La Conquista delle Americhe e
le civiltà Precolombiane
UN ESPANSIONE INIZIATA DA SECOLI
I grandi viaggi di esplorazione che vennero effettuati nel XV
secolo dai navigatori portoghesi e spagnoli furono il seguito e
la conclusione della spinta espansionistica che l’Occidente
medievale aveva iniziato a compiere dopo la svolta dell’anno
Mille. L’Europa si era rimessa in marcia oltre le proprie
frontiere <<in cerca di spezie e cristiani>>, come disse Vasco Da
Gama. Coloro che sfidarono le onde dell’Oceano erano gli eredi
di Marco Polo e dei cavalieri Crociati. Essi erano spinti dal
desiderio di ricchezze, la volontà di allargare i confini del
mondo e di guadagnare da esso.
Civiltà Precolombiane
Il termine civiltà precolombiane indica tutte quelle culture che erano
presenti nelle Americhe prima dell'arrivo di Colombo e la conseguente
colonizzazione europea. Vi sono comprese anche quelle culture che
erano già scomparse prima dell'arrivo degli spagnoli e portoghesi. Le
civiltà precolombiane si sono stabilite nel seguente modo: gli Aztechi in
Messico, i Maya nella penisola dello Yucatan e gli Incas nell'attuale Perù.
Il nuovo mondo. America,
abitata da tre grandi civiltà
• Quella dei Maya aveva inventato il calendario
astronomico vicinissimo al nostro.
• I Maya erano comandati da un piccolo, ma
potente gruppo di sacerdoti.
• Quella degli Aztechi era una popolazione di
nobili guerrieri .
• Quella degli Inca era la più vasta ed organizzata.
• Gli Incas ebbero inizialmente un Imperatore e
poi quattro Governatori.
Maya
Fra le civiltà più grandi e antiche che popolarono l'America ci furono i
Maya, essi verso la metà del II millennio a.C si stabilirono nel Messico
meridionale e nel Yucatàn. Quello dei Maya non era un impero ma un
agglomerato di città costituite da diverse comunità agricole. Al contrario
di quanto si potesse pensare, le città non erano centri di residenza ma
luoghi di culto, di feste religiose e di scambi. La società Maya era
suddivisa in classi: al primo posto troviamo i nobili, definita la classe
dominante, anche perché uno di loro era anche il capo della città, a
seguire troviamo i sacerdoti che lavoravano a stretto contatto coi nobili e
potevano anche gestire i villaggi col ruolo di capo ma le terre erano solo
comunque di proprietà dei nobili. Il ruolo della popolazione era quello di
occuparsi della terra ed essendo abili costruttori, anche di edificare
nuove costruzioni, come i grandi templi piramidali.
Ai tempi dei Maya mancavano le invenzioni base per il lavoro come la ruota, il
ferro e gli animali da soma ma questo non fu un ostacolo per loro, che anzi,
riuscirono a svilupparono una coltura molto raffinata: usavano la scrittura
geroglifica, un sistema di calcolo elaborato e preciso che gli permise di fare
osservazioni astronomiche esatte e crearono un calendario di 365 giorni.
Durarono fino al X secolo d.C, cioè fino a quando vennero sottomessi dai
Toltechi, ma questi nuovi dominatori non cancellarono la loro storia ed i loro
progressi, anzi, continuarono a portare avanti quello che loro avevano
incominciato influenzando anche gli Aztechi.
Aztechi
Nel XIII secolo apparvero gli Aztechi, una popolazione nomade
che si stabilì sull'altopiano del Messico. Intono al 1300
fondarono la loro capitale Tenochtitlan e il secolo successivo
iniziarono ad espandersi fino ad occupare il Messico e parte del
Guatemala (cambiano i popoli ma gli stabilimenti, almeno in
fase iniziale sono sempre gli stessi). Quello degli Aztechi, al
contrario di quello dei Maya era un forte impero centralizzato
dove c'era il re e subito dopo di lui il Consiglio di nobili di
origine guerriera a dettare legge.
La loro organizzazione era di tipo piramidale dove al capo stava
il re, e poi a seguire i sacerdoti,la nobiltà, i liberi, i servi e gli
schiavi. La loro economia era basata sulla coltivazione del mais,
però nella capitale il commercio si estendeva a più prodotti.
Erano politeisti ed adoravano il dio Sole e per
celebrarlo facevano anche sacrifici umani.
Il popolo degli Aztechi si dedicava alla musica e
alla danza, ma la loro specialità era senza alcun
dubbio l'architettura: basti pensare ai grandi
palazzi della capitale, strade facilmente
percorribili, i monumenti funerari che hanno
l'aspetto di vere e proprie opere d'arte.
Tuttavia continuavano ad usare la scrittura
geroglifica e non erano a conoscenza della
ruota e dell'utilità degli utensili in metallo.
L'ultimo re Aztechi fu Montezuma II, fu ucciso
dalla popolazione stessa per la sua decisione di
accogliere Cortés come inviato degli dei
secondo la tradizione religiosa azteca che
annunciava la venuta del dio Quetzalcoatl, in
realtà questi e i suoi soldati portarono solo
violenze e disagi.
Incas
Tra il XV e il XVI secolo gli incas fondarono nella regione andna del Perù
uno degli imperi più vasti dell'età precolombiana.
La capitale, Cuzco, che era situata a 3500 metri di altitudine era anche la
residenza dell'imperatore; cioè il capo supremo, colui che possedeva il
controllo di tutti i poteri: religioso, politico e militare.
Il suo impero era difeso da un esercito agguerito, era fornito di una
efficiente rete stradale e addirittura di un servizio postale, inoltre le città
erano abbellite da grandi templi.
Per quanto riguarda la struttura del territorio era prevalentemente
montagnoso, questo favorì per via degli spostamenti un tipo di economia
molto diverso: lungo le coste si praticava la pesca, in pianura la
coltivazione del cotone, del mais e della patata, mentre nelle zone più
alte il pascolo dei lama.
Il terreno era suddiviso nel seguente modo, non essendoci la proprietà privata: una parte
spettava al sovrano per i bisogni dello Stato, una parte per le funzioni religiose, una parte
alle famiglie a cui veniva ripartita in base alla necessità e soprattutto al numero delle
persone che se ne dovevano occupare.
Gli Incas si occupavano discretamente anche di artigianato, più precisamente nel settore
tessile e lavorazione dei metalli preziosi. Anche loro erano politeisti, cioè adoravano più
divinità, in particolare il dio Sole ma anche elementi della natura.
Il loro imperò durò fino a qando Francisco Pizzarro, che guidava i conquistadores
spagnoli decise di impadronirselo approfittando dei contrasti interni riguardanti la
nobiltà.
APPROFONDIMENTI

CONQUISTADORES
All'inizio del Cinquecento soldati e avventurieri spagnoli e portoghesi
partirono alla conquista delle Americhe, il nuovo continente appena
scoperto da Cristoforo Colombo. La colonizzazione fu caratterizzata dalla
violenza di questi avventurieri, chiamati conquistadores, che
sterminarono le popolazioni locali, distrussero intere civiltà e avviarono
lo sfruttamento economico dei nuovi territori. L'incontro tra due culture,
quella europea e quella americana, si trasformò così in un violentissimo
scontro. In Spagna, nel 1492 era stato riconquistato il piccolo regno moro
di Granada all'estremo sud del paese. Dopo secoli di battaglie tutto il
territorio della Penisola Iberica era quindi stato strappato agli Arabi. I
protagonisti indiscussi di questo lungo conflitto erano stati i soldati e la
piccola nobiltà: un gruppo sociale numeroso e molto importante della
società spagnola, caratterizzato da un forte senso dell'orgoglio militare e
della propria superiorità.
ENCOMIENDA
L'encomienda (commenda) fu una istituzione giuridica e socioeconomica di tipo feudale che affidavano ai conquistadores. Nel
Medioevo, all'epoca della Reconquista, nei regni di Castiglia e
di Aragona le encomiendas erano territori, immobili, rendite o benefici
pertinenti a un ordine militare e retti da un commendatore, spesso come
circoscrizione dell'ordine. Il fine dell'istituzione era proteggere quella
parte della popolazione che abitava lungo la frontiera con i territori
musulmani.
A CURA DI:
Nicola D’Erasmo
Gianluca Troccoli
Matteo Troccoli
Christian Polimuro
Scarica

Storia