L’IO CORPOREO Identità e costruzione della presenza L’ IO: STRUTTURA-PROCESSO PSICOFISICO L’Io è risultato di un complesso di elementi psicofisici che COORDINA ED UNIFICA Diversi livelli funzionali dell’individuo: Fisico Posturale Immaginativo Emotivo Esperienziale LA MAPPA: GLI ANELLI, I 3 SCRIGNI, I 2 CANALI, I 3 STRATI. La mappa degli Anelli: area oculare, area mandibolare, collo, cingolo scapolare, diaframma toracico e punto vita, area dei muscoli addominali profondi, pavimento pelvico-anche, ginocchia, caviglie, piedi e dita dei piedi. I 3 scrigni: bacino, torace, testa. I 2 canali: il canale viscerale (apparati respiratorio, digestivo e uro-genitale), nella parte anteriore del corpo; il canale spinale, nella parte posteriore del corpo. I 3 strati: strato più interno, i visceri (endoderma), lo strato mediano, apparato scheletrico-muscolare (mesoderma), lo strato esterno, il sistema nervoso-sensoriale e la pelle (ectoderma). MUSCOLO E MOVIMENTO: Il muscolo è la parte del nostro corpo che esprime l'intensità della nostra intenzione, la nostra vitalità, non un oggetto o uno strumento che si allunga e si accorcia; inoltre ha la funzione di tenere legati diversi distretti corporei tra loro per costruire l’unità strutturale di base dell’Io Unendo la nostra intenzione e il nostro sentire al movimento, l'esperienza della corporeità esprime tutta la sua ricchezza e la sua capacità di sostanziare il nostro "esserci" nel mondo. L'intenzione nel movimento (e nella postura): determina non solo l'intensità ma anche la qualità del movimento che può essere forte, rilassato, giocoso, aggraziato, languido, deciso, delicato, mirato, ecc. Movimento ed espressività forniscono la cornice strutturale entro cui prendono vita i processi psicologici che investono sia la sfera emotiva che quella cognitiva DELL’ IO EMOZIONE IMMAGIN AZIONE ESPRESSIONE CORPOREA STIMOLI MODIFICAZIONI CORPOREE EMOZIONE RISPOSTA SNC IL CORPO, DUNQUE, GENERA IL SENTIMENTO, CHE FUNGE DA AUTOSEGNALE L’Autosegnale “emozionale” a sua volta MODULA Il COMPORTAMENTO del soggetto LA FUNZIONE DELL’IMMAGINAZIONE È: Generare uno SPAZIO mentale immaginativo alternativo rispetto a quello reale percettivo E Costituire una trama relazionale che dia senso e significato all’esperienza Contribuendo A creare il flusso di coscienza che fornirà un’unica trama di immaginazione e percetto E dunque l’esperienza unitaria vissuta dal soggetto Una speciale forma di IMMAGINAZIONE è data dall’AUTORAPPRESENTAZIONE L’Immagine di Sé, che si STRUTTURA attraverso l’immagine CORPOREA Che ha il compito di ORGANIZZARE L’esperienza corporea stessa: questo è il meccanismo basilare della struttura dell’IO, che MODULA a sua volta tutti i livelli funzionali Esperienze trasformative degli ATTEGGIAMENTI CORPOREI possono dunque modificare: L’AUTORAPPRESENTAZIONE (piano cognitivo) PROCESSI EMOZIONALI Ogni soggetto ha un SUO STILE di CONTATTO che definisce il modo con cui si pone in relazione col mondo Questa risponde al COME si gestisce la distribuzione delle tensioni corporee LO STILE DI CONTATTO Lo stile di contatto rappresenta la BARRIERA che il soggetto pone tra sé e l’ambiente esterno Intorno alla persona si formerebbero dei cerchi concentrici ideali= barriere Lo stile di contatto IntimaFisico erotica investe concretamente Cute gli atteggiamenti corporei Selettivasociale abituali che definiscono le modalità di interazione "L'IO CORPOREO E I DUE ORIZZONTI DELLA PERCEZIONE E DELLA MOTILITA Per definire l'Io Lowen parte dalle elaborazioni di S.Freud, esposte ne "L'Io e l'Es”, e così lo descrive: "L'Io è innanzi tutto e soprattutto un Io corporeo"; "L'Io deriva in ultima analisi da sensazioni corporee, principalmente da quelle che scaturiscono dalla superficie del corpo." (Le sensazioni di superficie a cui si fa riferimento sono relative alla sensorialità e all'attività motoria volontaria.) Dunque, l'Io è definito "corporeo" in quanto è evocato da processi percettivi e motori, e risulta avere con tali processi un rapporto essenziale.. Concentriamoci su questo fatto: l'Io è sì "corporeo", però, lo è di una "corporeità" che ha a che fare con la superficie del corpo, come abbiamo detto, con i sensi e con l'attività muscolare volontaria. L'esperienza corporea acquista, in questa luce, un ruolo centrale in quanto "teatro" dell’IO del soggetto che trova negli atteggiamenti posturali una componente strutturale insostituibile! L’Io è costituito da più livelli funzionali in cui si evidenziano 2 piani L’Io organizza come unità psicofisica tutti i livelli(sensoriali, cognitivi, emozionali, biologici…) COS’È UN ATTEGGIAMENTO POSTURALE? È un insieme gerarchizzato di TENSIONI Espressione diretta dell’immaginazione di se stessi nel mondo che svela il modo di porsi in relazione con esso e con l’esperienza del SENTIRE E SENTIRSI ATTEGGIAMENTO POSTURALE Gestione pesoequilibrio Gestione processi attentivi e cognitivi Gestione delle emozioni COS’È L’IDENTITÀ? Immagine corporea Auto rappresenta zione Flusso informazion i del corpo IDENTITà La flessibilità della struttura dell’Io è data dalla capacità di passare da uno schema posturale ad un altro senza perdere l’unità nucleare che fornisce stabilità all’esperienza del soggetto Esiste dunque un’IDENTITà NUCLEARE con una POSTURA PRECISA che però Consente FLESSIBILITà verso altri atteggiamenti posturali e al contempo Fornisce STABILITà nell’esperienza unitaria del soggetto Identità ausiliaria 1 Identità ausiliaria 2 Identità ausiliaria 3 IL PROCESSO D’IDENTITÀ INVESTE PIÙ LIVELLI: Per cui SEDE dell’Autorappresentazione Diventa La periferia del corpo L’Io nel suo lavoro continuo di costruzione dell’Unità esperienziale del soggetto Fa convivere le identità ausiliarie attraverso Concreti meccanismi di “connessione” Messi in atto dalla periferia del corpo =sistema muscolo-sensoriale ALLA PERIFERIA CI TROVIAMO L’IO COMPOSITO ORGANIZZATO NELLA SPECIFICA POSTURA GRAZIE PER L’ATTENZIONE! ORA …ALL’OPERA!