IL RISARCIMENTO DEL DANNO ANTITRUST: NOVITA' E PROFILI DI SPECIALITA‘ La quantificazione del danno antitrust Andrea Pezzoli* Direttore Generale Concorrenza Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Corte di Cassazione 18 marzo 2014 Roma 1 * Le opinioni espresse non coinvolgono necessariamente l’istituzione di appartenenza Schema della presentazione ___________________________________________________________ • • • • • • • • Effetti della condotta, danno e soggetti danneggiati nelle pratiche anticoncorrenziali Dall’accertamento di una condotta restrittiva alla quantificazione del danno antitrust: le fasi logiche per quantificare i danni Quello che può fare un'Autorità Antitrust Il framework dell’analisi: lo scenario controfattuale Le principali tecniche per la quantificazione degli effetti delle condotte antitrust Cosa rimane da fare: dagli effetti antitrust alla quantificazione del danno. Il compito del giudice civile Limiti e potenzialità delle stime Conclusioni 2 Effetti delle condotte restrittive e danno antitrust ___________________________________________________________ • Innanzitutto un chiarimento: effetti e danno antitrust non sono la stessa cosa • Prospettive diverse: i) l’effetto riguarda il processo competitivo e, indirettamente, il benessere dei consumatori ii) il danno riguarda i singoli soggetti danneggiati (imprese escluse, consumatori intermedi, consumatori finali) 3 Effetti della condotta, danno e soggetti danneggiati nei cartelli di prezzo e negli abusi di sfruttamento ___________________________________________________________ • Effetti della condotta – Aumento di prezzo rispetto all’equilibrio precartello – Perdita di volume • Tipologia di danno – Acquisti a prezzi maggiorati (overcharge) – Acquisti mancati (riduzione della quantità offerta) • Soggetti danneggiati – Acquirenti – Mancati acquirenti 4 Effetti della condotta, danno e soggetti danneggiati nelle pratiche escludenti ___________________________________________________________ • Effetti della condotta – Esclusione dei concorrenti – Aumento di prezzo rispetto all’equilibrio pre-esclusione (medio periodo) – Perdita di volume per la collettività (medio periodo) • Tipologia di danno – Perdita di profitti per l’impresa esclusa – Acquisti a prezzi maggiorati (overcharge) – Acquisti mancati (riduzione della quantità offerta) • Soggetti danneggiati – Impresa esclusa – Acquirenti – Mancati acquirenti 5 Le fasi logiche per la quantificazione del danno ___________________________________________________________ Accertamento della condotta restrittiva Accertamento attuazione della condotta Accertamento sussistenza di effetti della condotta Quantificazione degli effetti della condotta Quantificazione del danno (per i soggetti danneggiati) 6 Il contributo dell’autorità antitrust alla quantificazione del danno ___________________________________________________________ • Caso Roche/Novartis (decisione dell’Autorità del 27/02/2014) • […] non è compito di questa Autorità quantificare gli effetti e i correlati danni derivanti da una intesa anticoncorrenziale, potendo ciò avvenire in eventuali giudizi civili; di conseguenza, le stime [dei danno prodotti dall’intesa, effettuate dall’autorità] sono state utilizzate al solo fine di dimostrare che l’intesa ha prodotto dei rilevanti effetti, senza dover giungere ad una esatta quantificazione, la cui entità esula, quindi, dall’oggetto del presente procedimento. Le fasi logiche per la quantificazione del danno ___________________________________________________________ Accertamento della condotta restrittiva Accertamento attuazione della condotta Accertamento sussistenza di effetti della condotta AGCM Quantificazione degli effetti della condotta Quantificazione del danno (per i soggetti danneggiati) Giudice 8Civile Il framework concettuale per quantificare gli effetti ___________________________________________________________ • Il problema – Gli effetti di una qualsiasi condotta lesiva della concorrenza non sono (direttamente) osservabili • La soluzione – Costruzione di uno scenario “controfattuale”, con il quale confrontare la realtà, che, per definizione, incorpora gli effetti della condotta 9 I metodi (1) ___________________________________________________________ • Diversi metodi per stimare gli effetti di una condotta • In generale, nessun metodo è strettamente preferibile ad un altro, ma ci sono casi in cui determinati metodi funzionano meglio di altri • Tre grandi famiglie di metodi a) metodi che si basano su comparatori (o “yardstick”) b) metodi di natura finanziaria (eg. stime dei costi industriali e mark up «concorrenziale»…) e c) metodi basati su modelli economici che descrivono il comportamento delle imprese 10 (simulazioni…) I metodi (2) ___________________________________________________________ • I metodi che si basano su comparatori (o “yardstick”) a) Metodi applicabili quando sono disponibili dati di altri mercati comparabili b) Metodi applicabili quando sono disponibili dati nello stesso mercato in cui avviene la condotta sia con la condotta che senza (ma in un istante temporale diverso) c) Metodi applicabili quando sono disponibili dati di cui ai punti a) e b), e.g. difference-in-difference 11 Un ‘tipico’ esempio di scenario controfattuale ___________________________________________________________ 12 Dalla quantificazione degli effetti… ___________________________________________________________ • Il punto di partenza è la quantificazione degli effetti di una determinata condotta – Cartelli di prezzo e abusi di sfruttamento • Aumento di prezzo dovuto alla condotta (quantum) – Pratiche escludenti • Vendite non effettuate per via della condotta (quantum) • Essenziale nesso causale tra condotta ed effetti (centralità dello scenario controfattuale) 13 … alla quantificazione del danno ___________________________________________________________ • La stima del danno (per i soggetti danneggiati) richiede i seguenti ulteriori elementi – Cartelli e abusi di sfruttamento • Pass on (trasferimento «a valle» degli extrcosti) • Riduzione delle vendite determinate dall’aumento dei prezzi «a valle» – Pratiche escludenti • Margine di profitto realizzato in presenza di condizioni di mercato comparabili a quello dove avviene l’esclusione 14 Limiti e potenzialità delle stime ___________________________________________________________ • Limiti e potenzialità delle stime – Molto difficile pervenire ad un’esatta quantificazione degli effetti (e del danno) per diverse ragioni • e.g. disponibilità di dati spesso limitata – In breve, si lavora nel mondo del ‘possibile’ • …ma nessuna scusante per l’utilizzo di metodologie concettualmente errate (coerenza interna), non ragionevoli (slegate dai fatti) e poco ‘robuste’ (risultati non variano radicalmente al variare delle ipotesi) 15 Qualche esempio ___________________________________________________________ • Nel farmaceutico il consumatore è «uno e trino» (paziente, dottore, SSN): gli effetti sul SSN… i) L’abuso escludente e il caso Pfizer: se i genericisti non fossere stati ostacolati e fossero entrati tempestivamente ii) Il caso Roche Novartis: se l’utilizzo per finalità oftalmiche del farmaco meno caro (Avastin) non fosse stato «scoraggiato»… • Il caso Pasta: i) la difficoltà di separare l’overcharge del cartello dall’aumento «fisiologico» del prezzo determinato dall’aumento del costo degli input e ii) la difficoltà di stimare l’impatto sul consumatore finale… 16 Conclusioni ___________________________________________________________ • La quantificazione degli effetti e del danno antitrust: prospettive diverse • L’analisi economica è fondamentale per l’identificazione dello scenario “controfattuale” • Nessuna metodologia è di per sé preferibile (dipende dalla disponibilità delle informazioni e dalla peculiarietà della fattispecie): Metodi e dati devono essere accessibili, trasparenti e teoricamente robusti • Sussistenza e quantificazione degli effetti (nelle decisioni dell’Autorità) come “spintarella” (nudge) o esternalità per il private enforcement… 17