PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
UFFICIO FONDO SOCIALE EUROPEO
La valutazione della formazione continua (FC)
nell’esperienza trentina:
sperimentazioni, risultati e insegnamenti
A.Vergani
Task Force Fse, Steering Group Valutazione
Seminario SNV, Roma, 14 aprile 2010
La PAT e la valutazione della
formazione
• La legge provinciale 21 del 1987
• La valutazione della FC nella programmazione
Fse 2000-2006
• La valutazione della FC nella programmazione
2007-2013 (Indirizzi e Piano di Valutazione
Unitaria; valutazione degli effetti lordi su
lavoratori e imprese; valutazione degli effetti
della formazione sui lavoratori anziani)
Le caratteristiche generali delle
indagini valutative realizzate sulla FC
• Percezione delle ricadute/effetti (individuali e,
in misura minore, organizzativi)
• Valutazione della implementazione degli
interventi
• Interrogazione dei formati e dei ‘datori di
lavoro/referenti’
• Prevalenza di disegni/logiche standard
• Valutazioni ex-post oppure intermedie
L’indagine più recente
• Conclusa a fine 2009
• Misure D1 e D4 della programmazione Fse 20002006
• Interventi realizzati nel biennio 2005-2006
• Cles, Boella, Task-force Fse PAT, Ufficio Fse PAT
• Ricostruzione a 24 mesi da parte dei formati e dei
(loro) referenti az.li/org.vi degli “effetti percepiti”
della partecipazione a corsi di FC
• Due specifici questionari a risposte chiuse (lavoratori
e datori di lavoro)
Lavoratori dipendenti/D1
• Conoscenze applicate sul lavoro (86% dei casi) e
miglioramento nella “organizzazione (individuale) del
lavoro” (68%)
• Indici di miglioramento (ricadute soft e hard): ricadute
più rilevanti sui fattori soft
• Gli indici di miglioramento aumentano al crescere della
durata del corso e del livello contrattuale: più per i
maschi che per le femmine; diminuiscono al crescere
dell’età
Imprese (datori di lavoro)/D1
• 75% terziario, commercio e servizi
• Ampio interesse per la formazione
• Miglioramento diffuso del lavoro dei dipendenti
(mansioni svolte, 80% dei casi, e aspetti
organizzativi, 76%; salute e sicurezza, 62%)
• Effetti molto/abbastanza positivi in termini di
competenze utili per il lavoro svolto (95% dei casi)
Lavoratori (autonomi)/D4
• Liberi professionisti impegnati nel settore delle
costruzioni
• 2/3 hanno migliorato le proprie competenze ed
abilità oppure ne hanno acquisite di nuove
• Indici di “ricadute soft” più elevati di quelli relativi
alle “ricadute hard”
• Relazione statisticamente significativa tra durata
della formazione e miglioramento delle competenze
dei partecipanti
In sintesi (l’indagine)
• Ricadute soft più diffuse e rilevanti di quelle hard
• Maggiori benefici per i lavoratori con inquadramento
medio-alto
• Benefici hard più elevati per i giovani (stabilità del
posto di lavoro, carriera, retribuzione)
• Significativo interesse delle imprese per la
formazione
• Scarso contributo della formazione alla mobilità del
singolo lavoratore (corsi brevi)
Apprendimenti/insegnamenti
• “Fare di meno, fare più in profondità, fare prima”
• Utilità/opportunità di costruire indici sintetici dei
risultati (di percezione)
• Importanza di una struttura-tipo dei report (con
parte finale di raccomandazioni al decisore)
• Organizzazione del “sistema PAT di valutazione”
(integrazione di attori)
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Alberto Vergani