Associazione Pianeta Studio
settembre 2013
DIDATTICA INCLUSIVA
DSA disturbo specifico di apprendimento (5% della popolazione scolastica)
• Disturbo che interessa domini specifici LETTURA- ORTOGRAFIA- GRAFIA E
CALCOLO
• Non automatizzano abilità quali lettura, scrittura e calcolo
• Fattori neurobiologici (alterazione delle strutture encefaliche, implicate in tali
abilità)
• Significativa, ma circoscritta
• Intelligenza nella norma e senza deficit sensoriali
• E’ un aspetto costituzionale dell’individuo
• Persiste nel tempo e incide sulla QdV
• Hanno un diverso stile di apprendimento
NON HANNO DIFFICOLTA’ AD IMPARARE, SONO ABILI DIVERSAMENTE
ALUNNO DSA ogni DSA ha una storia diversa ed è diverso
SEVERITA’ DEL DISTURBO,RISORSE MESSE IN ATTO, PROBLEMATICHE
PSICOLOGICHE,SUPPORTO DELLA FAMIGLIA,CARATTERISTICHE DELL’AMBIENTE
SCOLASTIC0 (AFFRONTARE UN DIVERSO MODO DI APPRENDERE)
•
•
•
•
ALUNNO FRUSTRATO
VISSUTO FATICOSO
DIFFICOLTA’ SCOLASTICHE
ALTO RISCHIO DI ABBANDONO
SCOLASTICO
• COMPORTAMENTI DEVIANTI
• ALUNNO COMPENSATO
• LETTURA NON TROPPO LENTA
• CROLLO DIDATTICO: I TESTI SONO PIU’
LUNGHI E AUMENTANO LE
DIFFICOLTA’ DI DECODIFICA E
MAGGIORE LE DIFFICOLTA’ DI
COMPRENSIONE
A SCUOLA OGGI
MOSAICO DI SITUAZIONI: MICROMONDI DI CULTURE DIVERSE-LINGUE DIVERSE-DSA-BES-ADHD
LA SCUOLA HA UNIFORMATO: INSEGNAMENTO DEL DOCENTE AL CENTRO DEL PROGETTO
EDUCATIVO OGGI AL CENTRO DEL PROGETTO EDUCATIVO LO STUDENTE
DIDATTICA INCLUSIVA= ACCOGLIENZA POSITIVA AL CENTRO LO STUDENTE E IL SUO STILE DI
APPRENDIMENTO E SPARISCONO LE DIFFERENZE STUDENTI PROTGONISTI DELLA LORO EDUCAZIONE E NON
PASSIVI ASCOLTATORI ATTIVI COSTRUTTORI DEL PROPRIO SAPERE
DOCENTE NON TRASMETTE PIU’ IL SAPERE, MA COSTRUISCE IL SAPERE andare
oltre i programmi
CAMBIATO IL MODO DI APPRENDERE QUINDI IL MODO DI INSEGNARE: IMPARARE AD
IMPARARE Docente/alunno DEVONO PARLARE LA STESSA LINGUA
MEGLIO UNA TESTA BEN FATTA CHE UNA
TESTA PIENA (E. Morin, La testa ben fatta, Cortina, Milano 2000)
COME? PRINCIPIO GUIDA TUTTI GLI STUDENTI POSSONO
IMPARARE
• PRESENTARE L’ARGOMENTO (LEZIONE FRONTALE)
• DIALOGARE (ABITUARE LO STUDENTE A PARLARE SOSTENENDO LA
PROPRIA TESI)
• LEZIONE INTERATTIVA (SFRUTTARE STRUMENTI E TECNOLOGIE VARIE) far
portare il computer
• GRUPPI DI LAVORO ( COPPIE O PIU’ NUMEROSI)
• PEER EDUCATION
• FLIP TEACHING
• APPRENDERE SCOPRENDO
• ORGANIZZAZIONE FLESSIBILE
QUINDI LA SCUOLA HA BISOGNO DELLA CREATIVITA’
DEI DOCENTI
• NON UN SOLO METODO VALIDO
• APPRENDERE SCOPRENDO
• ORGANIZZAZIONE FLESSIBILE
• MOTIVARE L’APPRENDIMENTO
• FAVORIRE LA RELAZIONE TRA
COMPAGNI
• SVILUPPO DEL
CARATTERE:ASPIRAZIONI-VALORI
• ATTIVITA’ LABORATORIALI
• ESPERIENZE ALL’ESTERNO
• BRAINSTORMING
• SISTEMI INFORMATICI
VALUTAZIONE OSSERVAZIONE SISTEMATICA DELL’ALLIEVO
NELLE DIVERSE CIRCOSTANZE
• NON SOLO CON LO SCOPO DI DARE IL VOTO
• REGOLA TEMPI E MODI DI INSEGNARE / APPRENDERE
• MODI DIVERSI DI VALUTARE: POWER POINT; VIDEOREGISTRAZIONI;
QUESTIONARI;INTERROGAZIONI…
SFIDARE IL SISTEMA SCOLASTICO TRADIZIONALE E CHIEDERE
QUALCOSA DI DIVERSO DAL RECITARE LA LEZIONE
Presupposti
*fare
*osservare
*sperimentare
*tutti hanno delle possibilità
DOVE DOBBIAMO ARRIVARE
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alla didattica metacognitiva
integrare persone diverse
attivare un clima di valorizzazione e rispetto
spazi di autonomia
reti di aiuto reciproco tra studenti
promozione del successo formativo per
ciascun studente
 Insegnante un manager che li aiuta a
realizzare un prodotto
Insegnare ad alunni con tipologie diverse di difficoltà è un
aspetto del saper insegnare.
Ciò di cui noi abbiamo bisogno sono delle buone prassi
didattiche, di mezzi che, come diceva Maria Montessori,
«possono rendersi adatti alle capacità di ciascuno».
Quindi occorre conoscere molti strumenti didattici, molti
metodi, molti modi di lavorare e di organizzare la classe …
E conoscere i processi attraverso cui possiamo di volta in volta
trasformarli, modificarli, curvarli per “renderli adatti alle
capacità di ciascuno”.
Graziella Roda, Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna
Risorse/strumenti/metodologie didattiche
 Apprendimento cooperativo: sviluppa forme di cooperazione e di rispetto
reciproco fra gli allievi e veicola le conoscenze/abilità/competenze;
 Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie);
 Didattica laboratoriale (non serve il laboratorio come luogo fisico!).
Favorisce la centralità del bambino ragazzo
Realizza la sintesi fra sapere e fare,
sperimentando in situazione
 Procedere in modo
strutturato e
sequenziale:
proporre attività con
modello fisso e dal
semplice al complesso
si faciliteranno
nell’alunno l’esecuzione
delle consegne, la
memorizzazione e
l’ordine nell’esposizione
dei contenuti.
STRATEGIE
 Sostenere la motivazione ad apprendere
 Lavorare perché l’alunno possa accrescere la fiducia nelle proprie capacità
Per alunni “lenti”:
• predisporre verifiche brevi, su singoli obiettivi;
• semplificare gli esercizi (evitare esercizi concatenati);
• consentire tempi più lunghi o ridurre il numero degli esercizi nello stesso tempo
(strategia da scegliere secondo la personalità del bambino/ragazzo).
Per alunni che manifestano difficoltà di concentrazione:
• fornire schemi/mappe/diagrammi prima della spiegazione (aiuteremo la mente a
selezionare, categorizzare, ricordare, applicare quanto recepito durante la
spiegazione);
• evidenziare concetti fondamentali/parole chiave sul libro;
• spiegare utilizzando immagini;
• utilizzare materiali strutturati e non (figure geometriche, listelli, regoli…);
• fornire la procedura scandita per punti nell’assegnare il lavoro.
sapere come si
deve Insegnare
(metodi
didattici)
sapere cosa si
deve
insegnare
(contenuti)
Didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo di più canali
percettivi (visivo, uditivo, tattile, cinestesico)→incrementa l’apprendimento
Un normolettore riesce a decodificare un’informazione
indipendentemente dal canale sensoriale utilizzato
TECNOLOGIE MULTIMEDIALI
• notebook per utilizzare software specifici
LIM
•
•
•
•
permette di accedere a quantità infinita di informazioni,
visualizzazione di filmati o immagini;
interazione visiva di testi o esercizi (costruzione di testi collettivi);
costruzione di unità di lavoro informatizzate con possibilità di personalizzarle per
il gruppo classe e utilizzandole in modo flessibile (eventuale consegna agli alunni
copia della lezione o delle attività proposte in formato cartaceo o digitale);
• favorisce e promuove l’interazione lasciando spazio alla creatività degli studenti
affinchè realizzino ricerche o unità di lavoro multimediali in modo autonomo,
singolarmente o in piccolo gruppo→favorisce apprendimento costruttivo ed
esplorativo;
• per gli alunni con difficoltà risulta essere uno strumento compensativo
(videoscrittura, realizzazione di schemi e mappe, tabelle…).
NON PENSIAMO CHE ATTRAVERSO UN IMBUTO SIA
POSSIBILE TRAVASARE DA UNA TESTA ALL’ALTRA UN
SAPERE, DELLE COSE CHE POI DOVREMMO FARE, DELLE
COSE CHE DEVONO IMPORRE.
SAREBBE AUSPICABILE CHE OGGI NOI
RIUSCISSIMO A PENSARE A UN PROCESSO
DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
SENZA IMBUTI
Io ho un sogno
nella vita:
DIVENTARE ME…
rendiamo i nostri
alunni liberi di
essere se stessi
per avermi ascoltato
Bibliografia:
Bianchi-Rossi [A cura di]- COSI’ INSEGNO - AID (deve essere letto)
E.Morin - La testa ben fatta - Cortina, Milano 2000
MIUR –AAVV annuali della Pubblica Istruzione 2/2010, La dislessia e i Disturbi Specifici di Apprendimento.Teoria e prassi
per una prospettiva inclusiva, Le Monnier, Torino2010
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA ( allegato al DM 5669/2011)
D.Pennac Diario di scuola, Feltrinelli, Milano
Capuano-Storace-Ventriglia BES e DSA LibriLiberi
Riferimenti consigliati:
https://www.youtube.com/watch?v=4iSCU7oVih8
http://www.youtube.com/watch?v=wO3egq-RGXk
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