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BOLLETTINO INFORMATIVO-CULTURALE DEI SICILIANI D’AUSRALIA
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A CURA DEL
COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI SICILIANE
ISSN 1833 0029
Volume 16
Issue 4
INSIDE T HIS
ISSUE:
INVOCATION FOR PEACE
S O M M A R I O :
POESIE E PASSI
LETTERARI
2
ASSOCIATIONS’
CALENDAR OF
EVENTS
3
SPETTACOLO E
VARIETA`
4
CURIOSITA`
5
CRONACA
REGIONALE
CULTURA—ARTE
6
GASTRONOMY &
FOLKLORE
7
THE CITIES ON THE
ETNA TERRITORY
TRECASTAGNI
8
Ragusa capitale
del Canto, trionfo
di Suor Cristina e
Deborah
The Voice of Italy è siciliana. Nulla da aggiungere: Suor Cristina da
Comiso si commenta
da sola. Un’icona internazionale dalla voce
divina e la personalità trainante che è riuscita a convincere il pubblico, a conquistarsi il primo posto a The Voice
of Italy… e a chiudere la
serata con un “Padre
Nostro”.
In a symbolic gesture, Pope Francis hosted
on Sunday an unprecedented peace prayer
in the Vatican with Israeli President Shimon
Peres and Palestinian leader Mahmoud Abbas.
Abbas and Peres greeted each other warmly
after arriving in the Vatican and meeting Francis
outside his residence, along with Patriarch Bartholomew, the spiritual head of the Orthodox
Christians.
All four then took a white minibus to the Vatican
Gardens for the ceremony, where Pope Francis
urged the Israeli and Palestinian leaders to find
the “strength to persevere in undaunted dialogue”.
Mahmud Abbas called for a "comprehensive and
just peace" with Israel, while Shimon Peres said
that making peace in the Middle East was a
“duty” and a “holy mission”.
Peres, who is 90 years old and will be stepping
down next month, was quoted by his office as
saying that the spiritual call for peace was "very
important".
"I hope the event will contribute to promoting
peace between the two sides and throughout
the world," he said, adding that the conflict was
"both political and religious" and "religious leaders resonate".
‘Time-out of politics’
The unusual prayer summit was a feat of diplomatic and religious protocol, organized in the
two weeks since Francis issued the surprise
invitation to Peres and Abbas from Manger
Square in Bethlehem.
It took place in the lush Vatican gardens in the
shadow of St. Peter’s Basilica, the most religiously neutral place in the tiny city-state. It incorporated Jewish, Christian and Muslim prayers, delivered in Hebrew, English, Arabic and
Italian and with musical interludes from the three
faith traditions.
SEGUE A PAGINA 4
The prayers focused on three themes common
to each of the religions: thanking God for creation, seeking forgiveness for past wrongdoing
and praying to God to bring peace to the region.
At the conclusion, Francis, Peres and Abbas
shook hands and planted an olive tree together
in a sign of peace.
Vatican officials have described the prayer
evening as something of a “time-out” in political
negotiations, merely designed to rekindle the
desire for peace through prayers common to all
the main faith traditions in the Holy Land.
Little expectations
The Vatican is being realistic about the ceremony, which is unlikely to have any immediate
effect.
"Nobody is fooling themselves that peace will
break out in the Holy Land," said Father
Pierbattista Pizzaballa, the head of the Franciscan Order in the Middle East who is organising
the historic event.
"But this time to stop and breathe has been
absent for some time," he told reporters at a
briefing, adding: "Not everything is decided by
politics.
FRANCE 24 with AP and REUTERS)
Ricevimento del console Martes per la festa del 2 giugno
Il ricevimento del console generale d’Italia in Sydney
Sergio Martes in onore del 68mo anniversario della fondazione della Repubblica italiana ha avuto luogo presso il
Waterfront Restaurant di Sydney alla presenza di personalità consolari, politici, rappresentanti del mondo culturale e commerciale.
Con la vittoria della ragusana Deborah Iurato ad
“Amici”, possiamo dire
che Ragusa è la nuova
capitale del canto.
.
July– August 2014
John Sidoti MP e il console Sergio Martes
al consueto brindisi alla Regina e a Napolitano
Dopo il cordiale benvenuto ai partecipanti il console Sergio Martes ha dichiarato di voler dedicare l’incontro al
alla presentazione dell’EXPO Milano 2015 come segno
della rinascita dell’Italia. Ha quindi sottolineato che malgrado le riduzioni del personale il consolato sta offrendo
al pubblico italiano il meglio delle loro possibilità. Anche
l’Istituto Italiano di Cultura, grazie anche alla nuova direttrice Donatella Cannova, sta offrendo il meglio disponibile della nostra cultura al pubblico di Sydney.
SEGUE A PAGINA 3
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Il Ficodindia
J u l y — Au g u s t
Il Ficodindia
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POESIA e PASSI LETTERARI
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Sento la Stagione
Sento la stagione
Editorial Committee:
Sam Mugavero-Marco Zangari
cadere nei vicoli, annerire
Webmaster:
Daniele Stasuzzo
con le bucce di arancia.
Non fui mai tanto solo
Via V. Emanuele, 470 - 94011 Agira (En) Italy
E-mail: [email protected]
nella sera di un grigio, freddo
Contributors:
Eugenio Casamassima-Carmelo Loibiso
inverno.
Founded in 1999
by Salvatore (Sam) Mugavero
Quando ero giovane e forte
Coordinamento
non mi accorgevo
Associazioni
che l’inverno era sui tetti.
Roberto Roversi
Siciliane
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Incorporated on the 11th October 2001
P.O. Box N 108 Petersham North, NSW 2049
AFORISMI—Detti filosofici
Coordinator
Antonio Noisi
Ciò che conservi per te, lo hai già perduto. Ciò che doni agli altri, sarà tuo per sempre.
(Anonimo)
Vice-Coordinators:
Ana Ilardo
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ASSOCIATIONS MEMBERS OF CAS:
Bottega d’Arte Teatrale
Circolo Siciliano
Cult. Agira
Cult. Eoliana
Eolie
Maria SS di Mont’Alto
Palazzolo Acreide
Palermitani
S. Alfio
S. Antonio da Padova
S. Rocco
Trinacria Association
Pres. Santo Crisafulli
Pres Luigi Stivala
Pres. A. Manno
Pres. G. Ficarra Isole
Pres. F Biviano
Pres. A. Messina
Pres.G.Ferla
Pres. G. Murgida
Pres. P. Licciardello
Pres. P. Maniscalco
Pres. V Porfida
Pres. S. Orti-Tullo
Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole, sii una stella.
Sii sempre il meglio di ciò che sei.
Martin Luther King
Il Ficodindia è reperibile a:
SYDNEY: Consolato Generale d’Italia-- Istituto Italiano di Cultura;
Secretary:
Sylvia Granturco
Treasurer:
John Stillone
Earlwood: Dott. Ignazio Alberti-315 Homer Street;
Five Dock: Canada Bay Club, 4 William St— Dott. Felice Merlino, 126 Great North Road;
Gladesville: RSL Club-Platimum Coffee House, Shop 1, 225-227 Victoria Road;
Public Relations: Teresa Todaro Restifa
Ex Officio:
Eugenio Casamassima;
Len Destro; Francesco Giacobbe;
Charlie Pollicina .
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All opinions expressed in articles and features are those of the contributors and not
necessarily those of the Editors or CAS.
CAS and the Editors accept no responsibility for the accuracy of any of the opinions or
information contained in submitted articles.
Haberfield: Pasticceria Papa;
Leichhardt:
Ryde:
FG Fintax, 114 Marion Street. -- Casa D’Italia, 67 Norton Street;.
Golden Banana Fruit Market, Ryde Shopping CentreQuarry Rd Pharmacy, 128a Quarry Road;
Wollongong: IT-SO-WEL—21 Stewart Street
MELBOURNE:
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29 Ridley Ave. Avondale Heights
ITALIA: Acireale (Ct)-- Al Ficodindia Ristorante;
Agira (En)— BAR Scardilli,Circolo degli Operai, Salone Santo Trovato;
Naxos (Me) Taverna Naxos
Tramite abbonamento oppure al sito internet: ww.ilficodindiasydney.com
July-August
2014
Il Ficodindia
D A L L A
P R I M A
3
P A G I N A
La direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura
Donatella Cannova e il predecessore
Gerlando Butti.
Roy Mustaca, Pino Musso, il rappresentante dell’EXPO Milano 2015 Filippo
Ciantia, il console Sergio Martes, John Sidoti, Joseph Carrozzi, Filippo Navarra
COASIT NEWS
OGNI MERCOLEDÌ dalle 9 alle 10.30
su Rete Italia
“Spazio Giovani”. Continua il consueto
appuntamento con Paolo Rajo, Marco
Zangari e Giovanni Bressan del Co.As.It.,
Fabio Petrò e tanti giovani pronti a raccontare
le loro storie. Con interventi, telefonate in
diretta, esperti e collegamenti da Melbourne.
Le puntate passate sono visibili sul canale
YouTube “Teleaustralia”.
CLASSI DI CONVERSAZIONE
IN INGLESE, LUGLIO 2014:
Il sindaco di Leichhardt Darcy Byrne, il console generale dell’Estonia Katrin Kanarik, il console generale del Pakistan Abdul Aziz Uqaili, il console Sergio Martes,
il senator Francesco Giacobbe
FOTO A. TORNARI
Il 3 Luglio partiranno i nuovi corsi di
conversazione in Inglese del Co.As.It. di
Sydney! I corsi si terranno per 5 settimane
SICILIAN ASSOCIATIONS’ CALENDAR OF EVENTS
nella sede di Casa D'Italia (67 Norton St,
4th– C.A.S. Una serata all’Opera –Il Rigoletto
19th– Ass. Palermitani—Festino di S. Rosalia
19th— Trinacria Assn -Anniversary Dance
27th— Ass. Isole Eolie– Nonni Lunch Day Luncheon.
Leichhardt), e si divideranno in due livelli:
JULY
AUGUST
rd
3 – Ass. Maria Ss. Del Mont’Alto– Luncheon
24th—Ass. Isole Eolie - St. Bartolomeo Mass & Luncheon
31st—Ass. Isole Eolie-AGM (light lunch)
SEPTEMBER
21st– Ass. Isole Eolie—Bus Trip– details to be confirmed
27th– Ass. S. Antonio da Padova –Annual Ball
OCTOBER
19th—Ass. Isole Eolie- Cooking Class
26Th– C.A.S.-Pranzo interassociativo
NOVEMBER
22nd– Ass/ Isole Eolie- Annual Ball
30th—Ass. Isole Eolie-Family Xmas Picnic.
DECEMBER
6th– Ass. Palazzolo Acreide—Dinner Dance.
7th—Ass. Isole Eolie– Christmas Picnic.
14th– Ass. Isole Eolie- St. Lucia Mass
principiante e pre-intermedio. E' possibile
optare per un pacchetto che includa, oltre alle
lezioni in classe, anche delle ore di
insegnamento online. Per informazioni sui
costi e per prenotazioni, potete scrivere a
Giovanni Bressan:
[email protected]
FG Fintax Pty. Ltd
Agenti Fiscali Autorizzati
Direttore Davide Giacobbe
Dichiarazioni dei redditi e contabilità
Persone fisiche-*Aziende*-Società
Consulenza Fiscale per i Pensionati Italiani
Messa in italiano a Gladesville (O.L.Q.o.P.) alle ore 10.45,
ogni seconda domenica del mese officiata da padre Alberico Iacovone.
Tel. 9564 2533
CAS Meetings every second Monday of ech month at Canada Bay Club
114 Marion St. Leichhardt
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F ic odindia
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N o t i z i e
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n o n
UNA SERATA ALL’OPERA
Da Caruso al Duca di Mantova la versatilità del tenore Terranova
Dalle fiction al teatro, Gianluca Terranova vestirà i panni del Duca
di Mantova, nel “Rigoletto” in scena a luglio all’ Opera House di
Sydney
Gianluca Terranova, il versatile tenore e attore romano che nei
panni di Enrico Caruso ha conquistato con la sua voce e
l’appassionata interpretazione il pubblico televisivo di Rai Uno, sarà
il Duca di Mantova nel “Rigoletto” verdiano in scena a Sydney nei
mesi di giugno e luglio 2014.
Gianluca Terranova è considerato tra i miglior interpreti al mondo
nelle vesti del volubile Duca, affascinante e seduttore, ruolo
vocalmente impervio che ha sancito il suo definitivo lancio
internazionale, prima all’Arena di Verona e alla Scala, e in rapida
successione nei maggiori teatri d’Europa e oltreoceano.
Gli appassionati che hanno apprezzato Gianluca Terranova nella
fiction “Caruso, la voce dell’amore”, potranno ora ammirarlo dal
vivo nella pienezza dei suoi mezzi vocali e attoriali proprio qui alla
Sydney Opera House.
Con il contributo dei poggiorealesi della nostra citta` completati i lavori
per dare un nuovo look al crocifisso
Si rinsalda sempre di più il cordone ombelicale fra i cittadini di Poggioreale ed i poggiorealesi d’Australia e precisamente quelli di Sydney.
L’ultimo sigillo è rappresentato dal completamento dei lavori per ridare un nuovo
look al crocifisso Ligneo del '300, collocato all’interno della chiesa madre Maria
Santissima Immacolata di Poggioreale. In
particolare per mettere meglio in risalto la
pregiata opera, si è rifatta la parete ove è
ubicato il Crocifisso attorno al quale si è
realizzata una cornice di marmo. I lavori
S u o r
C r i s t i n a
sono stati resi possibili grazie al contributo economico dato dall’Associazione
Sant’Antonio da Padova di Sydney.
Il presidente Peter Maniscalco, durante il
suo discorso, ha rilevato che il comitato
ha raccolto i fondi grazie agli amici, simpatizzanti e partecipanti alle loro serate
socio-gastronomiche. Partecipare agli
eventi socio-religiosi dell’associazione
Sant’Antonio da Padova di Sydney non
fa solo bene alla salute con i cibi che
selezionano ma anche all’anima di chi
crede a un futuro migliore.
v i n c e
T h e
V o i c e
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Il rischio è stato quello di rendere gli altri
partecipanti delle mere e proprie comparse. Coristi involontari della vera vincitrice.
Continua dalla prima pagina.
Nelle puntate successive alla sua apparizione (gioco di parole non voluto), anche
lo stesso programma ha più volte sottolineato il riscontro ottenuto dalla religiosa.
E questo, a dover di cronaca, non può
che aver messo in ombra gli altri partecipanti a questa edizione dello show. Perché, diciamolo: sono stati proprio sfortunati. Nessuno avrebbe voluto essere
scelto e ritrovarsi in sfida con un personaggio di cui si è parlato per settimane in
moltissimi altri programmi. A essere onesti, non è colpa di Suor Cristina che, invece, ha mantenuto un basso profilo per
tutto il tempo. E' stata semplicemente la
casualità di una situazione che ha portato
una gara ad essere non più tale per moti-
Il Crocifisso all’interno della chiesa di
Poggioreale sulla parete restaurata
"Io ho un sogno, la mia presenza non
porta me ma chi sta su e il ringraziamento più grande va a chi lassù. Il mio
vi indipendenti da tutti. O forse no? Parlarne era ovvio, importante e anche conveniente per attirare maggiore attenzione
da parte dello spettatore a casa. Ma a
rendere Suor Cristina protagonista assoluta, senza che lei lo avesse scelto, è
stata anche la decisione dei talk show di
avere lei come oggetto della discussione.
sogno è di recitare un Padre Nostro
insieme, voglio che Gesù entri qua dentro"
July-
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C U R I O S I TA `
PRELIBATEZZE? Cibo, l’atlante delle schifezze europee “I siciliani? Ricci crudi
Atlante del Pregiudizio 2, che segue la pubblicazione del primo volume, particolarmente apprezzato dal pubblico della Rete. Nel quale non si parla
solo di cibo, ma vengono fatti anche cenni storici.
E’ partito dai piatti più strani e apparentemente meno digeribili,
per realizzare una particolarissima mappa dell’Europa. L’autore si chiama Yanko Tsvetkov, illustratore bulgaro con la passione dei viaggi.
Nel suo “itinerario” ha inserito i piatti tipici. Budino al sangue, bistecche di
cavallo, zampe di rana, grasso di maiale sotto sale. Giocando sull’Europa,
i pregiudizi e gli orrori culinary.
Un vero e proprio atlante. Dalla sua mappa si evince che in Sicilia – ed è
la verità - vanno per la maggiore i ricci di mare crudi. In Sardegna invece va forte l “formaggio con i vermi”, mentre in Spagna non si mangerebbe altro che palle di toro e nero di seppia e in Turchia “teste bollite di
animali”. E l’esilarante lavoro di Tsvetkov è diventato un libro o meglio un
Nell’atlante viene disegnata una mappa, assai
variegata. La Sicilia ha un colore a parte, ed è
bollata con una scritta. Come dire: “Qua si mangiano raw sea urchins”. Ricci di mare crudi. Il libro,
parecchio ricco di illustrazioni, mostra così i “punti
di vista” che diversi paesi hanno nei confronti degli
altri, spesso contestualizzati in diverse epoche
storiche. Una mappa forse un po’ razzista. Ma in
fondo anche gli italiani associano i tedeschi a wurstel e crauti, gli svizzeri al cioccolato e i russi alla
vodka…
Blaxland Riverside Park and, over two decades, it shifted across the Parramatta River
to Silverwater Rd in Ermington, then on to
Victoria Rd in Rydalmere.
Since 2003, the centre has remained around
Rydalmere.
Andrew Howe, from the Regional Population
Unit, said the slowdown was due to growth in
Sydney’s east.
“Traditionally we think of Sydney as moving
west, northwest and to the southwest with a
The centre of Sydney is
now Rydalmere
New Australian Bureau of Statistics figures revealed the centre of
population has moved northwest
in the past three decades to land
slap bang on the playground of
Rydalmere Public School at 397
Victoria Rd.
According to the ABS, the centre
of population for the greater Sydney region has moved 3.1km
northwest in the past 30 years with
the population changing from
3,269,000 in 1983 to 4,146,000 in
2013.
In 1983, the centre was in
S.I.
lot of development out there,” he said.
“What’s happening is it’s being matched by
medium- and high-density population in
the east. Growth in the west is actually
being cancelled out by the growth in the
east.”
Another factor was the resurgence of inner
-city living.
“In the 80s, the inner city wasn’t the place
to be,” Mr Howe said.
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A R T E
E` USCITA L”ULTIMA PIACEVOLE FATICA DI AGOSTINO SPATARO
“Dedicato ai grandi visionari del passato
e del presente, perché da loro verrà il
futuro del mondo.”
SCHEDA DEL LIBRO:
Il libro, pagine 186, codice ISBN:
9788891073631, prezzo di copertina Euro
14, è vendita nella catena delle Librerie Feltrinelli o su “ilmiolibro.it” e in altre librerie
online. E’ anche su Amazon in edizione
Kindle (e-book) a 2,20 Euro con il titolo
“I giardini della nobile brigata”.
L’INDICE E` STATO SOSTITUITO
CON 19 GIARDINI
La lirica d’arte in Europa
parte dalla Sicilia
Proprio così, dal Sonetto siciliano si arriva
al famoso Lied tedesco cantato in tutto il
mondo senza soffermarsi al fatto che uno
degli argomenti più importanti ma anche
meno conosciuti della terra siciliana è
sicuramente la nascita e la successiva
evoluzione in Europa della Scuola poetica
siciliana.
Uomini dotti, letterati e poeti, accorsero da
ogni parte della terra allora conosciuta al
richiamo della complementarietà culturale
tra l’Andalusia e la Sicilia saracena, che si
respirava nella corte imperiale di Palermo,
sotto la protezione di Federico II di Svevia.
L’amore, le bellezze della terra di Sicilia e
la fraternità tra i popoli, aveva caratterizzato quella nuova maniera di poetare in
lingua volgare, che lo stesso imperatore
Federico II, amante della cultura ed egli
stesso poeta, sviluppò con il culto per le
scienze e le lettere.
I poeti, che molto spesso facevano parte
delle più alte cariche della cancelleria
imperiale, diedero vita così alla famosa
“Scuola poetica siciliana”. Le loro composizioni, influenzate molto dal ricordo dei
poeti arabi, cantavano argomenti basati
sull’amore e sull’ideale cortese della
vita.
“La lirica d’arte della scuola siciliana –
scriveva Natalino Sapegno – risente di
quest’atmosfera di cultura, non già perché rifletta in sé di quell’apertura e vivacità di tendenze intellettuali, bensì soltanto in quanto ne partecipa lo spirito di
intelligenza orgogliosa e aristocratica…”
Una novità dell’epoca era l’uso di una
nuova lingua scritta, non più il latino, ne
l’arabo oppure il greco che fino ad allora
aveva fornito gli strumenti di comunicazione; prendeva così la luce il “volgare”,
cioè quel raffinato idioma che era la
lingua siciliana di corte.
Lo sviluppo ebbe rapide evoluzioni a tal
punto che i poeti della corte palermitana
di Federico II, con un innovativo e geniale uso di questa nuova metrica nelle
canzoni, inventarono il sonetto. Un componimento di quattordici versi, che permetteva al nuovo modo di poetare di
recitar cantando (Sprechgesang). Questo nuovo modello di poetare, grazie
anche alla corte di Federico II, trovò
subito fama e fortuna non solo in Italia
ma anche nei paesi stranieri, giungendo
velocemente nelle corti dei castelli tedeschi, dalla Svevia alla Baviera, dal Tirolo alla Svizzera, prendendo il nome di
“Minnesang” cioè lirica o canto d’amore
o meglio ancora Lied dove il compositore/poeta era anche cantore.
Il creatore del sonetto è universalmente
ritenuto il poeta Jacopo da Lentini, che
Dante ricorda come il caposcuola dei
siciliani. Ma accanto ad Jacopo da Lentini troviamo Pier delle Vigne, Filippo da
Messina, Ciullo d’Alcamo, lo stesso
Federico II, suo figlio re Enzo e tanti,
molti altri ancora. I siciliani, con l’invenzione del sonetto, non indicarono soltanto a tutta l’Europa un nuovo modo di
poetare, ma soprattutto furono i precursori di quei novellatori che tanta fortuna
hanno avuto a partire dalla seconda metà di quel XIII secolo: –afferma Edoardo
Sanguineti- ecco insomma già una poesia che si fa prosa senz’essere prosa…”
Dopo la morte di Federico II (1250) e del
figlio Manfredi (1266), con l’avvento degli
angioini che mortificarono il senso di
autonomia e di libertà dei siciliani, a tal
punto da scatenare la rivolta della popolazione con i famosi Vespri, seguirono gli
aragonesi che come scrisse Vincenzo
Mattaliano: “…durante la quale molto
ebbe a sopportare la gente in anni di
oscura miseria e sopraffazione”.
La Sicilia perde quella centralità culturale
che ne aveva fatto punto di riferimento ai
tempi del dominio arabo, normanno e
svevo. Il malgoverno dei viceré, insieme
ad altri fattori furono la causa della decadenza economica della Sicilia. Venendo
meno anche, quella fervida e rigogliosa
attività culturale dell’isola come mediatrice tra il mondo arabo e quello latino, tra
l’Africa e l’Europa, la Sicilia dovrà aspettare tre secoli, prima di risentire riemergere nuove voci poetiche degne di questo nome, come i massimi rappresentanti
della poesia letteraria in Sicilia: Antonio
Veneziano, Mariano Bonincontro e Francesco Potenzano, che utilizzarono quello
strumento di espressione e comunicazione che aveva contraddistinto la “scuola
poetica siciliana”. Oggi tale scuola è ritornata nuovamente nel dimenticatoio e
non soltanto per il malgoverno…
Ludovico Gippetto
WE ARE ON THE NET
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July-August
2014
Il Ficodindia
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F O L K L O R E
The food of SICILY (The history)
New series
Continuation of the previous one
The Roman general Lucullus imported
cherries, plums, and citrons from Asia
Minor to accompany the cardamom,
ginger, cinnamon, nutmeg and allspice
in use by the Romans.
In 827 A.D. ten thousand Saracen
troops landed in Sicily’s west coast and
established a foothold on the island. By
878 they had conquered Palermo,
Messina, Enna and Siracusa. They moved the capital from Siracusa to
Palermo, where it remains today. Even
now, the western part of Sicily is casually referred to as “the Arab side,” while
the east is thought of as “the Greek
side.”
The Arabs introduced new cash crops,
including cotton, linen, rice, and sugarcane. Land was divided into small plots,
and new irrigation channels aided intensive farming.
Lush gardens of lemons, bitter orange,
bananas, date palms, pistachios, mulberries, watermelon, apricots, and tangerines flourished in the horti left by the
Greeks. Flowering jasmine, roses, and
bergamot provided the flavouring for the
exotic beverages the Arabs enjoyed,
which they discovered
could be mixed with the snow of Mount
Etna to create ices, or sharbat (known
as sherbet today). The two most famous
desserts of Sicily, cannoli and cassata,
trace their roots back to the period of the
Saracen occupation.
Saffron, cinnamon, cloves, sesame and
other exotic spices brought new tastes
into the island’s kitchens. The Arabs
started the tuna hunts, introduced couscous and marzapane (marzipan), and
may have brought coffee to Sicily at this
time. Arabic became the official language, and today many famous Sicilian
dishes have Arabic names: the ricotta
cake Cassata takes its name from the
quas’ta, a big round pan in which it is
made, and Cubbaita, the torrone made
with honey, sesame seeds and almonds, comes from the Arabic qubbayt. The Arab geographer Idrisi noted
that vermicelli were being made here
as early as A.D. 1154 – a century before the birth of Marco Polo.
The Arabs also influenced meal structure. Although most Italians insist on a
first course of pasta or rice followed by
a meat or fish dish, under the Arabs,
Sicilians acquired a repertory of onedish meals such as Riso al Forno or
baked rice casserole.
The Norman Conquest began in 1060,
led by brothers Roger and Robert
Hauteville. These meat-and-potato men
left the austerity of the north for a
southern land bathed in sunshine and
all the virtues and vices of the east.
The many remnants of Arab culture in
Sicily owe much to the Normans, who
embraced their adopted culture while
making few additions of their own.
His son Roger II succeeded Roger in
1112. His court was multilingual,
speaking French, Greek and Arabic. He
hired Arab chefs to prepare Arab food
and retained Arab artisans to work
alongside Norman architects and
Byzantine mosaicists to create the dazzling Royal Palace in Palermo. In one
hundred years the Normans were responsible for establishing a singular
culture of immense splendour.
In the twelfth century the court of Frederick II became a bastion of high
culture (the scuola siciliana of poetry
greatly influenced Dante), and this was
a time when class distinctions became
entrenched. Even today two separate
traditions of high and low cuisine persist. During the thirteenth century,
Sicily and Naples were joined by arrangement of the pope under the French
house of Anjou, and high cuisine took
on some decidedly Gallic touches.
Farsumagru, stuffed beef rolls, Sicily’s
undisputed premier meat dish was first
called rollo, derived from the French roule.
In the Middle Ages, strict secrecy was
employed by cooks, physicians, and
alchemists regarding potentially lucrative
formulas. Few, if any, recorded recipes
survive from that time.
Sugar fortunes were made during the
1400s by the Jews, who managed its
cultivation and exportation through the
spice route from Damascus to Venice,
through the Straits of Messina. The Spanish Inquisition of 1493 ended the sugar
industry when the Jews were expelled
from Sicily.
The influx of Spanish nobility under the
House of Aragon expanded the ranks of
Sicilian aristocracy. They developed a
taste for the showy and ostentatious embellishments of the Baroque period and, to
a large extent with the Sicily of modern
times.
By the early 1500s, cucina baronale had
taken hold in the kitchens of the aristocracy. This is when the tomato and chocolate
found their way into the Sicilian pantry.
The town of Modica in the southeast corner of Sicily became the center of chocolate production because it was populated
by aristocrats who could afford the ancient
and very expensive chocolatemaking
methods, which have remained unchanged to this day.
Ships from the New World brought squash
and cactus. Cactus fruit, called prickly
pear in America, is known as fichi d’India,
or Indian figs, in Sicily, and is a favorite for
eating raw after a meal.
Maria Carolina, the wife of Ferdinand I and
the sister of Marie Antoinette imported
French chefs to the royal court in Palermo
in 1805. These chefs became known as
monzu, a corruption of the word monsieur.
Gradually the Sicilians and Neapolitans
who had apprenticed under the French
monzu took over the kitchens and continued to bear the prestigious title.
Probably more than anywhere else, the
wealthy convents and monasteries of
Palermo and Catania have been responsible for preserving the traditions of Sicilian
pastry making.
Spanish rule ended in 1860 when Garibaldi’s “thousand Redshirts” entered Sicily to
lead a populist overthrow of the corrupt
Bourbon government. Naples fell five
months later, and the unification of Italy
was achieved.
To be continued
umass.edu/journal/Sicily program
8
J u l y - A u g u s t
Il Ficodindia
2014
THE ETNA TERRITORY AND ITS TOWNS: VIAGRANDE
Viagrande (Zip Code 95029) is 215
Km. distant from Agrigento, 132 Km.
from Caltanissetta, 10 Km. from Catania,
which is the province it belongs to, 95
Km. from Enna, 86 Km. from Messina,
265 Km. from Palermo, 114 Km. from
Ragusa, 68 Km. from Siracusa, 364 Km.
from Trapani.
Viagrande (C.A.P. 95029) dista 215
The municipality counts 6.150 inhabitants, its surface measures 1.005 hectares, and its population density counts
612 inhabitants per square kilometre. It
rises over a hilly area, 410 meters above
the sea-level.
The agricultural activity is primarily
based on the production of grapes and
fruit.
Il comune conta 6.150 abitanti e ha una
superficie di 1.005 ettari per una densità
abitativa di 612 abitanti per chilometro quadrato. Sorge in una zona collinare, posta a
410 metri sopra il livello del mare.
L'attività agricola si basa principalmente
sulla produzione di uva e frutta.
Km. da Agrigento, 132 Km. da Caltanissetta, 10 Km. da Catania, alla cui provincia
appartiene, 95 Km. da Enna, 86 Km. da
Messina, 265 Km. da Palermo, 114 Km. da
Ragusa, 68 Km. da Siracusa, 364 Km. da
Trapani.
Chiesa Madre
Il nome del paese deriva dal siciliano Và
ranni che tradotto significa la via grande,
riferita alla strada regia che portava da
Catania a Messina.
The town's name derives from the Sicilian term Và ranni, that means la via
grande (the big road), referring to the
royal road connecting Catania to Messina.
Per questa via transitavano le botti plorate
sui carramatti (carri a quattro ruote tirati da
muli) piene di vino etneo.
On this road, barrels full of typical wine
were carried on the carramatti (four
wheel wagons pulled by mules).
Poche sono le notizie storiche pervenuteci:
il paese dipese fino al 1642 dal feudo di
Trecastagni passando poi in possesso a
Domenico Di Giovanni, fino a diventare
feudo baronale degli Alliata.
There is little historical information available: the town belonged to the feud of
Trecastagni until 1642, thus it became a
possession of Domenico Di Giovanni,
and again a baronial feud of the Alliata
family.
Among the noteworthy monuments,
there is the Chiesa Madre that has a
baroque imprint, the Church of San Salvatore and the extremely peculiar habitations, with open court-yards and lively
lava stone portals.
Chiesa del SS. Salvatore
Nel settore monumentale è da ricordare la
Chiesa Madre di costruzione barocca, la
Chiesa di San Salvatore e le particolarissime abitazioni, con cortile scoperto, dai
vivaci portali in pietra lavica.
Durante il periodo della vendemmia a Viagrande, di domenica, si tiene la Sfilata dei
Cufinari in antichi costumi della vendemmia.
During the vintage season, Viagrande
organizes the Sfilata dei Cufinari
(Cufinari parade), on Sunday, dressed of
the ancient vintage costumes.
Il cufinu è il grosso cesto in cui veniva
raccolta l'uva da portare poi al palmento
per la spremitura.
The cufinu is the big basket holding the
grapes to carry to the millstone for the
squashing.
Sfilata dei Cufinari
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