TAPPA 2
Mare nostrum
mare del nostos
Back in Sicily:
Lo sguardo a sud di
D.H. Lawrence
“Amo provare le cose, per poi
scoprire quanto le odio”.
Qu ic kTi me™ e u n
de co mp re ss ore
so no ne ce ss ari p er vi s ua li z za re qu es t' i mma gi n e.
David Herbert Lawrence,
Mare e Sardegna, Ilisso
2001
Sicily:
prospettiva mediterranea
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->Marzo 1920.
Fontana Vecchia.
Taormina.
-> Gennaio 1921
Da Palermo a Cagliari.
Un viaggio verso
l’interno durato 9
giorni.
Back in Sicily
Il mattino arrivò con molti frammenti di nuvole: e la costa siciliana
torreggiava azzurro-chiaro, in lontananza. Come deve essere stato
meraviglioso per Ulisse avventurarsi in questo Mediterraneo e
aprire gli occhi su tutta la bellezza delle alte coste. […] C’è un
qualcosa che ha eternamente il fascino del mattino in queste terre
quando si ergono dal mare. Ed è sempre l’Odissea che viene alla
mente quando le si guarda. Tutta l’incantevole meraviglia del
mattino di questo mondo, ai tempi di Omero!
Una strega sotto il cielo
L’ETNA, piedistallo del cielo…e allora perché si deve
andare? Perché non restare? Ah che amante, questo
Etna! […] Questo Etna greco senza tempo, nella
bellezza del cielo basso, così incantevole, così
incantevole, che aguzzino! Non molti uomini possono
veramente resistergli senza perdere le loro anime. E’
come Circe.
I siciliani: demoni
sulfurei!
Demoni intelligenti e umanamente,
secondo noi, la gente più stupida della
terra.
…impossibili siciliani che fanno impazzire,
che non hanno mai saputo cosa sia la
verità e da tanto tempo hanno perso
ogni nozione di cosa sia un essere
umano.
La stupidity
Non hanno consapevolezza universale. Ciascuno di loro
è incentrato e circoscritto in se stesso, proprio come gli
altri animali selvatici. Guardano fuori e vedono altri
oggetti, oggetti da ridicolizzare o di cui diffidare o da
annusare curiosamente.
Ma “amerai il prossimo tuo come te stesso”non è proprio
mai entrato nelle loro anime, neppure la più piccola
parte. Potranno amare il loro prossimo di un amore forte,
cupo, assoluto. Ma quello stesso amore finirà
probabilmente all’improvviso. Il fascino di ciò che è oltre
se stessi non li ha catturati. Il loro prossimo è un
semplice esteriorità.
Una vita centripeta…e
un’imbarazzante “intimità fisica”
La loro vita è centripeta, fa perno in se
stessa, e non esce all’esterno verso gli
altri, verso l’umanità.
E’ strano come si portino appresso quella
sensazione di intimità fisica. Non si resta mai
sorpresi se cominciano a togliersi gli stivali, o il
colletto e la cravatta. Il mondo intero è una
specie di camera da letto per loro. Ci si ritrae, ma
invano.
La lingua: uno specchio
“il siciliano è vischioso ed evasivo, come
se il siciliano non volesse parlarti
apertamente. E infatti non vuole. La sua
è un’anima ultra raffinata, sensibile,
antica, la sua mente ha così tante facce
che finisce per non avere neanche una
mente precisa”.
Marguerite, pellegrina e straniera
Palermo, 1938.
Spettacolo del marionettista Tobia Angelo
su un antico testo di letteratura
cavalleresca.
I pupari per la Yourcenar sono i custodi di
una tradizione perduta che rappresenta
il trionfo di un’ingenuità sublime, senza
eguali.
La Sicilia in un “pupo”
“l’uomo [il marionettista] diventa invisibile per la
sua stessa sproporzione, in questo mondo di
eroi che gli arrivano alla cintola, e che per noi
rappresentano ormai il modulo umano.
L’inaspettata forza drammatica della
performance fa sembrare gli uomini meno
grandi dei pupi. E’ il trionfo della poesia
‘siciliana’, nell’eroismo, nella fedeltà, negli
angeli presenti e in Dio svelato”.
Un ange furieux fond du ciel comme
un aigle
(Baudelaire, Le Ribelle)
I pupi-eroi nel loro ondeggiare appesi ad un filo
sembrano angeli guidati dalla mano di Dio, che
“separano dai cadaveri le anime che portano
con sé, veloci come il lampo, con un gran
fruscio di seta stropicciata”.
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slides 1 - Arianna Rotondo