VENEZIA 20-20 Venti progetti per rilanciare l’economia, la cultura, la coesione sociale, la qualità della vita a Venezia PROGETTO ZERO Venezia si trova in uno stato di grave emergenza: difficoltà immense per gli equilibri finanziari e dunque per la continuità dell’erogazione dei servizi e della qualità della vita cittadina senza la revisione del patto di stabilità la città non potrà uscirne Chi ci governerà dovrà essere di una caratura particolarmente elevata e avere competenze consolidate nei rispettivi campi di interesse, dotato di assoluta credibilità e sostenuto da una politica capace di rigenerarsi. A garanzia che ciò avvenga bisogna che prima delle elezioni: siano resi noti i principali nomi dei futuri responsabili di governo; sia esplicitato il programma vincolante sulla base del quale vogliono governare; siano pubblicati i curricula dei futuri governanti; sia sottoscritto un impegno a sottoporre a verifica pubblica semestrale l’attività di governo; sia sottoscritto un impegno a dimettersi se, a seguito della verifica, i tempi e i contenuti del programma non saranno rispettati. PROGETTI TRASVERSALI La città sostenibile Il social Housing La sicurezza diffusa (da scrivere) La riorganizzazione della macchina comunale (da scrivere) Il ruolo delle Partecipate (da scrivere) La cultura che produce Progetto n° 1 - La città sostenibile Un progetto organico in cui il tema dell’ambiente si trasformi in un progetto di sostenibilità totale. Venezia può diventare capitale delle politiche ambientali e porsi al centro di grandi progetti europei ed internazionali. Nello stesso tempo un progetto organico di difesa dell’ambiente può diventare il motore nuovo delle politiche urbane. tempi: una anno per l’elaborazione dell’intero programma su cui la città dovrà muoversi; nel programma saranno indicate le tempistiche per i diversi interventi costi e modalità di finanziamento: costo non preventivabile; finanziamenti europee, statali e regionali, privati. ricadute: culturali; economiche (produzione e ricerca); ambientali; di immagine; rapporti con l’economia mondiale. Progetto n° 2 - Il social Housing Il social housing è una politica di alloggi realizzati dal Comune, che ne conserva la proprietà e li dà in affitto a costi calmierati (40/50% in meno del prezzo di mercato). Esistono nel territorio comunale molte aree e edifici per fare questa politica: solo a Venezia insulare potrebbero essere realizzati oltre 1.500 alloggi. tempi: sei mesi per il programma di social housing; un anno per predisporre progetti e procedure e iniziare le realizzazioni costi e modalità di finanziamento: 300 milioni per 3.000 alloggi; autofinanziamento ricadute: alloggi per 3.000 famiglie; aumento delle capacità di spesa per quelle famiglie; aumento dell’occupazione nel settore delle costruzioni oggi in gravissima crisi; aumento del patrimonio pubblico. Progetto n° 3 - La sicurezza diffusa (da scrivere) Progetto n° 4 - La riorganizzazione della macchina comunale la macchina comunale andrà riorganizzata due volte: la prima con l’avvento della nuova Amministrazione, la seconda volta con la piena operatività della Città Metropolitana. L’intreccio di un insieme di fattori soggettivi (governare per deleghe esterne, incompetenze specifiche a livello politico e a livello tecnico, depauperamento delle competenze e degli organici….) e per fattori oggettivi (scarsa disponibilità di bilancio, aumento delle competenze e diminuzione delle responsabilità ….) hanno progressivamente depresso e disarticolato le capacità della macchina comunale nel suo complesso. Le competenze interne alla macchina comunale, che spesso si collocano a livelli di eccellenza, non sono in grado di esprimersi e vivono situazioni di vera e propria frustrazione. Nello stesso tempo è esperienza quotidiana la difficoltà di rapportarsi con il Comune e di avere prestazioni adeguate alle legittime domande della cittadinanza. Misurare il funzionamento del Comune sulla realizzazione di obiettivi precisi e non sullo svolgimento di procedure fini a sé stesse rappresenta già una svolta di ottica fondamentale. Su questa base deve essere attivata una riorganizzazione interna senza la quale nessuna delle proposte contenute in questo programma potrà essere realizzata. Progetto n° 4 – segue (La riorganizzazione della macchina comunale) si devono distinguere due grandi settori: quello dei servizi ai cittadini, in cui è necessario – possibilmente utilizzando le competenze interne – semplificare radicalmente le procedure per arrivare al rilascio di ogni procedure autorizzativa nel termine di 60/90 giorni; quello dei “progetti nuovi” che comporta anche un rapporto, tutto da calibrare, con competenze esterne, o con un diverso rapporto con le società partecipate Tempi: progetto di riorganizzazione entro sei mesi; attuazione, tutto il mandato amministrativo Costi e modalità di finanziamento: nessun costo. Ricadute: rendere efficiente il Comune e i servizi che presta; valorizzare le risorse umane e le risorse economiche; creare le condizioni per un buon governo della città. Progetto n° 5 - Il ruolo delle Partecipate Analogamente dovrà avvenire per la riorganizzazione delle società partecipate, che dovrà essere tesa non semplicemente al risparmio dovuto all’eliminazione di qualche consiglio di amministrazione, ma alla valutazione corretta del rapporto costi benefici di ciascuna società. Sono temi questi che non possono essere riassunti in un progetto come per le altre proposte contenute in questo documento, e che verranno approfonditi nei mesi che ci separano dalle elezioni. Progetto n° 6 - Venezia città del contemporaneo Valorizzare la contemporaneità del modello Venezia: pedonalità, tempo lento e socialità/luogo di incontro - come valore creativo di qualità della vita. La cultura: laboratorio esemplare di saperi materiali e immateriali ad ampio spettro e motore economico capace di generare nuova abitabilità, nuove professioni, nuovi cittadini e di valorizzare la presenza turistica. Tre progetti da sviluppare nel corso del prossimo mandato amministrativo: a) recupero delle eredità materiali e delle competenze specifiche di questo territorio (artigianato, restauro) per trasformarli e riproporli in un confronto internazionale e contemporaneo di qualità; b) promozione dei saperi immateriali: formazione di professionisti e di personale qualificato per la cura e la gestione degli eventi e dei musei; c) coordinamento dell’informazione relativa all’offerta culturale cittadina attraverso una sinergia tra istituzioni pubbliche e private che valorizzi le risorse già disponibili sul territorio. Tempi: tutto il mandato amministrativo Costi e modalità di finanziamento: partnership pubblico-privato, bandi europei, sponsor privati. Ricadute: restituire al Comune il ruolo strategico di governo delle politiche culturali. PORTOMARGHERA L’accordo di programma Il nuovo Porto Passeggeri e il Waterfront Parco industriale per la green economy Progetto n° 7 – L’accordo di programma che destina 155 mln € all’area industriale. Vanno spesi concentrando gli interventi nella infrastrutturazione di aree strategiche e non dispersi in tanti progetti senza un disegno finalizzato. tempi: 3/5 anni costi e modalità di finanziamento: 158 mln € già finanziati ricadute: riassetto infrastrutturale di importanti comparti di Portomarghera che consentono interventi di reindustrializzazione; incentivo all’occupazione per la realizzazione dei lavori. Progetto n° 8 - Il nuovo Porto Passeggeri e il Waterfront. Il nuovo Porto Passeggeri per spostare le grandi navi dal canale della Giudecca verrà collocato lungo il canale industriale nord. tempi: realizzazione per fasi - 1 anno, 3 anni, 6 anni costi e modalità di finanziamento: 500 mln€ - autofinanziamento ricadute: eliminazione del passaggio delle grandi navi dal bacino di S.Marco; riqualificazione del waterfront; recupero prima zona industriale; miglioramento ambientale (bonifiche, riduzione del traffico translagunare); riassetto urbanistico; mantenimento occupazione portuale; nuova occupazione nelle attività indotte; incentivo all’occupazione per la realizzazione dei lavori. Consentire di riqualificare l’attuale stazione Marittima (vedi progetto n.3). Progetto n° 9 – Parco industriale per la green economy Trasformazione dei 100 ettari ceduti da ENI al Comune attraverso una società pubblica di sviluppo con il compito di realizzare un insediamento di attività esclusivamente legate alla produzione green (produzione, ricerca, formazione) senza vendere le aree ma dandole in concessione gratuita per alcuni anni tempi: realizzazione per fasi - 2 anni progettazione e realizzazioni bonifiche e infrastrutture; anni successivi gli insediamenti. costi e modalità di finanziamento: 32 mln€ per le bonifiche entrano nell’accordo; quota parte dei 155 mln€ dell’accordo di programma per le infrastrutture; finanziamenti privati per gli insediamenti. ricadute: recupero urbanistico; reindustrializzazione; aumento dell’occupazione; sviluppo delle attività legate alla ricerca e all’innovazione. VENEZIA e il LIDO La carta turistica L’Arsenale La stazione Marittima S. Elena Lido e isole Progetto n° 10 - La carta turistica Una Carta di Servizi che viene data ai turisti per agevolarne e organizzarne la visita attraverso l’offerta di servizi prepagati e coordinati: i biglietti dei vaporetti, l’entrata ai Musei Civici, l’utilizzo dei servizi igienici, l’elenco delle attività commerciali certificate, la mappa della città e altro, in modo che chi entra in città, una volta acquistata la carta non abbia più alcuna difficoltà o sgradita sorpresa nella sua giornata di visita. Chi è senza carta avrà dei costi significativamente più elevati. Tempi: 6 mesi per la progettazione; un anno per l’attivazione costi e modalità di finanziamento: 2 mln€ a carico del bilancio comunale; ricadute: organizzazione dei flussi turistici; recupero risorse stimabili in 50 mln€ all’anno per la città. Progetto n° 11 – L’Arsenale Recupero, funzionalizzazione e apertura alla città dell’Arsenale tempi: 6 mesi per costruire la struttura di gestione; 6 mesi per rivedere e aggiornare il piano industriale; 3 anni per il recupero di tutto l’Arsenale nord; anni successivi per il recupero complessivo. costi e modalità di finanziamento: 60 mln€ – Arsenale nord; autofinanziamento; finanziamenti europei ricadute: sul patrimonio sulla cultura sull’occupazione (per la realizzazione dei lavori e permanente per la gestione delle attività) Progetto n° 12 – La stazione Marittima Trasformazione della Stazione Marittima in un porto passeggeri di “alta gamma” dedicato ai grandi yacht e alle navi di stazza inferiore alle 40.000 ton; e in un quartiere urbano e di strutture di servizio cittadine per circa 1.600 alloggi, 800 dei quali da realizzare secondo i criteri del social housing. tempi: 2 anni predisposizione dei progetti; successivamente i tempi sono connessi a quelli per la realizzazione della nuova stazione marittima a Marghera e si muovono secondo le stesse fasi attuative; costi e modalità di finanziamento: 300 mln€; autofinanziamento ricadute: recupero della marittima; social housing; aumento dell’occupazione per il nuovo porto, per tutte le attività indotte e per la realizzazione delle opere. Progetto n° 13 – S. Elena Realizzazione di un nuovo quartiere urbano al posto degli ex cantieri ACTV: 400 alloggi, nuova darsena, cantieri, servizi pubblici, attività commerciali. tempi: 2 anni per le progettazioni; 4 anni per gli interventi. costi e modalità di finanziamento: 90 mln€; autofinanziamento ricadute: recupero e bonifica di un’area degradata, 300 alloggi in social housing Progetto n° 14 - L’isola sostenibile Un progetto organico per rendere il Lido la prima parte della città integralmente sostenibile e a impatto zero dal punto di vista energetico. tempi: interventi progressivi per tutta la durata del mandato costi e modalità di finanziamento: 2 mln€ per ogni anno del mandato; finanziamenti europei; finanziamenti pubblici; finanziamenti privati ricadute: miglioramenti ambientali; miglioramenti di immagine; aumento dell’attrattività turistica MESTRE Riqualificazione delle aree centrali Forte Marghera Lo stadio La qualità diffusa Il Terminal di Fusina Il terminal di Tessera Progetto n° 15 – Riqualificazione delle aree centrali Le aree centrali e segnatamente piazza Barche e le aree dietro Coin sono in una situazione di intollerabile degrado. Gli interventi di riqualificazione procederanno secondo due fasi: rimozione di tutte le sovrastrutture degradanti la realizzazione di sistemazioni a raso anche provvisorie; realizzazione di parcheggi interrati, trasferimento del mercato, sistemazione a piazza o a verde delle aree liberate. I tempi necessari sono quelli dell’arco della consiliatura; i primi interventi possono essere realizzati a basso costo e entro un anno attraverso le risorse comunali, mentre gli interventi più impegnativi possono essere realizzati in autofinanziamento. tempi: un anno per la prima fase; tre anni per la seconda fase costi e modalità di finanziamento: 1 mln€ per la prima fase a carico del bilancio comunale; 8 mln€ per la seconda fase in autofinanziamento. ricadute: riqualificazione urbanistica; riqualificazione dell’immagine di Mestre; ricadute sull’occupazione temporanea e permanente. Progetto n° 16 - Forte Marghera Recupero di Forte Marghera e sua trasformazione in grande polo culturale della terraferma, in cui si incontrano, si espongono, si creano, si scambiano le espressioni artistiche contemporanee. tempi: 1 anno per la progettazione e il lancio; 4 anni per i lavori e gli insediamenti costi e modalità di finanziamento: 40 mln€; finanziamenti europei; statali; regionali; autofinanziamento ricadute: riqualificazione urbanistica; ampliamento dell’offerta culturale; aumento dell’occupazione temporanea e permanente. Progetto n° 17 - Lo stadio Realizzazione dello Stadio di Mestre e delle attività sportive, ricreative e commerciali connesse. L’amministrazione deve riprendere nelle proprie mani la questione della realizzazione dello stadio: darsi il tempo necessario per costruire un progetto che possa essere presentato e realizzato immediatamente senza ostacoli urbanistici o di altro genere e su quello trovare il/i soggetto/i che promuove e realizza tutta l’operazione. tempi: 1 anno per la costruzione del programma funzionale, del layout urbanistico e architettonico, e del progetto economico/finanziario costi e modalità di finanziamento: 50 mln€; in parte dal bilancio comunale e in parte autofinanziamento ricadute: arricchimento delle funzioni urbane; aumento dell’occupazione temporanea (per la realizzazione dei lavori) e permanente (per la gestione delle attività). Progetto n° 18 - La qualità diffusa Progetto sistematico di interventi diffusi volti a risolvere le situazioni di crisi esistenti nella terraferma mestrina. tempi: 6 mesi per costruire la mappa delle criticità; 6 mesi per il programma degli interventi; attività continuativa di realizzazione degli interventi costi e modalità di finanziamento: non preventivabili in questa fase ricadute: miglioramento della qualità urbana e della qualità della vita; aumento dell’offerta di servizi; aumento dell’occupazione temporanea (per la realizzazione dei lavori) e permanente (per la gestione delle attività). Progetto n° 19 – Il Terminal di Fusina Progetto n° 20 – Il terminal di Tessera I terminal di Tessera e di Fusina, che intercetterebbero i flussi automobilistici più importanti da nord/est e da sud/ovest della città, esistono da anni nei piani urbanistici e vanno realizzati. tempi: 1 anno per espletare i bandi di costruzione e gestione; 3 anni per la realizzazione. costi e modalità di finanziamento: 40 mln€ in totale autofinanziamento ricadute: diminuzione radicale del traffico di attraversamento di Mestre e sul ponte translagunare; organizzazione dei flussi turistici; aumento dell’occupazione temporanea (per la realizzazione dei lavori) e permanente (per la gestione delle attività). COCLUSIONI GENERALI Le ricadute di ordine economico tutti i progetti hanno ricadute economiche positive. La loro realizzazione comporta investimenti stimabili in circa 1.800/2.000 mln€ prevalentemente allocati in settori di massima crisi. Non vengono calcolati i flussi di denaro prodotti dalle attività indotte o dal progetto della carta turistica. In termini di occupazione, l’attività di realizzazione dei progetti mobiliterebbe molte migliaia di persone (l’ANCE calcola che 1 miliardo di interventi diffusi coinvolgano 20.000 lavoratori); la gestione delle nuove attività stabili comporterebbe l’aumento di occupazione di circa 3.000 unità. di ordine urbanistico e ambientale con l’eccezione del progetto sulla carta turistica, tutti i progetti hanno importanti ricadute di carattere ambientale e sul miglioramento degli assetti urbanistici prevalentemente attraverso il recupero di aree e edifici dismessi e l’inserimento di nuove funzioni e servizi. di ordine sociale e culturale l’aumento dell’occupazione, la realizzazione degli alloggi in social housing, il ritorno economico degli interventi che alleggerirebbe i problemi di bilancio comunale, la regolamentazione del turismo, l’attivazione di due poli culturali di eccellenza all’Arsenale e a Forte Marghera, sono tutti fattori con forti ricadute positive di carattere sociale e culturale. In definitiva la realizzazione di questi progetti modificherebbe strutturalmente in meglio la situazione di Venezia. Tutto ciò ha come condizione la realizzazione di un ultimo progetto.