IL SOVRACCARICO MUSCOLARE DEGLI ATLETI DI ULTRAMARATONA Gli atleti di Ultramaratona, tra questi includo gli atleti di Utratrail, sono caratterizzati da molte peculiarità sia fisiche che mentali. Tra quelle fisiche ci sono i sovraccarichi funzionali a carico dell’ apparato locomotore ( ossa, muscoli, articolazioni ), in particolare i muscoli. In base alla mia esperienza, maturata con gli atleti di Ultramaratona/Ultratrail, voglio esporre qui le principali patologie che ho riscontrato con una certa frequenza e i distretti maggiormente sollecitati. A mio parere, l’atleta di Ultra si differenzia molto dall’ atleta di mezzofondo-fondo-mezza e maratona perché, proprio per i notevoli kilometri che deve percorrere, l’atleta tende a correre “al risparmio”, cioè cercando di “ economizzare” il gesto tecnico della corsa. Difficilmente, a parte pochi fuoriclasse, l’ultramaratoneta può correre tutta la competizione “a spinta” sul mesopiede ( la parte centro-anteriore del piede). Si determina così una situazione di corsa “arretrata”. Di conseguenza, l’adattamento posturale porta ad una serie di problematiche di tipo muscolare, tra queste riporto le più frequenti da me riscontrare: • Contratture del tratto lombosacrale del rachide • Algie al gluteo con particolare contrattura del muscolo piriforme e conseguente interessamento del nervo sciatico • Contratture a carico dei muscoli flessori del ginocchio e dei polpacci E’ evidente che la catena cinetica posteriore è particolarmente interessata. Molte sono le strategie di tipo massofisioterapico volte a “ contenere” e prevenire questi sovraccarichi muscolari, alcune di queste sono: • Stretching attivo/passivo, che deve diventare una buona norma dedicando ad esso una seduta di allenamento specifico • Massaggio decontratturante e miofasciale • Massaggio Trasversale Profondo M.T.P. • Facilitazioni Neuromuscolare Propriocettivo F.N.P. Da ultimo, anche il Drenaggio Linfatico Manuale D.L.M., tecnica massoterapica spesso erroneamente associata all’estetica, è un valido supporto che trova particolare spazio in ambito sportivo. Essendo una tecnica massoterapica molto delicata, può essere eseguita sugli atleti di endurance immediatamente dopo la prestazione, quando i muscoli sono ancora carichi di cataboliti e acido lattico. Questa ultima indicazione è comunque nuova nel campo dei trattamenti con D.L.M. andrà sperimentata con continuità e attenzione. Massimo Ranica Massofisioterapista Massaggiatore sportivo www.ranicamassimo.altervista.org Con la collaborazione tecnica di Camilla Ranica