TESTS QUALITATIVI










Ferning
Break-up time ( BUT )
Dinamica lacrimale
Black line
Morfologia della componente mucosa
Verde di lissamina
Misurazione dell’osmolarità lacrimale
Misurazione del pH lacrimale
Valutazione dello strato lipidico
Citologia ad impressione
1
TESTS DI
LABORATORIO




Citologia della lacrima
Citologia a impressione
Lattoferrina
Lisozima
2
Dinamica lacrimale
Movimento
ascensionale
Lento: lip >
acquoso<
Medio: lip =
acquoso=
Veloce:
lip<acquoso=>
In tutti i tre i casi
l’influenza del
muco è relativo.
3
Verde di lissamina

E’ un colorante organico acido prodotto sinteticamente
e le sue proprietà coloranti in soluzione all’1% sono
uguali a quelle del rosa bengala; ha però un migliore
contrasto di colore con i vasi e le emorragie ed è
indolore. La graduazione nella colorazione è uguale al
rosa bengala.
4
Verde di Lissamina
Colorazione
selettiva
cellule di
globet e
sofferenza
cellule
mucipare
5
Rosa Bengala



Viene impiegato in soluzione all’1%. Si instilla una
goccia di 10μl attraverso una cannula montata sul
flacone. Il paziente ammicca naturalmente e viene
posto alla lampada a fessura. Si guarda la colorazione
dopo 1-2’.
La colorazione viene graduata nella CCS ( secondo
Bijsterveld) da 1 a 3 (colorazione blanda,moderata,
intensa) sulla parte esposta della cornea,sulla
congiuntiva bulbare mediale e su quella laterale. Un
punteggio ≥ 3,5 è patologico.
La colorazione viene graduata nell’occhio secco
climatico in base alla stima dei punti colorati nella
congiuntiva bulbare.
Grado Ι (< 10 punti)
Grado ΙΙ (da 10 a 50 punti)
Grado ΙΙΙ (> 50
punti).
6
Schirmer 1
Sec. Choo (1991)
6-7 mm 1’
Sec. Schirmer
20-25 mm 5’
7
Test di Schirmer Ι







Viene utilizzata carta filtrante standardizzata
(Whatman’s 41).
Il paziente dovrebbe rimanere ad occhi chiusi.
Il risultato va letto dopo 1’ x 3 = comparato ai 5’.
Senza l’uso di anestesia : in questo caso
misureremo sia la secrezione basale sia la riflessa.
Con l’uso di anestesia : misureremo solo la
secrezione basale.
Importante la qualità della carta,il sito di
inserimento,non provocare irritazione.
Non toccare con le dita l’estremità prossimale per
non contaminarla con sostanze grasse.
8
Valori normali e
patologici


Convenzionalmente il valore soglia è di 10mm per il
test di 5’.
Tenendo conto che la secrezione varia in funzione
dell’età:
11-20anni, 19mm 21-30anni, 20mm
3140anni, 18mm
41-50anni, 13mm 51-60anni, 13mm
oltre
60anni, 9mm
Considerando tutte le possibili cause di interferenza
con i risultati consideriamo sicuramente normali
valori ≥ 15mm e sicuramente patologici valori ≤
5mm. Tra i 5 e i 15mm il risultato è dubbio.
9
Black Line
Saturazione lipidica-mucoproteica
al margine inf. Linea regolare e
lineare
10
Valutazione menisco
lacrimale



E’ la striscia
lacrimale in contatto
col margine
palpebrale e la
congiuntiva bulbare.
Valore normale:circa
1mm di profondità
Ridotto nella CCS.
11
Turnover del film
lacrimale


Può essere analizzato in
biomicroscopia utilizzando la luce
di Wood e rappresenta il tempo
necessario affinchè la fluoresceina
al 2% scompaia dal menisco
lacrimale.
Nei soggetti normali varia da 15’ a
18’.
12
Ferning

Le lacrime lasciate su un vetrino si
seccano formando cristalli a forma
di felce.
13
14


L’estremità arrotondata di una asticina di vetro
(5mm ø ) viene premuta contro il fondo al centro
del fornice inferiore. Il fluido congiuntivale che vi
aderisce viene trasferito su un vetrino. L’asticina
non deve essere strisciata sul vetrino. La goccia
si secca sul vetrino dopo circa 10’ a temperatura
ambiente. Per l’analisi si utilizza un microscopio a
40-100 ingrandimenti.
Classificazione secondo Rolando:
1° grado: ferning distribuito uniformemente sull’intera goccia.
2° grado: cristallizzazione con piccole lacune.
3° grado: ferning con grosse lacune.
4° grado: goccia essiccata con granuli sparsi ma senza ferning.
Il ferning diminuisce se c’è contaminazione con
sostanze oleose.
15




Le persone normali hanno un 1° o 2° grado,
con una tendenza ad avere un ferning ridotto
dopo i 40 anni.
Nei pazienti con CCS il 92% presenta un 3° o
4° grado.
Ridotto anche nel pemfigoide e nella S. di
Stevens-Johnson.
Aumenta nelle persone esposte a intensa
corrente d’aria probabilmente per l’aumento
del flusso lacrimale.
16
BUT


E’ il tempo che intercorre tra un
ammiccamento e la formazione di
lacune nel film precorneale e costituisce
la misura della stabilità del film
lacrimale.
Tutti i tipi di occhio secco possono
ridurre il valore del BUT:occhio secco
ambientale (strato lipidico ridotto), CCS
(fase acquosa ridotta), pemfigoide
(muco ridotto) ed epiteliopatia.
17





Il paziente viene informato del test e viene sistemato
davanti alla lampada a fessura; si abbassa la luce e si
instillano 10μl di fluoresceina allo 0,125%. Il paziente
esegue alcuni normali ammiccamenti dopo di che gli viene
detto di non ammiccare.
L’osservazione a 10-20x ingrandimenti con fessura di luce
alta, abbastanza ampia con inclinazione a 60°, filtro
azzurro (cobalto) e microscopio ad angolo retto con la
cornea.
L’osservatore muove orizzontalmente la lampada da un
lato all’altro della cornea fino alla comparsa di una
macchia nera (punto secco) nel film precorneale.
Si ferma il cronometro nel momento in cui il punto
aumenta di dimensioni.
La lacuna può apparire ovunque, ma più spesso nella
regione temporale inferiore nei pressi del menisco
lacrimale.
18







Il test viene di solito eseguito 2-3 volte in ciascun
occhio.
L’apertura artificiale ampia produce un BUT
incontrollabilmente basso per la perdita del
contatto con il film precorneale.
Se vi sono diverse interruzioni durante il test,
bisogna reinstillare il colorante.
Il BUT viene ridotto da olio, pomate, cloruro di
benzalconio, cocaina, cattivo clima interno, test di
Schirmer.
Il BUT viene aumentato da mucomimetici
(metilcellulosa, alcool polivinilico), destrano 10%.
Un valore BUT ≥ 10 sec è normale.
Un valore BUT ≤ 10 sec è patologico e indica
occhio secco.
19
NIBUT



Non-invasive BUT.
Si fa ammiccare il paziente 2 volte
e lo si fa guardare dritto in avanti e
si fa partire il cronometro.
Si ferma il tempo quando compare
il primo segno di discomfort
oculare.
20
The graphical representation of this symptomatic zone may prove useful when explaining to
a patient how and why he experiences ocular discomfort. By better educating a patient
about the severity of his condition with this simple tool, he may be more compliant when
instructed to avoid situations that may exacerbate his signs and symptoms.
21
Test del muco






Viene prodotto dalle cellule caliciformi e anche dalle
cellule epiteliali della congiuntiva.
L’alcian blu colora specificamente il muco. Viene usato in
soluzione acquosa all’1%.
Viene instillata una goccia di 10l e si misura la
colorazione dopo il drenaggio del colorante in eccesso con
il normale ammiccamento per alcuni minuti.
La colorazione rivela puntini sull’epitelio.
I soggetti normali hanno solo alcuni punti sparsi specie
nella parte nasale inferiore della congiuntiva bulbare,sulla
caruncola e sul margine palpebrale.
Nella CCS pronunciata colorazione punteggiata su tutte le
parti esposte della cornea e della congiuntiva.
22
23


Colorazione con miscela di tetrazolio (colora in rosso i leucociti e le
cellule epiteliali leggermente degenerate) e alcian blu (colora in
azzurro il muco).
Misurazione del filo di muco prodotto da pezzetti di muco che si
staccano dalle lacrime durante l’ammiccamento e si raccoglie nel
fornice inferiore. L’ammiccamento continuo muove i fili medialmente
verso il canto interno. Si valuta con l’ausilio della lampada a fessura.
Dopo la colorazione è possibile rimuovere il filo e trasferirlo su un
vetrino.
Nei soggetti normali il filo di muco misura 3,1  0,16mm² ed è ricoperto
di muco misto a vacuoli.
Nel pemfigoide il filo di muco è completamente assente nel 63% dei
casi.
Nella CCS aumentano le dimensioni del filo di muco.
24
Misurazione dell’ osmolarità
lacrimale




Rappresenta il risultato
dell’equilibrio tra la secrezione e
l’evaporazione.
Valori normali: 304± 1.4 mOsm./l.
Nella CCS il suo valore è ≥
312mOsm./l.
Test molto utile ma che richiede
specifici e costosi
equipaggiamenti.
25
Valutazione dello strato
lipidico



Lo spessore dello strato lipidico
può essere misurato per mezzo del
suo schema di interferenza nella
lampada a fessura.
Nella CCS aumenta di spessore.
Nell’occhio secco per cause
ambientali diminuisce di
spessore.
26




Si colloca il paziente davanti alla lampada a fessura in una
stanza con luce diffusa. Si gira lo specchio della lampada
a fessura di modo che viene esposto il vetro smerigliato
che riflette diffusamente.
L’angolo di incidenza deve essere uguale all’angolo di
riflessione.
Si regola sul massimo l’intensità della luce nella lampada
a fessura e si focalizza la luce sul film precorneale.
La luce viene focalizzata sull’ immagine riflessa allo
specchio dello strato lipidico al centro della cornea.
27
Immagini del tearscope

Spessore 13-50nm. Candidato idoneo per
l’applicazione di LAC.
28

Spessore 13-50nm. Strato lipidico sottile e
scarso.Sensazione di corpo estraneo. Non idoneo
all’uso di LAC.
29

Spessore 50-70nm. Strato lipidico normale. Idoneo per
LAC
• Spessore 50-70nm. Strato lipidico normale. Idoneo per LAC.
30
• Spessore di 80-90nm. Strato lipidico molto buono.Candidato ideale per LAC
31
Scarica

Film Lacrimale