Si tratta in realtà di due massi distinti di cui il primo è il più grande: ha dimensioni di circa 1800 mc. per un'altezza che varia tra i 5 e 6 metri, una lunghezza di 25 mt. e larghezza di 13. Il secondo è molto più piccolo ma non per questo il meno importante e bello da vedere… per lui 300 mc. e basso meno di 3 mt. Dal punto di vista geologico questi massi sono costituiti da serpentiniti depositate dal ghiacciaio in ritiro (circa 10.000 anni fa), provenienti dalla valle di Susa. La superficie delle rocce appare arrossata a causa dell'ossidazione del Ferro contenuto nei minerali. Sono importanti dal punto di vista GeologicoPetrografico perché da un'analisi dell'alterazione e della litologia dei blocchi è possibile risalire all'area di provenienza del ghiacciaio per valutarne, quando possibile le dimensioni. Sulle pareti SUD ed EST del masso grande si nota la fitta boscaglia di bagolaro, le cui robuste radici crescono e penetrano nelle fessure fino a provocarne una disarticolazione elevata fino al distacco completo di blocchi. Le pareti OVEST e NORD sono le più ripide e pulite del masso grande e a fianco è possibile osservare dei lineamenti strutturali che risultano omogenei se misurati e comparati con il masso piccolo. Le giaciture misurate sui due massi rappresentano due sistemi di fratture distinte e reciprocamente ortogonali. Lo studio dei sistemi di frattura può portare alla definizione della posizione dei blocchi prima del trasporto da parte del ghiacciaio. Il masso grande talvolta è aperto anche agli sportivi… cioè frequentato da appassionati di "Bouldering“! Come dite? No…no…non è mica un boomerang che lanciate contro la roccia e ritorna indietro sulla vostra testa… è una semplice e piacevole arrampicata (non consigliata a chi soffre di vertigini). Sui macigni di “Pera Majana” sono disponibili all’arrampicata una dozzina di vie di vario impegno che sono state aperte sulle pareti libere da vegetazione.