Le guerre di religione Atrocità di un secolo Il Calvinismo Nasce in Francia, ma Calvino è costretto a rifugiarsi a Ginevra Sacra Scrittura fonte di fede Ridimensionamento del ruolo del clero Disciplina individuale rigorosa e intransigente Lavoro come vocazione da onorare Predestinazione: il predestinato deve seguire una condotta già stabilita per lui da Dio In Francia… Il calvinismo si diffuse, soprattutto presso gli aristocratici, nel Sud e nell’Ovest del paese Difensori della Chiesa Cattolica: i Guisa Appoggio della Spagna e dell’esercito reale Gli Ugonotti,calvinisti francesi, erano guidati dalla famiglia dei Borbone Il trono conteso… Alla morte di Enrico II successe la reggenza della moglie, Caterina de’ Medici, la “grassa bottegaia fiorentina” Enrico IV di Borbone sposa la figlia di Caterina, Margherita di Valois Il pericolo di un re calvinista è vicino La notte di S.Bartolomeo Nella notte tra il 23 e il 24 agosto 1572 vennero trucidati circa tremila ugonotti, giunti a Parigi in occasione delle nozze Fasi di una guerra civile I territori ugonotti si sollevarono e si dichiararono Stati indipendenti Iniziò una vera e propria guerra civile guidata dai Borbone e dai Guisa I Valois maschi, destinati a guidare la Francia dopo la morte di Caterina, erano minorati mentali Furono anni di anarchia L’editto di Nantes (1593) Enrico IV è re di Francia, ma è costretto ad abiurare la sua religione “Parigi val bene una messa” Solo il 5% dei francesi era calvinista L’editto, fortemente voluto da Enrico, concedeva la pratica del culto agli ugonotti in tutta la Francia, escluso il territorio parigino Fu concesso agli ugonotti di allestire delle piazzeforti militari (ad es. La Rochelle) La nuova Francia Una nazione in cui si affermava la libertà di coscienza dei singoli Decade il “cuis regio eius religio” Una Francia che si pone alla guida della politica continentale europea Enrico e il suo ministro Sully propongono un nuovo modello di Stato Lo Stato moderno Il potere politico non ha bisogno di nessuna giustificazione esterna a se stesso, morale o religiosa che sia” (Machiavelli). Ciò è chiaro se pensiamo che non vi era più una sola religione da difendere. Il concetto di sovranità (potere perpetuo e incondizionato) dà origine al potere assoluto dello Stato che non può violare leggi divine o naturali e che è al di sopra della monarchia stessa. Protagonisti del nuovo Stato sono senza dubbio i funzionari, esperti di diritto e finanza, cosa inevitabile con l’aumento del volume dei traffici legato alla scoperta delle Americhe. Le cariche pubbliche originarono una vera e propria “nobiltà di toga”. Spesso gli uffici venivano acquistati e spesso venivano anche trasmessi in eredità. Lo Stato moderno (2) L’appalto delle Imposte indirette (sale, pane, prodotti d’uso e merci) garantiva un notevole profitto. Erano rare le Imposte dirette per la mancanza di un Catasto efficiente e per le notevoli difficoltà nella stima dei redditi. Ovviamente il peso fiscale era sofferto soprattutto dai ceti non privilegiati e non garantiva nemmeno grossi vantaggi allo Stato, bensì ai privati esattori. Gli ordini e i ceti privilegiati condizionavano non poco le monarchie. Il re doveva dunque essere costantemente alla ricerca del compromesso e avere dunque il dono della diplomazia. Quando non vi riusciva si serviva di intermediari: i ministri.