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La programmazione e la progettazione
educativo- didattica avrà come riferimento le
Indicazioni Nazionali per il curricolo della
scuola dell’infanzia e del primo ciclo
dell’istruzione, come da D.L. N. 254 DEL 16
NOVEMBRE 2012 del Ministro alla Pubblica
Istruzione Francesco Profumo.
Essi rappresentano le conoscenze che i
docenti intendono promuovere, le abilità che
intendono sviluppare affinché il bambino
acquisisca competenze, cioè capacità di
utilizzare conoscenze, abilità personali, sociali
e/o metodologiche, per affrontare e risolvere
adeguatamente un compito e una situazione
“sfidante” e imprevista, che presuppone un
equilibrato rapporto tra le tre dimensioni
suindicate. Gli obiettivi formativi saranno
declinati per obiettivi trasversali cognitivi e non
cognitivi e per disciplina.

La scelta dei contenuti e delle attività è
strettamente legata alla realtà di ogni
singola classe, cioè dei bisogni effettivi,
delle risorse disponibili e degli obiettivi
che s’intendono raggiungere. La
selezione dei contenuti, in stretto
rapporto con gli obiettivi fissati e con il
metodo da utilizzare, è effettuata in
base alle caratteristiche cognitive,
affettive, sociali e psicomotorie di ogni
singolo gruppo- classe.
In sede di scrutinio previsto per ogni
periodo in cui è suddiviso l’anno scolastico,
i docenti della classe, in base ai giudizi
espressi, esprimeranno una valutazione
globale per ogni alunno, tenendo conto
del lavoro svolto e del livello generale di
apprendimento in rapporto alla
Programmazione didattico- educativa e
utilizzando criteri comuni, per tutte le classi
della Scuola Primaria, nelle diverse
discipline.
 Per una valutazione sempre più sistematica,
inoltre, i docenti si avvarranno di prove
oggettive per classi parallele per ogni
disciplina da somministrare periodicamente
secondo scadenze prefissate.

La scuola, quindi, per aiutare gli alunni a rendere
trasferibili le competenze acquisite deve proporre
un’attività didattica che:

Promuova l’assunzione di una responsabilità
individuale nei confronti dei risultati
d’apprendimento, attraverso la valorizzazione dello
studio e della ricerca personale,rispettando le
potenzialità, le aspettative e le scelte vocazionali di
ciascuno;

Sviluppi la capacità di lavorare con gli altri,
promuovendo una competizione orientata a
conseguire il risultato, a sconfiggere le difficoltà e i
problemi, non i compagni;

Scelga e valorizzi le strategie formative che meglio
collegano l’imparare al fare: l’alternanza, all’attività
di laboratorio, il progetto (che sviluppa insieme
creatività e responsabilità di risultato),il lavorare su
problemi, la ricerca attiva delle informazioni e la loro
autonoma rielaborazione.

PROPOSTE DI
PROGRAMMAZIONE
E DI PROGETTAZIONE
EDUCATIVODIDATTICA PER
COMPETENZE

PROPOSTE DI
ORGANIZZAZIONE

Individuazione delle U. A. che saranno maggiormente
definite in base alle concrete situazioni operative.

Individuazione degli Obiettivi specifici di apprendimento
( conoscenze e abilità) di ogni disciplina ripartiti per
bimestre.
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Individuazione dell’ obiettivo formativo unitario.

Indicazione delle competenze minime e massime da
raggiungere con scadenza bimestrale/quadrimestrale
con relative prove oggettive.

Individuazione dei contenuti e delle attività articolate per
ogni disciplina, tenendo conto dei diversi stili e ritmi degli
alunni all’interno dei gruppi classe ed in riferimento alle
U. A., agli O.S.A., agli O. F. e alle competenze individuate
nella progettazione.

Incontri settimanali di due ore di cui il primo
dipartimentale e i successivi nei rispettivi plessi di
appartenenza.
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Incontri settimanali di due ore alternati nei due plessi.

Incontri quindicinali di programmazione di 4 ore.
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Incontri quindicinali di programmazione di 4 ore di cui
una dipartimentale e una nei plessi di appartenenza.

Incontri settimanali di due ore per una progettazione
di classe che preveda solo un incontro
dipartimentale bimestrale per la verifica delle
competenze raggiunte stabilite dalla progettazione.
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Incontri settimanali di due ore con un solo incontro
dipartimentali quindicinale.
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Negli incontri dipartimentali si
verificherà l’andamento didattico e si
stabiliranno gli OSA mensili,obiettivi
formativi comuni e le competenze
attese. Nei successivi incontri si
declineranno conoscenze, abilità,
contenuti e attività inerenti alle
competenze stabilite, tenendo conto dei
diversi stili e ritmi degli alunni all’interno
dei gruppi classe.
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relazione dei responsabili - dipartimenti scuola primaria