Growth effects and factor market integration Indicazioni UE per crescita ec. Strategia Europa2020: sviluppo del mercato unico pieno dispiegarsi della concorrenza nei mercati domestici Riduzione dei fattori problematici: eccessi di regolazione inefficienza delle amministrazioni pubbliche chiusura di certi mercati. La logica della crescita «Economic growth means producing more and more every year». Se una nazione di lavoratori produce più beni e servizi ogni anno, l’economia assicurerà lavoratori con più «tools» anno dopo anno. Dove tools deve intendersi nel senso più ampio possibile (capitale umano, tecnologico e di conoscenza). La logica della crescita Data questa logica, il tasso di crescita dell’output è strettamente agganciato al tasso di crescita dell’accumulazione del capitale umano e fisico. La crescita può essere di due tipi, di medio o di lungo periodo. Un esempio di crescita di medio periodo può essere «induced physical capital formation». Di fatto, tutta la letteratura sostiene che l’integrazione europea aumenti l’efficienza con la quale i fattori produttivi sono combinati per produrre output. Dall’altra parte, l’aumentata efficienza rende l’Europa un posto migliore per investire, cosi nuovi investimenti arrivano. Il risultato è che l’iniziale guadagno di efficienza derivato dalla integrazione è sostenuto ed aumentato dalla indotta formazione del capitale. La logica della crescita Mentre la crescita eccessiva della formazione del capitale accade, le economie registrano una crescita di medio termine. Questa crescita è di medio termine perché non è retta all’infinito; poiché l’ammontare di capitale per lavoratore aumenta, il guadagno per ogni ulteriore unità di capitale diminuisce. Eventualmente, il guadagno dall’investimento in una unità aggiuntiva raggiunge il costo dell’investimento stesso e la formazione dell’extra guadagno diminuisce. Focus su quella di lungo periodo La crescita di lungo periodo riguarda un cambio permanente nel tasso di accumulazione e in quello di crescita. Perché l’accumulazione del capitale fisico ad un certo punto diminuisce, allora gli effetti di lungo periodo riguardano soprattutto il capitale di conoscenze. In sintesi… L’integrazione europea porta alla revisione degli effetti di allocazione che a loro volta portano ad un aumento di efficienza che a loro volta si traducono in un miglioramento dell’ambiente di business che a loro volta portano a maggiori investimenti e quindi a maggiore output procapite. Nel medio termine questo output procapite potrebbe diminuire e cessare fino ad un nuovo punto di rottura; quello di lungo periodo invece è sempre più alto. Ma c’è correlazio ne tra crescita ed integrazio ne europea? Ma c’è crescita europea? I correlazione tra ed integrazione paesi CEE crescevano di più che quelli EFTA; Tra quelli CEE meglio Germania ed Italia Tra quelli EFTA meglio Svezia e Danimarca Se si guarda ai 4 paesi più ricchi, Francia, Germania, Italia e UK, i primi tre sono cresciuti di una-due volte più velocemente della terza. Ciò sembrerebbe confermare l’esistenza della correlazione. Ma c’è crescita europea? correlazione tra ed integrazione Cosa si può dire se si guarda la performance dei paesi prima e dopo l’ingresso nella CEE/UE? In alcuni casi è vero, in altri no, ma occorre verificare anche lo stato dell’economia mondiale. La crescita di medio periodo e l’aiuto di Solow L’ingresso della Spagna negli anni ‘80 e dell’Estonia negli anni 2000 sono stati accompagnati da investimenti notevoli tanto che i due paesi hanno registrato una crescita notevole per molti anni a seguire. La chiave per la crescita di medio periodo è indurre l’investimento in capitale o «induced capital formation». La crescita di medio periodo e l’aiuto di Solow Ossia, l’integrazione induce le imprese ad aumentare il livello di capitale investito per lavoratore impiegato. Per semplicità si considera solo l’investimento fisico per lavoratore cosi da poter comprendere il rapporto tra capitale e lavoro impiegati. Il modello di Solow Per semplicità, si ipotizzi che l’UE sia una sola e chiusa economia dove i mercati del lavoro e del capitale sono perfettamente integrati e dove c’è lo stesso livello di tecnologia. Mettiamo a confronto il GDP/L e K/L. Quando un’impresa assicura ai suoi lavoratori più macchinari, allora, l’output per lavoratore aumenta, ma non proporzionalmente rispetto all’equipaggiamento per lavoratore. Per capire questo fatto, si utilizzi l’esempio dello studio. Il modello di Solow Ogni euro di investimento aggiuntivo nel capitale porta ad un aumento della efficienza e competitività; Tuttavia, progressivamente, questo investimento non porta ad analoghi ed ingenti aumenti; Vi sono quindi dei ritorni di investimento decrescenti. Il modello di Solow Questa sorta di rendimenti meno che proporzionali della efficienza è mostrata dalla curva GDP/L. Ciò comporta che l’aumento di K/L (ossia del rapporto tra capitale e lavoro) porta ad un aumento dell’output per lavoratore, ma ad un certo punto un aumento per esempio del 10% del K/L non porta ad un aumento analogo del 10% del GDP/L. Il diagramma di Solow Il modello di Solow La GDP/L curva mostra quanto output per lavoratore ci deve essere per ogni dato K/L, ma quanto dovrebbe essere K/L? Il valore di K/L di equilibrio dipende dai flussi (inflow e outflow) di nuovo capitale per lavoratore. L’inflow è investimento (nuovi impianti acquistati dalle imprese per esempio); L’outflow invece è dato dal deprezzamento degli stessi impianti per obsolescenza. L’equilibrio di K/L è quindi dato dall’uguaglianza dei nuovi investimenti con il deprezzamento degli investimenti precedenti. Il modello di Solow Solow poi assume che la popolazione abbia risparmiato ed investito una frazione costante del proprio reddito ogni anno (s), così che l’inflow del capitale è giusto una frazione del GDP/L. Nel grafico è evidente perché ciò è data dalla curva s(GDP/L). Questa curva ha lo stesso andamento della curva GDP/L, ma è più «bassa» perché è una frazione. Il modello di Solow Ugualmente, Solow stabilisce che annualmente una frazione (costante) del capitale si deprezzi. Nella figura, è evidenziata dalla curva δ (K/L) Il diagramma di Solow Il modello di Solow Il punto importante è dato da A. Qui, K/L*. A questo livello di rapporto tra capitale e lavoro, l’inflow di nuovi investimenti è uguale agli outflow. Per valori inferiori, il rapporto K/L dovrebbe aumentare fino a quando gli investimenti si deprezzano. Il modello di Solow Per esempio, quando K/L è pari a K/L0, l’inflow è pari a Io e l’outflow a Do. Fino a che Io è più grande di Do, l’ammontare di nuovo capitale per lavoratore installato sarà maggiore del capitale perso per deprezzamento. Naturalmente il rapporto tra capitale e lavoro dovrà aumentare. Con più capitale investito però il deprezzamento supererà l’investimento, così K/L diminuirà. L’output di equilibrio sarà dato da B, ossia da Y/L* Liberalizzazione, effetti allocativi ed effetti di crescita di medio lungo periodo L’integrazione migliora l’efficienza dell’Economia europea incoraggiando una più efficiente allocazione delle risorse europee. La maggiore efficienza rende l’Europa un posto migliore per nuovi investimenti. Gli extra investimenti significano più tools per i lavoratori e ciò aumenta gli output per lavoratore. L’integrazione quindi fa aumentare più rapidamente il rapporto capitale/lavoratore Per favorire la crescita: La riforma della PA in Italia principali ambiti di intervento: • agenda digitale • Città e comunità intelligenti • start up innovative e le opere pubbliche • norme in materia di pubbliche amministrazioni (cioè provv. per ridurre i vincoli che limitano nuovi investimenti e per contrastare la corruzione, altra piaga da eliminare suggerita da UE (per attrarre nuovi investitori esteri e favorire le attività delle imprese locali sul territorio nazionale) • E-government: riorganizzazione in chiave digitale delle pubbliche amministrazioni, che - mediante l’eliminazione delle inefficienze - possa rendere il settore pubblico: più aperto, più partecipativo; più produttivo. Es. concreti: dematerializzazione, Carta d’identità elettronica, certificati di malattia • Dematerializzazione di alcuni settori cardine dell’apparato amministrativo, che meglio di altri si pongono come punto di snodo del rapporto tra apparato e comunità di utenti: 1) istruzione (es. libri digitali) 2) sanità 3) giustizia.