LA VALUTAZIONE DALLA PROGRAMMAZIONE ALLA VERIFICA Questo lavoro è frutto di una esperienza di 26 anni d’insegnamento Contiene suggerimenti che possono essere utili alle giovani leve, con note personali tratte dal quotidiano. 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA COSTRUIRE UNA UNITA’ DIDATTICA UNITA' DIDATTICA OBIETTIVO GENERALE OBIETTIVO INTERMEDIO PREREQUISITO CONTENUTI COLLEGAMENTI CON LE ALTRE DISCIPLINE METODOLOGIA TEMPI VERIFICHE VALUTAZIONE OBIETTIVI SPECIFICI FORMATIVI CONOSCENZA COMPRENSIONE SINTESI VALUTAZIONE APPLICAZIONE ANALISI STRUMENTI VEDI L’ESEMPIO DI COME SI COSTRUISCE UNA UNITA’’ DIDATTICA 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA FASE TERMINALE DELL’U.D. GLI ALUNNI HANNO RAGGIUNTO L’OBIETTIVO PREFISSATO? NO FASE DI RECUPERO CON INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI SI PASSARE ALL’U.D. SUCCESSIVA 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA CLASSIFICAZIONE DELLE PROVE 1 TEMA SOGGETTIVE Prove a stimolo aperto e risposta aperta VANTAGGI SAGGIO INTERROGAZIONE O DIALOGO LIMITI MISURANO: •Il modo di esprimersi •L’organizzazione delle conoscenze •Le capacità di argomentare Sono scarsamente strutturate. •Non hanno modalità di lettura predeterminata. Non hanno un’interpretazione univoca. •Si rilevano abilità che hanno peso specifico diverso ma non vengono compiute opportune distinzioni di peso specifico delle risposte. •La differenza delle domande comporta quasi sempre una differenza della qualità e della quantità delle risposte. Come porre rimedio ai limiti Si può rendere più sistematica la valutazione utilizzando griglie per la registrazione analitica delle abilità e delle conoscenze. 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA CLASSIFICAZIONE DELLE PROVE 2 Test a scelta multipla Strutturate:Prove a stimolo chiuso e risposta chiuso Corrispondenze Completamenti OGGETTIVE: Problemi ed esercizi Semistrutturate:Prove a stimolo chiuso e risposta aperta aperta VANTAGGI •Permettono di rilevare abilità complesse (discriminare, mettere in relazione, applicare concetti in situazioni nuove) •Consentono in modo univoco d’interpretare risposte predeterminate •Consentono giudizi univocamente definibili e indipendenti dal soggetto, dal tempo e dal luogo della somministrazione •Consentono di operare un confronto tra le conoscenze possedute da due o più allievi o gruppi di allievi. Saggi brevi Riassunti con una chiave interpretativa LIMITI Non è possibile risalire al processo mentale messo in atto, es. (la risposta può essere esatta ma il ragionamento sbagliato) Non si possono misurare tutti gli aspetti dell’apprendimento Come porre rimedio ai limiti •Aumentare il numero degli item •Alternare prove oggettive a quelle tradizionali •Permettono di indagare su una parte molta ampia del programma sia come contenuto che capacità PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA 22/11/2002 REQUISITI DELLE PROVE 1 Ogni tipo di prova deve rispondere ai seguenti requisiti: VALIDITÀ: in quanto deve essere rispondente all’obiettivo da perseguire. ATTENDIBILITÀ: la prova deve essere interpretata in modo univoco e dare una misurazione valutativa costante, chiunque la somministri. 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA REQUISITI DELLE PROVE 2 Per rispondere ai requisiti di validità e attendibilità ogni prova deve: •Rispondere agli obiettivi prefissati se si tratta di una verifica sommativa oppure ai descrittori di un obiettivo se si tratta di una verifica formativa. •Avere un punteggio prestabilito sia del singolo item sia dell’intera prova •Contenere difficoltà graduali permettendo a tutti gli alunni di eseguire la prova. •Essere confrontata ai livelli di partenza per registrare i miglioramenti •Essere corretta in breve tempo per stabilire, tempestivamente, prove di recupero dell’abilità. •Contenere un giudizio analitico: per permettere all’alunno di conoscere la sua reale situazione formativa. 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA PROVA SOGGETTIVE TEMA – SAGGI – INTERROGAZIONI o DIALOGO Queste prove sono soggettive perché non hanno un’unica chiave di lettura e di misurazione ma sono determinati dal soggetto che li esamina. Analizziamo il <<TEMA>>. Premessa Nel corso del terzo anno dell’Istituto tecnico l’insegnante di lettere, giudicava sempre insufficiente i miei temi d’italiano. In occasione di un concorso, indetto dalle Poste Italiane, il mio tema, corretto da una commissione, si aggiudicò il primo premio. La beffa l’ebbi dall’insegnante di lettere che, al termine dello stesso anno scolastico, mise un bel <<3>> in italiano scritto. Quest’esperienza, chiarisce quanto una prova del tipo soggettiva può compromettere, nell’alunno, la valutazione di un percorso formativo, la fiducia in se e il rapporto empatico con il docente. Per valutare il <<TEMA>> o una interrogazione o un dialogo si può ridurre l’indice di soggettività e accrescere quello di fedeltà, della valutazione, prefissando una griglia d’indicatori, corrispondenti agli obiettivi che si vogliono valutare. SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI Questa scheda va fotocopiata per ogni alunno; la compilazione avviene segnando con una crocetta ‘alternativa SI/NO o barrando gli appositi quadratini. La scheda esamina le diverse competenze sottese all’obiettivo saper scrivere. 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA PROVE SOGGETTIVE INTERROGAZIONI o DIALOGO L’interrogazione è sempre un momento critico perché rischia di compromettere il rapporto empatico tra l’alunno e l’insegnante. Nell’interrogazione giocano diversi fattori: •Il tempo L’emotività dell’alunno •L’abilità dell’allievo nella comunicazione verbale •L’esigenza di verificare la conoscenza dei contenuti Il tempo è un fattore che influenza, a volte, negativamente l’interrogazione perché in dieci minuti non è possibile valutare con ponderatezza la conoscenza dei contenuti di uno o più allievi. Alcune volte ho voluto sperimentare un’interrogazione di gruppo con quattro allievi. In questi casi mi sono resa conto che, il più delle volte, un allievo prevale sugli altri solo per la sua buona capacità di comunicare impedendo gli altri di esprimersi. Ciò capita anche con interrogazioni con coppie di allievi. Il docente, in questo caso, è indotto a valutare positivamente un allievo che abbia una proprietà di linguaggio ma scarsa conoscenza dei contenuti e negativamente l’altro che ha una buona conoscenza dei contenuti e una carente abilità nell’esposizione condizionata o dalla timidezza o dalla povertà lessicale. 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA PROVE OGGETTIVE V/F Questo tipo di prova richiede, all’alunno, di rispondere con una crocetta su V se la proposizione è vera oppure su F se è falsa. Nel costruire tale tipo di prova, non bisogna scrivere proposizioni con doppia negazione rendendone difficile nella comprensione. Il più comune pregiudizio che si presenta per questo tipo di prova, è che l’alunno ha la probabilità del 50% di rispondere esattamente. A tale inconveniente si può ovviare aumentando gli item e inserirne alcuni che siano la contrapposizione di altri. Al termine dell’attività didattica relativa al “Teorema di Pitagora” ho preparato una verifica <<Tabella 1>>. Nella tabella sono evidenziati, con colori diversi, gl’item contrapposti che garantiscono, al docente, una bassa percentuale che l’alunno risponda positivamente solo per caso. 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA PROVE OGGETTIVE COMPLETAMENTI Questo tipo di verifica vuole che l’alunno completi un brano in cui sono omessi dei termini. Per rendere valida e attendibile la prova, bisogna che si rispettino le seguenti regole: 1. I termini mancanti non devono impedire la chiave di lettura del brano 2. Il numero dei termini, a disposizione, devono essere superiori a quelli richiesti, per evitare gli incastri dopo l’individuazione dei primi due. 3. Per ogni termine da inserire darne due opportunità di scelta, di cui una esatta e l’altra analoga VEDI L’ESEMPIO 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA PROVE OGGETTIVE CORRISPONDENZE Questo tipo di verifica vuole che l’alunno ricerchi corrispondenze biunivoche tra due serie di dati. Per costruire un test valido e attendibile le due serie non devono essere di uguale numero. Tale metodo evita che l’alunno, dopo l’individuazione dei primi due, incastri le altre corrispondenze. Vedi l’esempio 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA PROVE OGGETTIVE SCELTE MULTIPLE Questo tipo di verifica vuole che l’alunno ricerchi una o due risposte giuste tra 4 o 5 alternative. Nel costruire un test valido e attendibile gli item devono: •Essere in accordo grammaticale per renderli leggibili, di seguito, alla domanda. •Essere semplici e chiari •Non contenere una doppia negazione •Essere tutti della stessa lunghezza oppure uguale a due a due •Contenere informazioni strettamente necessarie. Gli item distrattori (opzioni di risposte non esatte) devono essere: credibili VEDI ALCUNI ESEMPI 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA COMPLETAMENTI Questo tipo di verifica vuole che l’alunno completi un brano in cui sono omessi dei termini. Per rendere valida e attendibile la prova, bisogna che si rispettino le seguenti regole: •I termini mancanti non devono impedire la chiave di lettura del brano •Il numero dei termini, a disposizione, devono essere superiori a quelli richiesti, per evitare gli incastri dopo l’individuazione dei primi due. • Per ogni termine da inserire darne due opportunità di scelta, di cui una esatta e l’altra analoga ESEMPIO Completa il brano con i termini sotto elencati: SISTEMA NERVOSO, SISTEMA MUSCOLARE, OSSA, MUSCOLI, ENDOSCHELETRO, MOVIMENTI, CONTRAZIONE, RILASSAMENTO, VERTEBRATO, ARTICOLAZIONE, LEGAMENTI. MAMMIFERO, ARTO, DIREZIONI, TENDINI, Lo scheletro di un ………………………….è formato da diverse…………………. e numerosi muscoli che permettono i …………………………. nelle diverse …………………………. .I ………………………….si attaccano all’osso per mezzo dei …………………………. Tutti i movimenti dei muscoli sono sotto controllo del …………………………. 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA Vero o Falso? Preposizione V F 1 Il teorema di Pitagora si applica a tutti i triangoli X 2 a2 X 3 Il teorema di Pitagora è valido solo per i triangoli equilateri X 4 13 ; 5 ; 12 non è una terna pitagorica X 5 Il teorema di Pitagora non è valido per i triangoli isosceli X 6 a2= 7 Il teorema di Pitagora è valido solo per i triangoli rettangoli 8 17 ; 9 ; 15 è una terna pitagorica 9 a2 > b2 + c2 10 Una terna pitagorica è una terna di triangoli rettangoli 11 c1 =20 c2 =21 i= 29 X 12 Una terna pitagorica primitiva è una terna di numeri primi tra loro X 13 La somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti, di un triangolo rettangolo, è maggiore dell’area costruita sull’ipotenusa X 14 In ogni terna pitagorica il numero maggiore è uguale alla somma degli altri due numeri X 15 Il lato del rombo è il cateto maggiore di uno dei triangoli formati dalle diagonali X 16 La somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti, di un triangolo rettangolo, è uguale dell’area costruita sull’ipotenusa X 17 La diagonale di un quadrato è anche l’ipotenusa dei due triangoli rettangoli in cui è suddiviso il quadrato X 18 La somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti, di un triangolo rettangolo, è minore dell’area costruita sull’ipotenusa 19 L’altezza di un triangolo isoscele è anche il cateto maggiore dei due triangoli X 20 Il lato del rombo è l’ipotenusa di uno dei triangoli formati dalle diagonali X 21 Da una terna pitagorica non se ne possono ricavare altre X 22 L’altezza di un triangolo isoscele è anche il cateto minore dei due triangoli rettangoli in cui è suddiviso X 23 Il teorema di Pitagora è un caso particolare di equivalenza 24 Il teorema di Pitagora si applica a qualsiasi figura purché siano tracciati segmenti tali da formare triangoli rettangoli < b2 25 + c2 b2= 144 c2 =169 25 Utilizzando le terne di numeri (misure dei lati) si può verificare se un triangolo è rettangolo oppure no 26 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA L’altezza di un triangolo isoscele è anche il cateto maggiore dei due triangoli rettangoli in cui è suddiviso X X X X X X X X 22/11/2002 X X CORRISPONDENZE Questo tipo di verifica vuole che l’alunno ricerchi corrispondenze biunivoche tra due serie di dati.Per costruire un test valido e attendibile le due serie non devono essere di uguale numero. Tale metodo evita che l’alunno, dopo l’individuazione dei primi due, incastri le altre corrispondenze. 1 HCl A ACQUA OSSIGENATA 2 NaOH B OSSIDO DI MERCURIO 3 H2O C AMMONIACA 4 NaCl D SOLFURO DI FERRO 5 CuSO4 E ANIDRIDE CARBONICA 6 NH3 F CLORURO DI FERRO 7 CO2 G ACQUA 8 HgO H SOLFATO DI RAME 9 FeS I CLORURO DI SODIO J SOLFATO DI FERRO K ACIDO CLORIDRICO L IDROSSIDO DI SODIO SOLUZIONE: 1K, 2L, 3G, 4I, 5H, 6C, 7E, 8B, 9D 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA SCELTE MULTIPLE ESEMPIO N°1 I muscoli che si contraggono indipendenti dalla nostra volontà sono: A) Bicipite e tricipite B) Muscolo cardiaco e muscoli viscerali C) Estensori e flessori D) I muscoli pellicciai ESEMPIO N°2 Il liquido sinoviale nelle articolazioni è A) B) C) D) Un liquido che rende più agevole i movimenti articolari Un liquido che si forma in caso d’infezione articolare Un liquido che si forma in caso d’infezione articolare solo negli anziani Un liquido che rende più agevole i movimenti solo negli anziani ESEMPIO N°3 1. La relazione che lega tre numeri x, y e z per ottenere una terna pitagorica è: A) z2 = y2 – x2 B) 2z = 2x + 2z C) z2 = x2 + y2 D) z2 = x2 - y2 Se a è la misura dell’ipotenusa di un triangolo rettangolo e b e c sono le misure dei suoi cateti, per trovare a, sapendo b e c, si usa la formula: 2. A) a = 2b 2c B) a = b2 c2 C) a = b2 c2 D) a = 2b 2c 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI Questa scheda va fotocopiata una per ogni alunno; la compilazione avviene segnando con una crocetta ‘alternativa SI/NO o barrando gli appositi quadratini. La scheda esamina le diverse competenze sottese all’obiettivo saper scrivere. A) COMPETENZA IDEATIVA E TESTUALE Sceglie adeguatamente 1 Rispetto allo scopo, al destinatario e all’oggetto del testo forma testuale SI NO registro SI NO Idea centrale poco chiara SI NO Idea centrale poco significativa rispetto allo scopo Molti luoghi comuni Idea centrale chiara e significativa 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI A) COMPETENZA IDEATIVA E TESTUALE 2 Rispetto alla struttura del testo Le idee secondarie non sono collegate a quella centrale Le idee secondarie non sono significative La struttura è poco equilibrata (troppo spazio alle informazioni meno importanti) Ci sono informazioni ripetute Mancano informazioni essenziali Le informazioni non sono raggruppate in modo adeguato Non è chiaro il rapporto fra una unità informativa e la successiva Non è chiaro il rapporto fra una unità informativa e la successiva Organizza il testo in paragrafi costruiti intorno alle idee centrali SI NO 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI C) COMPETENZA SEMANTICA 3. Lessico D) COMPETENZA TECNICA 4. Padronanza codice grafica del Usa termini sbagliati Usa termini generici Usa termini di registro inadeguato Usa termini non appartenenti al sottocodice scelto Ripete più volte gli stessi termini senza variare Usa termini sufficientemente appropriati Scrive con grafia chiara e comprensibile SI NO Dà un’impaginazione adeguata al testo SI NO 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI E) COMPETENZA SINTATTICA Struttura periodi delle frasi e dei Frasi incomplete Eccessivo uso della paratassi Periodi senza frase principale Uso scorretto della referenza pronominale Errori nei tempi e nei modi verbali Mancata concordanza (soggettoverbo, aggettivo-nome) Frasi ambigue Punteggiatura mancante o usata in modo errato Nessun errore di rilievo 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI F) Errori ortografici Plurali sbagliati Maiuscolo (uso errato) Errori di grafia riguardanti doppio digrammi altri Uso errato o omissioni dell’accento Uso errato o omissione dell’apostrofo Errori nella <<a capo>> Numero complessivo degli errori ortografici PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA 22/11/2002 UNITA’ DIDATTICA ENTI GEOMETRICI 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA OBIETTIVI OBIETTIVO GENERALE: Avvio del processo di matematizzazione della realtà attraverso l’osservazione degli oggetti e la loro proprietà. OBIETTIVO INTERMEDIO: Sviluppare le capacità di osservazione, riflessione, classificazione come ricerca della precisione. PREREQUISITI: Gli alunni devono sapere: operare con le quattro operazioni nell’insieme N dei numeri naturali il sistema metrico decimale Gli alunni devono saper fare: usare gli strumenti della geometria operare confronti osservare la PATRIZIA realtà SANNINO – GEROLAMO SCORZA 22/11/2002 OBIETTIVI SPECIFICI FORMATIVI CONOSCERE conoscere il linguaggio geometrico riconoscere nell’ambito del reale gli enti geometrici conoscere i multipli e sottomultipli dei segmenti conoscere la tecnica di misurazione di un segmento conoscere gli enti geometrici fondamentali: punto linea retta segmento semiretta piano COMPRENDERE • distinguere i vari tipi di segmenti: adiacenti consecutivi coincidenti •dimostrare la congruenza dei segmenti APPLICARE •eseguire somme e differenze di segmenti •applicare principi in situazioni problematiche tratti dal reale •verificare l’applicazione dei principi •utilizzare il linguaggio dei simboli •utilizzre le lettere opportune per descrivere gli enti geometrici PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA 22/11/2002 OBIETTIVI SPECIFICI FORMATIVI ANALIZZARE • ricercare relazioni tra operazioni e strutture equivalenti •distinguere vari tipi di linee nelle diverse situazioni SINTETIZZARE costruire modelli matematici •costruire con strumenti con strumenti di misura multipli e sottomultipli di segmenti •rappresentare graficamente i segmenti in relazione alla situazione proposta •rappresentare su un piano cartesiano punti e segmenti • VALUTARE •confrontare segmenti con strumenti di misura •valutare la maggiore o minore distanza tra due punti su una cartina 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA CONTENUTI e METODOLOGIA CONTENUTI : •punto-linea-retta-segmento-semiretta-piano •confronto di segmenti •operazioni con i segmenti •distanza tra due punti - punto medio di un segmento •lunghezza di un segmento e relativa misurazione METODOLOGIA : Gli alunni verranno avviati a saper distinguere fra gli oggetti del mondo reale e i modelli astratti ( solido, superficie, linea e punto) di cui gli oggetti sono soltanto immagini. Essi dovranno inoltre conoscere e saper disegnare le varie figure geometriche costruendone anche modelli materiali. La presentazione e il chiarimento dei vari concetti geometrici deriverà dall’osservazione degli oggetti che li circondano. La classificazione delle figure geometriche verrà fatta servendosi di piegature di fogli, di modelli, di fogli di cartoncino e di altri semplici materiali che possono agevolare la comprensione e la conoscenza. Quando se ne presenterà l’occasione sarà opportuno avviare gli alunni all’uso di riga, squadra e compasso. 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA STRUMENTI e TEMPI STRUMENTI: •lezione interattiva alunno-docente / alunno-alunno •lavori di gruppo • libro di testo •lavagna luminosa •cartelloni •questionari predefiniti •lucidi TEMPI : 6 ore di lezione interattiva 4 ore per le verifiche 22/11/2002 PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA OBIETTIVI DELLA SCHEDA DI VALUTAZIONE OBIETTIVO N°1 : Conoscenza degli elementi propri della disciplina DESCRITTORI 1. 2. 3. conosce gli enti geometrici fondamentali: punto-linea-retta-segmento-semiretta- piano conosce i multipli e sottomultipli dei segmenti distinguere i vari tipi di segmenti: adiacenti-consecutivi-coincidenti OBIETTIVO N°2: Osservazioni di fatti, individuazione e applicazione di relazioni, proprietà e procedimenti DESCRITTORI 1. 2. 3. 4. conosce la tecnica di misurazione di un segmento riconosce nell’ambito del reale le forme geometriche dimostra la congruenza dei segmenti esegue le quattro operazioni con i segmenti OBIETTIVO N°3: identificazione e comprensione di problemi , formulazione di ipotesi e di soluzione e di soluzione e loro verifica DESCRITTORI 1. 2. applica principi in situazioni problematiche tratti dal reale verifica l’applicazione di principi OBIETTIVO N°4 Comprensione ed uso dei linguaggi specifici DESCRITTORI 1. 2. conosce il linguaggio geometrico utilizza il linguaggio dei simboli PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA 22/11/2002