DIFFUSIONE
CRISTIANESIMO
CLASSE 2°D SCIENTIFICO
LICEO “B. CAVALIERI”
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
SVOLTO DA:
AGRATI GIORGIA
D’ALELIO ALESSANDRO
LA SITUAZIONE A QUEI TEMPI
In città come Roma le campagne erano essenziali
perché la città stessa non era produttiva ma aveva
bisogno di territori coltivabili.
Con le invasioni barbariche e le guerre civili le
campagne si spopolarono e i contadini ammassati
in città credevano di trovare una condizione di
vita migliore.
La sovrappopolazione portò a numerose rivolte da
parte della popolazione e dell’esercito a tal punto
che esso stesso saccheggiò le città dell’impero.
L’ARRIVO DEL CRISTIANESIMO
In questi tempi (circa II sec. d.C.) siamo sicuri
della presenza di una chiesa cristiana a Roma.
I cristiani non venivano distinti dagli Ebrei e
solo con la predicazione di San Paolo si arrivò
a una divisione tra le due religioni.
L’espansione di questa nuova religione fu
rapida perché ai romani mancava una
religione solida e praticata che puntava a un
benessere spirituale ultraterreno.
I PROBLEMI DELLA DIFFUSIONE
L’ impero fu indifferente all’espansione cristiana
fino a quando nel 64 d.C. l’imperatore Nerone
appiccò un grande incendio che bruciò più della
metà della città di Roma e diede la colpa ai
cristiani diffondendo brutte voci.
Tra queste le accuse di incesto e cannibalismo
anche se quest’ultima era basata più
sull’ignoranza che sui fatti: loro credevano che i
cristiani avessero fisicamente mangiato e bevuto
il corpo e il sangue di Gesù Cristo nell’ultima
cena.
LE PERSECUZIONI
Gli imperatori cercarono di estirpare il
cristianesimo con la forza ma con pessimi
risultati: infatti si era così esteso che avrebbero
dovuto uccidere buona parte della popolazione
tra ricchi e poveri.
L’ultimo imperatore che tentò di ristabilire i culti
pagani fu l’imperatore Giuliano ma con scarsi
risultati. Il suo successore, l’imperatore Teodosio,
completò l’opera iniziata da Costantino: unificare
l’impero sotto un’unica religione, il cristianesimo.
RELIGIONE UNICA
Nel 380 d.C. Teodosio emanò l’editto di
Tessalonica dichiarando che il Cristianesimo
fosse “universale”, cioè quello fedele alle
disposizioni del concilio di vescovi convocato
da Costantino e tenutosi a Nicea nel 325 d.C.
L’editto di Tessalonica fu l’epilogo di un lungo
processo iniziato con l’editto di Milano.
EDITTO DI MILANO
L'editto di Milano (313 d.C.) dell'imperatore
Costantino concedeva a tutti i cittadini, e
quindi anche ai cristiani, la libertà di
onorare le proprie divinità.
A testimonianza sull’editto di Milano seguito un testo dal
“Il cosiddetto Editto di Milano in Antologia della
letteratura latina, III, a cura di I. Lana e A. Fellin, G.
D’Anna, Messina-Firenze, 1967, pp.393-394” libro della
biblioteca scolastica “Persecuzioni contro i cristiani
nell’impero romano”.
Link: allegato power point cristianesimo.docx
ALTRE TESTIMONIANZE..
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Gli Annales di Tacito: il testo descrive le vicende
tra i cristiani e Nerone dopo l’incendio.
Le Epistulae di Plinio: nel decimo Epistolario
sono descritti i contenuti delle lettere che il
governatore si scambiò con l'imperatore Traiano
sul comportamento da usare con i cristiani.
L’Apologeticum di Tertulliano: un testo in cui
venivano rivendicati i diritti dei cristiani.
FONTI:
“Persecuzioni contro i cristiani nell’impero
romano” a cura di Giacomo Tomaselli.
 www.seieditrice.com
 www.wikipedia.com
 www.luzappy.eu
 www.claudiopenna.it
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SCHEMA: img034.pdf
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