Rendicontazione e controllo delle risorse immateriali A.A. 2014/2015 I METODI MISTI patrimoniali - reddituali INDICE: 1. 2. 3. 4. 5. LA SCELTA DEL METODO DI VALUTAZIONE – cenni I METODI MISTI Il METODO DEL VALORE MEDIO Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento Il METODO DELLA RIVALUTAZIONE CONTROLLATA 1 LA SCELTA DEL METODO DI VALUTAZIONE uno dei problemi di fondo è coniugare: (cfr. lezione precedente) RAZIONALITA’ l’applicazione di uno schema logico ispirato alla teoria del valore Metodo di valutazione DIMOSTRABILITA’ i valori presi a riferimento credibili e oggettivi procedure di computo ripercorribili da terzi qualificati. Razionalità Dimostrabilità Patrimoniali Molto bassa Alta (purché non vi sia elevato peso degli elementi immateriali) Reddituali Finanziari Alta o medio -alta Molto bassa o medio bassa 2 LA SCELTA DEL METODO DI VALUTAZIONE segue I metodi misti possono offrire in alcuni casi una soluzione soddisfacente INFORMAZIONI PATRIMONIALI agevola la dimostrabilità della valutazione BILANCIAMENTO INFORMAZIONI REDDITUALI per una maggiore razionalità della valutazione 3 I METODI MISTI per decenni considerati tipico prodotto della cultura mittel-europea l’U.E.C. nel 1961 dimostra di prediligerli LARGA DIFFUSIONE NELLA PRASSI PROFESSIONALE ITALIANA in seguito le aspre critiche ai metodi patrimoniali inducono a mettere in discussione anche i metodi misti l’U.E.C. nel 1980 si orienta sui metodi fondati sulla attualizzazione dei flussi 4 I METODI MISTI segue Guatri (1998): «La caduta del metodo patrimoniale sembra trascinare con sé anche il metodo misto patrimoniale-reddituale. Non significa però che l’informazione patrimoniale perda ogni significato. a) L’informazione patrimoniale è ancora strumento necessario sul piano giuridico-formale b) Anche se i metodi patrimoniali non sono mai, in se stessi, criteri razionali per la valutazione delle imprese, si può prescindere dall’informazione patrimoniale nel presentare una relazione valutativa» 5 I METODI MISTI segue Due diverse formulazioni: del valore medio della stima autonoma dell’avviamento NB: i metodi patrimoniali complessi costituiscono di fatto un metodo misto, data l’attualizzazione flussi futuri per valutare gli intangibile Nella pratica infatti spesso si ricorre ad «analisi particolari» di tipo reddituale 6 Il METODO DEL VALORE MEDIO La problematica di: Stime analitico patrimoniali BILANCIAMENTO Stime sintetico reddituali è risolta (semplicemente) con: ricorso alla MEDIA ARITMETICA 7 Il METODO DEL VALORE MEDIO segue W= (𝑲 + 𝑹 ) 𝒊 𝟐 con: K R i = patrimonio netto rettificato = reddito medio prospettico normalizzato = tasso di attualizzazione 8 Il METODO DEL VALORE MEDIO segue L’algoritmo può essere riscritto in: W =𝐾 + 𝑅 𝑖 −𝐾 1 2 rappresenta l’avviamento determinato quale differenza tra il valore dell’azienda quale complesso unitario e il suo valore patrimoniale 9 Il METODO DEL VALORE MEDIO segue PREGIO PRINCIPALE: linearità e semplicità di fondo della logica: una semplice media volontà di esprimere una stima che non consideri in tutta la sua estensione il valore immateriale, constatata l’aleatorietà ed elevata incertezza del valore dell’avviamento GIUSTIFICAZIONE DISCUTIBILE 10 Il METODO DEL VALORE MEDIO segue COMPLESSITA’ DI CALCOLO tutt’altro che contenuta devono essere determinate tutte le variabili del metodo reddituale e del metodo patrimoniale IN CONCLUSIONE il metodo del valore medio offre una soluzione meccanica, quindi semplicistica, ad un problema complesso utilizzare una media ponderata, con necessità di motivare la scelta dei “pesi”, attenuano l’unico punto di forza del metodo: la semplicità 11 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento tra le critiche ai metodi reddituali rilevante è quella di un ridotto “grado di dimostrabilità” il metodo misto con stima autonoma dell’avviamento punta ad attenuare questo problema ricorrendo: 1. ad una valutazione analitica degli elementi patrimoniali congiuntamente con 2. una valutazione reddituale che capitalizza solo “parte” dei redditi attesi (i “sovraredditi”) Il metodo misto si basa quindi su due serie complementari di conoscenze: conoscenza patrimoniale e conoscenza reddituale 12 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue Il valore W dell’azienda si determina come: W=K+A con: K = patrimonio netto rettificato determinato con i metodi patrimoniali semplici e complessi A = avviamento “autonomamente” stimato la parte del valore immateriale non assegnata a singoli beni verrà inglobata nell’avviamento 13 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue Il valore dell’azienda sarà VALORE MASSIMO: K +A VALORE MINIMO: il maggiore tra K–A e il valore di liquidazione del patrimonio 14 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue Il metodo misto veniva preferito dalla dottrina aziendale a fine Ottocento e fino al secondo decennio del Novecento (Besta) nonostante aspre critiche dallo Zappa e dalla sua Scuola Le critiche erano incentrate sullo scarso rigore formale del metodo che: • assume una visione analitica del patrimonio (stima separata) • spezza esplicitamente il reddito in due componenti: reddito normale e sovrareddito • non risulta coerente con l’accezione sistematica dell’azienda e la unitarietà ed inscindibilità del flusso reddituale 15 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue AVVIAMENTO (A) si determina attualizzando il sovrareddito surplus di reddito che l’azienda consegue rispetto al rendimento normale del capitale: la differenza tra reddito medio prospettico dell’azienda oggetto di stima e il reddito che per tale azienda potrebbe considerarsi “normale” S = R – i’ K con: S R i’ i’ K = sovrareddito = reddito prospettico = saggio normale di redditività = reddito normale 16 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue Il sovrareddito viene determinato mediante confronto tra R e K moltiplicato per: • il costo opportunità dei capitali propri dell’azienda oggetto di stima (comparazione indiretta o generica) oppure • il rendimento dei mezzi propri di aziende similari (comparazione diretta o particolare) Le differenze nel secondo termine del confronto: • nella comparazione indiretta o generica si identificherà nel rendimento di generici investimenti assimilabili per rischi (calcolo analitico del saggio normale di redditività dell’azienda) • nella comparazione diretta nel rendimento di specifiche aziende reputate analoghe 17 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue Il sovrareddito è poi da sottoporre ad un processo di capitalizzazione-attualizzazione si dovranno determinare: 1. la presunta durata del sovrareddito si accerta quanto tempo trascorrerà prima che esso venga meno 2. il saggio di capitalizzazione-attualizzazione 18 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue Il metodo misto con stima autonoma dell’avviamento prevede i seguenti possibili algoritmi: 1. attualizzazione limitata del sovrareddito medio quando si presume che l’attitudine dell’azienda a realizzare livelli di redditività sovranormali sia temporanea 2. capitalizzazione illimitata del sovrareddito medio quando la sovraredditività è destinata a permanere 3. attualizzazione dei sovraredditi di alcuni esercizi futuri quando si prevede che la sovraredditività vari in modo rilevante tra un anno e l’altro. 19 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue ATTUALIZZAZIONE LIMITATA DEL SOVRAREDDITO MEDIO W = 𝑲 + 𝒂𝒏¬𝒊(𝐑 − 𝐢′𝐊) con: n: i’: i: an ¬ i : numero definito e limitato di anni tasso di redditività normale tasso di attualizzazione del sovrareddito coefficiente moltiplicativo che permette di quantificare il valore attuale una rendita costante per n anni tra i metodi misti è il più diffuso nella pratica 20 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue le diverse variabili non possono essere valutate separatamente la loro scelta deve essere frutto di un unico procedimento logico A. necessità di adottare misure coerenti tra K e R ad esempio: • i maggiori valori attribuiti alle immobilizzazioni tecniche si traducono in adeguati ammortamenti stimati in base alla vita media residua • se nel patrimonio rettificato sono inclusi beni immateriali (K’), qualora deperiscano con il tempo devono essere ammortizzati ECCEZIONI: beni il cui valore cresce al passare del tempo: “valore della raccolta” nelle banche e del “valore del portafoglio premi” nelle compagnie di assicurazione beni oggetto di investimenti continui di mantenimento 21 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue B. necessità di adottare misure coerenti tra "i" ed "n" C. Il numero di anni n deve essere definito in base ad una stima sulla presumibile durata del sovrareddito in passato la prassi professionale assegnava un valore non superiore a 5 e spesso compreso tra 3 e 5 In realtà, "n" non deve essere arbitrariamente compresso quale conseguenza della natura incerta ed aleatoria del valore di avviamento: si tratta di stimarne la durata presunta 22 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue Quanto alla scelta del tasso di attualizzazione, in dottrina 4 differenti impostazioni: 1. Tasso di attualizzazione in senso proprio, valido per la specifica impresa 2. Tasso particolarmente elevato, perché tiene conto della rischiosità del sovrareddito (impostazione originale UEC) 3. Puro compenso finanziario per il solo trascorrere del tempo 4. Tasso finanziario maggiorato dell’investimento azionario 23 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue ATTUALIZZAZIONE ILLIMITATA DEL SOVRAREDDITO MEDIO W =𝐾+ R−i′ K 𝑖 ipotesi sottostante: permanenza nel tempo delle condizioni di sovraredditività 24 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue ATTUALIZZAZIONE DEI SOVRAREDDITI DI ALCUNI ESERCIZI FUTURI W=𝐾+ 𝑛 𝑡=1 ′ 𝑅𝑡 − 𝑖 𝐾 𝑣 𝑡 con: Rt: v t: i’ : reddito prospettico atteso per l’anno t (1+i)-t coefficiente di attualizzazione tasso di redditività normale (ipotizzato costante) si determina, quindi, un sovrareddito diverso anno per anno 25 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue A certe condizioni, il metodo misto con stima autonoma dell’avviamento (nella versione illimitata) ed il metodo reddituale pervengono ad analoga misura del valore si verificano condizioni di equivalenza formale tra i due metodi W 𝑅 = 1 𝑖 W =𝐾 + R−i2 K 𝑖3 26 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue sviluppando 𝑅 𝑖3 W =𝐾 + − i2 K 𝑖3 se poniamo i1 = i2 = i3 𝑅 W = 𝐾 + 𝑖2 − 𝐾 e semplificando W= 𝑅 𝑖2 la coincidenza quantitativa tra il metodo reddituale ed il metodo misto dipende, ferme le altre variabili, dalla misura assegnata ai saggi di capitalizzazione 27 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue Pervenendo a medesimi valori del capitale economico ed assumendo analogo valore per il capitale netto rettificato (K) anche la misura dell’avviamento sarà la medesima: R−i2 K 𝑖 2 = 𝑅 𝑖2 -K 28 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue L’esigenza di realizzare un adeguato bilanciamento tra informazioni patrimoniali e reddituali e finanziarie si presenta in tutti i casi di stima di un teorico valore di trasferimento d’azienda. Le analisi patrimoniali e reddituali non vanno considerate due diversi metodi, bensì fasi del medesimo metodo valutativo occorre bilanciare le informazioni patrimoniali e reddituali secondo una logica iterativa 29 Il METODO MISTO con stima autonoma dell’avviamento segue Esistono significativi elementi di similitudine tra il metodo misto con stima autonoma dell’avviamento ed i modelli di analisi del valore basati sull’Economic Value Addeed (EVA) “versione finanziaria” del metodo misto Massari (1995) L’EVA si differenzia dal metodo misto con stima autonoma dell’avviamento principalmente perché viene assunta una diversa configurazione di sovrareddito: • nel metodo misto si riferisce al reddito netto • nell’EVA si riferisce ai redditi operativi (netti d’imposta) 30 Il metodo della rivalutazione controllata dei cespiti soggetti ad ammortamento Con il metodo misto si ha avviamento negativo: 1. nel caso di perdite attese 2. con redditi futuri attesi anche positivi ma inferiori al reddito normale (R< i’K) In realtà non ha molto senso applicare ingenti rettifiche rivalutative al valore degli impianti di aziende scarsamente redditizie (facendo emergere elevate plusvalenze) ma poi essere costretti ad apportare un correttivo in diminuzione del capitale rettificato, a mezzo del badwill 31 Il metodo della rivalutazione controllata segue Per evitarlo il metodo della rivalutazione controllata dei cespiti soggetti ad ammortamento suggerisce di: 1. controllare la rivalutazione dei beni soggetti ad ammortamento 2. se del caso limitarla Riespressi a valori correnti degli elementi del capitale, ci si deve chiedere se l’azienda è in grado: A. B. di ammortizzare i plusvalori di remunerare i mezzi propri 32 Il metodo della rivalutazione controllata segue se entrambe le condizioni sono rispettate la rivalutazione dei cespiti è accolta per intero se le condizioni non sono rispettate la rivalutazione dei cespiti è accolta solo in parte 33 Il metodo della rivalutazione controllata segue Per definire la misura della rivalutazione si determina il valore economicamente accettabile delle immobilizzazioni tecniche In sostanza, con tale metodo si calcola una particolare configurazione di sovrareddito escludendo: dal calcolo economico: calcolo del capitale: l’ammortamento i beni soggetti ad amm.to 34