Banca etica e microcredito AA 2009 – 2010 Raimondello Orsini – [email protected] Chiara Meneghetti - Le asimmetrie informative Corso seminariale – Calendario • • • • • • Alessandro Fedele 8 marzo ore 14-16 Federico Condello 17 e 31 marzo ore 11-13 e 9 aprile ore 14-16 Antonio Andreoni 24 marzo ore 11-16 Pascal Glemain 5 maggio ore 14-19 Fabio Nuti 10 (12) maggio ore 11-17 Anita Marchesini 21 maggio ore 16-18 Programma: riferimenti bibliografici Base: Leonardo Becchetti, Il microcredito, Il Mulino 2008 Opzionale - Avanzato: Armendariz de Aghion –Morduch The Economics of Microfinance, Cambridge, MIT Press 2010 Riferimenti bibliografici (2) A.Andreoni – V.Pelligra Microfinanza. Dare credito alle relazioni, Bologna, Il Mulino 2009. R. Orsini Etica economica del microcredito, Working Paper Aiccon 2010 (online) Riferimenti bibliografici (3) Cull R. Demirguc-Kunt A. Morduch J. Microfinance Tradeoffs Research Working Paper n. 5086, The World Bank 2009. Presentazione ? Riferimenti bibliografici (4) Tutto il materiale distribuito in occasione dei seminari è parte integrante del programma d’esame. Poiché i relatori devono ancora fornire i loro contributi, l’elenco dei riferimenti bibliografici sarà fornito in modo completo solo a fine corso. Sarà disponibile online, possibilmente qualche giorno PRIMA del seminario. Millennium goals Eliminare la povertà e la fame nel mondo (dimezzare tra il 1990 e il 2015 la percentuale di persone il cui reddito è inferiore a 1 dollaro USA al giorno). Nel 2007 più di 100 milioni di famiglie tra le più povere al mondo hanno ricevuto un microcredito. Il fenomeno interessa pertanto una quantità di persone stimabile attorno al mezzo miliardo di persone. “State of the microcredit summit campaign report 2009” Utenti target: reddito Utenti target: occupazione Utenti target: attività in città e campagna Domanda di servizi di microfinanza Razionamento ed esclusione finanziaria Il razionamento del credito é l’esclusione di determinate tipologie di individui dai servizi finanziari formali, a causa del mancato soddisfacimento dei requisiti minimi richiesti dalle istituzioni finanziarie per la concessione di crediti; Il mancato accesso al credito può essere una causa del sottosviluppo, impedendo gli investimenti e l’accumulazione del capitale, la pianificazione di medio lungo periodo, gli aumenti di produttività e i guadagni di efficienza che possono incrementare produzione, reddito e capacità di risparmio della popolazione. Perché i poveri non hanno accesso al credito? I problemi informativi sui mercati finanziari sono determinati dalle insufficienti conoscenze a disposizione degli istituti finanziari su: • Caratteristiche dei potenziali clienti; • L’utilizzo dei capitali una volta ottenuto il prestito; • La rischiosità; • Il risultato economico atteso dai progetti che vengono intrapresi. Il concetto di asimmetria informativa si riferisce alle differenze esistenti tra i due attori (banca e cliente) nella disponibilità delle informazioni rilevanti al fine della valutazione del cliente, del suo comportamento, dei suoi progetti. Perché i poveri non hanno accesso al credito? (2) L’enforcement: insieme degli strumenti e delle azioni legali a disposizione di una banca per costringere il cliente all'esecuzione del contratto. • PVS • Minore è l’enforcement, maggiore sono i costi delle azioni legali Minore è l’importo del credito, minore è la convenienza ad usufruire delle azioni legali Perché i poveri non hanno accesso al credito? (3) Costo opportunità: alla presenza di più richieste di credito che, a parità di rischio, offrono rendimenti maggiori per la banca, esse avranno migliori probabilità di essere accolte. PVS il costo opportunità relativo al finanziamento dei progetti presenta un sensibile aumento, dovuto alla presenza di rilevanti costi di transazione. In questi casi si verifica un razionamento del credito Perché i poveri non hanno accesso al credito? (4) La forte correlazione tra i rischi relativi ai prestiti presenti in portafoglio contribuisce ad aumentare l’incertezza ed il rischio che la banca deve affrontare. Frazionamento del rischio: per evitare una eccessiva correlazione le banche utilizzano la diversificazione dei prestiti per: classi di importo (il peso di ciascun prestito sul totale dei crediti concessi non deve superare una certa soglia); settori di attività (debolmente correlati); zona geografica. Le banche operanti nei PVS con clienti a basso reddito non riescono ad applicare alcuna di queste procedure di frazionamento. Perché i poveri non hanno accesso al credito? (5) Potere contrattuale tra banca e cliente: un elemento che concorre in maniera determinante alla configurazione del rapporto contrattuale è la ripartizione iniziale del potere contrattuale tra le parti. Sul mercato del credito, maggiore è l’ammontare del prestito richiesto, maggiore è il potere contrattuale del richiedente. PVS Il potere contrattuale è interamente detenuto dall’istituzione finanziaria, per cui i clienti possono solo accettare o rifiutare il contratto. In sintesi Le maggiori difficoltà nel fornire servizi finanziari alle fasce di popolazione a basso reddito: Asimmetria informativa Problemi di enforcement Costo opportunità Correlazione dei prestiti Potere contrattuale tra banca e cliente Le asimmetrie informative Adverse selection Adverse selection: la banca vorrebbe selezionare i progetti meno rischiosi ma non possiede gli strumenti informativi per determinarlo oppure tali strumenti comportano costi eccessivamente elevati. Soluzioni possibili Screening: valutazione preventiva del potenziale cliente basata sulla raccolta di informazioni riguardanti la situazione patrimoniale e la storia creditizia PVS • meno strutturato è il mercato del credito, maggiore sono i costi di screening (mancanza di banche dati p.e.) • meno è strutturato il progetto imprenditoriale maggiore è la difficoltà di raccogliere informazioni con strumenti classici bancari Le asimmetrie informative Moral Hazard Moral hazard: si riferisce al comportamento opportunistico del cliente che decide consciamente di non rimborsare il prestito, l’asimmetria informativa consiste in questo caso nell’impossibilità per la banca di conoscere in anticipo il grado di impegno che il cliente deciderà di mettere in atto, nonché la sua “buona fede” Soluzioni possibili Monitoring: costante e frequente attività di controllo e verifica sulla gestione del progetto PVS • maggiore numero clienti serviti, maggiori sono i costi di monitoring • maggiore è la diversificazione settoriale e geografica del clienti, maggiori sono i costi di monitoring Soluzioni tradizionali degli istituti di credito Le metodologie tradizionalmente utilizzate dalle banche consistono sostanzialmente nell’aggiramento delle asimmetrie piuttosto che nell’acquisizione di informazioni per il loro superamento. “Aggirare” il problema invece che risolverlo significa che, non potendo la banca acquisire in modo economico le informazioni necessarie alla riduzione delle asimmetrie, agisce sui termini del contratto in modo da sfruttare indirettamente le informazioni possedute dal cliente o da soggetti terzi. Entità del capitale proprio investito (adverse selection) Fideiussione (adverse selection) Garanzie (moral hazard) Soluzioni tradizionali degli istituti di credito Entità del capitale proprio investito Esigere che il cliente contribuisca con fondi propri al finanziamento del progetto Perché? La banca suppone che, potendo il cliente disporre delle informazioni relative alla rischiosità del progetto, non sarà disposto ad investire in un progetto che ha alte probabilità di fallire PVS Il metodo del C.P.I. determinerà il razionamento del credito della stragrande maggioranza della popolazione Gli individui sono privati della possibilità di far crescere la propria attività Il sistema economico-finanziario nel suo complesso ne risentirà Soluzioni tradizionali degli istituti di credito Fideiussione Firma di un terzo soggetto che si impegna a rispondere alla banca delle eventuali inadempienze del cliente Perché? Il fideiussore non sarebbe disposto a garantire con capitali propri per un progetto che ha alte probabilità di fallire PVS La percentuale di popolazione con reddito e capitali tali da poter fungere da fideiussore è estremamente ridotta. Soluzioni tradizionali degli istituti di credito Garanzie Richiesta di una garanzia (uno o più beni) che non vengono investiti nel progetto ma costituiscono una sorta di pegno per la banca --> nel caso di fallimento del progetto la banca si rivarrà sui beni dati in garanzia Perché? Il cliente ha tutto l’interesse a non fallire e la banca riduce così il rischio di comportamenti opportunistici. Quindi, il costo della restituzione del prestito per il cliente deve essere sempre inferiore al costo di fallimento. PVS Forte razionamento del credito dato il limitatissimo numero di individui in grado di soddisfare le condizioni richieste. Soluzioni tradizionali degli istituti di credito Il tasso di interesse Il tasso d’interesse è uno strumento operativo basilare ed indispensabile all’attività di intermediazione finanziaria. Esso rappresenta il prezzo pagato dai clienti per i prestiti ricevuti. Il tasso d’interesse sui prestiti concessi assume rilevanza per l’attenuazione dei problemi di asimmetria informativa nella misura in cui la sua fissazione ad un livello ottimale contribuisce alla riduzione del grado di rischio dei progetti presentati o incentiva il cliente ad impegnarsi nel progetto e a non assumere comportamenti opportunistici. Rapporto tra tasso d’interesse e rischiosità media del portafoglio (problema di Adverse selection) Effetti del tasso d’interesse sulla restituzione dei prestiti (problema di Moral Hazard) Rapporto tasso e rischiosità media del portafoglio In considerazione ai problemi di adverse selection, si intende dimostrare che all’aumentare del tasso d’interesse applicato sui prestiti, aumenta in media il grado di rischio dei progetti che vengono proposti alla banca. Il progetto che presenta un alto rischio di fallire, per essere preso in considerazione da un individuo, deve offrire un ottimo risultato in caso di successo, mentre i progetti meno rischiosi contraddistinti da alte probabilità di successo, hanno rendimenti inferiori. Al crescere del tasso d’interesse diminuiscono in caso di successo i guadagni per gli individui, perché aumenta il costo del finanziamento. E’ probabile che gli individui che presentano un grado di rischio basso decidano di non chiedere il prestito nel caso il tasso sia molto alto. La banca, per non perdere i clienti meno rischiosi, dovrà dunque mantenere un tasso di interesse praticato sui prestiti al di sotto di un certo livello, che sarà calcolato sulla base del grado di rischiosità media del portafoglio clienti che essa è disposta a tollerare. Effetti del tasso sulla restituzione dei prestiti Il tasso d’interesse può in maniera indiretta svolgere un ruolo anche in relazione ai problemi di moral hazard. Le condizioni che devono simultaneamente verificarsi affinché la restituzione del prestito sia conveniente tanto per la banca, quanto per il cliente, riguardano il valore di mercato della garanzia, che deve essere minore della somma da restituire alla banca e minore del costo di fallimento. La somma da restituire alla banca dipende dal livello del tasso di interesse applicato. Gli strumenti del microcredito Le innovazioni di maggior importanza: Introduzione del group lending Interpretazione estensiva del concetto di garanzia Visione innovativa del rapporto con i clienti Introduzione del Group Lending Il prestito di gruppo non è una metodologia nata con il microcredito, ma piuttosto la rielaborazione di alcuni principi da tempo praticati all’interno delle società rurali tipiche dei PVS. Consiste nel formare dei gruppi di clienti, ai quali viene concesso un prestito su base individuale, senza richieste di garanzie. Ogni componente del gruppo è però responsabile anche per la restituzione del prestito degli altri componenti: responsabilità congiunta (joint liability). La condivisione di responsabilità spinge i membri del gruppo a monitorarsi reciprocamente, superando i problemi di tipo moral hazard. Interpretazione estensiva del concetto di garanzia Caratteristiche delle garanzie: Che cosa rappresentano; Valore per la banca e per il cliente; Contesto legale evoluto. MC L’innovazione si base sulla capacità delle comunità di sanzionare i membri che agiscono contro il loro interesse. In sostanza si tratta di creare un contratto che riesca a sfruttare tale capacità di sanzione allo scopo di ridurre il rischio di comportamenti opportunistici da parte dei clienti. Visione innovativa del rapporto con i clienti Le IMF si sono dedicate all’osservazione diretta del comportamento dei propri clienti, acquisendo in modo graduale le informazioni necessarie all’identificazione precisa della rischiosità dei propri clienti. Le condizioni contrattuali (tasso, ammontare, frequenza rate, periodo di restituzione) subiscono di conseguenza sensibili variazioni nel corso del tempo, adattandosi alle caratteristiche che il cliente dimostra di possedere. Il prestito di gruppo Assortative matching: perché il gruppo funzioni al meglio, devono essere i clienti stessi a procedere alla auto-selezione, in maniera del tutto autonoma, come strumento per la riduzione dei problemi di adverse selection. Peer monitoring: la funzione essenziale del prestiti di gruppo rimane però quella della riduzione dei problemi di moral hazard, attraverso la condizione della responsabilità congiunta (joint liability) all’interno del gruppo, condizione che avvia un processo di monitoraggio reciproco (peer monitoring) tra i membri del gruppo stesso. Maggior costo e rischio per i clienti Le informazioni necessarie al monitoraggio dei clienti, molto costose e di difficile acquisizione per la banca, sono invece facilmente accessibili e a costo zero per gli appartenenti ad una medesima comunità, avvantaggiati dall’essere continuamente a contatto gli uni con gli altri. L’accesso al mercato del credito e le condizioni contrattuali praticate in seguito all’introduzione del prestito di gruppo comportano per i clienti vantaggi tali da superare il maggior rischio che devono assumersi.