Il sistema muscolare Di: Tirelli Deborah Lorusso Nicola Giordano Alessandro Alanzo Gaia Dileo Simonapia Il sistema muscolare è l’insieme di tessuti che permette la locomozione del soggetto (muscoli striati o muscoli volontari, cioè controllati dal sistema nervoso centrale)e sostanze organiche interne come sangue e cibo (muscolatura liscia di vasi e organi cavi del corpo umano). In genere il sistema muscolare è costituito da due tipologie di muscoli : I MUSCOLI VOLONTARI O SCHELETRICI , circa 600, che sono di natura striata e che permettono il movimento . Infatti questi ,sono collegati alle ossa per mezzo dei tendini e ligamenti; inoltre il loro movimento dipende dalla nostra volontà Viceversa I MUISCOLI INVOLONTARI sono di natura liscia e quindi il loro movimento non dipende dalla nostra volontà. Rivestono la parte interna degli organi cavi e sono sotto il controllo del sistema nervoso vegetativo I muscoli inoltre hanno 3 importantissime funzioni: SOSTENERE IL CORPO PROTEGGERE LE OSSA RISCALDARE IL NOSTRO CORPO QUANDO SI CONTRAE Essi inoltre sono in grado di compiere soltanto due azioni : CONTRARSI E RILASSARSI Com’è possibile allora realizzare due movimenti opposti, come per esempio flettere ed estendere l’avambraccio? Questi due movimenti sono determinati da due muscoli contrapposti: IL BICIPITE E IL TRICIPITE. Vengono infatti chiamati muscoli antagonisti. Il bicipite è un grosso muscolo che serve a flettere l’articolazione del gomito, cioè ad avvicinare l’avambraccio al braccio . È collegato , per mezzo dei robusti tendini, da una parte al radio e dall’altra alla scapola e all’omero. Quando flettiamo l’avambraccio , il bicipite si contrae tira il radio e lo costringe a ruotare sull’articolazione del gomito. Il tricipite è un muscolo che serve a estendere l’articolazione del gomito , cioè ad allontanare l’avambraccio dal braccio. È collegato da una parte all’ulna e dall’altra alla scapola e all’omero. Quando estendiamo l’avambraccio , il tricipite si contrae , tira l’ulna e la costringe a ruotare sull’articolazione del gomito . I MUSCOLI E IL MOVIMENTO I principali movimenti realizzati dai muscoli scheletrici sono cinque: La FLESSIONE si ha quando avviciniamo fra di loro due ossa di un’articolazione. I muscoli che rendono possibili le flessioni si chiamano muscoli flessori. L’ ESTENSIONE è il movimento opposto della flessione e si ha quando allontaniamo fra di loro due ossa di un’articolazione . I muscoli che rendono possibile le estensioni si chiamano muscoli estensori. L’ABDUZIONE si ha quando un arto si allontana dalla linea mediana del corpo . I muscoli che rendono possibili le abduzioni si chiamano muscoli abduttori. L’ADDUZIONE è il movimento opposto dell’abduzione e si ha quando un arto si avvicina alla linea mediana del corpo . I muscoli che rendono possibili le adduzioni si chiamano muscoli adduttori La ROTAZIONE , infine, si ha quando ruotiamo una parte del corpo. I muscoli che rendono possibili le rotazioni si chiamano muscoli rotatori Tre tipi di leve nel nostro corpo Le ossa, le articolazioni e i muscoli funzionano come delle leve vediamo tre esempi Quando rivolgiamo la testa verso l’alto, il cranio funziona come una leva di 1 genere : il fulcro si trova nell’articolazione del cranio e della prima vertebra cervicale La resistenza è il peso delle testa La potenza è esercitata dal muscolo trapezio sull’osso occipitale Quando camminiamo il piede funziona come una leva di 2 genere Il fulcro si trova sulla punta del piede La resistenza è il peso del corpo che si appoggia sull’articolazione del perone la potenza è esercitata dal muscolo gastrocnemio sull’osso del calcagno Quando solleviamo un oggetto, l’avambraccio si comporta come una leva di 3 genere : Il fulcro si trova nell’articolazione del gomito La resistenza è esercitata dal muscolo bicipite sul radio La resistenza è il peso da sollevare\ la distrofia di duchenne La distrofia dell’infanzia è una malattia genetica degenerativa dei muscoli dei muscoli che si manifesta nei bambini a partire dal primo anno di età . La malattia colpisce i muscoli delle gambe e del bacino fino a paralizzarli . Con il progredire della malattia, la malattia si estende a tutti i muscoli striati e soprattutto della respirazione e del cuore. La morte sopraggiunge, nella maggior parte dei casi, prima che il paziente abbia compiuto 25 anni. Purtroppo neanche in questo caso non esiste una cura a questa malattia, ma si può solo prolungare la vita del paziente grazie alla fisioterapia e interventi sul cuore e sulla respirazione . È inoltre importantissimo aiutare la persona a condurre una vita il pù possibile normale