Legge 111 del 15 luglio 2011
Disposizioni vigenti per la stabilizzazione finanziaria
art. 19 Razionalizzazione della spesa relativa
all’organizzazione scolastica, comma 4
Per garantire un processo di continuità didattica
nell'ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere
dall'anno scolastico 2011-2012 la scuola dell'infanzia, la
scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado
sono aggregate in istituti comprensivi
Ne consegue la soppressione delle istituzioni scolastiche
autonome costituite separatamente da direzioni
didattiche e scuole secondarie di I grado
Gli istituti comprensivi devono avere almeno 1000
studenti (500 nelle scuole di montagna)
Delibera Giunta regionale 18 ottobre 2011
Criteri per il dimensionamento scolastico 2012-2013
e degli anni successivi
Tre anni di tempo per allinearsi a quanto previsto dalla
Finanziaria statale 2011. Secondo quanto dichiarato
dall’Assessore Alberto Cirio, ci saranno circa 120
accorpamenti in accordo con le Province.
 raggiungere il 20% dell'obiettivo nel primo anno
 60% nel secondo
 100% nel terzo
 per evitare una gestione troppo complessa, la Regione ha
stabilito che tali Istituti comprensivi dovranno avere tra
1000 e 1200 iscritti.
Sette regioni:
LIGURIA, TOSCANA, EMILIA ROMAGNA,UMBRIA,
PUGLIA, BASILICATA, SICILIA
ricorrono alla Corte Costituzionale per la dichiarazione
di illegittimità dei commi 4 e 5 dell'art 19 del decreto
legge n."98/2011" dal titolo "Disposizioni urgenti per la
stabilizzazione finanziaria":
Nell'articolo in questione il legislatore nazionale
detta regole di dettaglio nella materia
dell'istruzione e in particolare nel campo del
dimensionamento della rete scolastica di
competenza delle Regioni (principio ribadito
anche dalla sentenza n. 200/2009 della Corte
Costituzionale), senza lasciare alcuno spazio
all’autonomia delle Regioni stesse.
Secondo ulteriori indicazioni della Provincia il
percorso di lavoro più indicato prevede
 individuare un’area geografica di riferimento
 realizzare la verticalizzazione dove ancora non
esiste, costituendo autonomie che determinino, sul
territorio preso in considerazione una media di 1000
iscritti
 sono quindi possibili scostamenti verso “il basso” e
verso l’”alto” con particolare cautela a non superare i
1200 iscritti
Attualmente alle
Autonomie Scolastiche con
sede a Pinerolo fanno
riferimento 11 Comuni
Buriasco
Cantalupa
Frossasco
Macello
Osasco
Pinerolo
Piscina
Prarostino
Roletto
San Pietro Val Lemina
San Secondo
Appartengono al
territorio Pinerolese
anche le autonomie
scolastiche
Airasca
Cumiana
Vigone
Vi sono poi le zone
“montane” con le
Autonomie di
Bricherasio
Luserna San Giovanni
Perosa Argentina
Torre Pellice
Villar Perosa
Attualmente vi è un tavolo di lavoro che coinvolge i
Comuni afferenti alle Autonomie con sede a
Pinerolo, Airasca, Cumiana e Vigone.
Il ragionamento, quindi, si sviluppa a partire da:
9 autonomie di cui
6 ancora
orizzontali e 3 già
verticali
oltre 7000 iscritti
Criteri utilizzati nelle prima fase del lavoro
Criteri riferiti ai
contenuti più
strettamente
formativi
costituire autonomie
verticali (obbligatorio)
mantenere il maggior
numero di autonomie
possibili
tenere conto della storia
delle attuali autonomia
scolastiche
Criterio riferito
all’accessibilità e
quindi ai bisogni delle
famiglie
rispettare un criterio di
compatibilità geografica
Criteri riferiti alle
esigenze del
Comuni, relative
all’adeguato
svolgimento delle
proprie funzioni
 realizzare un’azione parallela
e coerente con le azioni che i
Comuni hanno avviato per la
costituzione delle Unioni di
Comuni per la gestione delle
funzioni fondamentali
 non gravare ulteriormente di
costi i Comuni con una
riorganizzazione territoriale che
comporti una significativa
revisione ed un aumento dei
costi dei servizi accessori, in
particolare per quanto riguarda
il trasporto scolastico
rispettare l’indicazione
riferita ai numeri
tenendo conto che
numeri elevati
Criterio riferito ad
esigenze di tipo
sindacale/occupazionale e
organizzativo
a) rendono
problematica la
gestione di
un’organizzazione
scolastica
b) mettono a rischio
posti di lavoro di
personale
amministrativo e ATA
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Dimensionamento scolastico L. 111 del 2011