Le catacombe furono
scavate dai Cristiani
per seppellire i morti.
Venivano scavate nel
tufo o in altri terreni
asportabili ma solidi
da poter creare
un’architettura
sotterranea.
Posta lungo la via Appia Antica,
nel quartiere Ardeatino. Essa
costituisce uno dei
pochissimi cimiteri cristiani rimasti
sempre accessibili (dei quattro piani
originari il primo è quasi
completamente distrutto). Per una
scala si scende nelle gallerie dove
sono vari cubicoli. Si giunge alla
ripristinata cripta di San Sebastiano,
con un altare ed il busto di san
Sebastiano attribuito al Bernini. Di
qui si arriva alla piazzola, sotto la
quale si sviluppa una cavità
arenaria cui si deve forse il nome di
"ad catacumbas" che ebbe
questo cimitero e che si estese poi
agli altri.
Conosciuta in tutti
i topografici e liturgici
antichi, si apre sulla Via
Salaria con ingresso
presso il convento delle
Suore Benedettine di
Priscilla. Per la quantità
di martiri qui sepolti,
questo cimitero era
chiamato la “regina
catacumbarum”.
E’ una catacomba posta
sulla via Adreatina, nei
pressi delle catacombe di
San Callisto, nel
moderno quartiere
Adreantino. La
catacomba si sviluppa
soprattutto su due piani,
anche se in alcune parti
sono stati scavati anche
un terzo ed un quarto
piano. Si distinguono
inoltre sette regioni, tutte
di epoca precostantiniana.
La catacomba fu
costruita nel II secolo da
Callisto (da questo il
nome) Le gallerie, dove
trovarono sepoltura più
di cinquanta martiri e
sedici pontefici, fanno
parte di un complesso
cimiteriale che occupa
quindici ettari e
raggiungono una
lunghezza di quasi venti
chilometri.
Non solo a Roma sono state
costruite delle catacombe, si
possono trovare in tutta Italia.
Le più importanti si trovano in:
Italia Settentrionale, Toscana, nei
pressi di Ravenna, in Campania,
in Sicilia e in Sardegna.

Nell'Italia Settentrionale sono
presenti diversi cimiteri
sotterranei, anche se in gran
parte devastati dalle invasioni
successive. Fra le maggiori si
ricordano quelle di Iulia
Concordia (oggi Concordia
Sagittaria), scoperta nel 1876 e
composta da più di duecento
lapidi relative perlopiù a
militari defunti.

In Toscana a Chiusi,
nella Valdichiana
senese, sono state
rinvenute due
catacombe, una scoperta
nel corso del XVII secolo
(1634) dedicata a Santa
Mustiola, l'altra
scoperta casualmente
nel corso del 1848
durante dei lavori nei
campi, dedicata a Santa
Caterina d'Alessandria.

Nella zona di Classe,
nei pressi di
Ravenna, sono
quattro gruppi
cimiteriali: San
Severo, Eleucadio,
Probo e
Sant'Apollinare, tutte
risalenti agli inizi del
III secolo.

In Campania a
Teano (Catacomba di
San Casto), anche se
di epoca tarda, a
Capua e a Calvi.

A Napoli ci sono varie
catacombe ma le più
importanti sono: quelle
di San Gennaro, San
Gaudioso, Sant'Eufebio e
San Severo. Se le ultime
due non mostrano
grande rilevanza, la più
importante e la più estesa
è quella di San Gennaro,
realizzata sulla collina di
Capodimonte, con due
piani sovrapposti ed un
ipogeo del II secolo.

Le catacombe siciliane
sono abbastanza rilevanti,
soprattutto a Siracusa,
seconde per estensione
solamente a quelle
romane: le parti più
antiche sono riconducibili
al III secolo, con una
vastissima serie di ipogei.
Altri complessi si trovano
a Trapani, a Messina, a
Palermo (Catacomba di
Porta d'Ossuna) e ad
Agrigento (Catacomba
Fragapane).

Le catacombe di
Sant'Antioco in Sardegna
furono ricavate scavando
gallerie che misero in
comunicazione ambienti di
preesistenti tombe
ipogeiche a camera di
epoca punica: queste erano
infatti isolate tra loro e
destinate essenzialmente ad
uso familiare, o comunque
relative ad una ristretta
cerchia, al contrario delle
catacombe, che erano
destinate all'intera
comunità dei fedeli.
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