IV cerchio: Pluto «Pape Satàn, pape Satàn aleppe!», cominciò Pluto con la voce chioccia; e quel savio gentil, che tutto seppe, disse per confortarmi: «Non ti noccia la tua paura; ché, poder ch'elli abbia, non ci torrà lo scender questa roccia» . Poi si rivolse a quella 'nfiata labbia, e disse: «Taci, maladetto lupo! consuma dentro te con la tua rabbia. Arcangelo Michele Non è sanza cagion l'andare al cupo: vuolsi ne l'alto, là doe Michele fé la vendetta del superbo strupo». Avari e Prodighi Nel quarto cerchio le anime degli avari e dei prodighi scontano la loro pena spingendo con il petto pesantissimi massi, in due schiere contrapposte che procedono in senso contrario: quando le due schiere si incontrano, i massi cozzano violentemente e i dannati si rinfacciano, urlando, i loro opposti peccati mentre si volgono per tornare indietro fino al punto in cui si scontreranno di nuovo. Il contrappasso Come in vita si affaticarono per amore del denaro, così ora si affannano a spingere i massi, simbolo delle ricchezze accumulate o sperperate.