LA VALUTAZIONE
DALLA PROGRAMMAZIONE ALLA VERIFICA
Questo lavoro è frutto di una esperienza di 26 anni
d’insegnamento
Contiene suggerimenti che possono essere utili
alle giovani leve, con note personali tratte dal
quotidiano.
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
COSTRUIRE UNA
UNITA’ DIDATTICA
UNITA' DIDATTICA
OBIETTIVO
GENERALE
OBIETTIVO
INTERMEDIO
PREREQUISITO
CONTENUTI
COLLEGAMENTI
CON
LE ALTRE
DISCIPLINE
METODOLOGIA
TEMPI
VERIFICHE
VALUTAZIONE
OBIETTIVI
SPECIFICI
FORMATIVI
CONOSCENZA
COMPRENSIONE
SINTESI
VALUTAZIONE
APPLICAZIONE
ANALISI
STRUMENTI
VEDI L’ESEMPIO DI COME SI COSTRUISCE UNA
UNITA’’ DIDATTICA
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
FASE TERMINALE DELL’U.D.
GLI ALUNNI HANNO RAGGIUNTO
L’OBIETTIVO PREFISSATO?
NO
FASE DI RECUPERO
CON INTERVENTI
INDIVIDUALIZZATI
SI
PASSARE ALL’U.D. SUCCESSIVA
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
CLASSIFICAZIONE DELLE PROVE 1
TEMA
SOGGETTIVE
Prove a stimolo aperto e
risposta aperta
VANTAGGI
SAGGIO
INTERROGAZIONE O DIALOGO
LIMITI
MISURANO:
•Il modo di esprimersi
•L’organizzazione
delle conoscenze
•Le capacità di
argomentare
Sono scarsamente strutturate.
•Non hanno modalità di lettura predeterminata. Non
hanno un’interpretazione univoca.
•Si rilevano abilità che hanno peso specifico
diverso
ma
non
vengono
compiute
opportune
distinzioni di peso specifico delle risposte.
•La differenza delle domande comporta quasi sempre
una differenza della qualità e della quantità
delle risposte.
Come porre rimedio ai limiti
Si può rendere più sistematica la valutazione
utilizzando griglie per la registrazione
analitica delle abilità e delle conoscenze.
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
CLASSIFICAZIONE DELLE PROVE 2
Test a scelta multipla
Strutturate:Prove a stimolo chiuso
e risposta chiuso
Corrispondenze
Completamenti
OGGETTIVE:
Problemi ed esercizi
Semistrutturate:Prove a stimolo
chiuso e risposta aperta aperta
VANTAGGI
•Permettono di rilevare abilità
complesse (discriminare, mettere in
relazione, applicare concetti in
situazioni nuove)
•Consentono in modo univoco
d’interpretare risposte
predeterminate
•Consentono giudizi univocamente
definibili e indipendenti dal
soggetto, dal tempo e dal luogo della
somministrazione
•Consentono di operare un confronto
tra le conoscenze possedute da due o
più allievi o gruppi di allievi.
Saggi brevi
Riassunti con una chiave interpretativa
LIMITI
Non è possibile risalire al processo mentale messo in atto, es. (la risposta può
essere esatta ma il ragionamento sbagliato)
Non si possono misurare tutti gli aspetti dell’apprendimento
Come porre rimedio ai limiti
•Aumentare il numero degli item
•Alternare prove oggettive a quelle
tradizionali
•Permettono di indagare su una
parte molta ampia del programma
sia come contenuto che capacità PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
22/11/2002
REQUISITI DELLE PROVE 1
Ogni tipo di prova deve rispondere ai seguenti requisiti:
VALIDITÀ: in quanto deve essere rispondente
all’obiettivo da perseguire.
ATTENDIBILITÀ: la prova deve essere interpretata in
modo univoco e dare una misurazione valutativa
costante, chiunque la somministri.
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
REQUISITI DELLE PROVE 2
Per rispondere ai requisiti di validità e attendibilità ogni
prova deve:
•Rispondere agli obiettivi prefissati se si tratta di una verifica sommativa oppure
ai descrittori di un obiettivo se si tratta di una verifica formativa.
•Avere un punteggio prestabilito sia del singolo item sia dell’intera prova
•Contenere difficoltà graduali permettendo a tutti gli alunni di eseguire la
prova.
•Essere confrontata ai livelli di partenza per registrare i miglioramenti
•Essere corretta in breve tempo per stabilire, tempestivamente, prove di recupero
dell’abilità.
•Contenere un giudizio analitico: per permettere all’alunno di conoscere la sua
reale situazione formativa.
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
PROVA SOGGETTIVE
TEMA – SAGGI – INTERROGAZIONI o DIALOGO
Queste prove sono soggettive perché non hanno un’unica chiave di lettura e
di misurazione ma sono determinati dal soggetto che li esamina.
Analizziamo il
<<TEMA>>.
Premessa
Nel corso del terzo anno dell’Istituto tecnico l’insegnante di lettere, giudicava
sempre insufficiente i miei temi d’italiano. In occasione di un concorso, indetto
dalle Poste Italiane, il mio tema, corretto da una commissione, si aggiudicò il primo
premio. La beffa l’ebbi dall’insegnante di lettere che, al termine dello stesso anno
scolastico, mise un bel <<3>> in italiano scritto. Quest’esperienza, chiarisce quanto
una prova del tipo soggettiva può compromettere, nell’alunno, la valutazione di un
percorso formativo, la fiducia in se e il rapporto empatico con il docente.
Per valutare il <<TEMA>> o una interrogazione o un dialogo si può ridurre l’indice di
soggettività e accrescere quello di fedeltà, della valutazione, prefissando una griglia
d’indicatori, corrispondenti agli obiettivi che si vogliono valutare.
SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI
SCRITTI
Questa scheda va fotocopiata per ogni alunno; la compilazione
avviene segnando con una crocetta ‘alternativa SI/NO o
barrando gli appositi quadratini. La scheda esamina le
diverse competenze sottese all’obiettivo saper scrivere.
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
PROVE SOGGETTIVE
INTERROGAZIONI o DIALOGO
L’interrogazione è sempre un momento critico perché rischia di compromettere il rapporto
empatico tra l’alunno e l’insegnante.
Nell’interrogazione giocano diversi fattori:
•Il tempo L’emotività dell’alunno
•L’abilità dell’allievo nella comunicazione verbale
•L’esigenza di verificare la conoscenza dei contenuti
Il tempo è un fattore che influenza, a volte, negativamente l’interrogazione perché in
dieci minuti non è possibile valutare con ponderatezza la conoscenza dei contenuti di uno
o più allievi.
Alcune volte ho voluto sperimentare un’interrogazione di gruppo con quattro allievi. In
questi casi mi sono resa conto che, il più delle volte, un allievo prevale sugli altri
solo per la sua buona capacità di comunicare impedendo gli altri di esprimersi. Ciò capita
anche con interrogazioni con coppie di allievi. Il docente, in questo caso, è indotto a
valutare positivamente un allievo che abbia una proprietà di linguaggio ma scarsa
conoscenza dei contenuti e negativamente l’altro che ha una buona conoscenza dei contenuti
e una carente abilità nell’esposizione condizionata o dalla timidezza o dalla povertà
lessicale.
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
PROVE OGGETTIVE
V/F
Questo tipo di prova richiede, all’alunno, di rispondere con una crocetta su V se
la proposizione è vera oppure su F se è falsa.
Nel costruire tale tipo di prova, non bisogna scrivere proposizioni con doppia
negazione rendendone difficile nella comprensione.
Il più comune pregiudizio che si presenta per questo tipo di prova, è che l’alunno
ha la probabilità del 50% di rispondere esattamente. A tale inconveniente si può
ovviare aumentando gli item e inserirne alcuni che siano la contrapposizione di
altri.
Al termine dell’attività didattica relativa al “Teorema di Pitagora” ho preparato
una verifica <<Tabella 1>>.
Nella tabella sono evidenziati, con colori diversi,
gl’item contrapposti che garantiscono, al docente, una bassa percentuale che
l’alunno risponda positivamente solo per caso.
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
PROVE OGGETTIVE
COMPLETAMENTI
Questo tipo di verifica vuole che l’alunno completi un brano in cui sono omessi dei
termini.
Per rendere valida e attendibile la prova, bisogna che si rispettino le seguenti
regole:
1.
I termini mancanti non devono impedire la chiave di lettura del brano
2.
Il numero dei termini, a disposizione, devono essere superiori a quelli
richiesti, per evitare gli incastri dopo l’individuazione dei primi due.
3.
Per ogni termine da inserire darne due opportunità di scelta, di cui una esatta
e l’altra analoga
VEDI L’ESEMPIO
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
PROVE OGGETTIVE
CORRISPONDENZE
Questo tipo di verifica vuole che l’alunno ricerchi corrispondenze biunivoche tra due
serie di dati. Per costruire un test valido e attendibile le due serie non devono
essere di uguale numero. Tale metodo evita che l’alunno, dopo l’individuazione dei
primi due, incastri le altre corrispondenze. Vedi
l’esempio
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
PROVE OGGETTIVE
SCELTE MULTIPLE
Questo tipo di verifica vuole che l’alunno ricerchi una o due risposte giuste
tra 4 o 5 alternative.
Nel costruire un test valido e attendibile gli item devono:
•Essere in accordo grammaticale per renderli leggibili, di seguito, alla
domanda.
•Essere semplici e chiari
•Non contenere una doppia negazione
•Essere tutti della stessa lunghezza oppure uguale a due a due
•Contenere informazioni strettamente necessarie.
Gli item distrattori (opzioni di risposte non esatte) devono essere: credibili
VEDI ALCUNI ESEMPI
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
COMPLETAMENTI
Questo tipo di verifica vuole che l’alunno completi un brano in cui sono
omessi dei termini.
Per rendere valida e attendibile la prova, bisogna che si rispettino le
seguenti regole:
•I termini mancanti non devono impedire la chiave di lettura del brano
•Il numero dei termini, a disposizione, devono essere superiori a quelli
richiesti, per evitare gli incastri dopo l’individuazione dei primi due.
• Per ogni termine da inserire darne due opportunità di scelta, di cui una
esatta e l’altra analoga
ESEMPIO
Completa il brano con i termini sotto elencati:
SISTEMA NERVOSO, SISTEMA MUSCOLARE, OSSA, MUSCOLI,
ENDOSCHELETRO,
MOVIMENTI, CONTRAZIONE,
RILASSAMENTO,
VERTEBRATO, ARTICOLAZIONE, LEGAMENTI.
MAMMIFERO,
ARTO,
DIREZIONI, TENDINI,
Lo scheletro di un ………………………….è formato da diverse…………………. e numerosi muscoli
che permettono i …………………………. nelle diverse …………………………. .I ………………………….si
attaccano all’osso per mezzo dei ………………………….
Tutti i movimenti dei muscoli sono sotto controllo del ………………………….
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
Vero o Falso?
Preposizione
V
F
1
Il teorema di Pitagora si applica a tutti i triangoli
X
2
a2
X
3
Il teorema di Pitagora è valido solo per i triangoli equilateri
X
4
13 ; 5 ; 12 non è una terna pitagorica
X
5
Il teorema di Pitagora non è valido per i triangoli isosceli
X
6
a2=
7
Il teorema di Pitagora è valido solo per i triangoli rettangoli
8
17 ; 9 ; 15 è una terna pitagorica
9
a2 > b2 + c2
10
Una terna pitagorica è una terna di triangoli rettangoli
11
c1 =20 c2 =21 i= 29
X
12
Una terna pitagorica primitiva è una terna di numeri primi tra loro
X
13
La somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti, di un triangolo rettangolo, è maggiore dell’area costruita sull’ipotenusa
X
14
In ogni terna pitagorica il numero maggiore è uguale alla somma degli altri due numeri
X
15
Il lato del rombo è il cateto maggiore di uno dei triangoli formati dalle diagonali
X
16
La somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti, di un triangolo rettangolo, è uguale dell’area costruita sull’ipotenusa
X
17
La diagonale di un quadrato è anche l’ipotenusa dei due triangoli rettangoli in cui è suddiviso il quadrato
X
18
La somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti, di un triangolo rettangolo, è minore dell’area costruita sull’ipotenusa
19
L’altezza di un triangolo isoscele è anche il cateto maggiore dei due triangoli
X
20
Il lato del rombo è l’ipotenusa di uno dei triangoli formati dalle diagonali
X
21
Da una terna pitagorica non se ne possono ricavare altre
X
22
L’altezza di un triangolo isoscele è anche il cateto minore dei due triangoli rettangoli in cui è suddiviso
X
23
Il teorema di Pitagora è un caso particolare di equivalenza
24
Il teorema di Pitagora si applica a qualsiasi figura purché siano tracciati segmenti tali da formare triangoli rettangoli
<
b2
25
+
c2
b2=
144
c2
=169
25
Utilizzando le terne di numeri (misure dei lati) si può verificare se un triangolo è rettangolo oppure no
26
PATRIZIA
SANNINO
– GEROLAMO
SCORZA
L’altezza di un triangolo
isoscele è anche
il cateto maggiore
dei due triangoli rettangoli
in cui è suddiviso
X
X
X
X
X
X
X
X
22/11/2002
X
X
CORRISPONDENZE
Questo tipo di verifica vuole che l’alunno ricerchi corrispondenze
biunivoche tra due serie di dati.Per costruire un test valido e
attendibile le due serie non devono essere di uguale numero. Tale metodo
evita che l’alunno, dopo l’individuazione dei primi due, incastri le altre
corrispondenze.
1
HCl
A
ACQUA OSSIGENATA
2
NaOH
B
OSSIDO DI MERCURIO
3
H2O
C
AMMONIACA
4
NaCl
D
SOLFURO DI FERRO
5
CuSO4
E
ANIDRIDE CARBONICA
6
NH3
F
CLORURO DI FERRO
7
CO2
G
ACQUA
8
HgO
H
SOLFATO DI RAME
9
FeS
I
CLORURO DI SODIO
J
SOLFATO DI FERRO
K
ACIDO CLORIDRICO
L
IDROSSIDO DI SODIO
SOLUZIONE: 1K, 2L, 3G, 4I, 5H, 6C, 7E, 8B, 9D
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
SCELTE MULTIPLE
ESEMPIO N°1
I muscoli che si contraggono indipendenti dalla nostra volontà sono:
A) Bicipite e tricipite
B) Muscolo cardiaco e muscoli viscerali
C) Estensori e flessori
D) I muscoli pellicciai
ESEMPIO N°2
Il liquido sinoviale nelle articolazioni è
A)
B)
C)
D)
Un liquido che rende più agevole i movimenti articolari
Un liquido che si forma in caso d’infezione articolare
Un liquido che si forma in caso d’infezione articolare solo negli anziani
Un liquido che rende più agevole i movimenti solo negli anziani
ESEMPIO N°3
1.
La relazione che lega tre numeri x, y e z per ottenere una terna pitagorica è:
A) z2 = y2 – x2 B) 2z = 2x + 2z C) z2 = x2 + y2 D) z2 = x2 - y2
Se a è la misura dell’ipotenusa di un triangolo rettangolo e
b e c sono le misure dei suoi cateti, per trovare a, sapendo b e
c, si usa la formula:
2.
A) a =
2b  2c B) a =
b2  c2
C) a =
b2  c2
D) a =
2b  2c
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
Questa scheda va fotocopiata una per ogni alunno; la compilazione avviene segnando
con una crocetta ‘alternativa SI/NO o barrando gli appositi quadratini. La scheda
esamina le diverse competenze sottese all’obiettivo saper scrivere.
A) COMPETENZA IDEATIVA E TESTUALE
Sceglie adeguatamente
1 Rispetto allo
scopo, al destinatario e
all’oggetto del testo
forma testuale
SI
NO
registro
SI
NO
Idea centrale poco chiara
SI
NO
Idea centrale poco significativa rispetto
allo scopo

Molti luoghi comuni

Idea centrale chiara e significativa

22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
A) COMPETENZA IDEATIVA E TESTUALE
2 Rispetto alla
struttura del testo
Le idee secondarie non sono collegate a
quella centrale

Le idee secondarie non sono significative

La struttura è poco equilibrata (troppo
spazio alle informazioni meno importanti)

Ci sono informazioni ripetute

Mancano informazioni essenziali

Le informazioni non sono raggruppate in
modo adeguato

Non è chiaro il rapporto fra una unità
informativa e la successiva

Non è chiaro il rapporto fra una unità
informativa e la successiva

Organizza il testo in paragrafi costruiti
intorno alle idee centrali
SI
NO
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
C) COMPETENZA SEMANTICA
3. Lessico
D) COMPETENZA TECNICA
4.
Padronanza
codice
grafica
del
Usa termini sbagliati

Usa termini generici

Usa termini di registro
inadeguato

Usa termini non appartenenti al
sottocodice scelto

Ripete più volte gli stessi
termini senza variare

Usa termini sufficientemente
appropriati

Scrive con grafia chiara e
comprensibile
SI
NO
Dà un’impaginazione adeguata al
testo
SI
NO
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
E) COMPETENZA SINTATTICA
Struttura
periodi
delle
frasi
e
dei
Frasi incomplete

Eccessivo uso della paratassi

Periodi senza frase principale

Uso scorretto della referenza
pronominale

Errori nei tempi e nei modi
verbali

Mancata concordanza (soggettoverbo, aggettivo-nome)

Frasi ambigue

Punteggiatura mancante o usata
in modo errato

Nessun errore di rilievo

22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
F) Errori
ortografici
Plurali sbagliati

Maiuscolo (uso errato)

Errori di grafia riguardanti
doppio

digrammi

altri

Uso errato o omissioni dell’accento

Uso errato o omissione
dell’apostrofo

Errori nella <<a capo>>

Numero complessivo degli errori
ortografici

PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
22/11/2002
UNITA’ DIDATTICA
ENTI GEOMETRICI
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
OBIETTIVI
OBIETTIVO GENERALE:
Avvio del processo di matematizzazione della realtà
attraverso l’osservazione degli oggetti e la loro proprietà.
OBIETTIVO INTERMEDIO:
Sviluppare le capacità di osservazione, riflessione, classificazione
come ricerca della precisione.
PREREQUISITI:
Gli alunni devono sapere:


operare con le quattro operazioni nell’insieme N dei numeri
naturali
il sistema metrico decimale
Gli alunni devono saper fare:

usare gli strumenti della geometria

operare confronti

osservare la PATRIZIA
realtà SANNINO – GEROLAMO SCORZA
22/11/2002
OBIETTIVI SPECIFICI
FORMATIVI
CONOSCERE





conoscere il linguaggio geometrico
riconoscere nell’ambito del reale gli enti geometrici
conoscere i multipli e sottomultipli dei segmenti
conoscere la tecnica di misurazione di un segmento
conoscere gli enti geometrici fondamentali:
punto
linea
retta
segmento
semiretta
piano
COMPRENDERE
•
distinguere i vari tipi di segmenti:
adiacenti
consecutivi
coincidenti
•dimostrare la congruenza dei segmenti
APPLICARE
•eseguire somme e differenze di segmenti
•applicare principi in situazioni problematiche tratti dal reale
•verificare l’applicazione dei principi
•utilizzare il linguaggio dei simboli
•utilizzre le lettere opportune per descrivere gli enti geometrici
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
22/11/2002
OBIETTIVI SPECIFICI
FORMATIVI
ANALIZZARE
• ricercare relazioni tra operazioni e strutture equivalenti
•distinguere vari tipi di linee nelle diverse situazioni
SINTETIZZARE
costruire modelli matematici
•costruire con strumenti con strumenti di misura multipli e sottomultipli di
segmenti
•rappresentare graficamente i segmenti in relazione alla situazione proposta
•rappresentare su un piano cartesiano punti e segmenti
•
VALUTARE
•confrontare segmenti con strumenti di misura
•valutare la maggiore o minore distanza tra due punti su una cartina
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
CONTENUTI e METODOLOGIA
CONTENUTI :
•punto-linea-retta-segmento-semiretta-piano
•confronto di segmenti
•operazioni con i segmenti
•distanza tra due punti - punto medio di un segmento
•lunghezza di un segmento e relativa misurazione
METODOLOGIA :
Gli alunni verranno avviati a saper distinguere fra gli oggetti del mondo reale e i
modelli astratti ( solido, superficie, linea e punto) di cui gli oggetti sono soltanto
immagini.
Essi dovranno inoltre conoscere e saper disegnare le varie figure geometriche
costruendone anche modelli materiali.
La presentazione e il chiarimento dei vari concetti geometrici deriverà
dall’osservazione degli oggetti che li circondano.
La classificazione delle figure geometriche verrà fatta servendosi di piegature di
fogli, di modelli, di fogli di cartoncino e di altri semplici materiali che possono
agevolare la comprensione e la conoscenza.
Quando se ne presenterà l’occasione sarà opportuno avviare gli alunni all’uso di
riga, squadra e compasso.
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
STRUMENTI e TEMPI
STRUMENTI:
•lezione interattiva alunno-docente / alunno-alunno
•lavori di gruppo
• libro di testo
•lavagna luminosa
•cartelloni
•questionari predefiniti
•lucidi
TEMPI :
6 ore di lezione interattiva
4 ore per le verifiche
22/11/2002
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
OBIETTIVI DELLA SCHEDA DI VALUTAZIONE
OBIETTIVO N°1 : Conoscenza degli elementi propri della disciplina
DESCRITTORI
1.
2.
3.
conosce gli enti geometrici fondamentali: punto-linea-retta-segmento-semiretta- piano
conosce i multipli e sottomultipli dei segmenti
distinguere i vari tipi di segmenti: adiacenti-consecutivi-coincidenti
OBIETTIVO N°2: Osservazioni di fatti, individuazione e applicazione di relazioni,
proprietà e procedimenti
DESCRITTORI
1.
2.
3.
4.
conosce la tecnica di misurazione di un segmento
riconosce nell’ambito del reale le forme geometriche
dimostra la congruenza dei segmenti
esegue le quattro operazioni con i segmenti
OBIETTIVO N°3: identificazione e comprensione di problemi , formulazione di
ipotesi e di soluzione e di soluzione e loro verifica
DESCRITTORI
1.
2.
applica principi in situazioni problematiche tratti dal reale
verifica l’applicazione di principi
OBIETTIVO N°4 Comprensione ed uso dei linguaggi specifici
DESCRITTORI
1.
2.
conosce il linguaggio geometrico
utilizza il linguaggio dei simboli
PATRIZIA SANNINO – GEROLAMO SCORZA
22/11/2002
Scarica

COSTRUIRE UNA UNITA` DIDATTICA