Le parole da non dire. Questioni di comunicazione C. Borreani SSD di Psicologia Clinica Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori Milano MORTE O N C O L O G I A C U R E P A L L One of the goals of integrating palliative care earlier in the course of the disease is an effort to improve on early communication of patient prognosis in the setting of life-limiting illness. There is concern that frank discussion of patient prognosis could reduce patient hope and cause patient distress. However, studies have demonstrated that hope is not diminished after such discussions occur, even when bad news is delivered. Realistic discussion of patient prognosis early in the disease course allows for better understanding and increased awareness of the seriousness of the illness at a time when emergent decisions regarding end-of-life care are not required QUANDO ? A CHI ? COME ? Stimoli potenziali Basati sulla prognosi Sarei sorpreso se questo paziente morisse nel prossimo anno? Basati sulla malattia Tutti i pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule, carcinoma del pancreas, glioblastoma … Basati sulla terapia Alla terza linea di chemioterapia Come Linee guida Conversation guide Question Prompt List Ariadne Labs 2012 QPL Problemi Paziente/Famiglia che rifiuta il cambio di prospettiva “Fattore medico” Domande fondamentali “Se la sua situazione dovesse peggiorare tanto da fare prevedere una breve aspettativa di vita, lei vorrebbe saperlo”? “Quali sarebbero, in quel caso, i suoi obiettivi principali”? “Cosa sarebbe disposto a sopportare per poter vivere più a lungo? Le parole da non dire No ai tecnicismi No alle definizioni temporali Non alle troppe parole (mai parlare per più della metà del tempo) Non rispondere alle emozioni con informazioni Non focalizzarsi sulle procedure emozioni Affrontare l’emotività dell’altro. Riconoscere la propria. tempo Lasciare il tempo per elaborare. Concedere (concedersi) un incontro successivo. L’obiettivo è arrivare a definire con il paziente una prospettiva compatibile.