Abelian &Non-Abelian transformations Abelian groups transformations commute U1 1U 2 1 U 2 1U1 1 Non-Abelian groups transformations do not commute SU1 2SU 2 2 SU 2 2SU1 2 phase invariance in QED isospin yang-mills theory Non-Abelian Guage global Symmetry Fino al ~ 1948: simmetrie di gauge per costruire la elettrodinamica quantistca (QED): l’invarianza di gauge come controllo dei calcoli e non come generatore di forza invarianza per rotazione nello spazio di spin isotopico delle interazioni forti. “Any non-Abelian global symmetry not hidden reveal itself in the existence of multiplets that are either exactly degenerate in mass, if the symmetry is exact or nearly so if the symmetry is broken by small explicit terms in the Hamiltonian” Dal 1948 osserviamo le particelle; notiamo qualche simmetria; cerchiamo quale campo di gauge può spiegarle : questo vuol dire determinare le proprietà delle particelle scambaitrici (“virtuali”) associate al campo, che poi bisogna scoprire sperimentalmente. simmetria globale non abeliana Exactly degenerate in mass: Angular momentum multiplets,in the absence of electromagnetic field Broken: Strong Isospin p938.2 n939,5 139.5 0 135 139.5 K 493.6 K 0 497.6 1189 0 1192 0 1315 1321 1197 Yang-Mills e la conservazione dello SPIN ISOTOPICO notare • simmetria nascosta hidden symmetry • simmetria rotta broken symmetry • trasformazione (simmetria, gruppo) abeliana • trasformazione (simmetria, gruppo) non abeliana Strong Isospin Symmetry protone (p) e neutrone (n) mp=938.28 MeV, mn=939.57MeV m 0,1% (nucleons,pions and other hadrons) Perché considerarli diversi? Hanno una carica e.m. diversa, ma le interazioni forti non sentono la carica e.m..L’interazione forte è molto più forte dell’interazione e.m., che non conta molto. (Heisemberg, 1932) Questo modo di ragionare ha portato all’idea che dobbiamo pensare p e n come due stati dello stesso oggetto: il nucleone N. La carica elettrica è una “etichetta” per distinguere i due stati, se ce ne è bisogno. È utile immaginare uno spazio, detto STRONG ISOSPIN SPACE, nel quale il nucleone N punta in una direzione: in su se è un p, in giù se è un n I I 1 12 12 Si assume che l’interazione forte sia invariante per rotazioni nello spazio di spin isotopico, e si chiama questa invarianza: I3 SIMMETRIA di SPIN ISOTOPICO delle INTERAZIONI FORTI In effetti, si è osservato che approssimativamente l’interazione forte non cambia se si scambiano p ed n. (charge symmetry and charge indipendence delle forze nucleari) Questa invarianza o simmetria è rotta dall’interazione e.m., ma tiene entro lo 0,1% SIMMETRIA di SPIN ISOTOPICO Questa è una simmetria che ha un ruolo importante nell’ interazione di nucleoni,pioni e altri hadroni. Ha però un ruolo molto importante anche da un punto di vista concettuale: ha contribuito allo sviluppo delle idee che hanno portato alle moderne teorie di gauge: le teorie da questo punto di vista. di Yang-Mills. Qui ce ne occuperemo Quello che è veramente fondamentale è la simmetria di isospin debole come vedremo in seguito. HADRONS AS STATES IN SU(2) MULTIPLETS p N n Doppietto di SU(2) I=1/2 1 2 3 Tripletto di SU(2) I=1 Q B I3 e 2 12 I 3 1 2 1 i 2 / 2 Q carica particella e carica elettrone B numero barionico mp=938.28 MeV, mn=939.57MeV m=139.57 MeV, m0=139.96MeV 0 0 3 1 I3 0 1 N pion nucleon interaction Lagrangian Distrugge un antiprotone, crea un protone p n Distrugge un neutrone,crea un neutrone ,0 potenziale del campo forte,ma anche operatore creazione e distruzione del Lagrint g pn p n g np n p g pp p p 0 g nn n n 0 Non invariante per rotazione nello spazio interno di spin isotopico per qualsiasi g. Per esempio pn g g pp nn COME RENDERE INVARIANTE UNA LAGRANGIANA? UNO SCALARE È INVARIANTE PER ROTAZIONE. DATO CHE IL È UN VETTORE, DOBBIAMO FORMARE UN VETTORE CON N N N Lagr int g N N , i matrici di Pauli charge indipendence interaction Lagrangian 1 1 2 2 3 3 0 i 01 10 1 2 3 i 0 01 10 2 Relazione tra 0 i 1 2 3 1 i 2 3 2 0 1,2,3 e 0 2 0 p 2n p N N p n p n 0 n 0 2 2 p n p p 2 p n 2n p n n 1 1 g pp : g nn : g pn : g np 1 : 1 : : 2 2 Lagr int g N N , 0 0 Lagr int ig 5 Lagr int ig N 5 N Lagr int ig N 5 11 2 2 33 N Lagrint ig N 5 2 2 33 N Lagr int p 0 n 3 i 2 g p n 5 i 2 g p n 5 i 2 g p n 5 0 p n Lagr int i 2 g p n 5 n i 2 g p n 5 p ig p n 5 p3 ig p n 5 n3 n p p n basic nucleon-nucleon interaction n p pn p g p 0 g n n 2g n p 2g n p n p force amplitude g 2g g 2 2 2 Lagrint g pn p n g np n p g pp p p 0 g nn n n 0 Non-Abelian Gauge Theories SPAZI INTERNI E INVARIANZA DI FASE p e n sono nello spazio interno di spin isotopico forte SU(2): Rotazione dallo stato N allo stato N’ p' i . p e n' n p n trasformazione di fase per cui la variazione è espressa da un i parametri della rotazione operatore nello spazio i matrici di Pauli di spin isotopico n.b.: l’ordine delle rotazioni è importante, perche’ le rotazioni non commutano. , 2i i j ijk k commutatore In linea di principio possiamo considerare particelle in una rappresentazione di un gruppo qualsiasi, ed applicare la trsformazione appropriata Se le particelle a1,a2,a3 portano numeri quantici in uno spazio SU(3), si ha: a1 a'1 i 1 , 2 ,...... 8 a ' 2 e a2 a' a 1 , 2 ,......8 3 3 parametri matrici I quark hanno questo grado di libertá: di di rotazione SU (3) il COLORE Si vedrà in seguito che uno spazio nel quale delle particelle portano numeri quantici non banali, conduce ad una interazione tra particelle mediate da nuovi bosoni di gauge Quali sono gli spazi interni della fisica delle particelle? Sperimentalmente si è verificato che gli “spazi” che descrivono tutte le particelle conosciute oggi, e le loro proprietà sono: SU(3)(COLORE) SU(2) e U(1) interazione forte interazione elettrodebole STANDARD MODEL Quark e leptoni hanno “etichette” ( o numeri quantici) che permettono di distinguere 3 “spazi interni.” SU(3)(COLORE) SU(2) U(1) interazione forte interazione elettrodebole L’invarianza di fase della teoria quantistica (gauge invariance) deve esistere per trasformazioni in questi “spazi interni”. TEORIE di GAUGE NON-ABELIANE per QUARK e LEPTONI invarianza di gauge locale teorie di Yang-Mills Si può dimostrare che teorie di guage non-abeliane sono pienamente gauge –invarianti, cioè esiste un insieme di trasformazioni per e i bosoni di gauge che fa si che D si trasformi come u d c s t b e e 1. Si richiede invarianza in trasformazioni locali 3. Nessuna particella libera è invariante per una trasformazione di gauge non-Abeliana dato che non è invariante l’equazione di SCHROEDINGER U (1) ( x, t ) SU 2 SU 3 “weak” isospin rappresentazioni in uno spazio di isospin debole 2. Questo equivale a fare i parametri dipendenti dal tempo e dallo spazio. i ( x, t );i x, t 4. Covariant derivatives: generalizzazione del caso “abeliano” U(1) i ( t , x ) t , x ' t , x e (t , x ) i t , x ' t , x e (t , x ) i t , x ' t , x e (t , x ) Passando da U(1) a SU(2), abbiamo bisogno di 3 campi quadrivettoriali () Con U(1) abbiamo bisogno di un A ; con SU(2) abbiamo bisogno di Wi per ogni i. D ig 2 W D igA 2 arbitraria la forza dell’interazione g2 Wi Questa è un’equazi one di matrici 22 necessario, per l’invarianza per rotazioni di weak isospin Come cambia Wi Dato che ' e Si assume che: Si puó dimostrare che analogo a U(1) (abelian) i con una trasformazione di gauge? si deve avere W 'i Wi Wi ' D ' e i 1 Wi i ijk jWk g2 A / e Esiste quindi una soluzione non banale consistente con l’ipotesi della gauge invarianza di una teoria non-Abeliana! D . Si deve determinare trasformazione di un vettore per rotazione (nonabelian) Wi ' D ' e i Wi D D' ' ' ig 2 i Wi ' 2 1 i j j ig 2 i Wi 2 ig 2 i Wi 1 i ijk jWk g2 i j j 2 1 2 ig 2 i Wi 2 ig 2 i Wi 2 j 2 i j ig 2 i Wi i j 4 ig 2 i Wi i j 4 ig 2 i Wi 2 ig 2 i Wi 2 e i 2 j 2 i j ig 2 i Wi i j 4 D 1 i i i ig 2 j W j 2 ig 2 j W j 2 g 2 i i j W j i i i 4 2 Dimostrazione ig 2 i Wi 2 ig 2 i Wi 2 j 2 iWi i Wi i i i 2 i j ig 2 i Wi i j 4 ig 2 i Wi 2 ig 2 i Wi 2 ig 2 j W j 2 g 2 i i j W j 4 j 2 i j g 2 i i j W j 4 1 i i i iW j i j j i g2 2 1 i ijk iW j 0 g2 1 Wi i ijk jWk g2 OSSERVAZIONE abbiamo quindi visto una derivazione esplicita del fatto che una teoria non abeliana può essere pienamente gauge-invariante esiste cioè un set di trasformazioni per e W tali per cui D si trasforma come non è un risultato banale che esista una soluzione consistente covariant derivative per doppietti di SU(2) D ig 2 W 2 fermioni sinistrorsi SU(2) Bisogna generalizzare questo risultato 1. spazio interno di weak isospin . in una diversa rappresentazione. weak isospin t, con (2t+1) componenti ,T è la rappresentazione operatore matriciale (2t+1) (2t+1) dei generatori di SU(2) in quella base. D ig 2T W 2. Consideriamo un diverso spazio interno SU(n) invariance con generatori dimensioni, e F in uno spazio vettore a (n2 -1) F F ic F , allora D ig n F G i j ijk k i G sono i bosoni di gauge che devono essere introdotti per avere una teoria di gauge invariante. La natura ci offre uno spazio interno “di colore” SU(3) SU(3) richiede (n -1)= (9-1)=8 bosoni di gauge 2 Sommando a svariati termini siamo sicuri di poter scrivere un differenziale covariante D che ci permetterá di scrivere Lagrangiane gauge-invariant per trasformazioni di gauge , simultaneamente o separateamente in tutti gli spazi interni ii aa Y D ig ig11 B ig ig22 Wii ig ig33 Gaa 2 2 2 i 1,2,3 1,2....8 MAIN EQUATION OF THE STANDARD MODEL g i ,i 1, 2,3 numeri reali arbitrari Il campo abeliano di U(1) è B. Dimostreremo che in natura questo campo coincide con A, il campo e.m, cioè il fotone. Y è chiamato “Hypercharge generator”ed e’un numero è un quadrivettore di Lorentz, come tutti gli altri termini dell’equazione. singoletto in SU(2) ed SU(3) singoletto in U(1) ed SU(3). Matrice 22 in SU(2) singoletto in U(1) ed SU(2). Matrice 33 in SU(3)