L’ AZIONE DI GUERRA Il 23 Marzo 1944 un gruppo di partigiani dei GAP (Gruppi di Azione Patriottica) organizzarono un’azione di guerra contro un battaglione tedesco delle SS in via Rasella: un partigiano, travestito da netturbino, portò una bomba nascosta all’interno del carretto della spazzatura in via Rasella, provocando la morte di 32 soldati tedeschi a cui poi se ne aggiunse un altro, morto nella notte. LA RAPPRESAGLIA Inizialmente Adolf Hitler aveva ordinato la distruzione dell’intero quartiere. Successivamente decisero di uccidere 50 persone per ogni tedesco morto nell’azione di guerra. Questa rappresaglia, però, doveva essere eseguita entro 24 ore dall’azione di guerra, ma non sapendo dove trovare tutte quelle persone ridussero il numero delle vittime a 10 persone per ogni soldato morto. Vennero, però, uccise 335 persone, invece di 330, a causa di un errore di calcolo. L’ esecuzione venne attuata in cave di pozzolana in una zona di campagna. Al termine dell’eccidio queste cave vennero fatte esplodere, con il fine di nascondere le prove di ciò che era successo. HERBERT KAPPLER Il compito di verificare che l’esecuzione venisse attuata è stato affidato al generale Herbert Kappler. Questi si accorse che il numero delle vittime era superiore di 5 persone rispetto a quanto era stato stabilito; uccise comunque queste 5 persone con la scusante che avevano visto tutto. LA RIESUMAZIONE E L’IDENTIFICAZIONE DELLE VITTIME Il dottor Attilio Ascarelli si occupò della riesumazione e dell’identificazione dei corpi delle vittime. Esaminò, ad esempio, il DNA dei capelli, i vestiti o gli oggetti personali. Fummo trucidati in questo luogo perché lottammo contro la tirannide interna per la libertà e contro lo straniero per l’indipendenza della Patria. Sognammo un’Italia libera, giusta, democratica. Il nostro sacrificio ed il nostro sangue ne siano la sementa e il monito per le generazioni che verranno. Sharon Colantoni Ilaria Tigano Francesca Piscopo & Emma Ramacciotti Musica: My Immortal di Evanescence a.s. 2011-12 cl. III E