LE SCOPERTE GEOGRAFICHE
CHI?
Per i popoli conquistati, l' incontro con gli Europei
fu fatale, e le loro società andarono via via
disgregandosi, poiché i conquistatori
imponevano la loro supremazia, la loro cultura,
le loro istituzioni e perciò i popoli conquistati
non avevano la possibilità di considerarsi
uomini “liberi”. Qui sorge una vera e propria
forma di razzismo. A ciò si aggiunse anche il
fatto che si manifestò un decremento
demografico per queste popolazioni a causa
delle epidemie, delle violenze e dell'eccessivo
sfruttamento da parte dei conquistatori.
QUANDO?
DOVE?
Inizialmente le terre conosciute dagli Europei si
limitavano all' Asia, Africa mediterranea... ecc
Le esplorazioni avevano come unico obbiettivo trovare
una via per raggiungere i Paesi delle spezie aggirando
il mondo musulmano che nel 1453 conquistò
Costantinopoli. Queste conquiste si possono dividere
in:
●
●
OCCIDENTALI: America, Oceano Atlantico con
Colombo e gli spagnoli.
ORIENTALI: Oceano Indiano, India, Cina, Giappone
con i portoghesi
Legenda cartina
Via marittima per le Indie
(Bartolomeo Diaz-Vasco Da
Gama)
Via terrestre per le Indie
Sbarco in America (Cristoforo
Colombo)
Circumnavigazione del globo
(Ferdinando Magellano)
Passaggio per le Indie da Capo di
Buona Speranza
COME?
I primi a mettere a punto le prime caravelle all'inizio del XV secolo
furono i portoghesi.
La caravella utilizzava l'energia del vento e non quella dei
rematori.
Quando si effettuavano lunghi viaggi le caravelle ospitavano in
coperta piccole imbarcazioni che servivano ai marinai per
prendere terra quando non ci si poteva avvicinare più di tanto
alla riva.
Fu Cristoforo Colombo che per primo adoperò due caravelle e una
caracca.
Successivamente le nuove esigenze di navigazione e l'evoluzione
tecnica favorirono la costruzione dei galeoni, più funzionali per il
commercio e capaci di utilizzare l'artiglieria di bordo.
PERCHE'?
Spinte economiche:
Nuovi prodotti: mancanza d'oro in Europa e ricerca di spezie
Nuove rotte commerciali: arrivare in oriente per via marittima
Progresso tecnico-scientifico:
nuova cartografia: è possibile calcolare la posizione della nave senza conoscere
le coste e senza vederle
nuovi strumenti di navigazione: perfezionamento della bussola, del sestante e
dell'astrolabio.
nuove imbarcazioni: più grandi, solide e robuste; un timone simile a quello in
uso tutt'ora e alberi più grandi che potevano portare più vele)
Spirito di crociata:
lotta contro i musulmani:
Reconquista
proselitismo
IL DIVERSO GRADO DI INTEGRAZIONE DEI POPOLI SOGGIOGATI DA AZTECHI E INCAS
Lo storico Friederich Katz esprime le differenze tra il sistema politico azteco e inca,
prendendo in considerazione l’integrità religiosa e linguistica e il concetto di diversità.
Per integrazione religiosa si intende il rispetto delle religioni dei popoli conquistati lasciando
libertà di culto senza ostacoli.
Gli Aztechi sottomettevano le popolazioni per avere più prigionieri da sacrificare agli dei.
Gli Incas praticavano lo stesso culto, ma l’integrazione fu maggiore in quanto i sacrifici umani
erano poco frequenti.
L’integrazione linguistica è intesa come il processo volto a creare una reciproca comprensione
delle lingue. Fu poco presente negli aztechi perché erano un popolo bellicoso, non c’era
un’amministrazione statale e neppure una registrazione della popolazione intera come invece
avveniva negli Incas. Questi ultimi introdussero un’integrazione linguistica notevole; pur non
possedendo un sistema di scrittura, scoprirono un preciso sistema di calcolo: per mezzo del
quipo (cordicelle colorate diversamente annodate) erano in grado di rappresentare numeri e
catalogare gli oggetti.
La diversità è il principio politico per cui un popolo vuole sottomettere un altro.
Grazie alla loro posizione strategica gli Aztechi erano più forti delle altre tribù, anche se le
loro conquiste si limitavano a villaggi meno forti dei vinti dagli Incas.
Gli Incas erano un popolo piccolo e meno potente degli Aztechi, quindi dovettero perseguire
una politica d’integrazione proclamando la pax incaica, controllando i popoli sottomessi.
Gli Incas avevano un rigido sistema amministrativo, gli Aztechi erano solo esattori dei tributi.
Questa diversità era il risultato dei diversi rapporti di forza esistenti con in popoli conquistati.
GLI INDIOS
Introducendo queste civiltà precolombiane, che vivevano nell'America e che vennero sottomesse dagli europei tra il
XV e il XVI, necessitiamo di collocarle territorialmente. Gli Indios popolavano l'altopiano del Bogotà con i Maya e i
Chibca mentre gli Incas occupavano i territori dell'attuale Perù e gli Aztechi quelli del Messico. Sottolineiamo la
diversità di questi abitanti dell' America chiamando il popolo dei Maya e dei Chibca civiltà e definendo gli Incas e gli
Aztechi imperi. Infatti questi ultimi avevano non solo sottomesso varie popolazioni, ma anche imposto una forte
pressione fiscale ai conquistati.
Questi popoli sono considerati politeisti poiché non vi sono state riscontrate divinità affini. Non differivano solo sotto
l'aspetto religioso ma possedevano strutture politiche-economiche totalmente originali tra loro.
Gli Incas organizzarono un sistema politico accentrato, quasi come fosse una monarchia assoluta, nel quale l'Inca
deteneva il potere assoluto. Il controllo dell'esercito era affidato alla nobiltà che reclutava le truppe selezionandole
tra la popolazione. Il territorio coltivabile era suddiviso in tre parti poiché non vi era proprietà privata:
1. la terra del sovrano dove i prodotti del terreno venivano utilizzati per il mantenimento dei nobili e per sostenere
coloro che non riuscivano a provvedere al loro bisogno;
2. la terra del Sole destinata ai sacerdoti;
3. la terra della comunità dedicata al popolo;
La terra era lavorata dai contadini organizzati in Clan famigliari che distribuivano il terreno alle singole persone
proporzionalmente ai loro bisogni e regolavano i servizi gratuiti obbligatori di ciascuno nel terreno del sovrano.
L'economia Inca era basata sulla pesca, agricoltura irrigua, coltivazione di patate e allevamento di lama e alpaca.
Raggiunsero poi un'elevata capacità di edificare possenti opere architettoniche costruite a secco attraverso la
sovrapposizione di enormi massi.
Riuscirono ad organizzare il suolo agricolo in terrazzamenti collocati sui fianchi dei monti.
Non furono in grado di mettere a punto una forma di scrittura elaborata, in compenso inventarono un sistema di
calcolo basato su cordicelle colorate diversamente annodate chiamate QUIPU.
Emerge l'opinione obbiettiva dell'autore, il quale afferma che tali popolazioni possedevano un grado di sviluppo
differente, ma possiamo definirle tutte civiltà poiché avevano un organizzazione politica ed amministrativa tale da
suddividere la popolazione nei vari strati sociali.
LA CONQUISTA DELL’AMERICA. IL PROBLEMA DELL’»ALTRO».
Uno dei più grandi eventi mondiali fu la scoperta dell’America, che ancora oggi è possibile interpretare in diversi modi.
Fu uno dei più difficili contatti tra due civiltà completamente differenti. Solo a pensare alla parola civiltà possono
sorgere dei dubbi poiché gli stessi europei di quel secolo non davano alle popolazioni indigene questo attributo. Essi
infatti pensavano di essere superiori a tal punto da poter imporre i propri costumi.
Nel 1982 lo studioso francese Tzvetan Todorov pubblicò un volume nel quale, dopo aver prestato attenzione a molte
testimonianze, cercava di analizzare il problema dell’altro cioè del diverso da sé. Todorov sottolinea il fatto che gli
europei per imporre la propria autorità utilizzavano mezzi che oggi considereremmo inaccettabili. Un esempio,
individuato da Todorov, è che i conquistatori non accettavano che gli indigeni uccidessero e mangiassero altri indigeni
poiché era proibito da Sua Maestà, ma per punirli, a loro volta, li condannavano con la pena di morte bruciandoli vivi.
“Il paradosso della colonizzazione, dunque, sta nel fatto che essa viene compiuta in nome di una presunta superiorità
di valori ma che in realtà essa esercita l’atto medesimo che condanna.” Lo studioso vuole quindi farci capire, in
questo caso, che la pena non era coerente, poiché è come se si contraddicesse da sola. Per gli spagnoli ciò invece era
corretto e giusto poiché essi sostenevano che uccidendo una persona sola era possibile salvare la vita ad altre
persone.
Si rivela quindi che il concetto di brutalità e ferocia per europei e indigeni americani è totalmente differente: i primi
inorridiscono per i rituali attribuiti agli indios (cannibalismo e sacrifici umani), mentre i secondi per le efferatezze
perpetrate nei loro confronti.
Arriviamo quindi a capire che è difficile riscontrare una grande differenza di civiltà.
In base a ciò che scrive lo studioso nel brano riportato, la cristianizzazione (gli europei imponevano i loro costumi e
quindi anche la loro religione) può essere contestata perché anche se “è possibile ammettere che esistano aspetti di
una civiltà superiori o inferiori, non significa che essi possano essere imposti agli altri. Fare ciò significa non
riconoscere la nostra stessa umanità ad essi. Perciò la forma di colonizzazione si trasforma in violenza, che non
dipende dall’eventuale utilità dei valori importati ma dal modo in cui sono stati imposti”.
Tra popoli diversi, prima di tutto, dovrebbe esserci rispetto e non è giusto utilizzare la tecnologia più avanzata per
sottomettere l’altro fino al punto di annientarlo. Non è corretto essere sottoposti ad accettare l’ideologia del più forte
perché non per forza è anche migliore. Ognuno deve rispettare le leggi dell’altro popolo senza imporgli nuovi
costumi. Esiste infatti anche un tipo di comunicazione che non presuppone l’uso della violenza.
MONTAIGNE CONTESTA LA TRADIZIONALE DEFINIZIONE DI CIVILTA’ E BARBARIE
Dopo la scoperta del Nuovo Mondo alcuni uomini europei iniziarono a riflettere sulla definizione di
“BARBARO” e di “POPOLO INFERIORE”, ovvero che hanno lingua, religione e tradizioni diverse.
Montaigne, uno dei massimi esponenti del rinascimento francese, nega la superiorità dei conquistatori e
infatti per lui il termine “BARBARIE” sta ad indicare quegli usi e quelle condizioni di vita estranee o
contrarie al nostro modo di organizzare l'esistenza. Ogni popolo tende a considerare perfette le proprie
istituzioni e le proprie scelte nei diversi ambiti. Il termine “BARARO” viene attribuito a chi, secondo
l'autore, è stato in scarsa misura modellato dallo spirito umano e quindi che sono molto vicini a una vita
primitiva.
Non si può giudicare una persona o un popolo solo in base ai suoi usi e costumi. I conquistatori alterando
le caratteristiche dei popoli conquistati, non hanno migliorato le loro condizioni ma li hanno soltanto distolti
da quelle caratteristiche che li rendevano vicini alla loro semplicità originaria. Ma ciò non significa che essi
possono essere considerati dei “selvaggi”.
Montaigne elaborò la teoria secondo la quale non è corretto pretendere di utilizzare gli usi e costumi
europei come parametri con cui giudicare quelli di altri popoli del Mondo. L' umanista spagnolo Juan Ginés
de Sepùlveda, invece, arrivò ad affermare che gli Indios non erano propriamente uomini, ma homuncoli,
una sorta di sottospecie umana, naturalmente predisposta a una condizione di schiavitù. Ad essi viene
negato il diritto di essere uomini liberi e di appartenere ad una vera e propria civiltà con la propria cultura.
Gli Indios in realtà erano inferiori rispetto allo spirito, alla perspicacia e all’abilità, ma superiori rispetto alla
religione, all’osservanza delle leggi, alla bontà, alla liberalità, alla lealtà e alla franchezza. Perciò a
Montaigne appare criticabile il comportamento dei conquistatori perché essi devono mettere da parte le
astuzie e furberie, di cui si sono serviti per ingannarli. Infatti gli indigeni non avevano mai visto animali
come i cavalli capaci di sostenere un uomo o un altro carico. Oltre a ciò indossavano indumenti e armature
molto differenti e più efficaci rispetto a quelle locali, e anche la tecnologia delle armi era più avanzata,
infatti troviamo cannoni e archibugi “capaci di turbare Cesare medesimo se ne fosse stato sorpreso
altrettanto inesperto”.
Classe 3B
Quaini-Franco-Zhang-Sarcinella
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Le scoperte geografiche 3B-Gruppo 2