XX Congresso Nazionale Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Caserta, 30 Maggio – 2 Giugno 2008 Prendersi cura del bambino: prevenire, comunicare, ascoltare la famiglia Malattie genetiche con disabilità Generoso Andria e Pierpaolo Mastroiacovo Presidente e Past Presidente SIMGePeD Malattie croniche Disabilità Congenite Complesse Le malattie genetiche e le disabilità ad elevata complessità assistenziale Malattie Rare Disabilità Malattie Croniche Malattie genetiche e disabilità congenite ad elevata complessità assistenziale Malattie genetiche Disabilità Congenite Complesse Rappresentazione grafica della complessità assistenziale V=valutazione T=trattamento A=assistenza F= follow up Settore sanitario Settore sociale Assoc Famiglie Da: M.A. Costantino et al. In press Esempi più comuni • Sindrome di Down ed altre anomalie cromosomiche • Sindromi polimalformative (MCA/MR*) con diagnosi geneticamente ben definita • Sindromi polimalformative (MCA/MR*) ancora senza una etichetta diagnostica precisa • Acondroplasia e simili displasie scheletriche • Malattie metaboliche • Malattie neuro-muscolari • Malattie neuro-cutanee • Paralisi cerebrali infantili * MCA/MR: multiple congenital anomalies and mental retardation, ovvero sindromi polimaformative con difficoltà cognitive Prevalenza in Italia Su 10 milioni di bambini/adolescenti = 50.000 1.000 100 3.200 Disabilità Congenite Complesse = 5 x 1.000 1 su 200 bambini/adolescenti 900 7.700 4.000 1.000 3.000 850 bambini/adolescenti con DCC per milione di abitanti 2.600 1.200 650 1.000 4.500 250 6.200 1.300 4.000 500 2.000 5.000 Come affrontare la complessità ? • Multidisciplinarietà – NON … soltanto il “medico di fiducia” • Multisettorialità – NON … soltanto discipline medico-chirurgiche • Alleanza con la famiglia, partecipe e pienamente consapevole – NON … coinvolgimento del paziente episodico • Progetto di vita – NON … trattamento di un sintomo o malattia acuta La rete orizzontale La rete verticale La rete assistenziale Rete orizzontale Servizi di riabilitazione Tempo libero Pediatra di famiglia (di comunità) Scuola Ospedale territorio La rete verticale tra centri di riferimento Centri di Riferimento Ogni centro con i vari specialisti dell’età evolutiva Ogni centro di riferimento (cilindro) è alternativamente: -Mozzo (hub) per la condizione in cui ha specifiche competenze -Raggio (spoke) per tutte le altre Ogni colore identifica la condizione in cui il Centro di Riferimento ha specifiche competenze La rete verticale tra centri di riferimento con il : Coordinatore Cure Centro Riferimento I coordinatori delle cure o patient manager • Per gestire una rete così complessa sono necessari due “manager” (medici di fiducia della famiglia”) in stretto contatto tra loro dotati di strumenti di comunicazione adeguati tra di essi e con la famiglia • Identificati nominalmente con la famiglia • Patient manager del centro di riferimento – Pediatra specialista nel campo o Neuropsichiatra Infantile • Patient manager del territorio – Pediatra di famiglia, Neuropsichiatra Infantile del territorio o altra figura professionale Quali competenze per il coordinatore delle cure • Pediatria generale – Pediatria dello sviluppo e del comportamento – Counseling – Genetica clinica – Organizzazione socio-sanitaria • Neuropsichiatria infantile – Pediatria – Counseling – Genetica clinica – Organizzazione socio-sanitaria La rete verticale tra centri di riferimento potenziato con … Centri / Sportello -- Psicologia -- Assistenza sociale -- Coordinamento Centri per la disabilità • Denominazione e modello: flessibili • Parola chiave: “potenziamento” dei centri di riferimento con competenze Pediatriche, Neuropsichiatriche, Psicologiche, Assistenza Sociale, Gestionali – per attuare i vari compiti richiesti (vedi prossime diapositive) – per migliorare la “comunicazione” tra professionisti e con le famiglie – per sviluppare la ricerca clinica e la formazione • Nelle fase di transizione e di sperimentazione supportati da enti privati o pubblici • Possibile ampliamento ad altre disabilità e malattie croniche • Sottoposti a valutazioni tra pari per il raggiungimento di adeguati standard operativi La rete verticale tra centri di riferimento con le … Associazioni Familiari Associazioni di familiari • Depositari di saperi specifici, professionalmente validi – – – – Medicina narrativa Esperienze sul campo Soluzioni nella vita di tutti i giorni Identificazioni di bisogni reali • Attività tipiche – Advocacy – Gruppi di auto-aiuto • Ruolo irrinunciabile nella programmazione dell’assistenza, formazione e ricerca (modelli customer-oriented) La rete verticale La rete verticale connessa da… Fornisce standard assistenziali condivisi Fornisce uno specifico accreditamento Fornisce elementi di autovalutazione SIMGePeD La rete orizzontale La rete verticale La rete assistenziale Gli strumenti • Piano assistenziale individuale • Libretto sanitario (computerizzato) • Incontri interpersonali almeno tra patient manager o contatti con moderni strumenti telematici • Corsi di aggiornamento e di empowerment dei genitori (anche a distanza) • Potenziamento della ricerca e database clinici (per centro o per condizione) Il piano assistenziale individualizzato (PAI) • Basato sulle specificità biomediche della condizione (diagnosi e prognosi) e funzionali del bambino (ICF o simili) • Con obiettivi chiari e valutabili • Costruito con la famiglia secondo le modalità di counseling • Condiviso con la famiglia e i vari operatori • Globale • Multidisciplinare e multisettoriale • Integrato Elementi principali del PAI • Diagnosi funzionale e poi clinica/eziologica • Controlli dell’accrescimento e sviluppo • Interventi di medicina preventiva (prevenzione primaria) tipici dell’età evolutiva • Trattamento (comprende la riabilitazione e la “care”) precoce delle complicanze già presenti • Diagnosi e trattamento precoce di eventuali complicanze che possono insorgere (§) • Identificazione precoce, sostegno o trattamento dei problemi psicologici della famiglia e del bambino(§) (§) Prevenzione terziaria Elementi principali del PAI • Soluzioni pratiche per affrontare i problemi della quotidianità e i momenti critici, compresa assistenza domiciliare se necessaria • Realizzazione di un curriculum scolastico appropriato • Partecipazione alle attività ludiche con i coetanei • Potenziamento delle abilità del bambino e di autonomia personale • Identificazione delle capacità lavorative ed avviamento al lavoro Libretto sanitario • Utile per qualsiasi bambino • Ancor più utile nelle condizioni croniche, serve anche a valutare la compliance dei trattamenti e loro effetto • Può essere computerizzato: raccolta di documenti clinici di vario tipo e natura su un sito web accessibile solo al paziente (tecnologia del conto bancario telematico) • Utile fonte di informazioni per qualsiasi database o registro Collegamento tra rete verticale e rete orizzontale Specialisti extra-moenia Centro di riferimento Territorio Patient manager Patient Manager Patient manager Incontri individuali Scambio informazioni per email Case manager Incontri di patient management Libretto sanitario (telematico) Patient manager Patient manager Patient manager Specialisti intra-moenia Aggiornamento ed empowerment • Aggiornamento continuo – “Al letto del malato” – sapere, saper essere, saper fare – Disponibile gratuitamente e rapidamente (on line §) – Corsi per varie professionalità pianificati da gruppi multidisciplinari ed organizzati in modo interattivo • Empowerment – “Al letto del malato” – Formale Potenziamento della Ricerca • Che cosa – – – – – Ricerca biomedica Ricerca clinica Ricerca psico-sociale Ricerca valutativa Ricerca di sanità pubblica • Come – Gruppi collaborativi formali (ricercatori e pazienti) – Database / registri Conclusione : un nuovo paradigma Malattia acuta Prestazione richiesta del paziente Dimensione sanitaria Ospedale / Università Malattia cronica Offerta attiva di presa in carico Dimensione esistenziale Ospedale/Università Servizi territoriali Ambulatorio territorio Settori educativi/ricreativi Conclusione • Credere in alcuni principi prioritari – Collaborazione non competitiva – Gli attori del cambiamento siamo noi e le nostre organizzazioni scientifiche – Coordinamento – Integrazione – Coinvolgimento attivo della famiglia fino all’autogestione • Formazione partecipata • Ricerca clinica e valutativa come motore della macchina formativa ed assistenziale