Nella mitologia azteca, la leggenda
dice che i mexicas fossero partiti da
Aztlan per giungere dopo un lungo
pellegrinaggio nel lago Texcoco . Il loro
dio aveva predetto che un giorno essi
avrebbero visto un’aquila sopra un cactus
e in quel punto avrebbero fondato la
loro città. Così avvenne e, dopo molti
anni, i mexicas gettarono le fondamenta
della loro capitale, Tenochtictlan su un
isolotto nel lago Texcoco. Oggi il lago è
ormai prosciugato da anni, Tenochtitlàn è
diventata Città del Messico ma l'aquila
della profezia è rimasta al centro della
bandiera messicana.
Gli Aztechi erano
politeisti.
Quetzalcoatl,il loro
dio,era di solito
raffigurato, nelle
leggende, con la
barba (simbolo di
importanza).
Questo dio secondo
la leggenda sarebbe
migrato nel popolo
per portare la pace.
LE CLASSI SOCIALI
1° La prima classe sociale era formata dai pilli (i nobili).
2° La seconda classe era formata mācehualli
(i contadini) questi si dedicavano ,per guadagnare ,ai
mestieri perché i soldi erano la fonte più importante .
Un’altra classe importante era formata dagli schiavi.
Essi potevano diventarlo anche se avevano vari debiti
che non riuscivano a pagare entro il tempo previsto,
potevano però anche loro avere altri schiavi.
Anche la classe pochtecha(i mercanti) era importante
essi erano spesso assunti come spie perché
comunicavano con tutta la gente del paese.
SCRITTURA
&
CALENDARIO
Gli aztechi utilizzavano la scrittura pittografica
incisa su carta o pelle di animali chiamata codice, il
segno di base di questa scrittura è il glifo: si
tratta di una”parola-immagine” che è nello stesso
momento sia disegno stilizzato che trascrizione
del suono.
Gli aztechi, mille anni prima, parlavano però una
lingua chiamata náhuatl. Utilizzavano due tipi di
calendari: uno per i giorni normali e uno per
prevedere gli avvenimenti futuri.
Le città erano ricche di grandi templi e
palazzi,(dove ognuno aveva una funzione
diversa)costruiti tutti intorno a quello
imperiale che era il più importante. Tutti gli
abitanti, sia i nobili sia membri del popolo,
avevano un'abitazione costituita da due edifici.
Al giorno d'oggi, è rimasto molto poco
dell'architettura azteca; tuttavia, le restanti
rovine testimoniano le notevoli conoscenze
architettoniche di quel popolo.
Dopo la nascita il bambino è protagonista di una serie
di riti, il primo consiste, per i maschi, nel seppellire il
cordone ombelicale in un campo di battaglia e per le
femmine nei pressi della casa.
Fino ai quattordici anni l'educazione dei bambini era
nelle mani dei loro genitori, ma sotto la supervisione
delle autorità. A 15 anni tutti i ragazzi e le ragazze
frequentavano la scuola.
ALIMENTAZIONE
L'alimentazione azteca
comprendeva varie verdure e
legumi ancora usati nella dieta
Messicana. Inoltre, gli Aztechi
pescavano gli acocil, piccoli
crostacei che abbondavano
nel lago Texcoco e alghe dalle
quali ricavavano le torte. Tra
gli alimenti i più mangiati
erano gli insetti e le più
ricercate erano le cimici
acquatiche che si trovano
ancora oggi nei laghi salati.
Prima della conquista, la cultura azteca aveva un modo
tutto suo di spiegare le malattie; credevano che queste
fossero provocate da cause soprannaturali o religiose, da
cause magiche o da cause naturali . Le malattie inviate
dalle divinità, si riteneva, erano la punizione per
un'offesa al dio; le malattie provocate dalla magia invece
erano lanciate da un mago in grado di scagliare
incantesimi/maledizioni . Le cause naturali per le
malattie erano per esempio le ferite di guerra, le cadute,
il mal di testa, ecc .…
I modi curativi erano vari e dipendevano dal tipo di
malattia.
Quando, nel 1519, la spedizione di Hernan Cortés entrò in contatto
con gli Aztechi, si scoprì che questo popolo praticava una sorta di
sacrifici umani e cannibalismo . La maggior parte di questi erano
nemici catturati in battaglia, ma, anche bambini e neonati delle
famiglie del popolo. I sacrifici rituali venivano effettuati di giorno, in
presenza di numerosi spettatori. Le vittime venivano portate in cima
alle scale delle piramidi poi adagiata su una pietra da quattro
sacerdoti-macellai.
Un quinto sacerdote, eseguiva il rituale e infine quando la vittima era
morta la facevano rotolare giù per la scalinata e il corpo veniva
consegnato alla famiglia al momento del banchetto.
I guerrieri erano sempre rivestiti con pesanti
armature ed erano divisi in vari gruppi:
Guerrieri aquila;
Guerrieri giaguaro;
Guerrieri freccia;
Sciamani del coyote;
Cuachciqueh.
Gli aztechi avevano una grande passione per il
divertimento. Essi giocavano spesso a un gioco con una
palla di gomma molto solida dove bisognava, per fare
punti, centrare dei segni sui muri o fare entrare la
palla in un cerchio posto in verticale. Essa veniva
colpita non solo con le mani ma anche con gomiti e
ginocchia.
Su questo “sport” venivano fatte anche scommesse per
esempio i poveri scommettevano il cibo mentre i pilli i
loro averi.
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