Sai, Giuseppe, ho fatto uno strano sogno… C’era anche nostro figlio! Tutti avevano addobbato comperato vestiti nuovi, a festafatto le loro case, spese e comperato regali avvolti in carte colorate e nastri sfiziosi. La gente aveva preparato il suo compleanno con sei settimane d’anticipo. Era decorato con tante luci I pacchi erano Sai, stati Giuseppe? messi e ciondoli brillanti. L’albero erasotto dentro un albero. le case! C’era anche l’Angelo ma era di ceramica. Nella sala c’era una tavola imbandita di piatti curati ed abbondanti. Che sorrisi ma noi non allo scambio dei regali! eravamo stati invitati. Ma che tristezza, Giuseppe! Non c’era nessun regalo per nostro figlio e nessuno faceva mai il suo nome. Avevano lavorato tanto per festeggiare il suo compleanno ma sembrava che non lo conoscessero. Ogni volta che Gesù entrava nelle loro case era come se Lui non esistesse! Sono felice, Giuseppe, perché è stato solo un sogno