San Gerolamo Nello Studio
Presentazione di Erika N.
4L
1. Dati preliminari
Autore: Antonello Da Messina
Data: 1474 – 1475 circa
Tecnica: Olio su tavola
Dimensioni: 45,7 x 36,2 cm
Tipologia formale: Tavola
rettangolare
Committenza: Sconosciuta
Collocazione:
- Nel 1529 in una collocazione
veneziana
- Nel 1894 viene spostata alla
National Gallery di Londra dove si
trova tutt’ora
2. Lettura
iconografica
Genere iconografico: Genere storico –
Scena religiosa – Funzione
devozionale
Descrizione del soggetto: L’opera
viene incorniciata da una grande
finestra ad arco che si apre sullo
studio di San Gerolamo, (vestito con
abiti cardinali), il quale è intento a
leggere. Lo studio è composto da un
vano rialzato di 3 gradini, immerso in
una costruzione gotica (è presente
l’arco a sesto acuto in alto nel centro)
con un portico rinascimentale a
destra. Sono presenti inoltre 3 bifore
nella parte superiore dello studio.
Vengono rappresentati 4 animali e 2
specie di piante ben distinte con
significati ben precisi.
3. Lettura
iconologica
Simboli e allegorie
IN PRIMO PIANO:
Coturnice: allude alla verità
di Cristo
Pavone: ricorda la Chiesa e
l’onniscienza divina
3. Lettura
iconologica
Simboli e allegorie
A DESTRA:
Gatto: simboleggia il diavolo
2 piante in vaso:
- Un geranio che si riferisce
alla Passione di Cristo
-Un bosso che richiama alla
fede nella Salvezza Divina
3. Lettura
iconologica
Simboli e allegorie
A SINISTRA:
Leone: è il soggetto della parabola in cui San
Gerolamo, senza alcuna paura, aiuta il
povero animale (ferito a una zampa da una
spina) a guarire e questi da quel momento in
avanti divenne il suo ‘animale domestico’ .
“Pensate a questo e voi potrete trovarvi lezioni
di vita. Io credo che non sia stato tanto per la
cura della sua zampa che Dio lo inviò fino a
noi, perché il leone si sarebbe curato senza il
nostro aiuto. Dio ci inviò questo leone per
mostrare quanto la Provvidenza era ansiosa di
farci avere ciò di cui abbiamo bisogno per il
nostro bene”
4. Analisi degli
elementi del
linguaggio visuale
Linea: Definisce le
architetture, è precisa e
realistica. La struttura
compositiva trova il suo
centro nel santo, da cui
partono le linee che portano
alle figure minori.
L’illusione della profondità è
perfetta.
Forme: A differenza degli
altri soggetti presenti
nell’opera, San Gerolamo è
quello con più presenza
fisica, messo in rialzo per
sottolineare la sua grande
importanza nella storia
della religione.
4. Analisi degli
elementi del
linguaggio visuale
Colori: Prevalgono i colori caldi. Il
colore è policromo, basato
principalmente su toni caldi e sul
marrone chiaro in particolare. La
stesura inoltre è precisa e
realistica.
Spazio: La presenza della cornice
esterna è un espediente
compositivo, per oggettivare lo
spazio della rappresentazione,
allontanandolo e distinguendolo
dallo spettatore. Lo scrittoio e la
libreria sovrastante appaiono ben
organizzati, con gli arredi, gli
scaffali e altri oggetti più piccoli. I
libri aperti sulle mensole sembrano
disporsi così per misurare la
profondità della rientranza. Il
pavimento a piastrelle geometriche
è perfetto nei suoi giochi di luce e
ombra che variano a seconda della
fonte di illuminazione
4. Analisi degli
elementi del
linguaggio visuale
Luce: l’uso è molto complesso
Le luci provengono: dall’arco
centrale che puntano verso il
Santo (in particolare verso le
mani e il libro); da una serie di
aperture sulla parete di sfondo,
in particolare da due finestre
nella metà inferiore, che
rischiarano rispettivamente un
vano a sinistra e un portico a
destra; e da tre bifore che
illuminano le volte. Queste varie
fondi di illuminazione rendono
completa l’illusione di realismo.
Stile: In quest’opera vengono
utilizzati alcuni dettagli dell’arte
fiamminga, forme d’arte
dell’architettura catalana e la
prospettiva.
Scarica

San Gerolamo Nello Studio