Arcidiocesi di Trento
Richiedenti
Protezione
Internazionale
sul territorio trentino
Conoscere il fenomeno
Le iniquità e le diseguaglianze tra le diverse regioni
del pianeta, le guerre in corso e i cambiamenti
climatici hanno tra le loro conseguenze il fatto che
sempre più persone abbandonino i propri Paesi per
dare alle loro famiglie un futuro in Europa.
L’Italia è per molti di loro la porta d’ingresso all’Europa.
La Provincia Autonoma di Trento è coinvolta nel
programma di accoglienza predisposto a livello
governativo ed è al tempo stesso luogo di transito per
coloro che cercano di proseguire il loro viaggio verso
Paesi più stabili sul piano economico.
Cosa facciamo noi
Da tempo
l’Arcidiocesi si
interroga su quale
segno dare rispetto
all’accoglienza dei
richiedenti
protezione
internazionale
La richiesta concreta
della Provincia di
essere aiutata a
trovare sistemazione
per queste persone
ha quindi contribuito
in modo decisivo a
dare sostanza e
senso alle ipotesi
della Diocesi,
offrendole la
possibilità di mettersi
in gioco in prima
linea
L’appello di Papa
Francesco non ha
fatto che confermare
la bontà della scelta,
peraltro condivisa
con gli altri uffici di
Curia
Come si sta operando (1)
Caritas Diocesana di Trento e Fondazione Comunità Solidale
sono i riferimenti principali di questo progetto assieme alle comunità.
Caritas Diocesana di Trento
avrà un ruolo di animazione e sensibilizzazione
Fondazione Comunità Solidale
avrà un ruolo di gestione concreta degli alloggi e di rapporto
con gli ospiti (tra loro e con la comunità)
Come si sta operando (2)
Condivisione in Diocesi
della collaborazione proposta dalla Provincia
Ricognizione sul territorio diocesano
individuati oltre 20 possibili alloggi in diverse zone
Verifica tecnica e incontri con i Parroci
ai quali fanno riferimento gli alloggi individuati
Incontri con i Consigli Pastorali
interessati ad una possibile accoglienza
Incontri rivolti a gruppi e associazioni
(parrocchiali e non)
Aspetti tecnici e amministrativi
Diocesi
•
•
•
•
propone alla Provincia di non farsi pagare l’affitto
chiede garanzia che il bene sia restituito integro
chiede che gli alloggi siano seguiti da operatori della Fondazione
sostiene gli interventi minimi di sistemazione degli alloggi – per
rispondere alle normative di legge – con il fondo “8x1000 per interventi
caritativi” (che quindi andranno a beneficio di un immobile parrocchiale)
Provincia
• provvede a pagare le utenze degli alloggi e gli operatori dedicati
Parrocchia
• dà la struttura in comodato alla Fondazione, sgravando il parroco da
qualsiasi incombenza
Fondazione
• coordina gli interventi di sistemazione previsti per ogni alloggio
Aspetti di gestione e coinvolgimento
Comunità Solidale
• Gestione concreta degli alloggi.
• Sviluppo di collaborazioni e sinergie con la comunità allo scopo di
favorire e facilitare la quotidianità delle persone. In questo percorso vi
sarà l’accompagnamento di operatori dedicati.
• Lavorare in sinergie con le altre realtà coinvolte (sostegno psico-socialesanitario, orientamento giuridico, corsi di lingua e cultura italiana, corsi di
formazione al lavoro e al volontariato).
Caritas
• Coinvolgimento della comunità in iniziative e opportunità di conoscenza,
incontro, impegno e relazione con i richiedenti protezione internazionale
accolti. (partecipazione ad eventi di sensibilizzazione, “dritte” per
orientarsi nel paese,…)
• Coinvolgimento dei richiedenti accolti in varie attività e in vari ambiti:
momenti di sensibilizzazione sulla loro esperienza, cucina e cultura dei
paesi d’origine, attività ricreative (feste, sport,…), attività di volontariato.
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