Congresso Nazionale SNO Nuovi spunti in tema di sclerosi multipla Como, 23 aprile 2015 Dr Monica Rezzonico Centro SM – UO Neurologia AO S.Anna Como Conflitto di interessi Ai sensi dell’art. 3.3 sul conflitto di interessi, pag 17 del Regolamento Applicativo dell’Accordo Stato – Regione del 5 novembre 2009, dichiaro che negli ultimi due anni ho avuto i seguenti rapporti, anche di finanziamento, con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario: O Biogen Italia O Serono Italia O Teva Italia O Novartis Italia Dove agisce terapia SM ? Preclinical Relapsing Progressive Time Relapses and impairment MRI activity MRI Total T2 lesion area Measures of brain volume Categorie di valutazione efficacia dei farmaci O ARR ( annualized relapse rate ) o anche percentuale di pazienti con relapse O markers di progressione RMN ( nuove lesioni in T2 e lesioni captanti gadolinio ) O tempo necessario per progressione di disabilità misurata con EDSS NEDA - definizione - No evidence of disease activity Disease progression Brain volume NEDA-4; no evidence of disease activity defined as: X No disease-related brain volume loss1,2 Disability X No sustained disability progression3,4 Relapses X No relapses3,4 MRI activity Focal inflammation (relapses / MRI lesions) X No MRI activity (new / enlarging T2 or Gd+ lesions)3,4 Diffuse damage accumulation (neurodegeneration / failure of repair; disability / atrophy) Adapted from Drug Des Devel Ther 4; Barten LJ et al. New approaches in the management of multiple sclerosis, 343–366, copyright (2010), with permission from Dove Medical Press. Gd+, gadolinium-enhancing; MRI, magnetic resonance imaging. 1. Radue EW et al. Swiss Med Wkly 2013; 2. De Stefano N et al. CNS Drugs 2014; 3. Havrdová E et al. Lancet Neurol 2009; 4. Giovannoni G et al. Lancet Neurol 2011 I 4 end point di malattia si correlano sia al danno focale che al danno diffuso NEDA-4: a more comprehensive and balanced assessment of focal and diffuse disease activity Focal damage Diffuse damage No confirmed relapses Clinical No confirmed EDSS progression NEDA-4 No new T2 Activity No annual brain volume loss MRI >0.4% Measures of disease activity as indicators of focal and/or diffuse damage. Conceptual contribution from the individual measure: Relapses and Lesions > EDSS > BVL for manifestation of focal damage; EDSS is equally a manifestation of focal and diffuse damage; BVL is mostly a manifestation of diffuse damage. BVL, brain volume change. 1. Kappos L et al. ECTRIMS-ACTRIMS 2014 O La sclerosi multipla forma ricorrente- remittente (RR) è caratterizzata da comparsa di riacutizzazioni seguite da almeno parziale recupero; tale forma si presenta in circa l’85% dei pazienti. Circa il 50% delle forme RR evolve, nei 10 anni successivi alla diagnosi, nella forma secondariamente progressiva (SP), nella quale il continuo e graduale aggravamento della disabilità si verifica anche in assenza di riacutizzazioni. O I DMT ( disease modifing treatments) determinano una riduzione della frequenza di riacutizzazione di malattia (ARR – annualised relapse rate), una riduzione delle lesioni RMN in T2 ed in T1 captanti gadolinio, una riduzione della progressione di disabilità. O Dal 1992 i trattamenti finalizzati al controllo delle riacutizzazioni sono costituiti da Interferone beta1b (Betaferon ® ), Interferone beta 1a (Rebif ® , Avonex ® ), Glatiramer Acetato (Copaxone ® ) secondo le indicazioni e modalità stabilite dal Ministero della Salute , come terapia di I livello. O Come terapia di II livello sono stati utilizzati mitoxantrone e ciclofosfamide. O Con determinazione AIFA del dicembre 2006 è stato approvato natalizumab (Tysabri) per il trattamento di II livello in pazienti che non rispondono alla terapia con immunomodulanti per almeno 12mesi e con almeno 2 ricadute nell’ultimo anno, o almeno 1 ricaduta con disabilità residua non inferiore a 2 alla EDSS e almeno 9 lesioni T2 positive alla RMN. Farmaco somministrato ev sotto osservazione. O nel marzo 2011 EMA approva fingolimod ( Gylenia) come terapia di II livello ( in USA e Svizzera è approvato come terapia di I livello). Indicato per pazienti con malattia molto attiva nonostante un trattamento di I livello con IFN o GA per almeno un anno, oppure per pazienti con SMRR grave . Primo farmaco per SMRR per os Patogenesi SM Fase infiammatoria Fase degenerativa Applicabilità terapia di combinazione O La terapia di combinazione ha una vasta applicazione in medicina , sia nella terapia oncologica , che nell’ipertensione che nelle malattie autoimmuni O nell’artrite reumatoide ad esempio metotrexate associato ad adalimumab si è rivelato molto efficace O in AR la terapia di combinazione è diventata uno standard già dai primi anni 2000 Rationale for the use of combination therapy in MS O • O O O O O A large number of candidates for use in combination are available • Drugs with partial efficacy and differing mechanisms of action might have additive or synergistic efficacy • Drugs with different mechanisms of action can target different aspects of disease pathogenesis, which is complex and heterogeneous • Lower doses of drugs with decreased toxicity could potentially be used • Components of the combination could be used specifically to reduce side-effects or toxicity of other drugs • Combination therapy is useful in other disorders Conway & Cohen 2010 Terapia di combinazione : quando? O Dopo fallimento di una terapia di I livello? O Dopo fallimento di una terapia di II livello ? O Come terapia di mantenimento dopo una terapia di induzione? O Come terapia add on dopo una terapia di induzione? Le possibilità di attività sinergica o addizionale di terapie di combinazione è molto attraente, ma aggiungere una nuova terapia ad una terapia efficace parzialmente può anche avere un effetto antagonista o aggravare gli effetti collaterali P. Soelberg Soresen et al, lancet neurol aug 2011 Studio Sentinel O Randomizzato, doppio cieco , con 1171 pz . O ha valutato efficacia di Natalizumab in pazienti O O O O con SM già in trattamento con IFN beta -1 a con almeno una recidiva nei 12 mesi precedenti ARR 0.82 in monoterapia e 0.38 in terapia di combinazione confermato a 2 anni Percentuale relapse free 32% monoterapia 54% in combinazione Disabilità 29% in monoterapia e 23% in combinazione . Lo studio era stato complicato dalla presenza di eventi avversi maggiori con due casi di PML (2005) Studio GLANCE O randomizzato, doppio cieco , verso placebo, 110 pazienti O ha valutato efficacia di Natalizumab in pazienti con SM già in trattamento con glatiramer acetato con almeno una recidiva nei 12 mesi precedenti O end point primario nuove lesioni in RMN in T2 o captanti gadolinio con un risultato migliore per combinazione O end poin secondario pz relapse free ( differenza non significativa) e progressione EDSS simile nei due gruppi Studio ONWARD O cladribrina o placebo in aggiunta a IFN beta 1a O 260 pz, randomizzato , doppio cieco O End point primario sicurezza e tollerabilità O End point secondario lesioni captanti gadolinio RMN su cui era già molto attivo INF per cui non è risultato significativo Terapia di I linea + farmaci neuroprotettivi O bloccanti dei canali del sodio : topiramato, riluzolo, lamotrigina + IFN beta 1a im O ma… neuroprotezione è difficile da misurare O IFN beta 1a sc + vitamina D3 in add on (Smolders et al – j. Neurol. science dic 2011) SWABIMS - 2009 O Reclutamento maggio 2005- dicembre 2008 O statine hanno anche azione antinfiammatoria ed O O O O O immunomodulante oltre e diminuire I valori di colesterolo atorvastatina 40 mg + IFN beta 1b doppio cieco, randomizzato , vs placebo, 77 pz end point primario nuove lesioni in T2 a 15 mesi, secondario volume totale lesioni in T2, lesioni captanti gadolinio, volume cerebrale, EDSS, MFSC, frequenza di relapse eventi avversi elevati valori enzimi epatici nessun dato statisticamente significativo C.P. Kamm , Berna Studio SIMCOMBIN - 2011O Multicentrico, in doppio cieco, randomizzato , vs placebo, 300 pz O IFN beta 1a im + simvastatina 80 mg O Nessun effetto collaterale diverso rispetto ai placebo, nemmeno mialgie , rabdomiolisi, mioglobinuria, nè aumento CPK. O Nessun beneficio da terapia add-on con simvastatina. Nè su frequenza annuale di relapse, nè su nuove lesioni in T2alla RMN P. Soelberg Soresen et al Post hoc studio SENTINEL O studio Sentinel ha valutato efficacia di Natalizumab in pazienti con SM già in trattamento con IFN beta -1 a con almeno una recidiva nei 12 mesi precedenti. Lo studio era stato complicato dalla presenza di AV con due casi di PML (2005) O pazienti che avevano preso statine in corso di studio sentinel. Analisi post hoc O nessun dato favorevole statisticamente significativo ASA ( avonex + steroidi + azatioprina) -2012O O O O O O tre gruppi avonex +placebo+placebo – avonex + AZA 50 mg/die +placebo – avonex + AZA + prednisone 10 mg /dì alterni doppio cieco, randomizzato , vs placebo, 191 pz due anni nel 2009 con scarsi risultati su frequenza di relapse e nessuno su RMN e disabiltà poi estensione per 4 anni in open label 172 pz endpoint frequenza di relapse /anno, EDSS, RMN ( volume cerebrale) tendenza a diminuzione delle relapse ed EDSS non statisticamente significativa, riduzione volume cerebrale uguale in tutti I gruppi E.Havrdova et al, Praga IFN beta + AZA - 2012O 85 pz in IFN o AZA cui si aggiunge AZA o O O O O IFN terapia add on con IFN determina una diminuzione delle relapse annuali (ARR ), non si modifica disabilità Terapia add on con AZA su IFN non cambia ARR GB e linfociti diminuiscono a 5 anni aumento moderato di incidenza di neoplasie MECOMBIN mads ravnborg, s. sorensen et al - Lancet Neurology 2010 O O O O O O IFN beta 1a + metilprednisolone 500 mg/die per os per 3 giorni al mese o placebo per 3 anni Studio in doppio cieco Valutazione clinica ogni 3 mesi, RMN di base e dopo 3 anni End point primario tempo di esordio di progressione di disabilità 341 pz tempo di raggiungimento di progressione non cambia significativamente, RMN con ridotte lesioni in T2, ridotte relapse , MFSC ( 9 pioli) NORMIMS Soelberg Sorensen et al- Lancet Neurology 2009 O IFN beta 1 a sc 22 o 44 microg 3 volte O O O O alla settimana + metilprednisolone 200 mg per os per 5 giorni ogni 4 settimane o placebo per 96 settimane end point primario ARR 102 pz eventi avversi psichiatrici nel gruppo con metilprednisolone diminuzione significativa delle relapse Studio TENERE O IFN beta 1a sc + teriflunomide a 7 e a 14 mg O End point primario : tempo necessario alla comparsa di relapse o all’interruzione della terapia Teriflunomide + IFN beta - 2012 – ( neurology 78 june 5, 2012 ) O studio di fase II, multicentrico, in doppio O O O O cieco, randomizzato , confronta due diversi dosaggi di teriflunomide + IFNbeta vs placebo, 118 pz eventi avversi: aumento transaminasi, diarrea, IVU, fatica, cefalea, diminuzione linfociti e GB efficacia : ridotte lesioni in T1 captanti gadolinio alla RMN aderenza alla terapia maggiore se secondo farmaco è per os studio di fase III TERACLES Combi Rx Investigator IFN + GA - Lublin et al, Ann Neurol 2013; 73:327-340 O studio multicentrico, in doppio cieco, randomizzato , confronta GA + IFNbeta 1a im vs GA o IFN soli, 1008 pz O end point primario riduzione ARR non mostra miglioramenti rispetto a GA O end point secondari: tempo di progressione disabilità , MFSC non hanno modificazioni significative O combinazione riduce nuove lesioni attive e carico lesionale ad RMN Combi Rx Investigator IFN + GA - Ann Neurol 2013; 73:327-340 - O buon profilo di sicurezza, efficacia media come singolo farmaco, probabilmente diverso meccanismo d’azione O terapia di combinazione con le due terapie immunomodulanti più frequentemente utilizzate non produce nessun sostanziale beneficio clinico in 3 anni ; ARR ed EDSS O qualche beneficio alla RMN in termine di n° totale di lesioni e per lesioni in T2, non significativo per lesioni in T1 e nemmeno per grado di atrofia Combi Rx Combi Rx O qualche beneficio alla RMN in termine O O O O di: n° totale di lesioni n° lesioni in T2, non significativo per lesioni in T1 non significativo per grado di atrofia conclusioni O Terapia di combinazione valutata a partire O O O O O O dal 2005 Sulla falsariga di utilizzo in altre patologie autoimmuni Malattia con patogenesi e clinica multiforme Differenti meccanismi d’azione dei farmaci Pro e contro di azione addittiva e/ sinergica su eventi avversi Nell’ambito di una terapia di induzione per stabilizzare I risultati Efficacia non sempre evidente Grazie per l’attenzione