Dal grafico si deduce che gli studenti scelgono l’indirizzo Igea per diversi motivi: il 32% perché ama le lingue, infatti in questo corso è previsto lo studio di inglese, francese e spagnolo; il 16% in quanto prova interesse per le materie giuridiche e il 9% poiché non ha attitudine per l’informatica, che è invece importante nel corso Mercurio. Infine il 26% dei ragazzi ha affermato che non sceglierebbe comunque il corso Igea perché non corrisponde alle loro aspettative. Personalmente considero il corso Igea utile in quanto permette ai ragazzi di avere una preparazione culturalmente buona, ma anche di imparare materie che potranno servire nel mondo del lavoro o che saranno poi approfondite nelle facoltà universitarie. Nel grafico sono presenti le percentuali relative alle ore di lingue straniere che i ragazzi sottoposti al questionario vorrebbero aggiungere a quelle già previste: il 10% sarebbe disposto a frequentare un’ora aggiuntiva, il 14% due ore e il 75% tre ore. Solo l’1% ha scelto di non attuare nessuna variazione all’orario curricolare. Secondo me, la conoscenza delle lingue è molto importante, per cui ritengo utile studiarle non solo dal punto di vista grammaticale ma anche tramite lezioni di conversazione, che ci permettano di pensare in lingua. Per fare ciò è sicuramente necessario avere a disposizione più ore di lezione e quindi condivido l’idea di chi ha scelto di aggiungere tre ore. Nel grafico sono visualizzate le percentuali relative agli indirizzi di studio frequentati: il 10% è iscritto al corso Igea; il 14% ha scelto il Mercurio e il 75% ha optato per il Turistico. Infine, l’1% è costituito dai ragazzi della scuola media, in visita al nostro istituto, che sono stati sottoposti al questionario. Io frequento l’indirizzo Turistico e penso che questo corso sia scelto da molti ragazzi perchè permette di apprendere le lingue, che ci consentono di comunicare con persone di altri Paesi, di conosce la loro cultura e le loro abitudini, come io ho potuto sperimentare durante lo stage a Londra che è stato organizzato dalla scuola l’inverno scorso. Dal grafico si deducono le scelte dei ragazzi riguardanti i corsi pomeridiani ritenuti più interessanti: il 20% vorrebbe imparare a suonare uno strumento musicale, il 10% ha optato per la recitazione, il 17% per la psicologia, il 10% per lezioni d’informatica, il 18% per attività sportive, l’1% vorrebbe lavorare alla stesura di un giornalino scolastico, il 2% ha scelto altre attività e il 22% ha dichiarato che non ritiene i corsi pomeridiani interessanti. I corsi pomeridiani sono, a mio parere, utili per approfondire argomenti o materie che i ragazzi considerano interessanti, inoltre permettono di creare nuove amicizie tra gli studenti, come io ho potuto verificare facendo parte del coro scolastico durante questi anni. Nel grafico sono visualizzate le percentuali relative ai ragazzi che ritengono utile aggiungere una mensa all’interno della scuola: il 57% ha risposto affermativamente, forse perché abita lontano e deve fermarsi per le attività pomeridiane, mentre il 43% è contrario poiché non la considera necessaria. Io personalmente considero importante la presenza di una mensa all’interno della scuola, poiché, anche se abito a Rapallo, credo sia utile avere un luogo dove poter pranzare in attesa dei corsi pomeridiani, al riparo dalla pioggia e dal freddo invernale. Dal grafico si deduce che il 90% degli studenti è contrario all’uso del tesserino magnetico, forse perché esso evidenzia ritardi di pochi minuti che prima potevano passare inosservati; solo il 10% degli studenti sottoposti al questionario sostiene, invece, che abbia migliorato la vita scolastica. Il tesserino magnetico, secondo me, è utile in quanto fa comprendere a noi ragazzi l’importanza della puntualità, ci aiuta a diventare più responsabili e permette ai genitori di essere a conoscenza in tempo reale delle assenze del figlio; ma il meccanismo non si è rivelato sempre affidabile, infatti troppo spesso sono state annotate assenze inesistenti o si sono verificati errori. Il grafico evidenzia le differenti scelte dei ragazzi relative alla durata dell’intervallo: il 48% vorrebbe la ricreazione di 15 minuti, uscendo 5 minuti dopo; il 25% ha optato per una pausa di 20 minuti, anche se ciò allungherebbe l’orario scolastico di 10 minuti; il 4% richiede addirittura mezz’ora di interruzione delle lezioni, spostando di 20 minuti l’ultima campanella; infine il 23% preferirebbe lasciare la durata dell’intervallo invariata. Io penso che sia preferibile mantenere l’intervallo di 10 minuti, poiché ritardare l’uscita potrebbe creare problemi ai ragazzi che non vivono a Rapallo e che, quindi, devono utilizzare mezzi pubblici. Dal grafico si deduce che la maggior parte gli studenti (55%) ritiene utile l’attività di recupero pomeridiano idei+sportelli, anche se reputa questi corsi fasticosi; il 37% addirittura preferisce queste ore a quelle curriculari del mattino, mentre il 7% concepisce inutile questa attività. Personalmente sono d’accordo con la maggioranza degli studenti, infatti ritengo che l’attività di recupero idei+sportelli aiuti i ragazzi a colmare le lacune e a superare le difficoltà che possono incontrate nello svolgimento dei vari programmi. Ciò è possibile anche grazie all’aiuto dell’insegnante che può aiutare a mantenere la concentrazione e fornire delle spiegazioni in caso di bisogno.