Carlo Carrà, Il cavaliere rosso, 1913. Nazionalismo, federalismo e Stati Uniti d’Europa Costruzione unità Europa: ruolo importante della Rivoluzione Francese. Edmond Burke: identità EU basata su tradizioni e costumi comuni. Sostanziale omogeneità delle istituzioni europee. Europa di Burke: prima di una costruzione politica o economica è un’unità culturale, messa in discussione dalle spinte rivoluzionarie. Burke: la sua è una visione aristocratica, che interpreta un sentire comune delle classi colte europee. Europa: costruzione simbolica che si diffonde prima di tutte tra le élites dirigenti. • Illuminismo: mette in discussione la visione paneuropeista di un’EU cristiana. • Napoleone: idea di uno spazio comune europeo omogeneo per leggi, regole e consuetudini. • Spazio comune europeo omogeneo, caratterizzato però dall’assoluta supremazia della Francia. • Europa unita sotto la leadership francese, caratterizzata dalla triade rivoluzionaria (libertà, uguaglianza e fratellanza) e libera dai vincoli del passato. • Sconfitta progetto napoleonico: apre una lunga fase storica caratterizzata dal prevalere dei nazionalismi e dei conflitti militari. Dopo la Restaurazione: è sempre più comune parlare di civiltà europea. Frammentazione politica: difficile azione europea unitaria. Integrazione economica resa più difficile dal crescere competizione tra gli Stati. Europa: concetto astratto, privo di implicazioni politiche. Rivoluzione Francese e Restaurazione non bloccano le riflessioni sui destini dell’Europa unita. Falso attribuito a Bot (Osvaldo Barbieri “terribile”). Novalis Autore importante: Novalis, e il suo libro La Cristianità ovvero l’Europa (1793). Novalis: nostalgia dell’Europa medievale, che trova nella comune fede cristiana il proprio equilibrio e necessità di una nuova Cristianità. William Blake: visione più laica. Né il passato né il futuro sono vincolati alla fede cristiana. Sono numerosi i pensatori che continuano a immaginare la futura Europa. A cavallo tra ’7 e ’800 il tema più “caldo” è rappresentato dalla pace: da una pace stabile e duratura. Von Görres sviluppa temi molto interessanti: 1) Francia deve incentivare nascita Europa repubblicana. 2) Tutti gli Stati devono aderire. 3) Autonomia, ma alcune politiche coordinate. 4) Vantaggi dell’Unione. Progetto federale con cessione di alcune componenti della sovranità nazionale. Competizione, ma cooperazione: lo schema di una embrionale Comunità Europea. Obiettivo: la pace universale, ma con quali mezzi raggiungerla? 1) Superamento della frammentazione politica, con la costituzione di (pochi) grandi Stati. 2) Realizzazione di una politica di cooperazione. In realtà, al di là di ogni ipotesi, ciò che viene fatto (Congresso di Vienna) è il ripristino di un sistema, ormai del tutto anacronistico. Moti del ‘48 e Guerra di Crimea mostrano l’incapacità del sistema di garantire pace ed equilibrio. Politiche nazionalistiche: piano inclinato che porta verso guerre mondiali. La guerra di Crimea… Accanto ai fautori dll’Antico Ordine, ci sono ovviamente altre ipotesi. Importanti le proposte di Claude-Henri de Rouvroy , Duca di Saint-Simon, insieme a Augustin Thierry. 1814: vede la luce De la réorganisation de la société européenne: 1) Futuro Europa deve essere visto nel suo bene comune. 2) Bene comune: allontana la guerra. 3) Bene comune: antidoto contro la miseria. 4) Superamento dell’assolutismo. 5) È un errore ritornare all’Ancien Régime. 6) Europa stabile: solo con il coinvolgimento della GB. Soluzione: modello federativo con Francia e GB, che hanno realizzato processi rivoluzionari e adottato sistema parlamentare. Parlamentarismo, ma basato sul potere delle élites. • Ideologia per l’affermazione della nazione, depositaria di valori tradizionali. • Ideologia che amplifica il proprio rilievo nella fase del Nation Building. • Rivoluzione Americana: contribuisce alla diffusione del nazionalismo. • Europa: nazionalismo si diffonde nel corso dell’800 in due ramificazioni: 1) Ideali rivoluzionari francesi (nazione di cittadini liberi ed eguali) 2) Esperienza tedesca (spirito del popolo, esaltazione passato comune). • Convergenza sulla necessità degli Stati-nazione. • Dibattito aperto su un punto: quale nazione deve assumere la leadership? • Competizione politica che si somma alla già accentuata competizione economica. • Le difficoltà della pace, ingigantite dalla lotta per il primato economico. • In ogni caso: il concetto di Europa diviene sempre più diffuso. Sforzi politici si moltiplicano e si organizzano per dare vita a una federazione europea. Mazzini e il suo impegno per l’Europa: 1) Forma di governo repubblicana, con il superamento delle monarchie. 2) Dal nazionalismo per l’unificazione italiana passa a una visione per l’unificazione dell’Europa. Impostazione importante, che viene fatta propria da molti altri pensatori. Stati Uniti d’Europa, che in futuro dovranno collaborare con gli Stati Uniti d’America. Questione politica o questione economica? Joseph Proudhon e i motivi che rendono necessaria la federazione degli Stati europei: cooperazione istituzionale e superamento delle diseguaglianze sociali: 1) Diritto all’autodeterminazione dei popoli. 2) Diritti e libertà. 3) Diseguaglianze sociali all’interno degli Stati nazione. 4) Necessità di una strategia gradualista. Dibattito ruota intorno ad alcuni snodi teorici di non facile soluzione: 1) Come stanno insieme sovranità nazionale e costruzione di una federazione unitaria? 2) Qual è il rapporto tra la libertà dei cittadini e l’attività di un organismo sovrastatuale con cui non esiste un vincolo di rappresentanza? Cammino verso un’Europa unita: molto tortuoso. Sono ancora da superare le spinte nazionaliste e imperialistiche e la forte instabilità politica del Continente. Fanno la loro comparsa alcuni elementi che ostacolano il processo: 1) Diffondersi idee socialiste di lotta contro la borghesia e gli Stati borghesi. 2) Consolidarsi pensiero e pratiche nazionaliste. 3) Rivoluzione bolscevica e affermazione dei fascismi. 4) Crescita competizione economica. 5) Late comers: intenzionati ad affermare la propria leadership. 1886: Al di là del bene e del male. Nietzsche prende atto di alcune questioni molti rilevanti: (1) politiche ipernazionaliste porteranno Europa al disastro; (2) popoli europei sempre più omogenei. In realtà: suo discorso va al di là della questione europea e abbraccia quella della condizione umana. Pensiero di Nietzsche cozza contro certezze del passato: mescolanza delle razze porterà l’uomo europeo a essere più nobile. Europa: diventerà una cerniera tra Oriente e Occidente. Nietzsche però è anche il cantore del tramonto della civiltà occidentale. Europa: non è più lo stadio finale e più alto della storia dell’umanità. Svolta dei secoli: tra Moulin Rouge e pessimismo. Nietzsche: Dio è morto! Pochi anni dopo: Bertolt Brecht scrive A quelli che verranno.