SPUNTI DANTESCHI
NEL TEATRO DI
PROSA E LIRICO
Personaggi
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Gianni Schicchi - «Gianni Schicchi» (G. Puccini)
Paolo e Francesca - «Francesca da Rimini» (G. D’
Annunzio)
Ulisse – «Il ritorno di Ulisse in patria» (C. Monteverdi)
Didone - «Dido e Aeneas» (H. Purcell)
Semiramide - «Semiramide» (G. Rossini)
Orfeo - «Orpheus» (I. Stravinsky)
Giasone – «Medea» (Ennio)
GIANNI SCHICCHI
VITA
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Visse nel XIII secolo a Firenze
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Noto ai suoi tempi per essere in grado di
imitare le persone
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Viene ricordato per aver imitato Buoso
Donati sul letto di morte
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Viene collocato da Dante tra i falsari nella
Commedia
L’una giunse a Capocchio, e in sul nodo
del collo l’assannò, sì che, tirando,
grattar li fece il ventre al fondo sodo.
Una di esse si avventò su Capocchio e lo
azzannò alla nuca, così che, trascinandolo via,
gli fece grattare con la pancia il suolo roccioso
della Bolgia.
E l’Aretin che rimase, tremando
mi disse: «Quel folletto è Gianni Schicchi,
e va rabbioso altrui così conciando».
«Oh!», diss’io lui, «se l’altro non ti ficchi
E Griffolino d'Arezzo, che rimase lì tremante,
mi disse: «Quel folletto è Gianni Schicchi e,
pieno di rabbia, va conciando così gli altri
dannati».
li denti a dosso, non ti sia fatica
a dir chi è, pria che di qui si spicchi».
Ed elli a me: «Quell’è l’anima antica
di Mirra scellerata, che divenne
al padre fuor del dritto amore amica.
Questa a peccar con esso così venne,
falsificando sé in altrui forma,
come l’altro che là sen va, sostenne,
per guadagnar la donna de la torma,
falsificare in sé Buoso Donati,
testando e dando al testamento norma».
«Oh!», gli risposi, «ti auguro che l'altra anima
non riesca ad addentarti: non ti spiaccia dirmi
chi è, prima che fugga via di qui».
E lui a me: «Quella è l'anima antica della
scellerata Mirra, che si innamorò del proprio
padre contrariamente a ogni legge morale.
Questa riuscì a compiere adulterio con lui,
fingendosi un'altra persona, come l'altro che se
ne va via (Gianni Schicchi) riuscì a spacciarsi
per Buoso Donati, al fine di ottenere la regina
(giumenta) dell'armento, e a falsificare il
testamento per poi registrarlo regolarmente».
OPERA
• Commedia di un atto unico
• Composta da Giacomo Puccini
intorno al 1918
• Libretto di Giovacchino Forzano
• Fa parte del «Trittico» insieme al
«Tabarro» e «Suor Angelica»
• Ambientata a Firenze alla fine del
XIII secolo
TRAMA
Gianni Schicchi, in seguito alla morte di Buoso
Donati, viene incaricato dalla famiglia Donati di
impersonare il defunto al fine di redigere il
testamento a favore dei familiari.
All’inizio è reticente, ma successivamente accetta
dopo le preghiere di sua figlia la quale è
innamorata di Rinuccio Donati.
Il fiorentino quindi si finge Buoso, ma con
sorpresa di tutti modifica il testamento a suo
favore e si impradonisce di tutta l’eredità.
PAOLO E FRANCESCA
VITA
Francesca da Polenta era figlia del
signore di Ravenna
 Paolo Malatesta era figlio del signore
di Rimini
 Francesca sposò nel 1275 Gianciotto
Malatesta.
 Si innamorò però di Paolo, il fratello.
 In seguito venne uccisa, insieme
all’amante, dal consorte.
 Sono ricordati da Dante tra i
lussuriosi.
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E quella a me: «Nessun maggior dolore
che ricordarsi del tempo felice
ne la miseria; e ciò sa ’l tuo dottore.
Ma s’a conoscer la prima radice
del nostro amor tu hai cotanto affetto,
dirò come colui che piange e dice.
Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu ’l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante».
E lei mi disse: «Non c'è nessun dolore più grande
che ricordare il tempo felice quando si è miseri; e
questo lo sa bene il tuo maestro.
Ma se tu hai tanto desiderio di conoscere l'origine
del nostro amore, allora farò come colui che
piange e parla al tempo stesso.
Un giorno noi leggevamo per svago il libro che
narra di Lancillotto e di come amò Ginevra;
eravamo soli e non sospettavamo quel che sarebbe
successo.
Più volte quella lettura ci spinse a cercarci con gli
occhi e ci fece impallidire; ma fu solo un punto a
sopraffarci.
Quando leggemmo che la bocca desiderata di
Ginevra fu baciata da un simile amante, costui, che
non sarà mai diviso da me, mi baciò la bocca tutto
tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse; quel
giorno non leggemmo altre pagine».
SU PAOLO E FRANCESCA:
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Francesca da Rimini - dramma di Gabriele D'Annunzio
Francesca da Rimini - tragedia di Silvio Pellico
Francesca da Rimini - opera lirica di Riccardo Zandonai
Francesca da Rimini - opera lirica di Sergej Vasil'evič
Rachmaninov
Francesca da Rimini - fantasia sinfonica di Pëtr Il'ič
Čajkovskij
Francesca da Rimini - melodramma di Emanuele Borgatta
FRANCESCA DA RIMINI
• Tragedia in cinque atti.
• Scritta da Gabriele D’ Annunzio nel
1902.
• Ambientata fra Rimini e Ravenna intorno
alla metà del 1200.
• Successivamente R. Zandonai compose
un’ opera sui due amanti utilizzando il
libretto di D’ Annunzio
TRAMA
Francesca da Polenta, per sugellare un’ alleanza
politica tra le due famiglie, viene promessa sposa
a Gianciotto Malatesta.
Le viene però fatto credere di sposare Paolo ed
ella si innamora di lui, ricambiata.
Dopo il matrimonio essi quindi non resistono alla
tentazione divengono amanti.
Vengono però scoperti da Malatestino, che rivela
a Gianciotto della relazione segreta dei due.
Egli annebbiato dalla rabbia uccide entrambi.
DIDONE
VITA
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Leggendaria fondatrice e regina di
Cartagine
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Secondo l’ opera di Virgilio rimasta
vedova fece voto di castità
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Dopo essersi innamorata di Enea si
suicidò quando egli la abbandonò.
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Viene collocata da Dante tra i lussuriosi
DIDO E AENEAS
• Opera in tre atti
• Composta da Henry Purcell
intorno al 1680
• Libretto di N. Tate
• Ambientata a Cartagine
• Un’ altra opera sulla vicenda d’
amore è «Les Troyens» di H.
Berlioz
TRAMA
Enea approda a Cartagine e viene accolto dalla
regina, che si innamora perdutamente dell’
eroe.
Nel frattempo delle streghe progettano la
disfatta di Cartagine e inviano un folletto, sotto
le sembianze di Mercurio, ad Enea per fargli
riprendere il viaggio.
Enea decide di non opporsi al volere degli dei
e lascia Cartagine.
Didone disperata decide di suicidarsi.
SEMIRAMIDE
VITA
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Leggendaria regina assiro-babilonese.
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Moglie del re Nino.
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Vissuta circa durante il XV secolo a.C.
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Divenne famosa per la sua lussuria.
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Collocata da Dante tra i lussuriosi.
SU SEMIRAMIDE:
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Semiramide di Antonio Vivaldi
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Semiramide di Gioachino Rossini
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Semiramide di Christoph Willibald Gluck
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Semiramide di Niccolò Jommelli
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Semiramide di Antonio Maria Sacchini
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Semiramide di Nicola Porpora
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Semiramide, regina d'Assiria di Nicola Porpora
OPERA
• Melodramma in due atti
• Composta da Gioachino Rossini
intorno al 1825
• Libretto di Gaetano Rossi
• Ambientata nel palazzo reale di
Semiramide
TRAMA
A venticinque anni dall’ assassinio del re Nino, da
parte della sua consorte e del principe Assur, la regina
Semiramide si accinge a nominare un nuovo re.
Ella sembra sicura di voler nominare il giovane Arsace
quale nuovo re, ma poco prima della cerimonia l’ombra
di Nino appare e ordina al futuro re di vendicare la sua
morte.
Arsace accetta, ma scopre di essere lui stesso figlio di
Nino, quindi di Semiramide.
Non sentendosi di uccidere la propria madre, egli
decide di uccidere l’altro regicida: Assur.
A causa di un incidente però a rimetterci la vita sarà la
stessa Semiramide.
Presentazione di:
-Anna Bifani
-Alice Maria Iacopelli
-Tommaso Scopsi
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spunti danteschi nel teatro di prosa e lirico