CENTRO DI NUMEROSE "CONTESE” L’ACQUA L’ ACQUA NON APPARTIENE A NESSUNO L’acqua non è come la terra. Della terra si possono disegnare mappe e sulla terra si possono alzare recinzioni e muri che includono proprietà private o separano addirittura gli Stati fra loro. Per l’acqua questo non accade. I fiumi non si arrestano e attraversano limiti e confini e così pure le falde acquifere che, sfruttate in un luogo, potrebbero abbassarsi in un altro. Come è possibile allora che l’acqua appartenga a qualcuno? ACQUA BENE COMUNE L’acqua è una risorsa che non può essere confinata e non ha confini. L’acqua è per sua stessa natura un bene comune non potendo essere posseduta come proprietà privata né venduta come merce. ACQUA ORO BLU L’acqua, però, diviene sovente una questione politica (ci ritroviamo in mano la ricetta perfetta per generare conflitti) perché si sta conquistando il posto accanto al petrolio e a certe ricchezze minerali nel rappresentare una risorsa strategica a livello planetario. L'acqua si sta sempre più affermando come l'oro blu del XXI secolo LE DISPUTE DELL'ACQUA Quasi il 40% della popolazione mondiale dipende da sistemi fluviali comuni a due o più paesi, detti fiumi transfrontalieri. Esistono 261 fiumi transfrontalieri al mondo, il più lungo dei quali è il Nilo, che nasce dal Lago Vittoria, situato tra Tanzania, Ruanda e Uganda (scorre in Uganda, attraversa il Sudan, dove riceve le acque del Nilo Azzurro, e infine percorre l'Egitto, sfociando nel Mediterraneo). In Egitto 56 milioni di persone dipendono quasi interamente dalle acque del Nilo, che, prima di giungervi, ha già rifornito ben nove nazioni. Storicamente il Nilo è stato all’origine di numerose dispute e controversie. LE DISPUTE DELL'ACQUA Le dispute dell'acqua interessano molti paesi: India e Bangladesh per il fiume Gange; Siria, Iraq e Turchia per l'Eufrate; Repubblica Ceca e Ungheria per il Danubio; Messico e Stati Uniti per il Colorado. QUANDO PREVALE IL BUONSENSO La spartizione dell’acqua del fiume Indus e dei suoi affluenti tra l’India e il Pakistan è un esempio di come e a quali costi sia talvolta possibile superare i conflitti. QUANDO NON PREVALE IL BUONSENSO Allo stato attuale Israele rappresenta un esempio impressionante di cosa accade, quando le aspirazioni e gli stili di vita occidentali si scontrano con le risorse idriche estremamente limitate. Nel 2000, il 50% delle coltivazioni del paese era irrigato artificialmente, in evidente contrasto con la situazione dei villaggi palestinesi che hanno consumato solo il 2% dell’acqua usata da Israele. Il conflitto arabo-israeliano sull’acqua è emblematico perché pone di fronte a una serie di problemi e contraddizioni che sembrano fatalmente destinati ad acquisire sempre più rilevanza nel panorama del modo globalizzato. IL NOSTRO PENSIERO Tutti hanno diritto all'acqua •