IL RINGIOVANIMENTO DEL DERMA ATTRAVERSO LA STIMOLAZIONE DEI FIBROBLASTI - collagene di tipo III- CON PLASMA RICCO IN PIASTRINE L’uso del Plasma Ricco in Piastrine (PRP) in medicina estetica è iniziato , ufficialmente , nel 2003 con il Dr. Victor Garcia (Università di Barcellona) ed il Dr. Maurizio Ceccarelli (Roma) nel 2004 ( ma preceduto dagli studi del Dr. Anitua ) La tecnica della Rigenerazione Autologa Cellulare (ACR) consiste nella biostimolazione , utilizzando il plasma arricchito di piastrine ed i leucociti del paziente , al fine di rigenerare la cute ed i tessuti ipodermici invecchiati e danneggiati da crono e fotoaging , stimolando i fibroblasti sia a produrre collagene ( di tipo III ) sia a duplicarsi . I fattori secreti da cellule senescenti variano a seconda del tipo di cellule, ad esempio i fibroblasti secernono alti livelli di metalloproteasi, EGF e citochine infiammatorie, come se fossero sempre attivati dal pathway di riparazione delle ferite. Cellule senescenti possono, quindi, contribuire all’invecchiamento dell’organismo e alle patologie correlate all’età stimolando il rimodellamento tissutale. Un'altra conseguenza, speculativa e potenzialmente rilevante, dell’accumularsi delle cellule senescenti è il loro impatto sulle cellule staminali (o comunque sui precursori cellulari) e sulle loro nicchie. Tale accumulo potrebbe esaurire i tessuti dei pools delle cellule staminali, o delle cellule progenitrici, e distruggere il loro microambiente, alterandone la proliferazione, la differenziazione e la mobilizzazione. Perchè utilizzare il PRP ? Le piastrine formano un legame con i recettori delle tirosinkinasi . Questi provocano l’idrolisi dei polifosfoinositoli ( recettori metabolotropici implicati nel traffico di membrana ) con liberazione di 1-3difosfoinositolo ( secondi messaggeri ) . Quest’ultimo si lega con un recettore del reticolo endoplasmatico liscio ed induce l’ingresso di ioni calcio. Gli ioni calcio attivano la proteinkinasi C , che attiva i geni ad induzione precoce jun e fos con attivazione del metabolismo Meccanismo d’azione Fosforila substrati diversi in cellule diverse. Nelle piastrine fosforila (attivandole) proteine coinvolte nell’adesione e aggregazione. Nelle cellule sottoposte a stimoli di crescita, fosforila, tra gli altri substrati, BAD La ProteinChinasi C (PKC) Nei fibroblasti dell’uomo la proteina fos è sostanzialmente associata alla proteina c-jun. Il complesso fos-jun è conosciuto come AP-1 Activator Protein 1 che è capace di legarsi specificatamente al DNA (fattore di trascrizione). Essendo un fattore di trascrizione, l’AP-1 stimola la trascrizione di diversi geni la cui espressione favorisce la divisione cellulare meccanismo di stimolo alla duplicazione fibroblastica • Il tessuto connettivo è costituito da tre elementi fondamentali: • 1. Cellule • 2. fibre • 3. sostanza fondamentale • La sostanza fondamentale e le fibre compongono: • la matrice extracellulare Tessuto Connettivo Si trovano diffusi in tutto il connettivo ove sintetizzano la matrice extracellulare. Possono essere in stato di quiescenza (fibrocita) o di attività (fibroblasto) Le fibre collagene che producono si addensano attorno a loro. I fibroblasti si riconoscono dal nucleo voluminoso e ovoidale. I fibrociti hanno nucleo piccolo. Le cellule reticolari sono fibroblasti specializzati che producono le fibre reticolari (collagene III). Le fibre reticolari formano una maglia entro la quale sono presenti fibroblasti e macrofagi. Formano il tessuto reticolare (connettivo lasso) Le cellule fisse del Connettivo tre tipi di fibre sono presenti nel tessuto connettivo: 1. Fibre collagene 2. Fibre elastiche 3. Fibre reticolari Le fibre collagene sono strutture costituite da singole unità definite fibrille (spesse circa 8001000 A ) che formano un fascio che forma la fibra. Le fibrille collagene sono disposte parallelamente fra di loro a formare lunghi fasci SOSTANZA FONDAMENTALE: è costituita da glucosamminoglicani (GAG). Si tratta di polisaccaridi costituiti da lunghe catene di disaccaridi, nei quali almeno una delle due unità è un amminozucchero (glucosammina o galattosammina). I più noti glucosamminoglicani sono l'acido ialuronico e l'eparina. Queste ed altre sostanze appartenenti a tale famiglia, hanno la capacità di trattenere molta acqua, formando un gel. Un gel è uno stato in cui coesistono una fase dispersa ed una fase disperdente. Nel caso specifico le molecole di glucosamminoglicani (fase dispersa) formano una sorta di reticolo tra le cui maglie è contenuta acqua (fase disperdente). A livello del derma, questo gel occupa la maggior parte dello spazio extracellulare ed è responsabile del turgore cutaneo. I glucosamminoglicani sono molecole piuttosto rigide che non si ripiegano, di conseguenza assumono conformazioni piuttosto distese (dette a spire casuali) e occupano un volume esagerato rispetto alla loro massa. Nel derma tutti i glucosamminoglicani presenti, eccetto l'acido ialuronico, si legano in gran numero ad un'unica proteina filamentosa (del nocciolo o core proteico), formando i proteoglicani. Moltissimi proteoglicani si legano su un core di acido ialuronico formando aggregati di enormi dimensioni: Sostanza fondamentale fibroblasti Sostanza fondamentale ( bianca ) ; fibre ( rosse ) ; Fibroblasti ( F reccia ) Fibre reticolari Il Plasma Ricco in Piastrine ( PRP ) è una concentrazione di piastrine , autologa , in un piccolo volume di plasma superiore a 1.000.000 delle stesse per mm cubo o 2‐6 volte la concentrazione nativa di queste nel plasma ad un pH di 6.5‐6.7 . Il PRP è anche una concentrazione dei fondamentali fattori di crescita che è stato dimostrato essere attivamente secreti dalle piastrine per iniziare la cicatrizzazione e non solo . • Nelle piastrine sono contenute alcune proteine importanti per la loro attività tra cui il PDGF : fattore di crescita ad attività stimolanti le mitosi dei fibroblasti e delle cellule muscolari lisce .Il Fattore di crescita derivato dalle Piastrine (PDGF) e’ un dimero legato covalentemente con due siti di legame per il recettore, e puo’ far avvenire il cross-linking dei recettori adiacenti e avviare il processo di segnalazione intracellulare . Il razionale Marx R. E. Platelet‐Rich Plasma: Evidence to support its use. J Oral Maxillofac Surg. 62:489‐496, 2004. Pietrzak W. S, Eppley B. L. Platelet‐Rich Plasma: Biology and New Technology. J Craniofasc Surg, 2006,16:1043‐1054. Robiony M, Polini F, Costa F, Politit M. 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SADJ 2007, In Press. Bibliografia Effetti del PRP nel Derma SULLA MATRICE EXTRA CELLULARE Produzione e secrezione dei componenti che formano le basi del nuovo DERMA RETICOLARE : collagene di tipo III , proteoglicani , fibronectina , TGF , PDGF1 NELLA MATURAZIONE DEL TESSUTO Rimodellamento delle cicatrici e processi fibrotici dopo trattamenti filler COME AZIONE ANTIOSSIDANTE Il Plasma è ricco di vitamine antiossidanti (C, E) ed enzimi contrastanti i ROS come : SOD,GST (glutathione S-transferase) e di proteine GPx (glutathione Peroxidase) PRODUCE UNA NEOANGIOGENESI nel derma papillare (VEGF) STIMOLA LA MIGRAZIONE DELLE CELLULE DELL’EPIDERMIDE (EGF / FGF) ° Una iniezione intradermica ed ipodermica del plasma autologo arricchito in piastrine agisce come una matrice che fa da struttura e da serbatoio di fattori di crescita: 1) Formazione di una rete tridimensionale di fibrina 2) Rilascio di fattori di crescita da parte delle piastrine e dei leucociti 3) Chemo‐attrazione di macrofagi e cellule staminali 4) Proliferazione delle cellule staminali 5) Differenziazione delle cellule staminali Gentile concessione del Dr. Gondinet e Regenlab Treated Area: Cheek area Women aged 72 After 3 months following the 1st treatment Gentile concessione Dr. Lee e Regenlab Area trattata : solchi nasolabiali donna di 58 anni 3 mesi dopo il primo trattamento Gentile concessione Dr. Lee e Regenlab Dr. Fabiano Svolacchia 2010 Dr. Fabiano Svolacchia 2010 Dr. Fabiano Svolacchia 2010 CONTROINDICAZIONI 1 ) Sindromi con alterazioni della funzionalità piastrinica 2 ) Trombocitopenia critica 3 ) Ipofibrinogenemia 4 ) Instabilità emodinamica 5 ) Sepsi 6 ) Infezioni acute o croniche 7 ) Malattie croniche del fegato 8 ) Terapia anticoagulante 9 ) Acido acetil salicilico‐ FANS PROCEDURA Prelievo di sangue 1) Centrifugazione @ 3500 rpm x 5 minuti con separazione della parte corpuscolata e plasma 2 ) Rimescolamento del plasma 3 ) Iniezione intradermica o ipodermica . TECNICHE DI INIEZIONE: A ponfi Lineare retrograda In caso di correzioni volumetriche ( solo per rughe ) : ipercorrezione E’ opportuno , in ogni caso , evitare il sottodosaggio Utilizzare aghi 30 G Massaggiare le aree infiltrate Aghi 30 G Possibili trattamenti del viso : Cicatrici da acne Guance Regione orbitaria Mento Labbra Solchi naso‐labiali Regione frontale riduce le rughe miglioramento della tessitura miglioramento struttura miglioramento colore TECNICHE PER IL VISO APPLICAZIONI PER IL RESTO DEL CORPO Mani Torace Braccia Addome Smagliature Cicatrici atrofiche TENICHE COLLO , DECOLTE' E MANI COMPLICANZE ( teoriche ) 1 ) Iniezione intravascolare (trombo) 2 ) Trauma di strutture nervose 3 ) Ematoma 4 ) Infezione Attenzione all’area peri‐orbitaria EFFETTI COLLATERALI TRANSITORI 1 ) Sbiancamento nel sito d’iniezione 2 ) Colorazione violacea dovuta alla presenza delle piastrine (non sono ecchimosi) 3 ) Gonfiore 4 ) Maggiore dolorabilità rispetto ad un filler dovuta ai grandi volumi iniettati (distensione cutanea che si risolve in tempi brevissimi ) e per la liberazione di istamina EVITARE PRIMA DEL TRATTAMENTO 1 ) La assunzione di FANS per la soppressione dei globuli bianchi 2 ) La assunzione di cortisonici ( stesso motivo ) RISULTATI POSSIBILI 1 ) Effetto filler immediato 2 ) Progressiva produzione di collagene reticolare ( tipo III ) e stimolo alla replicazione dei fibroblasti 3 ) Normalizzazione dei parametri cutanei TEMPI Effettuare 4 sedute l’anno VANTAGGI ED UTILIZZI DELL’ACR‐PRP Rigenerazione tessutale e ringiovanimento Ridotto edema post‐operatorio e minor dolore negli interventi di chirurgia estetica Sicurezza: autologo, non allergenico Miglioramento della cicatrizzazione Facilità di preparazione ed utilizzo MATERIALI PERIORBITARO E NELLA DERMOABRASIONE Sbiancamento nella ipercorrezione delle rughe gentile concessione Regenlab Confusione Normativa Decreto legge n. 219 del 2005 Decreto legge n. 191 del 2005 (Attuazione della direttiva 2002/98/CE) Decreto legge n. 219 del 2006 (Attuazione della direttiva 2001/83/CE) Decreto legge n. 191 del 2007 (Attuazione della direttiva 2004/23/CE) La produzione di qualsiasi emocomponente compresi la colla di fibrina e il gel di PLT deve essere prodotto dai servizi trasfusionali1 e sotto la loro responsabilità (1)“Servizio trasfusionale”: strutture previste dalla normativa vigente secondo i modelli organizzativi regionali, ivi comprese eventuali unità di medicina trasfusionale Regolamento Europeo sui Medicinali per Terapie Avanzate n°1394/2007 in vigore dal 13.11.2007 Mantiene inalterata la definizione di medicinali per terapia cellulare somatica. Definisce il processo In Line tissue engeenering e lo esclude dalla attuale normativa Italiana che regolamenta la produzione di qualsiasi emocomponente, compresi la colla di fibrina e il gel di PLT, che deve essere prodotto dai centri trasfusionali e sotto la loro responsabilità Processo In Line tissue engeenering: Insieme di prodotti biologici autologhi raccolti e processati nello stesso momento dell’applicazione INDICAZIONI MEDICO LEGALI Ogni studio medico può convenzionarsi con il centro trasfusionale di riferimento afferente alla propria ASL. E’ necessario inviare una richiesta che richieda la presenza di un medico trasfusionista ( indicare il o i giorni e l’orario o gli orari ) per la produzione di emocomponenti per uso topico. Far effettuare al /alla paziente il gruppo sanguigno presso la ASL di appartenenza ed un emocromo recente 20 o 30 giorni al massimo .Far firmare il consenso informato. GRAZIE PER L’ATTENZIONE