CORSO di ORGANIZZAZIONE
POLITICA EUROPEA
anno accademico 2012-13
Lezione XIV
La politica di pressione
nell’Unione Europea
Gruppi di interesse
• Sono quei gruppi che dalla politica
ricercano “contenuti di politica pubblica”
(“che cosa”)
• Utilizzano le risorse, di cui dispongono
in forma organizzata, per fare pressione
sui decisori pubblici per ottenere
contenuti di policy conformi ai propri
interessi e valori
• Scambio di sostegno e risorse contro
contenuti di policy
LOBBYING
definizioni del Libro Verde sulla Trasparenza del 2006 della Commissione
COM(2006)194 final
• “Lobbying” sono tutte le attività che mirano a influire
sull’elaborazione delle politiche e i processi
decisionali delle istituzioni europee
• Lobbyisti sono le persone che dedicano a questo
tipo di attività e lavorano in una serie di
organizzazioni come uffici di consulenza specializzati
in questioni pubbliche,ONG, gruppi di riflessione,
gruppi di pressione interni, gruppi professionali
• Il lobbying è un’attività legittima nel quadro di un
sistema democratico sia che si a condotta da
cittadini , imprese, organizzazioni della società civile,
gruppi di interesse o consulenti.
Attori della politica degli interessi
europea
• EUROGRUPPI-gruppi di interesse che si
organizzano per la pressione a livello
europeo. Si possono distinguere (Nugent)
• Gruppi sezionali –interessi di settori
funzionali (lavoro, impresa etc)
• Gruppi promozionali-interessi diffusi
• Eurogruppi che rappresentano interessi
territoriali delle regioni o delle città
Altri attori della politica di
pressione europea:
• Singole imprese
• Lobbisti di professione
• Coalizioni ad hoc su singole questioni di
policy
• “comunità epistemiche”
• Rappresentanze di governi regionali e
locali
• Rappresentanze da paesi terzi
La politica degli interessi
nell’Unione Europea
• L’Unione Europea costituisce un’arena politica
aperta all’azione dei gruppi di interesse
• Il processo di policy making europeo implica la
cooperazione di più istituzioni e più livelli di
governo ed offre una molteplicità di punti di
accesso a gruppi che vogliano influenzare il
contenuto delle politiche
Eurogruppi
• Federazioni transnazionali di associazioni
nazionali di rappresentanza degli interessi.
• Associazioni di secondo livello, a
membership indiretta (“associazioni
ombrello”): i singoli membri aderiscono
all’associazione nazionale, che aderisce
alla federazione transnazionale
Eurogruppi- Interessi imprenditoriali-UNICE Business Europe
• UNICE-dal 2007 Business Europe riunisce le
associazioni imprenditoriali degli s.m.
• Creata nel 1958
• Ha un ruolo di primo piano nel processo politico
europeo,con contatti continui con le burocrazie
della Commissione e fornendo membri ai gruppi di
lavoro e ai comitati consultivi e di esperti
• E’ uno dei partner del Dialogo Sociale
• Il problema è che le associazioni aderenti hanno
più potere di quella europea e tendono a seguire
strategie proprie se non si sentono rappresentate
• Ognuna ha aperto sedi proprie a Bruxelles
Business Europe
• Cambio del nome nel 2007 per indicare impegno
europeista
Obiettivi:
•
•
•
•
•
Implement the reforms for growth and jobs;
integrate the European market;
govern the EU efficiently;
fight national protectionism;
take advantage of the opportunities of
enlargement,
• reform European social systems to make them
sustainable
Eurogruppi-Interessi ImprenditoraliERT
• Tavola Rotonda Europea degli Industriali (ERT)–
• Creata nel 1983.(iniziative guidata da Volvo, Philips,
Fiat) .
• Nasce dall’insofferenza per la debolezza di UNICE nel
percorso verso il mercato unico
• a membership diretta, riunisce un numero ristretto di
grandissime imprese industriali. Una cinquantina di
membri, per co-optazione
• -Steering Committee (chairman e vice elettivi)
• Una via di mezzo tra una lobby e un think-tank
• La sua attività è più settoriale e riguarda soprattutto il
mercato unico
Eurogruppi-Interessi ImprenditoraliAmcham
• Amcham-EU-rappresenta gli interessi delle
imprese americane che operano in Europa
• 140 companies
• Interessi imprese americane che commerciano
con EuropaBoard, comitato esecutivo e taskforces che corrispondono ai maggiori settori di
politica europea
• Business Europe , ERT e Amcham
rappresentano la “troika delle grandi
imprese “(Hix) al centro della politica di
pressione europea.
Eurogruppi-Interessi
Imprenditoriali
• CEEP-CENTRE EUROPEAN ENTERPRISES
producing PUBLIC Services Centro Europeo
delle Imprese Pubbliche. Rappresenta a livello
europeo gli interessi delle imprese che
producono servizi pubblici (30% di forza lavoro).
• Interlocutore riconosciuto dalla Commissione
per il settore
• E’ uno dei partner del Dialogo Sociale Europeo
COPA
• Conféderation Européenne Producteurs
Agricoles (COPA-COGECA)
• Nasce nel 1958, con la politica agricola
• Per molti anni è stata la lobby più influente
EUROGRUPPI-Interessi del
lavoro
• ETUC (CES)- Confederazione Europea dei
Sindacati.
• Fondata nel 1972
• Riunisce i sindacati degli s.m. e candidati
• La sua coesione è stata storicamente
abbastanza debole per la diversità degli
orientamenti politici delle associazioni
partecipanti
• Rappresenta il lavoro nel Dialogo Sociale
EUROGRUPPI-Interessi del
lavoro
• Segretariato Europeo delle Professioni
Liberali Indipendenti e Sociali
• Confederazione Europea dei Quadri
(Eurocadres)
Perché gli interessi del lavoro hanno più difficoltà a a
organizzarsi a livello europeo più degli interessi di impresa ?
• Tradizionali diversità ideologiche (sindacati
comunisti, socialdemocratici, cristiano sociali)
• Differenze di sviluppo determinano differenze negli
interessi (es. dir. Bolkenstein)
• Standard protezione sociale o di compartecipazione
alle decisioni di impresa sono molto diversi: ciò che
può apparire irrealisticamente alto a un lavoratore
rumeno è inaccetabilmente basso per un lavoratore
tedesco. Trovare un compromesso su standard
minimi europei è difficile.
Eurogruppi-Gruppi Promozionali
• Rappresentano interessi pubblici,diffusi
• Si sviluppano dagli anni ’80 e degli anni
’90 giocano un ruolo importante nel
processo politico europeo
• Incoraggiati e spesso finanziati dalla
Commissione che concede loro accesso
stabile e spesso istituzionalizzato al policy
making
Eurogruppi-Gruppi Promozionali
• Interessi dei consumatori:
• BEUC- Bureau Européen des Unions des
Cosummateurs-E’ la principale
associazione di rappresentanza degli
interessi dei consumatori e riunisce le
associazioni nazionali
Gruppi di interesse-Gli interessi
ambientalisti
• EEB (European Environmental Bureau 1974)
federazione transnazionale di circa 150 associazioni
ambientali da 31 paesi.
• I “10 verdi” LE MAGGIORI ORGANIZZAZIONI
AMBIENTALI CHE RICEVONO FONDI DALLA
COMMISSIONE IN BASE ALLA DECISIONE 466/2002
• Operano:
• per influenzare il contenuto delle politiche in fase di
preparazione legislativa (consultati)
• Facendo pressione specie sui governi e sulla
Commissione Parlammentare in fase decisionale
• Come sorveglianza sull’implementazione (ricorsi ai
tribunali nazionali; segnalazione inadempienze a
Commissione
Eurogruppi-Gruppi PromozionaliMigranti
• Forum Europeo degli immigrati
(EUMF):Rappresenta i cittadini europei che
vivono in altri paesi e gli immigrati dai paesi terzi
(soprattutto Turchi e Marocchini residenti in
Francia e Germania).issue
cittadinanza.Creata con un finanziamento del
Parlamento Europeo.
• Starting Line Group (SLG)– 250 associazioni
pro-migranti con influenze prevalentemente UK
e Olandesi. Dopo Maastricht per inserimento
questione dei migranti nei Trattati.
Eurogruppi-Gruppi Promozionali
• EWL-European Women’s Lobby- raduna le
associazioni peri diritti delle donne degli s.m.
• Si forma negli anni Ottanta da precedenti
associazioni formatesi a partire dagli anni
Sessanta
• E’ un attore importante delle politiche di parità,
stabilmente consultato dalla DG Occupazione e
Affari Sociali e con una relazione stretta con la
Commissione Parlamentare per i Diritti della
Donna
Associazioni transnazionali che
rappresentano gli interessi dei governi
regionali e locali
• Assemblea delle regioni europee
• Consiglio delle municipalità e delle regioni
• Sono le associazioni storiche delle regioni , che
esprimevano il Consiglio Consultivo delle autorità
regionali e locali,l’antenato del Comitato delle
Regioni , creato col Trattato di Maastricht
• Eurocities –Associazione che rappresenta gli
interessi delle grandi città europee
• Molte altre associazioni di rappresentanza di
interessi regionali e locali, “generaliste” o “settoriali”
• Grandi regioni e città agiscono anche da sole.
•
“sedi” della pressione politica nella
UE
• Pluralità di sedi :dipende
• dalla frammentazione istituzionale e dal
livello di cooperazione interistituzionale
richiesto dal processo legislativo
europeo
• Dal fatto che il sistema politico europeo è un
sistema di multi-level governance, in cui il
processo di policy (dalla formazione
dell’agenda all’implementazione delle
politiche) coinvolge istituzioni al livello
europeo, nazionale e regionale e locale
Destinatari della pressione a
livello delle istituzioni europee
• La Commissione Europea:principale destinataria
in quanto è responsabile preparazione
legislativa, e delle norme applicative della
legislazione.Il momento cruciale per esercitare
influenza è quello della formulazione delle
politiche
• La divisione per settori di competenza, la natura
plurinazionale della burocrazia comunitaria
predispongono ingressi molteplici al processo di
policy .
• Per ragioni di efficacia e legittimità la
Commissione è l’istituzione più recettiva nei
confronti della società civile europea
Altri destinatari della pressione
a livello delle istituzioni europee
• Parlamento Europeo La sua importanza
come interlocutore dei gruppi cresce di
pari passo al suo ruolo come legislativoSoprattutto le Commissioni parlamentari
sono interlocutori privilegiati dei gruppi
attivi nei rispettivi settori di policy
• Il COREPER
Pressione multi level
• I gruppi tendono a esercitare influenza
tanto a livello europeo che a livello
nazionale.
• Per alcuni gruppi (interessi diffusi ) può
esservi maggiore accesso a livello
europeo che nazionale
Lo sviluppo della politica di
pressione a livello europeo
• Fattori “di domanda”-tendenza dell’attività di
pressione politica a dirigersi dove vi è potere
politico (sedi da cui vengono prese decisioni
vincolanti) .
• Fattori “di offerta”- offerta di accesso al policy
making europeo in particolare da parte della
Commissione che ricerca risorse di informazione
per le politiche, cooperazione
all’implementazione,legittimazione
Evoluzione della politica di pressione nella
UE
• I fase dal Tr. di Roma all’AU: 1957-1986
• Ricerca da parte delle istituzioni europee di coinvolgere nel
policy making i gruppi di rappresentanza degli interessi
• Collocarsi dei gruppi di interesse rispetto alle nuove sedi di
potere decisionale
• Mobilitazione reattiva degli interessi rivali: i primi a
mobilitarsi sono gli interessi di impresa (UNICE, COPA)
seguono quelli del lavoro con ritardo (ETUC solo nel 1976)
• Nel 1970 circa 300 gruppi, nel 1980, 440
• Sede di pressioneCommissione-costituzione di una
moltitudine di comitati consultivi
• Anni 70->tentativi di conferenze tripartite su occupazione e
politiche dei redditi-falliscono nel 1978 per il ritiro dell’ETUC
Evoluzione della politica di pressione nella UE
• Dopo l’Atto Unico e il Trattato di Maastricht:
• Moltiplicazione degli attori della politica di pressione
(crescita delle competenze comunitarie)->in
particolare regioni (riforma politica strutturale 1988)
imprese e lobbisti (mercato unico)
• Moltiplicazione delle sedi della pressione (crescita
dei poteri del PE)
• Nel 1992 censiti 3000 gruppi di interesse e 10000
lobbisti
• Dialogo sociale->concertazione tripartita
istituzionalizzata nel Protocollo sociale del trattato di
Maastricht
Influenza di un gruppo di interesse nel
processo politico UE
•
•
•
•
•
•
•
•
Dipende da una serie di fattori:
Controllo di informazioni chiave
Entità delle risorse del gruppo
Peso economico
Peso politico (anche a liv.nazionale)
Rappresentatività
Coesione
Accesso istituzionalizzato a organi decisionali
Modelli interpretativi della politica degli
interessi e policymaking comunitario
• Pluralismo
• Neo-corporativismo
• Policy network
Pluralismo
• Modalità di rappresentanza degli
interessi->molteplicità di gruppi tra loro
in competizione, che non
monopolizzano rappresentanza di un
settore, bassa concentrazione delle
risorse di influenza
• Modalità di influenza sul policy
makingpressione pluralista in
un’arena di policy relativamente aperta
Corporativismo
• Modalità di rappresentanza degli interessi-la
rappresentanza degli interessi fa capo a un
numero limitato di gruppi unici, non in
competizione tra loro, gerarchicamente
ordinati, funzionalmente differenziati ,
autorizzati dalle autorità pubbliche che
riconoscono loro il monopolio della
rappresentanza di un determinato settore
funzionale
• Modalità di influenza sul policy makingtramite la concertazione tripartita tra e
grandi associazioni degli interessi e lo stato
Policy network
• Reti di attori (di tipo diverso e che
controllano risorse diverse) attivi in un
settore di politiche pubbliche che
definiscono le soluzioni di policy in un
determinato settore.
• Differiscono per grado di chiusura/
apertura/ e coesione/conflittualità (policy
community ------policy network)
Quale modello descrive meglio le relazioni
tra gruppi di pressione e istituzioni europee
?
• In linea generale il modello pluralista (
numero e varietà dei gruppi, pluralità delle
sedi della pressione, apertura del’arena di
policy, relativa indeterminazione degli esiti
del processo di policy).
• Elementi di neocorporativismo (politiche
sociali) debole.
• Policy community settorialità di policy
making, contenuto tecnico di politiche , tende
a favorire la formazione di comunità
decisionali relativamente separate (es. PAC)
Dialogo sociale
• Elementi di neocorporativismo (politiche sociali) ma
debole:
• -difficile aggregazione interessi del lavoro
• Interessi d’impresa a livello europeo mirano soprattutto a
influire su politiche (mercato interno, concorrenza,
trasporti) piuttosto che alla concertazione su temi di
lavoro, diritti sociali etc.
• Concertazione tra le parti resta la modalità di policy
making centrale in certi settori di policy MA A LIVELLO
NAZIONALE
• Esiti modesti __
• Schmitter Streek (1991) dal
neocorporativismo a livello nazionale al
pluralismo a livello europeo
Verso una “regolazione” del
lobbying europeo
• Dopo la crisi della Commissione Santer
• Libro Bianco sulla Governance (2000)
accrescere la trasparenza e
l’inclusivitàpartecipazione e consultazione
• Comunicazione del 2002-partecipazione di gruppi
di interesse al processo decisionale comunitario
richiede che le relazioni che si sviluppano tra questi
e la Commissione siano controllabili
• Lancio di un’iniziativa sulle possibilità di
regolazione del lobbying
Principi generali (Libro verde)
• Lobbying attività legittima che contribuisce a
migliorare la qualità del policy making; per questo
la Comm. offre sostegno a certi gruppi per
consentire loro di essere attivi a livello europeo
• I cittadini europei hanno diritto di sapere quali
gruppi cercano di contribuire all’elaborazione delle
politiche europee e quali ne sono la
rappresentatività, la missione e la dotazione
finanziaria
• Poiché le istituzioni europee hanno il compito di
garantire l’interesse generale della Comunità
hanno diritto a prendere decisioni senza ingerenza
di attori esterni
Pratiche di lobbying
“problematiche”
• Il fatto che alcuni gruppi siano interamente
dipendenti dal sostegno europeo e quindi possano
essere scollegati da aspirazioni di coloro che
rappresentano
• La diseguaglianza di risorse tra i gruppi di interesse
• Mancanza di informazioni per il pubblico su quali
attori esercitino pressione a livello europeo e quali
siano le loro risorse
• L’uso delle nuove tecnologie informatiche nelle
campagne può dare l’impressione di un sostegno
che non c’è
• Le informazioni fornite possono essere false o
distorte
Misure proposte
• A) di CONTROLLO ESTERNO
• In parte contenute nei Principi generali e
norme minime di trasparenza: chi fa attività
di lobbying deve dichiarare quali interessi
rappresenta e quale è il suo grado di
rappresentatività. Il data base CONECCS(
CONSULTAZIONE, COMMISSIONE
EUROPEA E SOCIETA’ CIVILE) fornisce le
informazioni sulle organizzazioni della
società civile europea.
• L’iscrizione nel data base non è tuttavia
obbligatoria
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