CYTOKINES PRODUCED BY CD4+ T-HELPER CELLS Type 1 T cell Th1 Thp Th0 Type 0 T cell NAIVE T CELL IL-2 Th2 Type 2 T cell IL-2 IFN- TNF- Cell-mediated immunity Pro-inflammatory IL-2 IFN- IL- 5 IL- 4 IL-10 IL-2 IFN- TNF- Humoral immunity Anti-inflammatory THE TH1, TH2 NETWORK IMMUNOPATHOLOGY: AUTOIMMUNITY Dendritic cell IL-2, IFN-, TNF- Th1 DC Repeated Ag stimulation + IL-12 Thp Th0 Type 1 and Type 2 cytokines CELLMEDIATED IMMUNITY Type 1 suppress Type 2 Type 2 suppress Type 1 Naive T cell Repeated Ag stimulation + IL-4 IMMUNOPATHOLOGY: ALLERGY Th2 IL-4, IL-5, IL-10 HUMORAL IMMUNITY CROSSTALK BETWEEN HELPER T CELLS T Helper 1 T Helper 2 LT IL-2 IFN- IL-10 IL-4 IL-5 DTH AB PRODUCTION THE TH1, TH2, Tr1 NETWORK IMMUNOPATHOLOGY: AUTOIMMUNITY Dendritic cell IL-2, IFN-, TNF- Th1 DC Repeated Ag stimulation + IL-12 Thp Th0 CELLMEDIATED IMMUNITY Type 1 suppress Type 2 Type 2 suppress Type 1 Type 1 and Type 2 cytokines Naive T cell Repeated Ag stimulation + IL-4 IMMUNOPATHOLOGY: ALLERGY Repeated Ag stimulation + IL-10 Th2 IL-4, IL-5, IL-10 Tr1 IL-10, TGF- HUMORAL IMMUNITY SUPPRESSION DISEASES CORRELATED WITH A Th1 or Th2 IMMUNE RESPONSE Th1 Th2 • Auto immune diseases • Allergy • Inflammatory diseases • Atopic dermatitis • Tubercolosis • Parasite infections • Hystoplasmosis • Autoimmune diseases • Sarcoidosis • Graft rejection (Ab-mediated) ALLERGY IS A Th2 CELL DISEASE ALLERGIC RHINITIS ALLERGIC ASTHMA ATOPIC DERMATITIS FOOD ALLERGY ALLERGY IS A Th2-CELL DISEASE IL-4 B-cell growth IgE production Th2-cell differentiation IL-13 B-cell growth IgE production IL-3, IL- 4, IL-10, cKitL Mast cell growth IL-3, IL-4 Basophil growth/ differentiation IL-3, IL- 4, IL-5 Eosinophil growth/ differentiation/survival CYTOKINES INHIBITING ALLERGIC RESPONSES IFN- Inhibits IgE production IFN- Inhibits IgE production (Hyper IgE syndrome) IL-12 Directs Th1 development Redirects Th2 responses IL-10 Inhibits IgE synthesis Induces the differentiation of Tr1 cells ASMA ORTICARIA DERMATITE ATOPICA ANAFILASSI Definizione di asma Malattia infiammatoria cronica delle vie aeree caratterizzata da iperreattività bronchiale Esposizione a fattori di rischio broncospasmo edema secrezione mucosa La prevalenza dei sintomi di asma nel bambino varia dallo 0 al 30% nei diversi Paesi ed è in aumento. International Study of Asthma and Allergies in Children (ISAAC) Lancet 1998;351:1225 Fattori di rischio per asma Fattori individuali • predisposizione genetica • atopia • iperresponsività delle vie aeree • sesso (M) • razza/etnia Fattori ambientali • allergeni • infezioni delle vie respiratorie • esercizio e iperventilazione • inquinanti atmosferici • fumo di tabacco • abitudini alimentari e farmaci Nei bambini con meno di 2 anni il broncospasmo può essere scatenato dalle infezioni respiratorie Nei bambini più grandi l’allergia diventa un fattore sempre più importante nello sviluppo, nella persistenza e nella gravità dell’asma. Indici clinici di asma Sintomi Respiro sibilante o fischi espiratori ricorrenti (wheezing) Tosse secca, in particolare notturna Difficoltà respiratoria ricorrente, dispnea Senso di costrizione toracica ricorrente N.B. : i sintomi compaiono o peggiorano di notte e fanno svegliare il paziente Fattori scatenanti • Infezioni virali • Contatto con allergeni • Attività fisica, emozioni intense, pianto Tutti i bambini con wheezing hanno asma? Si possono distinguere 2 categorie di bambini in età prescolare (meno di 5 anni) con wheezing ricorrente : - episodi ricorrenti di wheezing associati a infezioni acute virali respiratorie - episodi frequenti di wheezing, anche non associati ad episodi infettivi - anamnesi personale e familiare negativa per atopia - anamnesi personale e/o familiare positiva per atopia, spesso presente eczema non asma negli anni successivi, guarigione in età prescolare persistenza dell’asma all’età di 6 anni Cause alternative di wheezing ricorrente, particolarmente nella prima infanzia (rare) : • • • • • • • Fibrosi cistica Inalazione di corpo estraneo Inalazione ripetuta di latte Discinesia ciliare primitiva Immunodeficienze primitive Cardiopatie congenite Malformazioni congenite: tracheobroncomalacia anelli vascolari stenosi tracheo-bronchiale fistola tracheo-esofagea Indici strumentali di asma Valutazione dell’ostruzione bronchiale (reversibile e variabile) con a) misura del picco di flusso espiratorio (PEF) b) indici spirometrici (VEMS e CVF) Si pone diagnosi di asma se : il PEF aumenta più del 15%, 15-20 minuti dopo l’inalazione di un broncodilatatore 2agonista la differenza tra valore minimo e massimo giornaliero di PEF è superiore al 20% nei pazienti che assumono broncodilatatori o superiore al 10% in chi non li assume il PEF diminuisce più del 15% dopo 6 minuti di corsa o sforzo fisico Attenzione : tali test sono eseguibili sopra i 5 anni; considerare il miglior risultato su 3 prove successive. CURVA FLUSSO/VOLUME DI UN’ESPIRAZIONE POLMONARE NORMALE FEV1 forced espiratory volume: volume di aria espirata nel primo secondo di una espirazione forzata PEF picco di flusso espiratorio: misura la velocità massima con la quale l’aria esce dai polmoni. Le misurazioni sono espresse come % rispetto ai valori normali medi per l’età SIGNIFICATO E INTERPRETAZIONE DEI PARAMETRI DI FUNZIONALITA’ RESPIRATORIA Identificazione dei fattori di rischio con : a) test cutanei allergologici (SKIN PRICK TEST) per inalanti e/o alimenti in base al dato anamnestico b) misurazioni di IgE totali (PRIST) e IgE specifiche nel siero (RAST) nei casi dubbi per allergeni selezionati Classificazione di gravità dell’asma prima di iniziare il trattamento Sintomi diurni Sintomi notturni LIVELLO 1 intermittente < 1/settimana Asintomatico o PEF normale tra le crisi < 2/mese LIVELLO 2 lieve persistente > 1/sett., < 1/giorno Le riacutizzazioni possono interferire con le attività quotidiane Giornalieri Le riacutizzazioni interferiscono con le normali attività quotidiane LIVELLO 3 moderato persistente LIVELLO 4 grave persistente Continui Attività fisica ridotta > 2/mese >1/settimana Frequenti Terapia asma cronico ASMA LIEVE 1. 2. 3. Beta2 agonisti inalatori Aggiungere steroidi inalatori Considerare steroidi orali ASMA MODERATO 1. 2. 3. Beta2 agonisti inalatori + steroidi orali Aggiungere steroidi inalatori Trattare come asma grave ASMA GRAVE 1. 2. 3. Beta2 agonisti inalatori + O2 + steroidi orali o ev Ipratropio bromuro inalatorio Aminofillina ev ASMA CON PERICOLO DI VITA 1. 2. 3. O2 + Beta2 agonisti inalatori + ipratropio bromuro inalatorio + steroidi ev + idratazione ev Considerare Beta2 agonisti parenterali Aminofillina ev + considerare intubazione + trasferire in terapia intensiva TERAPIA A LUNGO TERMINE GLUCOCORTICOIDI PER VIA INALATORIA • Attualmente sono i farmaci di fondo più efficaci, raccomandati per l’asma persistente a qualsiasi livello di gravità • Riducono la frequenza e la gravità delle riacutizzazioni • La dose iniziale dipende dalla gravità dell’asma, ma deve essere ridotta in 2-3 mesi fino alla dose minima efficace • Assunti per via inalatoria, non hanno effetti sistemici • Effetti collaterali locali sono raucedine e candidosi orofaringea, ma tali effetti sono minori con l’uso dei distanziatori Glucocorticosteroidi per via inalatoria in base a gravità dell’asma Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 non necessari dosi basse dosi medie dosi alte Farmaco Dose bassa Dose media Dose alta Beclometasone 100-400 mg (Clenil) 400-800 mg > 800 mg Budesonide (Pulmaxan) 100-400 mg 400-800 mg > 800 mg Fluticasone (Flixotide) 50-200 mg Flunisolide (Lunibron) 500-750 mg 1-1,25 mg 200-400 mg > 400 mg > 1,25 mg 2 AGONISTI A LUNGA DURATA D’AZIONE Per via inalatoria (SALMETEROLO) o per os (SALBUTAMOLO), in associazione ai glucocorticoidi inalatori, utilizzabili a dosi inferiori CROMONI In aerosol o nebulizzatore, 3-4 volte/die; necessarie 4-6 settimane per produrre l’effetto massimo. ANTILEUCOTRIENICI (MONTELUKAST, PRANLUKAST, ZILEUTON) Ruolo nella terapia dell’asma non completamente definito; forniscono beneficio additivo se associati a glucocorticoidi inalatori. Diversi tipi di erogatori spray distanziatore diskus turbohaler Il bambino asmatico ha una vita normale? SI’ Ma deve: - portare sempre con se’ il broncodilatatore spray - usare i farmaci preventivi se prescritti (2agonisti a breve durata d’azione o cromoni) - fare un lungo riscaldamento (di 30 minuti) prima di iniziare uno sport ASMA E SPORT Se l’asma è sotto controllo si può eseguire qualsiasi tipo di sport. Sport più tollerati: nuoto, ciclismo, jogging (prevedono un’attività respiratoria regolare e mai esasperata) Sport meno tollerati: sci, sport di montagna, sport estremi, calcio, basket Attenzione : L’esercizio fisico può agire da fattore scatenante per l’asma: durante lo sforzo si tende a respirare di più con la bocca e quindi viene a mancare la funzione di filtro, riscaldamento ed umidificazione dell’aria che svolge il naso. Approccio al bambino con crisi asmatica acuta Valutare : Frequenza respiratoria Età <2 mesi 2-12 mesi 1-5 anni 6-9 anni 10-14 anni Cut-off 60/min 50/min 40/min 30/min 20/min Età neonato Valori normali 100 180 1-3 mesi 3mesi2 anni 2-10 anni >10 anni 100 220 80 150 70 110 55 90 Frequenza cardiaca Il bambino con crisi asmatica grave : • è dispnoico a riposo, incurvato in avanti con le braccia appoggiate al piano • parla a fatica (pianto flebile nel lattante) • smette di mangiare • è agitato, sonnolento o confuso • è pallido/cianotico e sudato • è bradicardico/tachicardico e ipoteso • presenta sibili all’auscultazione toracica • usa i muscoli accessori, quindi valutare rientramenti intercostali e al giugulo, alitamento delle pinne nasali Misurazione saturazione O2 (monitoraggio continuo) Misurazione del PEF o spirometria prima del trattamento e dopo 15 min dalla somministrazione di Beta2 agonisti inalatori Emogas arterioso se : - asma moderato-grave e/o con pericolo di vita - risposta non adeguata al trattamento - necessità di valutare la ventilazione dopo intubazione Rx torace solo se : - sospetto clinico di pneumotorace o enfisema mediastinico - peggioramento clinico nonostante il trattamento - segni localizzatori - SaO2 < 91 % senza miglioramento - sospetta inalazione di corpo estraneo - necessità di ventilazione Trattamento dell’asma acuto in P.S. Valutazione iniziale : anamnesi, esame obiettivo, PEF o VEMS Broncodilatatori inalatori; O2 in maschera o naso-canula se SaO2 <91% Risposta buona Osservazione per almeno 1 ora Risposta incompleta Insufficienza respiratoria Aggiungere glucocorticoidi per via sistemica Risposta buona Risposta incompleta/assente Dimissione Ricovero Se stabile, dimissione Ricovero in Terapia Intensiva TERAPIA DELL’ASMA ACUTO TERAPIA D’ATTACCO 2 AGONISTI INALATORI broncospasmo azione rapida (effetto misurabile dopo 30 sec, 80% dell’effetto massimo dopo 5 min) SALBUTAMOLO aerosol (Broncovaleas) : 0,10-0,15 mg/kg/dose (< 5 anni : 2,5 mg ; > 5 anni : 5 mg) spray dosato (Ventolin) : 1 puff = 100 mcg se < 10 kg 2 puff = 200 mcg se > 10 kg - ogni 10-20 min nelle prime 2 ore; se induce un rapido miglioramento continuare con erogazioni ogni 3-4 ore - nei bambini con età < 7 anni usare il distanziatore se la terapia è somministrata con spray predosato Attenzione : rischio tachicardia minore se spray + distanziatore (riduce gli effetti sistemici) infiammazione delle vie aeree CORTICOSTEROIDI azione non immediata (alcune ore, devono essere introdotti precocemente) PREDNISONE (Deltacortene, cp 5-25 mg): 1-2 mg/kg/die (max 60 mg) [preferibile nei bambini < 2 anni] BETAMETASONE (Bentelan, cp 0,5 mg): 0,1-0,2 mg/kg/die (max 4 mg) Se asma grave: IDROCORTISONE (Flebocortid): 5-10 mg/kg/dose ev METILPREDNISOLONE (Urbason): 1-2 mg/kg/dose ev (max 40 mg) # Possibile ripetizione dopo 6-8 ore # Durata del trattamento: 2-5 gg; possibile interrompere senza scalare # Gli steroidi inalatori non hanno un ruolo nell’attacco acuto di asma TERAPIA AGGIUNTIVA se asma moderato non responsivo alla terapia d’attacco o asma severo ANTICOLINERGICI IPRATROPIO BROMURO (Atem) •aerosol (250 mcg/ml): < 4 anni: 125 - 250 mcg (1/2-1 ml) > 4 anni: 250 - 500 mcg (1-2 ml) •spray (1 puff = 20 mcg) 1-2 puff (fino a 5-10 puff) in associazione ai 2-agonisti per via inalatoria. 2 AGONISTI EV SALBUTAMOLO bolo ev 15 mcg/kg + terapia inalatoria se asma refrattario, dose di mantenimento: 1-5 mcg/kg/min ev + monitoraggio ECG (tachicardia) e elettroliti sierici (ipokaliemia) AMINOFILLINA Bolo ev di 5-7 mg/kg in 20 ml di fisiologica in 20 min, poi infusione continua di 0,5-1 mg/kg/h + ECG (aritmie) Farmaci da evitare nelle crisi asmatiche • • • • Sedativi Mucolitici (possono peggiorare la tosse) Fisioterapia toracica (può aggravare il quadro respiratorio) Antibiotici (non servono nelle riacutizzazioni asmatiche ma sono indicati per i pazienti che hanno anche una polmonite o infezioni batteriche in atto) • Idratazione con grandi quantità di liquidi (idratare il paziente solo in caso di disidratazione, scompenso elettrolitico o impossibilità ad assumere liquidi per os) RINITE ALLLERGICA DIAGNOSI DIFFERENZIALE TRA RINITE ALLERGICA E NON ALLERGICA TERAPIA DELLA RINITE ALLERGICA STAGIONALE TERAPIA DELLA RINITE CRONICA ALLERGICA NEL BAMBINO • Condizioni cliniche a patogenesi identica, caratterizzate dalla risposta infiammatoria della cute e delle mucose con aumento della permeabilità vasale scatenata dal rilascio di istamina dai mastociti per meccanismi immunologici (IgE mediati) o non immunologici (rilascio diretto). • Differente è la sede della lesione: orticaria a derma superficiale angioedema a derma profondo, sottocutaneo e sottomucose Orticaria Eruzione cutanea localizzata o generalizzata, caratterizzata da pomfi cutanei, fugaci, bianchi o eritematosi, di forma e dimensioni variabili, isolati o raggruppati, migranti e variabilmente pruriginosi. Angioedema Tumefazione cutanea, senza alterazioni dell’epidermide sovrastante, senza prurito, ma con sensazione di bruciore o dolore. Sono frequentemente colpiti: palpebre, labbra, lingua, glottide, genitali esterni, dorso delle mani e dei piedi. CAUSE DI ORTICARIA IN BASE AL MECCANISMO ETIOPATOGENETICO Cause più frequenti di orticaria in età pediatrica farmaci penicillina, aspirina, codeina fattori fisici caldo, freddo, pressione, acqua, sole, esercizio fisico, pianto infezioni virus (virus epatite, EBV) batteri (Streptococco, Mycoplasma) alimenti pesce, crostacei, noci, arachidi, uova, additivi Nel bambino prevale l’orticaria acuta ad andamento spontaneamente risolutivo. Quanto più piccolo è il bambino tanto più frequenti sono l’edema, l’aspetto purpurico e il dolore, mentre è meno evidente il prurito. L’orticaria acuta del bambino tende ad evolvere in una forma cronica nel 5-30 % dei casi; l’orticaria cronica tende solitamente a guarire in 2 o 3 anni. DIAGNOSI • E’ essenzialmente clinica • Gli accertamenti sono indicati se sussiste un sospetto specifico rilevante e nelle forme protratte, ad elevata ricorrenza e croniche. Emocromo con formula Funzionalità epatica e renale Indici infiammatori IgA, IgM, IgG funzionalità tiroidea e anticorpi PRICK test per inalanti e/o alimenti PRIST e RAST solo nei casi dubbi Dieta di eliminazione Test da carico con additivi alimentari o con alimenti TERAPIA Orticaria acuta, di breve durata a trattamento sintomatico con antiistaminici, preferibilmente di II generazione (miglior tollerabilità e azione più ampia) Orticaria acuta severa/ protratta oltre 3 settimane/cronica severa a trattamento con cortisonici sistemici per brevi cicli (5-7 giorni) Dieta di eliminazione : - da proporre solo in casi selezionati sulla base di un forte sospetto anamnestico o dell’andamento clinico - da mantenere per un breve periodo e da abbandonare se inefficace EDEMA ANGIONEUROTICO EREDITARIO • Malattia autosomica dominante caratterizzata dal deficit di sintesi/funzione del C1 inibitore (C1-INH) • Esordio in età pediatrica (nel 40% dei pazienti, primo episodio entro i 5 anni) con ricorrenti episodi di angioedema sottocutaneo al volto e alle estremità • Frequente coinvolgimento della sottomucosa degli apparati intestinale a vomito, diarrea, coliche, fino a ileo meccanico respiratorio superiore a edema laringeo con asfissia, fino a exitus Trattamento edema laringeo e grave quadro gastrointestinale acuto: concentrato di C1-INH umano ev o plasma fresco Profilassi a breve termine: 1) androgeni 2) antifibrinolitici Profilassi a lungo termine: 1) antifibrinolitici 2) androgeni [androgeni: aumentano la produzione epatica di C1-INH] [antifibrinolitici: inibiscono la conversione del plasminigeno in plasmina] L’anafilassi è provocata da una reazione allergica acuta, IgE mediata, determinata dall’esposizione ad allergeni in un soggetto sensibilizzato e dalla immediata liberazione diretta di mediatori tra cui istamina e leucotrieni. Cause più frequenti: veleno di imenotteri farmaci mezzi di contrasto alimenti CLINICA Insorgenza dei sintomi dopo secondi o minuti dal contatto con l’agente causale, massimo entro 1-2 ore Prodromi: sensazione di formicolio, prurito, senso di calore a cuoio capelluto, mani e piedi Eritema, orticaria, angioedema Stridore inspiratorio, broncospasmo Crampi addominali, vomito, diarrea Perdita di coscienza Ipotensione Ostruzione vie respiratorie Insufficienza cardio-respiratoria Exitus A (airway) ostruzione parziale/ stridore laringeo Adrenalina IM (10 mcg/kg=0,01ml/kg di 1:1000) Adrenalina nebulizzata (5 ml di 1:1000) Idrocortisone ev 4mg/kg, poi 2-4mg/kg ostruzione completa Intubazione per via nasale o orale Tracheotomia wheeze B (breathing) apnea C (circulation) assenza di polso shock Adrenalina IM (10 mcg/kg=0,01ml/kg di 1:1000) Salbutamolo nebulizzato Idrocortisone ev 4mg/kg, poi 2-4mg/kg Valutare aminofillina ev o salbutamolo ev Ventilazione con maschera Adrenalina IM 10 mcg/kg Rianimazione cardio-toracica Adrenalina IM 10 mcg/kg, ripetibile Liquidi soluzione salina 0,9% a 20 ml/kg Adrenalina EV 0,1-0,5 mcg/kg/min • Dermatite più frequente del bambino • Età di insorgenza: 60% entro i 12 mesi; 90% entro i 5 anni • Andamento cronico-recidivante con fasi acute caratterizzate da eritema e papulo-vescicole e fasi croniche con escoriazioni, croste e lichenificazione • Fattori di peggioramento/riacutizzazione: contatto con indumenti di lana o sintetici uso di saponi alcalini sudorazione intensa contatto con sostanze irritanti allergeni alimentari o inalanti • Condizione atopica nel 70% dei casi • Rischio di asma aumentato • Natura e sede delle lesioni differenti in base all’età Età Tipo di lesione Sede 3 mesi 2 anni Eczema, eritema intenso, edema, talvolta essudazione Viso (fronte, guance, mento, con risparmio area peri-orale) Superfici estensorie degli arti > 2 anni Eczema, lichenificazione Superfici flessorie degli arti, collo adolescenza Lichenificazione Superfici estensorie e flessorie degli arti, tronco CARATTERISTICHE CLINICHE DELLA DERMATITE ATOPICA • Prurito sempre presente a irritabilità, disturbi del sonno a lesioni da grattamento a possibili sovrainfezioni batteriche/virali/micotiche Sovrainfezione stafilococcica ed herpetica Attenzione! Altre cause di prurito: uremia linfomi/leucemie parassitosi scabbia policitemia rubra vera mastocitosi alimenti ricchi in istamina, spezie farmaci (barbiturici, salicilati, morfina, codeina) prurito psicotico o psicosomatico Emollienti Eliminazione fattori scatenanti Educazione comportamentale Sedativi per la notte prurito xerosi cutanea grattamento infiammazione lesioni cutanee disturbi del sonno Corticosteroidi topici infezione cutanea Antibiotici sistemici Antisettici topici CORTICOSTEROIDI TOPICI • Indispensabili nei periodi di acutizzazione dei sintomi • Usare unguenti a base di cortisonici di bassa/media potenza, in particolare quelli a rapida metabolizzazione (idrocortisone), esclusivamente sulle aree infiammate (evitare l’applicazione all’area del pannolino e farne uso limitato al volto) e per periodi brevi • Effetti collaterali: locali: atrofia cutanea, teleangectasie, depigmentazione sistemici (potenziali): soppressione asse ipotalamo-ipofisi-surrene scarso accrescimento sindrome di Cushing riduzione densità minerale ossea • Maggior rischio di effetti sistemici se: - lattante - coinvolgimento cutaneo esteso (>20%) - infiammazione grave - medicazione occlusiva - trattamento prolungato con cortisonici potenti/molto potenti IMMUNOMODULATORI TOPICI TACROLIMUS (Protopic ®) • Macrolide con attività antinfiammatoria e immunodepressiva, in grado di inibire la liberazione dei mediatori infiammatori dei mastociti, dei basofili e degli eosinofili presenti nella pelle • L'efficacia è già constatabile dopo 2-3 giorni dall'inizio dell'applicazione. • Può essere utilizzato a 0,03% nei bambini a partire dai 2 anni di vita, in casi non responsivi alla terapia tradizionale • Non aumenta il rischio di infezioni cutanee né induce immunosoppresione sistemica PIMECROLIMUS (Elidel ®) DERMATITE ATOPICA E DIETA • L’allergia alimentare ha un ruolo importante ma non esclusivo nella patogenesi della dermatite atopica • Il 20-30% dei bambini con dermatite atopica ha ipersensibilità verso uno o più dei 6 maggiori allergeni alimentari: proteine del latte vaccino, grano, soia, arachidi, pesce, uova. Allergie alimentari IgE mediate Allergie alimentari non IgE mediate Intolleranze alimentari (meccanismo immunopatogeno non noto) Ogni alimento può provocare allergia! I più frequenti Manifestazioni cliniche intestinali immediate non immediate vomito diarrea coliche meteorismo orticaria angioedema rinorrea crisi asmatiformi crisi ipotensive anafilassi extraintestinali sanguinamenti intestinali evidenti o occulti malassorbimento dermatite atopica rinite asma emosiderosi polmonare Manifestazioni cliniche gastroenterologiche cutanee vomito, diarrea/stipsi coliche del lattante enteropatia con malassorbimento reflusso gastro-esofageo dermatite atopica orticaria/angioedema respiratorie rinite allergica otite asma bronchiale sistemiche anafilassi Diagnosi Test allergologici Test di provocazione orale PRICK test - utili nell’esclusione di un’allergia alimentare (valore predittivo neg.95%) - possibile falso negativo nei bambini <1 anno per scarsa reattività cutanea PRICK-BY-PRICK RAST (IgE sieriche specifiche) - gold standard nella diagnosi di allergia alimentare - potenzialmente pericoloso (da eseguire in ambiente protetto e in presenza di livelli di IgE specifiche entro valori soglia) Dieta di eliminazione se l’alimento è facilmente individuabile Evoluzione Allergia alle proteine del latte vaccino (APLV): - scomparsa entro i 2 anni di vita nella maggior parte dei casi - persistenza con acquisizione di altre allergie alimentari N.B.: i lattanti con APLV spesso sviluppano intolleranza alla soia Allergia all’uovo: - acquisizione di tolleranza verso i 7 anni Allergia alle arachidi, noci, crostacei: - permanenza per tutta la vita in un’alta percentuale di casi Prevenzione primaria • Allattamento esclusivo al seno per i primi 4 mesi • Nei bambini allattati artificialmente - senza rischi per malattie allergiche: latte adattato - con alto rischio di malattie allergiche: latte ipoallergenico • Introduzione di cibi solidi dopo i 4-6 mesi di vita DIFFERENTIATION OF CD4+ T-HELPER CELLS Type 1 T cell IL-2 Th1 IFN- TNF- Cell-mediated immunity Pro-inflammatory Repeated Ag stimulation + IL-12 Thp Naive T cell IL-2 Ag Th0 Tr1 < low IL-2 high IL-10 Suppression Regulatory T cell Repeated stimulation + IL-4 Th2 Type 2 T cell IL-4 IL-5 IL-10 Humoral immunity anti-inflammatory DIFFERENTIATION OF CD4+ Tr1 CELLS Type 1 T cell IL-2 Th1 TNF- Cell-mediated immunity Pro-inflammatory IL-10 TGF- Suppression Modulation IL-4 IL-5 IL-10 Humoral immunity anti-inflammatory IFN- Repeated Ag stimulation + IL-12 Thp Naive T cell IL-2 Ag Th0 IL-10 Tr1 < Regulatory T cell Repeated stimulation + IL-4 Th2 Type 2 T cell Regulation of Th Responses Soluble Antigen? IL-10 Active suppression Inhibits Innate Immunity Listeria monocytogenes (HK) IL-12 Tr1 Mf IGIF TGF Cell-mediated immunity Intracellular pathogens Inhibits IL-12 (IL-1, IGIF, TNF) Th1 IL-2 IFN- Immunopathology eg.Organ-specific autoimmunity IFN DC Naive CD4+ T cell IL-4 (IL-6, MCP-1) CD4+ Tcells: Memory, NK1.1, Mast cells Eosinophils TGF Th2 Inhibits Regulatory T cells IL-1 IL-4 IL-5 IL-10 IL-13 Helminths Humoral immunity Immunopathology Allergy Atopy Regulation of Th Responses IL-10 Innate Immunity Mf Inhibits Regulatory T cells: Th3, Tr1, CD45RB etc. Listeria monocytogenes (HK) IL-12 IGIF TGF IL-12 Inhibits (IL-1, IGIF, TNF) Th1 IL-2 IFN- Cell-mediated immunity Intracellular pathogens Immunopathology eg.Organ-specific autoimmunity IFN DC Naive CD4+ T cell IL-2 IL-4 Naive CD4+ T cell IL-4 Inhibits (IL-6, MCP-1 ) CD4+ Tcells: Memory, NK1.1, Mast cells Eosinophils TGF Th2 Regulatory T cells IL-1 IL-4 IL-5 IL-10 IL-13 Helminths Humoral immunity Immunopathology Allergy Atopy Non diagnosi di asma se… • • • • • • • • • Tosse produttiva persistente Espettorato purulento Otiti ricorrenti Vomito ricorrente Infezioni cutanee ricorrenti Scarso accrescimento Localizzazione dei rumori toracici Anomalie alla radiografia del torace focali e/o persistenti Scarsa risposta al trattamento con broncodilatatori