustico.
FASI DI UN PIANO DI RISANAMENTO ACUSTICO
PROGETTO DELLE ATTIVITA’
Analisi strumenti
urbanistici
Misure di
rumore
MAPPATURA
ZONIZZAZIONE
Cartografia:
Suddivisione nelle sei classi
Modelli
previsionali
confronto
PIANO DI
BONIFICA
Cartografia:
mappe di rumore
MISURE DI RUMORE
Le misure di rumore consentono di valutare la stato di inquinamento acustico del
territorio e costituiscono lo strumento conoscitivo di base per la redazione dei piani
comunali di disinquinamento acustico.
Ai sensi dei commi 6, 7, 8 dell’art.2 della Legge Quadro n. 447/95, viene definito
“tecnico competente in acustica” la figura professionale idonea ad effettuare le
misurazioni così come riportato nell’apposito Elenco dei Tecnici Competenti in
acustica depositato presso l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente.
Per la strumentazione e le procedure di misura si fa riferimento a quanto prescritto
dal D.M.16/03/98 dove sono contenute le norme tecniche per l’esecuzione delle
misure del rumore e le indicazioni riguardo le caratteristiche richieste per la
strumentazione necessaria.
Per la scelta dei punti di misura si segue una griglia regolare per le zone più
densamente abitate, mentre nelle zone periferiche, al fine di contenere il numero
totale delle misure, vengono scelti punti posti in prossimità delle sorgenti e dei
ricettori sensibili. E’ opportuno prevedere anche alcuni punti di misura utili per la
taratura e validazione dei modelli previsionali.
MAPPATURA ACUSTICA
La mappatura acustica consiste nella realizzazione di “mappe di rumore”, nelle quali è
riportata la distribuzione del livello di pressione sonora sul territorio, ad una quota di 1,5
m. dal suolo.
Per mezzo delle misure fonometriche si stimano i valori del livello di pressione sonora
nei nodi di una griglia utilizzando modelli di calcolo che permettono, assegnati i dati di
input, di ottenere il valore del livello di pressione sonora in qualsivoglia punto.
Il lavoro di mappatura può essere schematizzato nelle seguenti fasi:
Previsione
del Rumore
Analisi delle misure
Fonometriche
Modelli di
calcolo
Registro di
raccolta dati
CAMPAGNA
DI MISURE
Individuazione
Classificazione
delle sorgenti
Individuazione
dei punti di stima
del rumore
Interpolazione
Analisi altri dati
rilevati
CARTOGRAFIA
DI BASE
Analisi
orografica
MAPPE
DI
RUMORE
ZONIZZAZIONE ACUSTICA
Consiste nell’assegnazione, a ciascuna porzione omogenea del territorio, di
una delle 6 classi individuate dal D.P.C.M. 01/03/91, sulla base della
prevalente ed effettiva destinazione d’uso del territorio stesso.
Classe I
Aree particolarmente protette
Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete
rappresenta un elemento di base per la loro
utilizzazione; aree ospedaliere, scolastiche, aree
destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali
rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi
pubblici, ecc.
Classe IV
Aree di intensa attività umana
Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da
intenso traffico veicolare, con alta densità di
popolazione, con elevata presenza di attività artigianali;
le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e
di linee ferroviarie; le aree portuali; le aree con limitata
presenza di piccole industrie.
Classe II
Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale
Rientrano in questa classe le aree urbane interessate
prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa
densità di popolazione, con limitata presenza di attività
commerciali ed assenza di attività industriali ed
artigianali.
Classe V
Aree prevalentemente industriali
Rientrano in questa classe le aree interessate da
insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.
Classe III
Aree di tipo misto
Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da
traffico veicolare locale o di attraversamento, con
media densità di popolazione con presenza di attività
commerciali ed con assenza di attività industriali; aree
rurali interessate da attività che impiegano macchine
operatrici.
Classe VI
Aree esclusivamente industriali
Rientrano in questa classe le aree esclusivamente
interessate da attività industriali e prive di insediamenti
abitativi.
Ad ogni classe, come indicato nel D.P.C.M. 14/11/97, corrispondono dei valori dei
limiti massimi del livello sonoro equivalente ponderato A.
Classi di destinazione d’uso del
territorio
Tempo di riferimento
Diurno
Tempo di riferimento
Notturno
I – Aree particolarmente protette
50
40
II
–
Aree
residenziali
55
45
III – Aree di tipo misto
60
50
IV – Aree di intensa attività umana
65
55
V – Aree prevalentemente industriali
70
60
VI – Aree esclusivamente industriali
70
70
prevalentemente
La zonizzazione acustica è un atto tecnico-politico di governo del territorio, in quanto ne
disciplina l’uso e vincola le modalità di sviluppo delle attività ivi svolte. L’obbiettivo è
quello di prevenire il deterioramento di zone non inquinate e di fornire un indispensabile
strumento di pianificazione, di prevenzione e di risanamento dello sviluppo urbanistico,
commerciale, artigianale e industriale.
PIANO DI BONIFICA
Le aree nelle quali il rumore ambientale risulta superiore ai limiti di legge sono
individuate confrontando la mappatura e la zonizzazione; le fasi del piano di bonifica
sono quindi:
• sovrapposizione delle due cartografie;
• individuazione delle situazioni di inquinamento acustico del territorio;
• classificazione delle sorgenti di rumore specifiche, fisse e/o mobili,responsabili
delle situazioni di inquinamento acustico e da sottoporre pertanto ad interventi di
bonifica;
• individuazione delle priorità, dei tempi, dei costi e dei soggetti responsabili di tali
interventi.
CRITERI PER L’INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’ DI BONIFICA ACUSTICA
I criteri di tipo oggettivo per l’individuazione delle priorità di intervento disponibili in
letteratura sono in genere basati sulla redazione di una graduatoria di tutti gli
interventi di bonifica, in considerazione dei punteggi assegnati a diversi parametri,
valutati per ciascuna area in cui si riscontra un superamento dei limiti di rumore:
•entità del superamento rispetto ai limiti diurno e notturno, in modo da privilegiare gli
interventi nelle situazioni più critiche;
• entità del superamento rispetto al valore di 65 dB(A) in periodo diurno e /o 55 dB(A)
in periodo notturno (LAeq esterno);
• numero di persone soggette ai superamenti, e che verrebbero a beneficiare
dell’intervento di bonifica acustica, in modo da privilegiare gli interventi che
interessano il numero maggiore di persone;
• classe di appartenenza della zonizzazione acustica, in modo da privilegiare gli
interventi che permettono di ridurre l’inquinamento acustico nelle aree più tutelate;
• costi dell’intervento, così da privilegiare gli interventi che, a parità di beneficio,
comportano costi minori;
• efficacia dell’intervento, in termini di LAeq al ricettore più esposto, in modo da
privilegiare, a parità di costi, gli interventi che comportano il maggior beneficio.
STRATEGIE E TECNICHE DI BONIFICA
La scelta del tipo di intervento di bonifica per le zone ad elevato inquinamento
acustico si effettua ricorrendo a modelli di calcolo, al fine di valutare l’efficacia
dell’intervento nell’area da bonificare e nelle aree limitrofe.
• Interventi sul traffico
• Riduzione sui volumi di traffico e/o sulla percentuale di mezzi pesanti;
• Creazione di zone a velocità ridotta;
• Concentrazione del traffico di attraversamento su arterie principali;
• Realizzazione di rotatorie al posto degli incroci semaforizzati;
• Insonorizzazione della flotta degli autobus pubblici;
• Le barriere antirumore
• Barriere artificiali;
• Barriere naturali;
• Barriere miste;
• Gallerie con buffles;
• Gallerie artificiali.
• Asfalti drenanti fonoassorbenti
• Protezione passiva degli edifici
• Finestre antirumore
• Isolamento acustico pareti perimetrali
• Intonaci fonoassorbenti.
•Interventi diretti sulle sorgenti
• Insonorizzazione di sorgenti industriali.
• Altri interventi
• Regolamentazione di attività temporanee all’aperto
• Monitoraggi ambientali;
• Provvedimenti amministrativi.
Esempio di zonizzazione acustica del territorio comunale di Palermo
PROCEDURE PER L’ADOZIONE DELLA ZONIZZAZIONE
• Il Comune adotta la proposta preliminare di classificazione acustica e la deposita
presso la Segreteria del Comune dove i soggetti interessati entra trenta giorni potranno
presentare le osservazioni in merito;
• La proposta di zonizzazione viene anche trasmessa alla Provincia ed ai Comuni
confinanti e qualora questi ultimi dovessero riscontrare situazioni di conflitto o criticità
nelle aree di confine, trasmettono le proprie osservazioni al Comune interessato ed alla
Amministrazione Provinciale ;
• In caso di mancato accordo tra i Comuni, la Provincia convoca entro trenta giorni una
Conferenza finalizzata alla risoluzione del conflitto tramite la sottoscrizione di un
documento comune;
• Dopo novanta giorni dalla convocazione della Conferenza e, se non ce ne fosse stato
il bisogno, comunque dopo novanta giorni dalla data di scadenza utile per esprimere
osservazioni in merito alla proposta di zonizzazione acustica, il Comune approva la
classificazione in zone acustiche del proprio territorio sulla base delle osservazioni
pervenute
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Piani di risanamento acustico