INFIAMMAZIONE
È un meccanismo biologico che si attiva in risposta ad un danno
tissutale
TIPI DI STIMOLI LESIVI
ESOGENI:
ENDOGENI
Fisici (traumi, ustioni)
Chimici (sostanze tossiche)
Biologici (parassiti, virus,
batteri, funghi)
Disordini metabolici
Alterazioni
immunitarie
INFIAMMAZIONE
In funzione della durata nel tempo l’infiammazione può
essere:
ACUTA: si risolve entro qualche ora o pochi giorni
CRONICA: persiste per settimane o mesi
Ha scopo difensivo e favorisce l’intervento di componenti del sistema
immunitario nelle sedi in cui si verifica un’intrusione biologica e dà avvio
alla ricostruzione del tessuto ed alla riparazione del danno
Il processo infiammatorio è distinto in:
ANGIOFLOGOSI: caratterizzata dall’imponenza di fenomeni
vascolari-essudativi, ossia da un insieme di manifestazioni che fanno
seguito a modificazioni del microcircolo (variazioni di carico o
di flusso), aumento della permeabilità dei capillari e della migrazione
dei leucociti.
ISTOFLOGOSI: caratterizzata da quadri citologici-istologici
specifici (granulomi o reazioni granulomatose). I fenomeni vascolo
essudativi sono attenuati, prevale la migrazione di cellule
mononucleate (monociti, linfociti) nell’interstizio e la loro
moltiplicazione e differenziazione in elementi diversi (macrofagi e
plasmacellule)
Decorso Processo Infiammatorio
NOXA
ANGIOFLOGOSI
ISTOFLOGOSI
MANCATA RIMOZIONE
NOXA
RIMOZIONE DELLA
NOXA
ANGIOFLOGOSI
PERSISTENTE
RISOLUZIONE
DELL’ ESSUDATO
RIPRISTINO DELLO
STATO STAZIONARIO
ORGANIZZAZIONE
DELL’ ESSUDATO
ESITI
(ADERENZE,
BRIGLIE)
RIMOZIONE DELLA
NOXA
MANCATA RIMOZIONE
DELLA NOXA
ESITI
(CALCIFICAZIONI,
FIBROSI)
EVOLUZIONE IN
ISTOFLOGOSI
RIPRISTINO STATO
STAZIONARIO
DIFFUSIONE PROCESSO
FLOGISTICO;
NECROSI CELLULARE
PERSISTENZA DI
FOCOLAIO
FLOGISTICO SILENTE
mastociti
fibroblasti
macrofagi
cellule del
tessuto
connettivo
muscolo
liscio
endotelio
basofili
piastrine
vaso
sanguigno
polimorfonucleati
neutrofili
monociti
linfociti
fattori della
coagulazione,
chininogeni,
complemento
membrana
basale
matrice del
tessuto
connettivo
Fibre elastiche
Fibre collagene
proteoglicani
eosinofili
FORMULA LEUCOCITARIA
DEL SANGUE
Valore normale : 4.000-10.800/mm3
• Granulociti polimorfonucleati neutrofili
N 40-75% 2500-7500/mm3
• Granulociti polimorfonucleati eosinofili
E 1-5% 50-400/mm3
• Granulociti polimorfonucleati basofili
B 0-1% max 100/mm3
• Linfociti (B, T e NK)
L 20-45% 1500-3500/mm3
• Monociti
M 3-10% 200-600/mm3
Angioflogosi
4+1 segni “cardinali” :
-RUBOR - per la persistente dilatazione del letto vascolare periferico
(arteriole, capillari, venule)
-CALOR - conseguenza dell’aumentato flusso ematico nel microcircolo
-TUMOR- aumento della permeabilità dell’endotelio e accumulo
nell’interstizio di componenti del plasma e di leucociti trasmigranti per
diapedesi (essudato)
-DOLOR - soggettivo, emotivo, soglia-dipendente, più fattori determinano
stimolazione degli algorecettori nell’ area interessata; mediatori flogistici;
tensione e compressione tessutale
FUNCTIO LESA - perdita di funzione o inbizione riflessa dei movimenti
muscolari causata dal dolore e dalla limitazione meccanica conseguente
alla tumefazione
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