Insegnanti coordinatrici:
Manzione Carmelina
Leopardi Francesca
INTRODUZIONE
Gli alunni della classe 3^ di Polla Cap., con il progetto extracurriculare “Filastrocche
popolari al computer”, dopo un lavoro di ricerca presso le loro famiglie, hanno
riportato alla memoria le antiche filastrocche che i genitori utilizzano per offrire ai
bambini, piccoli stimoli di gioco.
La gioia e il divertimento, che caratterizzano il clima di questi giochi, sono sia per il
bambino che per l’ adulto un elemento importante e utile per un sereno rapporto
socio-affettivo.
Di solito queste filastrocche vengono recitate prima dall’ adulto e poi dai bambini,
sempre con cadenze ritmiche e spesso sono accompagnate da movimenti e gesti.
Abbiamo preferito la versione dialettale perché più sonora e ritmica, ma nello stesso
tempo le abbiamo trascritte anche in italiano per renderle più comprensibili,
utilizzando la tecnologia informatica.
I bambini sono stati, pertanto, protagonisti di un doppio e simultaneo processo:
ricercare e conoscere filastrocche popolari e, nello stesso tempo, usare in modo
creativo il programma Word.
FILASTROCCA DELLE DITA
I ghiert’ ra man
Chistu rece: -Ramm pan’!
Chistu rece: -Nun g’ n’è!
Chistu rece: -Va l’accatta!
Chistu rece: -Crepa e scatta!
Chistu rece: -Piri pirillo, ramm pan’ ca’ so piccirillo!
Le dita della mano
Questo (pollice) dice: -Dammi il pane!
Questo (indice) dice: -Non ce n’è!
Questo (medio) dice: -Vallo a comprare!
Questo (anulare) dice:-Crepa e scoppia!
Questo (mignolo) dice: -Piri pirillo, dammi il pane che sono piccolino!
Toi… toi
Toi… toi
na vacca e nu voie
nu sicchio r’ latte
e u criatur’ inda u latt’.
Toi… toi
Toi… toi
una mucca e un bue
un secchio di latte
e il bambino nel latte.
...’Ndò…’ Ndò…’ Ndò
…’Ndò…’Ndò…’Ndò
mitti ‘a cap’
indu ‘u cumò
mittangella chian’ chian’,
nun fa mal’ a ‘u capitan’.
…Antonio…Antonio…Antonio
…Antonio…Antonio…Antonio
metti la testa
nel comò
mettila piano piano,
non far male al capitano.
-
Misci, miscillo
Misci , miscillo
‘att,’attill
addù si stat’?
- Addù zi Tumas.
-C’ta dat’?
-Pan e cas’!
-Addù a mis’?
-Indu u purtus’.
E scitti, scitti a casa.
Micio, micetto
Micio, micetto
gatto, gattino dove sei stato?
-Da zio Tommaso!
-Che cosa ti ha dato?
-Pane e formaggio.
-Dove l’hai messo?
-In un buco.
E allora vai, vai a casa.
‘Na panella e ‘na sasiccia
Seca, seca
mastu Ciccio,
‘na panella e ‘na sasiccia.
‘A panella na mangiam
e ‘a sasiccia na stipam,
na stipam pe’ Natale
quann vènen i zampugnari.
Una pagnotta e una salsiccia.
Sega, sega
mastro Ciccio,
una pagnotta e una salsiccia.
La pagnotta la mangiamo
e la salsiccia la conserviamo,
la conserviamo per Natale,
quando vengono gli zampognari.
Quaraiesma
Quaraiesma uocchi stuorti
ia scappann’ p’ inda l’ uorto.
Arrivav’ Carnuval’
e ‘a scurruzzav cu nu pal’ .
Quaresima
Quaresima con gli occhi storti
andava scappando nell’ orto.
Arrivò Carnevale
e le ruppe la schiena
con un bastone.
Iuorn r’ festa
Oi è festa
‘a pupa è a fnestra,
‘u att’ cucina
e u sorece mett ‘u vin’.
Giorno di festa
Oggi è festa
la bimba è alla finestra,
il gatto cucina
e il topo mette il vino.
Billi, billi boi
Billi, billi boi
mamma è ghiuta a rubba ‘u voie.
‘ A carn na mangiam
l’ uossi i ‘ nfussam,
cu’ cuorio ng’ facim i scarpuni.
Billi, billi boi
Billi, billi boi
mamma è andata a rubare il bue.
La carne la mangiamo,
le ossa le infossiamo,
con il cuoio ci facciamo gli scarponi.
Sant’ Nicola
Sant’ Nicola mio,
tecchète ‘a zappa vecchia
e damm ‘ a nova.
Rammella accusì fort’
c’ adda putè spezzà nu chiuovo.
San Nicola
San Nicola mio,
eccoti la zappa vecchia
e dammi la nuova.
Dammela così forte
che deve poter spezzare un chiodo.
Uno, doie, tre e quatt’
Zi Nicola è ghiuto a ‘u castiedd,
ha truvat n’ auciedd,
ha sparat nu tric trac,
uno, doie, tre e quatt’ .
Uno,due, tre e quattro
Zio Nicola è andato al castello,
ha trovato un uccello,
ha sparato un tric trac,
uno, due, tre e quattro.
Mo’ vene Natale
Mo’ vene Natale
e nun teng renari,
me piglio ‘na pippa
e ‘me metto a fumà.
Sent ‘na botta
Abbascio a ‘u purtone
m’ nfilo ‘u cauzone
e vac’ a verè.
-Chi è? Chi è?
-E’ u ciuccio
ca vòle ‘u cafè.
Ora viene Natale
Ora viene Natale
e non ho denari,
mi prendo una pipa
e mi metto a fumare.
Sento bussare al portone,
m’ infilo i pantaloni
e vado a vedere.
-Chi è? Chi è?
-E’ l’ asino
che vuole il caffè.
Verifica
Scrivi nello schema la parola corrispondente ad ogni definizione.
Se risponderai esattamente, nelle caselle evidenziate apparirà il voto che meriti:
o t
t
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1
2
3
4
5
6
7
8
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Definizioni
1. Dove mette la testa Antonio?
2. Che cosa mangia mastro Ciccio?
3. In “ Toi – toi” il bambino cade nel secchio pieno di …
4. Che cosa dà zio Tommaso al gattino?
5.
In “Giorno di festa” che cosa fa il gatto?
6.
In “ Billi billi boi” con il cuoio facciamo gli…
7.
A chi picchia Carnevale?
8.
Che cosa deve spezzare il dente nuovo?
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Progetto extracurriculare "Filastrocche popolari al computer" Classe