LE FERITE DIFFICILI
Bibbiena 12 marzo 2011
prevenzione
diagnosi precoce
Valutazione del rischio
􀂾 l'immobilità;
􀂾 l'incontinenza;
􀂾 i fattori nutrizionali;
􀂾 il livello di coscienza alterato
􀂾 fattori dismetabolici e
patologie sistemiche
Le scale del rischio
Tabella A
1 punto
2 punti
3 punti
4 punti
CONDIZIONI
GENERALI
Pessime
Scadenti
Discrete
Buone
STATO MENTALE
Stuporoso,
comatoso,
scarsamente vigile
Confuso
Disorientato, schema
motorio assente
Lucido
orientato
CAPACITA' DI
CAMMINARE
Costretto a letto
Costretto su sedia
Cammina con
appoggio
Normale
CAPACITA' DI
MUOVERSI NEL LETTO
Immobile
Molto limitata
Leggermente limitata
Normale
INCONTINENZA
Doppia
Urinaria abituale
Urinaria occasionale
No
Tabella B
Diagnosi clinica di diabete
Scala Norton Plus
Diagnosi clinica di ipertensione arteriosa
Ematocrito basso (<38 g/dl)
Albuminemia <3,5/dl
Temperatura corporea > 37É
Modificazione dello stato mentale nelle prime 24 ore con comparsa di
confusione mentale o letargia
ATTRIBUIRE UN PUNTO PER OGNI RISPOSTA POSITIVA
Punteggi
Punteggio Tabella A
Punteggio Tabella B
A-B
Valori eguali o inferiori
a 10 sono indicativi di
un alto rischio di
insorgenza di piaghe
da decubito.
ed
La diagnosi
precoce
Tutti gli individui considerati a rischio dovrebbero essere
sottoposti ad un'ispezione cutanea
sistematica almeno una volta al giorno
SACRO
OCCIPITE
TALLONI
CRESTE ILIACHE
MALLEOLI GOMITI
Le regole per la
prevenzione
Diagnosi
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Cercare sempre la possibile causa medica di
un’ulcera che non guarisce
Rimuovere, se possibile, la malattia che è causa di
una ulcerazione che non guarisce
Igiene e protezione
La cute dovrebbe essere pulita non
appena si sporca
La sudorazione eccessiva provoca macerazione,
le urine provocano anch’esse macerazione ed
alterano il pH fisiologico della cute;
Il pH fecale stimola le proteasi fecali
L’igiene deve essere accurata, ma non aggressiva,
utilizzando detergenti che non alterino il pH della
cute (che normalmente è tra i 4,5 e i 5,5) e che
non rimuovano il film idrolipidico della superficie
cutanea
Anche l’acqua a causa del suo pH a 7,5 è
irritante
L’acqua troppo calda è ancor più
irritante
Durante la pulizia è necessario prestare
estrema attenzione per ridurre al minimo
la forza e la frizione applicate alla cute
Evitare massaggi su preminenze ossee
poiché ciò non previene la lesione da
decubito ma al contrario può causare
ulteriori danni
Ridurre al minimo i fattori ambientali che
possono causare disidratazione della pelle
come scarsa umidità (meno del 40%) ed
esposizione al freddo.
E’assolutamente controindicato l’uso di
soluzioni alcooliche che provocano
secchezza e disidratazione della cute.
Evitare il danneggiamento della cute
causato da frizioni o attriti durante il
posizionamento adottando tecniche
corrette di spostamento e sollevamento.
Igiene e protezione della cute
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Tenere la pelle molto pulita e proteggerla dagli
agenti atmosferici.
Controllare almeno una volta al giorno la pelle.
Lavare con acqua tiepida evitando prodotti troppo
aggressivi.
Usare prodotti a ph neutro.
Mantenere l’idratazione ed impiegare creme per
ripristinare il film idrolipidico
Evitare le prolungate esposizioni solari.
Stato nutrizionale
Particolare attenzione deve
essere rivolta allo stato
nutrizionale del paziente
intervenendo sia
sull’eccesso ponderale sia sulla
malnutrizione o denutrizione.
Ci sono prove che la malnutrizione è positivamente
correlata con l'incidenza e la gravità
delle ulcere da pressione
Se l'alimentazione
naturale, anche modificata (ad es. in consistenza) o
supplementata rimane inadeguata si dovrebbero
prendere in considerazione altri interventi nutrizionali
come la nutrizione enterale o parenterale
Alimentazione
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La malnutrizione contribuisce ad aumentare il rischio
di insorgenza di lesioni della pelle
L’alimentazione deve essere consigliata da un
medico.
Dieta ricca di proteine (carne, pesce, uova,
formaggio), fibre e frutta.
Idonea quantità di liquidi ingeriti.
Decompressione
La decompressione della zona a rischio o lesionata è il
presupposto fondamentale per la prevenzione o la cura di
qualsiasi tipo di lesione
Ogni individuo allettato, che viene considerato a rischio di sviluppare
una lesione da decubito, dovrebbe essere mobilizzato e riposizionato
almeno ogni due ore alternando il decubito laterale destro e sinistro a
30° (evitare il posizionamento a 90° sul trocantere). Se il paziente è in
sedia o in carrozzella si dovrebbe mobilizzare ogni ora oppure
riportarlo a letto; gli individui che ne sono capaci dovrebbero essere
educati a cambiare posizione ogni 15 minuti.
Le posizioni più idonee
Figura 1: Decubito laterale a 30°
Figura 2: Decubito Semi-Fowler 30°
Figura 3: Decubito prono
Per attuare la decompressione nelle zone
corporee in appoggio può rendersi utile
l’adozione di ausili
Es. materassi statici o dinamici, sovramaterassi ad
aria a pressione
alternata, vari tipi di cuscini
non sostituiscono mai la mobilizzazione,
bensì permettono di allungare i tempi di
mobilizzazione.
Raccomandazioni sugli ausili
CUSCINI
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i cuscini ad aria sono i più efficaci nel quadro della
prevenzione delle ulcere da pressione
i cuscini in schiuma permettono una riduzione delle
pressioni
i cuscini in gel e a fibra cava non possono essere
raccomandati
il vello di pecora non può essere raccomandato
i cuscini ad acqua possono essere raccomandati solo
nelle persone a basso rischio
i cuscini a forma di anello non devono essere
utilizzati in nessun caso
Raccomandazioni sugli ausili
MATERASSI
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I materassi statici a riduzione di pressione giocano un
ruolo fondamentale nella prevenzione delle ulcere da
pressione se associati a cambi di posizione
programmati
Il numero di strati (lenzuola, traverse, ecc.) presenti tra
la persona e il materasso a riduzione di pressione, ne
riduce l'efficacia
I materassi in schiuma viscoelastica possono essere
raccomandati
I materassi ad acqua e quelli a fibra cava non
possono essere raccomandati
Presidi preventivi
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Presidi antidecubito in caso di immobilizzazione
In caso di presenza di varici, con una pelle secca, di
colore scuro e sottile, indossare calze elastiche
durante il giorno.
Per le persone affette da diabete, soprattutto se
con un danno dei nervi del piede, utilizzare sempre
scarpe apposite su misura.
Movimento
Se esiste un potenziale per
migliorare la mobilità e lo stato di
attività degli assistiti devono
essere
attuati tutti gli sforzi possibili per
la riabilitazione
La lesione superficiale non deve far
diminuire la nostra attenzione nella cura
è possibile passare con facilità dal danno
superficiale a quello profondo, con le
conseguenze negative ben note, nella
prognosi
Movimento
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Mantenere un buon tono muscolare
Camminare, fare ginnastica dolce.
Evitare di restare fermi, in piedi o seduti per
periodi troppo lunghi.
Se possibile, sollevarsi consecutivamente sulla punta
dei piedi per circa 20 volte ogni ora
Aspetto psicologico
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La solitudine, il lasciarsi andare, riduce il rispetto del
se e favorisce lo sviluppo di situazioni di cronicità
che possono portare ad arresto del fisiologico
processo di riparazione, quindi lo sviluppo di piaghe
Autocura
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Da evitare se la ferita rimane aperta per più di 7
gg
In questi casi consultare il medico
Il decalogo "Per una vita senza piaghe“
(AIUC)
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Alimentazione
Igiene e protezione della cute
Movimento
Compagnia
Prevenzione
I presidi preventivi
Diagnostica
Rimozione delle cause e cura
Accessibilità e materiali
Percorsi ed assistenza
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Ferite difficili- Prevenzione (2011)