Una storia lunga 10 anni • 2004: «Indicazioni Nazionali per i piani di studio personalizzati» adottati in via transitoria e sperimentale; • 2007: «Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il 1° ciclo di istruzione» adottati in via sperimentale per tre anni; • 2009: armonizzazione Indicazioni 2004 con Indicazioni 2007; • 2012 (novembre): «Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del 1° ciclo di istruzione» presi in carico in modo non compiuto. Una storia lunga 10 anni • Anno scolastico 2013.’14: – attuazione compiuta e sistematica nella scuola di base (lunga 11 anni) delle Indicazioni, prese come quadro di riferimento, orientativo e prescrittivo, delle competenze da raggiungere alla fine del 1° ciclo di istruzione attraverso la declinazione degli obiettivi di apprendimento, definiti in relazione a periodi didattici lunghi e da cui trarre quelle conoscenze e abilità indispensabili per lo sviluppo graduale delle competenze. I bisogni oggettivi della committenza istituzionale Indicazioni nazionali per il curricolo scuola dell’infanzia – scuola primaria – scuola secondaria 1° grado I bisogni formativi di cittadinanza: la triade Scuola – Costituzione – Europa lo scenario formativo definito dal quadro delle competenze-chiave poste dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’U.E. (Raccomandazione 18/12/2006) le competenze utili per la vita: imparare ad imparare – competenze sociali e civiche – senso d’iniziativa e imprenditorialità – consapevolezza ed espressione culturale Negoziazione significati parole chiave Curricolo Si costruisce a scuola. Implica la scelta di: • contenuti conoscitivi (il che cosa); • metodi (il come); • strumenti (con che cosa); • ambienti di apprendimento (dove e con chi); • Tempi (quando) Negoziazione significati parole chiave Competenza Decine di definizioni. Nella sostanza la competenza si manifesta come «una combinazione, un insieme strutturato e organico di conoscenze, abilità, attitudini personali adeguate per affrontare un compito». Una persona è competente quando è capace di utilizzare al meglio le conoscenze e le abilità che ha acquisito. Competenza Operare Applicare Costruire Manipolare Collaborare Risolvere Negoziazione significati parole chiave • Competenza «L’alunno che esce dalla scuola media è padrone della lingua italiana se comprende enunciati e testi di una certa complessità, se sa esprimere le proprie idee, se sa adottare un registro appropriato alle diverse situazioni comunicative» «Il bambino che esce dalla scuola dell’infanzia sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, pensieri attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative» Negoziazione significati parole chiave • La scuola della Infanzia La scuola media La committenza istituzionale nel biennio secondario di 2° grado: obbligo di istruzione (D.M. n. 139 22/08/2007) Assi culturali Dei linguaggi Matematico Scientifico-tecnologico Storico-sociale Mettiamo in fila • a – Profilo delle competenze al termine del 1° ciclo (Pilota tutta l’organizzazione del curricolo) • b – I traguardi per lo sviluppo della competenza (Nei campi di esperienza – 3 anni) • c – I traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria (nelle aree disciplinari/discipline – 5 anni) • d – I traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di 1° grado (nelle discipline/aree disciplinari – 3 anni) Nelle “Indicazioni” la competenza si sviluppa, si evolve secondo una ineludibile traiettoria di “continuità e progressività curricolare”. Il lavoro dei docenti allora è quello di selezionare contenuti conoscitivi “emblematici”, che siano in grado di mettere in moto abilità coerenti con le competenze che si vogliono raggiungere. Per la caratteristica delle competenze e assumendo un coerente approccio situazionista, l’apprendimento è significativo quando avviene in un favorevole ambiente di apprendimento. Dal paradigma dell’insegnamento al paradigma dell’apprendimento. Dai modelli centrati sull’insegnante/insegnamento (programma – programmazione lineare per obiettivi) ai modelli centrati sull’alunno/apprendimento. Esploriamo il concetto di “ambiente di apprendimento”: “un luogo mentale, culturale, fisico, uno spazio d’azione creato e organizzato per stimolare e sostenere la costruzione di conoscenze, abilità competenze, atteggiamenti. Uno spazio d’azione dove gli alunni hanno modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo/emotivo, interpersonale/sociale” (S.Loiero). Il curricolo per competenze Costruire un curricolo per competenze implica, da parte della scuola e dei docenti, fissare e raggiungere i traguardi di padronanza/di sviluppo nel percorso formativo, disteso in cicli lunghi, in modo tale che i contenuti dei saperi, da conoscere e usare, siano effettive tappe, passaggi reali che arricchiscono, completano e danno significato alla competenza generale, fissata come traguardo finale atteso. Competenza e padronanza/competenza e traguardo di sviluppo • Competenza: l’alunno interagisce in lingua inglese con uno o più interlocutori in contesti noti e familiari • Padronanza/traguardo di sviluppo: l’alunno interagisce in lingua inglese con un compagno solo in contesti di gioco, utilizzando espressioni memorizzate Competenze e obiettivi di apprendimento Le competenze trovano declinazione curricolare negli obiettivi di apprendimento che, definiti in modo olistico nella scuola dell’infanzia, vengono puntualmente articolati in tre tappe fondamentali: • 1° tappa: termine 3° anno scuola primaria; • 2° tappa: termine 5°anno scuola primaria; • 3° tappa: termine 3° anno scuola secondaria 1° grado Obiettivi di apprendimento e abilità/conoscenze Gli obiettivi di apprendimento sono descritti chiaramente in termini di abilità (verbo operativo all’infinito: elaborare, trasformare, guardare e osservare, utilizzare etc.) Le abilità suggeriscono i contenuti conoscitivi, i nuclei conoscitivi coerenti: entra in campo l’insegnante che, non avendo a disposizione più il «vecchio programma», deve lui costruirselo in relazione alle abilità e alle competenze di riferimento. Il lavoro curricolare si riempie, poi, di attività, esperienze, compiti, strumenti, ambienti di apprendimento, tempi, spazi COMPETENZE ABILITA’ Il Percorso formativo CONOSCENZE ATTIVITA’ La committenza istituzionale nel biennio secondario di 2° grado: obbligo di istruzione (D.M. n. 139 22/08/2007). Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione Competenze Abilità/Capacità Leggere, compren Padroneggiare le struttu dere e interpreta re della lingua presenti re testi scritti di nei testi vario tipo Conoscenze Strutture essenziali dei testi narrativi, espositivi, argomentativi GUARDO il Profilo delle competenze al termine del 1° ciclo…… Classe:_________ PRENDO IN CARICO in modo verticale e progressivo i Traguardi per lo sviluppo delle competenze per ogni segmento scolastico _________________________________________ Seleziono Obiettivi apprendimento/ Abilità Conoscenze Attività didattiche Apprendere e recuperare per competenza Avere a disposizione il quadro dei traguardi di competenza in uscita tradurre/descrivere le competenze in termini di abilità selezionare i contenuti disciplinari Organizzare le U.di A. Moduli Progettazione a ritroso Identificare i risultati desiderati • Cosa gli studenti dovrebbero essere in grado di conoscere, comprendere e fare? • Cosa è meritevole di essere compreso in profondità? • Quali comprensioni solide e durevoli si desiderano? La biblioteca dei contenuti è troppo ricca. Siamo obbligati a compiere delle scelte Stabilire le priorità curricolari Compito scolastico Calcola e risolvi la seguente espressione numerica e indica il risultato corretto: (50 - 10 x 3): 2 = Compito orientato alla competenza Giuseppe ha indicato correttamente le operazioni necessarie per risolvere un problema. Esse sono: (50 - 12): 2 Quanti dei seguenti problemi ha risolto Giuseppe? a - 2 amici vanno allo stadio. Uno di loro paga i biglietti con 50 €, poi compra due panini a 2 € ciascuno. Alla fine si ritrova in tasca un resto di 8 €. Il costo dei biglietti è indicato correttamente dall’espressione? b - Luigi ha comperato 50 chiodi che costano 12 centesimi ciascuno e li utilizza per 2 lavoretti. I chiodi usati per ogni lavoretto sono quelli indicati dal risultato dell’espressione? c - Elisa riceve dalla nonna 50 €. Ne spende 12 per una pizza e poi compra un gioco per il computer e un compact disc. I costi dei due oggetti sono indicati dal risultato dell’espressione? - A Marco e a Matteo il padre da 50 € da d dividere. Dal giornalaio comprano 12 bustine di calciatori a 1 € ciascuno. I soldi rimasti a ciascuno sono quelli indicati dall’espressione? La costruzione del curricolo verticale • Per l’obiettivo di cui sopra il riferimento fondamentale è il testo delle «Indicazioni». • E’ un testo che va letto con un approccio ermeneutico: è un testo che parla, è un testo che va interpretato, è un testo aperto che la scuola deve assumere come documento fortemente orientante. La costruzione del curricolo verticale • La verticalità del curricolo prevede la costruzione di percorsi di apprendimento progressivi e coerenti che sappiano ottimizzare i tempi dell’apprendere. • E’ evidente che un curricolo verticale che si muove dai campi di esperienza della scuola dell’infanzia, necessariamente olistici, alle discipline sempre più gerarchicamente strutturate, implica una logica ricorsiva non ripetitiva ma di incremento evolutivo delle conoscenze e delle abilità. La costruzione del curricolo verticale • Il curricolo verticale della scuola deve essere lo strumento che, da una parte, garantisce gli alunni nell’acquisizione consolidata di conoscenze e competenze relative ai saperi di base irrinunciabili, dall’altra, garantisce i docenti, specie in istituto comprensivo, la massima condivisione degli obiettivi di apprendimento da raggiungere nei tempi stabiliti autonomamente dalla didattica. La costruzione del curricolo verticale • Compito dei docenti: – individuare i nuclei conoscitivo-formativi fondamentali del campo di esperienza, dell’area disciplinare, delle discipline; – individuare il modo, il metodo di apprendimento più coerente e più efficace con lo sviluppo delle competenze. La costruzione del curricolo verticale dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di 1° grado • ESIGE: – l’esplicitazione dei traguardi progressivi di sviluppo della competenza; – la lettura analitica degli obiettivi di apprendimento per capire quali abilità e conoscenze permettono lo sviluppo delle competenze La costruzione del curricolo verticale dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di 1° grado • ESIGE: – la verifica in 4 tappe del percorso di sviluppo delle competenze: • 1° tappa 3° anno scuola infanzia; • 2° tappa 3° anno scuola primaria; • 3° tappa 5° anno scuola primaria; • 4° tappa 3° anno scuola secondaria di 1° grado. La costruzione del curricolo verticale dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di 1° grado • ESIGE: – l’interazione tra competenze disciplinari e competenze di cittadinanza; – la dotazione di un sistema di valutazione/certificazione coerente con lo sviluppo delle competenze. La costruzione del curricolo verticale dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di 1° grado Ambito linguistico: Ascolto/Parlato L’ambito linguistico dell’Ascolto e del Parlato è quello dove l’alunno sviluppa la competenza dello scambio comunicativo in situazioni e contesti diversi, la competenza della comprensione di diversi «testi orali», la competenza della rielaborazione/riformulazione con parole proprie di ciò che si è ascoltato, del raccontare, del narrare, dell’esporre esperienze, eventi, contenuti conoscitivo-culturali. La costruzione del curricolo verticale dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di 1° grado Ambito linguistico: Ascolto/Parlato Nuclei fondamentali conoscitivo-formativo • Comunicare e interagire con gli altri in situazioni e per scopi diversi • Ascoltare e comprendere testi orali di diversa natura • Raccontare, narrare, esporre esperienze, eventi contenuti conoscitivo-culturali Per lo sviluppo delle competenze relative all’Ascolto e al Parlato le «Indicazioni» ci dicono che il bambino nella scuola dell’infanzia deve in modo progressivo imparare: • ad esprimere e comunicare agli altri le emozioni, i sentimenti e i pensieri utilizzando il linguaggio verbale in diverse situazioni comunicative; • ad usare il proprio lessico in modo sempre più ricco, preciso e corretto; • Ad ascoltare e comprendere (ascolto attivo) storie, racconti e narrazioni e a raccontare le storie che ha inventato; • a giocare con la lingua inventando nuove parole e sperimentando rime e filastrocche Passando alla scuola primaria questo bambino, sempre riguardo alle competenze dell’Ascolto e del Parlato, nei primi tre anni della scuola primaria deve imparare: • a prendere la parola nelle conversazioni e discussioni di classe e/o di gruppo, rispettando i turni di parola; • Ad ascoltare testi narrativi ed espositivi, sapendo cogliere il senso globale e a riesporli in modo comprensibile; • Ricostruire verbalmente le fasi, i momenti di una esperienza vissuta a scuola e/o in altri contesti; • ascoltare e comprendere l’argomento e le informazioni principali dei discorsi affrontati in classe; • raccontare storie personali rispettando l’ordine cronologico dei Negli ultimi due anni della scuola primaria questo ormai ex bambino deve imparare: • a interagire negli scambi comunicativi in modo collaborativo, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi; • a comprendere il tema e le informazioni essenziali di una esposizione, lo scopo e l’argomento dei messaggi trasmessi dai media; • a formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo l’ascolto; • a comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività scolastiche ed extrascolastiche; & • a raccontare esperienze personali organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando l’ordine cronologico e logico; • ad organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe con un breve intervento preparato in precedenza o un’esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta. Alla fine della scuola primaria abbiamo un ragazzo che per quanto riguarda l’Ascolto e il parlato ha costruito, secondo livelli diversi di padronanza (e qui si inserisce la valutazione delle competenze), una competenza fatta di tante abilità e di tante conoscenze: - Conosce e ha fatto esperienza di situazioni comunicative (discussioni, conversazioni, piccoli dibattiti, piccole relazioni); - ha imparato a fare domande e a dare risposte; - ha imparato a raccontare e a esporre rispettando l’ordine cronologico e logico; - ha imparato ad ascoltare e comprendere il senso globale, le informazioni principali, lo scopo dei messaggi anche dei media, - A questo punto questo ragazzo può affrontare il livello secondario della scuola di base e la competenza dell’Ascolto/Parlato può affinare e raggiungere gli stessi e/o altri traguardi ma sulla direzione di quanto ha appreso. Quindi alla fine della scuola media l’alunno ha imparato: • ad ascoltare testi prodotti da altri e/trasmessi dai media, individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell’emittente (ecco la ricorsività evolutiva); • a intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo, con pertinenza e coerenza; • Ad applicare, durante l’ascolto, tecniche di supporto alla comprensione (appunti, parole-chiave, brevi frasi riassuntive) e dopo l’ascolto (rielaborazione degli appunti, esplicitazione delle parole-chiave) (anche qui ricorsività evolutiva); • a riconoscere, all’ascolto, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico; • a narrare e descrivere esperienze, fatti, oggetti, luoghi usando un registro e un lessico adeguato all’argomento e alla situazione; • a riferire oralmente su un argomento di studio, presentandolo in modo chiaro: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare un registro adeguato all’argomento, controllare il lessico specifico e servirsi eventualmente di materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici); • Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello e nel dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide (livello alto). In 11 anni la competenza relativa alla macro-competenza dell’Ascolto e del Parlato si è strutturata e ora l’alunno a 14 anni è in grado di continuare gli studi del livello secondario superiore Cerchiamo di cogliere la manifesta verticalità, progressività, unitarietà. A- Comprende parole e discorsi, comunica sentimenti e pensieri in diverse situazioni comunicative, ascolta e comprende racconti e storie, sperimenta rime e filastrocche. B- Partecipa agli scambi comunicativi e rispetta i turni di parola, ascolta e comprende le informazioni principali dei discorsi, ascolta e comprende il senso globale dei testi narrativi ed espositivi, racconta storie rispettando l’ordine cronologico. C-Partecipa agli scambi comunicativi in modo collaborativo, facendo domande e dando risposte, comprende le informazioni essenziali, lo scopo e l’argomento di una esposizione e di messaggi trasmessi anche dai media, & formula domande precise e pertinenti durante e dopo l’ascolto, racconta esperienze e storie rispettando l’ordine cronologico e logico, organizza un semplice discorso orale utilizzando la scaletta. D- Ascolta testi e individua scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell’emittente, ascolta e applica tecniche di supporto alla comprensione, racconta fatti ed eventi seguendo un criterio logico-cronologico, usando un registro adeguato all’argomento, espone oralmente in modo chiaro, servendosi di materiale di supporto, A – Infanzia B – 3° classe primaria C – 5° classe primaria D – 3° classe media Avuto chiaro il viaggio formativo lungo gli 11 anni si può distendere in un quadro sinottico, utile alla programmazione didattica, la relazione tra traguardo di sviluppo della competenza, obiettivi di apprendimento, abilità sottese agli obiettivi di apprendimento, conoscenze e attività per apprendere. Passare al quadro sinottico La costruzione del curricolo verticale dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di 1° grado Ambito: pensare e operare con i numeri Nuclei fondamentali conoscitivo-formativi • Contare oggetti ed eventi e confrontare quantità. • Misurare con strumenti diversi. • Risolvere problemi e questioni autentiche utilizzando le quattro operazioni . • Operare con frazioni e percentuali e utilizzare il concetto di rapporto. • Rappresentare i numeri su rette e scale. & • • • • • Utilizzare le proprietà associativa e distributiva per fare anche calcoli mentali. Fornire la soluzione di un problema descrivendola con algoritmi e sequenze di operazioni. interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti; utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica; conoscere sistemi numerici diversi da quello di notazione decimale. Per lo sviluppo delle competenze relative «all’Operare con i numeri» le «Indicazioni» ci dicono che il bambino nella scuola dell’infanzia deve in modo progressivo imparare: • • • • a raggruppare oggetti e materiali secondo criteri diversi; a confrontare e valutare quantità; a utilizzare simboli per registrare quantità; ad eseguire misurazioni con strumenti alla sua portata. Passando alla scuola primaria questo bambino nei primi tre anni della scuola primaria deve imparare: • a contare oggetti ed eventi a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo; • a leggere e scrivere i numeri naturali avendo consapevolezza della notazione posizionale; & • a leggere, scrivere, confrontare numeri decimali e rappresentarli sulla retta; • ad eseguire semplici addizioni e sottrazioni con riferimento a monete e misure; • a conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10. Negli ultimi due anni della scuola primaria l’alunno deve imparare: • • • eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando di usare la calcolatrice a seconda delle situazioni; individuare multipli e divisori di un numero; Operare con frazioni e adoperarli, insieme alle percentuali per descrivere situazioni quotidiane; • interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti; • utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica; • conoscere sistemi numerici diversi da quello di notazione decimale. A questo punto questo ragazzo può affrontare il livello secondario della scuola di base e la competenza dell’Operare con i numeri, oltre che essere potenziata negli obiettivi di apprendimento degli ultimi due anni della scuola primaria, deve ulteriormente svilupparsi, in modo che alla fine 1° ciclo l’alunno ha imparato: • ad eseguire le quattro operazioni sia con numeri naturali che con numeri razionali; • ad utilizzare il concetto di rapporto fra numeri o misure ed esprimerlo sia nella forma decimale, sia mediante frazione; • a comprendere il significato di percentuale e saperla calcolare utilizzando strategie diverse; • • • • • a comprendere il significato e l’utilità del multiplo comune più piccolo e del divisore comune più grande; a utilizzare la notazione usuale per le potenze con esponente intero positivo; a conoscere la radice quadrata come operatore inverso dell’elevamento a quadrato; a descrivere con un’espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la soluzione di un problema; ad esprimere misure utilizzando anche le potenze del 10 e le cifre significative. Cerchiamo di cogliere la manifesta verticalità, progressività, unitarietà del curricolo dell’Operare con i numeri. A – Raggruppa oggetti e materiali; confronta e valuta quantità; misura con strumenti non convenzionali. B - Conta oggetti ed eventi; legge e scrive i numeri naturali e li sa ordinare e confrontare; esegue semplici operazioni di addizione e sottrazione con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali. C – Esegue le quattro operazioni; opera con frazioni e percentuali; individua multipli e divisori di un numero; utilizza scale graduate in contesti significativi; interpreta numeri negativi in situazioni concrete. D – Esegue le quattro operazioni, ordinamenti e confronti tra i numeri naturali e razionali (valuta l’opportunità di usare calcolatrici fogli di calcolo); utilizza frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno stesso numero razionale; calcola e interpreta variazioni percentuali; descrive con un’espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la soluzione di un problema. Avuto chiaro il viaggio formativo lungo gli 11 anni si può distendere in un quadro sinottico, utile alla programmazione didattica, la relazione tra traguardo di sviluppo della competenza, obiettivi di apprendimento, abilità sottese agli obiettivi di apprendimento, conoscenze e attività per apprendere. Passare al quadro sinottico